
Così lontane le stelle, così inafferrabili,
potremmo pensare siano sogni, potremmo pensare esistano solo nell’immaginario del nostro desideroso cuore. Desiderio di stupore, di chiarezza, d’infinito. D’infinita bellezza.
Potremmo pensare che sogni di bambino, semplici, lucenti di speranza.
Così lontane, così perdutamente lontane le stelle.
Così sfuggenti, irraggiungibili.
Così chiare, stagliate contro il blu, come desideri nel nulla.
Quasi non ricordo più la tua voce.
Ecco. Quanti giorni, mesi, anni ancora a desiderare nel nulla? Dovrò farmene una ragione, prima o poi.
Solo agli dei è permesso fare a meno della speranza, però.
E io sono solo una donna, ormai.
…
…
…
(by poetella)
In questa struggente composizione è presente, con rinnovato candore, lo sguardo verso le stelle come epifania del desiderio inappagato intrecciato a nostalgia; del resto perfino l’etimologia ce lo suggerisce: “de sidera” dalle stelle in latino; cara L., anche un tema non certo nuovo trova in te freschezza e autentico pathos, vera poesia
"Mi piace"Piace a 2 people
Diego… come lo vuoi il monumento? Va bene oro e avorio?😊
"Mi piace"Piace a 1 persona