

[sempre alla maniera di Sei Shōnagon]
Il gatto che sonnecchia nel vascone della yucca, in androne,
che al mattino, quando esco per la spesa apre gli occhi e mi saluta con un bel miaoooooooo!
Poi torna a sonnecchiare.
La borsetta rossa nuova dello stesso, rarissimo rosso dei sandaletti vecchi. Che ancora metto.
Un bambino molto piccolo, che cammina appena,
che mi corre incontro, si ferma, sorride e poi scappa via.
Le nuvole che corrono, sembra mi sorridano, poi scappano via.
Il profumo di tè al gelsomino, al mattino. E anche al pomeriggio.
Alla sera non so. Mai preso, se no non dormo.
Il profumo del gelsomino dal balcone della vicina. Io non ce l’ho.
Il rumore della pioggia forte, la notte.
Il rumore della pioggia forte, al mattino. E alla sera.
Il rumore della pioggia forte mentre…
Quando al mattino tutti dormono, la tavola apparecchiata solo per me con il mio caffè e qualche dolcetto.
Un pacchetto di sigarette trovato quando si pensava fossero finite.
La tele spenta e Bach nell’aria. E basta.
La tele spenta e Mahler nell’aria. E basta
La tele spenta e Shostakovic nell’aria. E basta
Qualche ricordo bello nell’aria. E Bach e Mahler e Shostakovic nell’aria. E basta.
Ma anche…
…
…
…
(by poetella)