
Strano come ci prenda una specie di trepidazione
quasi un’allegria a sentire il primo tuono
e poi l’altro e l’altro
strano come si stia a spiare il cotto del balcone per scorgere le prime macchioline scure
e l’attesa. L’attesa come di grande evento.
Strano come si sia sempre ancora propensi a sperare.
Anche se poi cosa ci sarà mai da sperare?
Sì, certo, la pioggia.
Neanche fosse oro e io Danae.
…
…
…
(by poetella)