Vedi, non so se sto scrivendo a te, o semplicemente scrivo a me. Così. per chiarirmi un po’, ricamarmi in testa un labirinto di risposte eventuali e poi selezionarle a piacimento. Sempre a piacimento, ovvio. Non vorresti mica che scegliessi secondo ragione, no?
Mai stata ragionevole, io.
Non è ragionevole una donna che si costruisce un amore in testa e poi ci crede, come ci ho creduto io, ci crede e ci conta, soprattutto.
Ma che vuoi contare. Qua contano solo gli anni che passano. E ne sono passati tanti. Quanti!
Giorni di sole, giorni di pioggia. Anni di sole. Anni di pioggia. Anche la neve, pensa! Anche quella.
Corsi e ricorsi di un amore che, in fondo, era solo mio.
E allora di cosa mi meraviglio?
No. non mi meraviglio. Penso che non mi meraviglierò più, ormai.
Niente mi meraviglia.
E tutto uno spaesamento nella noia.
Ecco. Ho scritto ma in fondo non ho detto niente. Certe cose non si riescono a dire. Mai.
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(by poetella)