Un letto di malinconia. Hai presente?
E conserva la forma di ogni mia ora.
Impressa.
Tuttavia non riuscire ad alzarsi.
A lasciarlo piano e disteso. Liscio
come mai utilizzato. Intonso.
Anche guardare quei campi, ormai.
Cicoria selvatica. Quell’azzurro
tutto filtrato da una nuvola di sabbia
dolore onnipresente.
Bellezza appena percepita e poi oscurata.
Distogliere i pensieri. Doveroso distrarsi.
Animo!
Magari rose. Piccoli fiori di plumbago.
E invece non riuscire. come una
paralisi. Una congestione
circolatoria.
Troppo sangue nel cuore. O troppo poco.
Ma tu ti ricordi quando? Ti ricordi?
Niente. Non mi rispondi più.
Tutto risucchiato, un buco nero di vuoto
adesso. Di spento. Di freddo. Di perché?
Lasciamo perdere, va’. Non è aria.
E comunque, spiegami solo questo:
come mai puoi fare tu
tu, a vivere pienamente, senza più me.
…
…
…
(by poetella)