Savona in bellezza…
02 domenica Gen 2022
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inimitazioni e falsi
Esiste una quantità esagerata di falsi e imitazioni: circa il 95%! Diciamo subito che l`imitazione è una cosa, il falso un altra.
L’imitazione è una cosa normale: è ovvio che le piccole aziende cercassero di imitare gli oggetti che all`epoca erano i più ricercati.
Anche l`imitazione è in effetti un falso. Nella maggior parte dei casi ha il marchio dell`azienda che lo ha prodotto. Uno tra questi è il parigino Edme Samson (1810-1891), detto anche il grande imitatore. Aprì nel 1845 le sue ditte di ceramica, chiamate Sansone e Edme e Cie, dove produceva pezzi di ricambio per musei e collezioni private assicurando che avrebbe fatto di tutto per evitare confusione con gli originali. Sfornò splendide imitazioni della manifattura del secolo prima di Sevres, oggetti in porcellana a pasta tenera e pasta dura. Ben presto divenne evidente la sua superba abilità per la riproduzione delle copie, belle come le originali.
Edme Sanson era quindi specializzato nella riproduzione di porcellana d’esportazione stile cinese nel periodo in cui era di moda per le famiglie aristocratiche ordinare i propri servizi dal sud della Cina.
La gamma delle merci comprendeva le copie di porcellana del 700 di fabbriche come Sèvres, Chelsea, Meissen e Derby e porcellana cinese d`esportazione. Produceva particolarmente stemmi, maioliche e ceramiche Delftware e Iznikware
Il suo marchio erano due elle incrociate, ma andavano lette come 4 esse intrecciate. A volte riproduceva il marchio della manifattura che imitava, aggiungendo una piccola S.
Anche suo figlio Emile era un vasaio e decoratore di ceramiche che nel 1864 trasferì la fabbrica a Parigi, Montreuil, con più di 200 operai.
Nella metà dell`800 Sanson stava producendo porcellana in tutte le forme e stili, imitando tutte le fabbriche dei principali paesi europei, così come Imari (giapponese) e il famoso Famille Rose e Famille Verte prodotti in Cina tra il 1720 e 1790. Nell`800 le porcellane Samson sono state considerate solo delle copie, ma ora queste copie sono diventate antiche avendo più di 100 anni.
Ovviamente le opere di Samson non hanno niente a che vedere con certi falsi che inondano il mercato.
Non basta un marchio per l’attendibilità del pezzo! Occorre visionare la pasta, la fattura, la qualità delle dorature se presenti, eventuali incongruenze stilistiche…
Insomma, ci vuole occhio e cultura per non prendere terribili fregature.
Il mio bel pezzo di Samson però non è niente male, no? (copia di un’allegoria dell’autunno della manifattura inglese di Chelsea. Ovviamente, marchio di Chelsea – ancora d’oro, con l’aggiunta della piccola s…
e la narrazione continua...