Tag
L’ho sempre amato. Molto.
Dai tempi lontani del liceo. Sebbene sapessi di come avesse un caratteraccio. O forse proprio per quello.
No. Non per quello.
Quella fluidità di linee, quei colori, quelle fisionomie. Il gioco degli sguardi…
E Firenze me lì’ha regalato.
Ieri, in quella bella mostra.
Pontormo e con lui Rosso Fiorentino. E il loro comune maestro, Andrea del Sarto.
Che già la giornata era cominciata bene.
Bel treno questo Italo. Viaggerò sempre con lui. Deciso.
Comodissimo, velocissimo, puntualissimo, pulitissimo
Quasi non sembrava un treno italiano.
Poi…Firenze. Strade silenziose nella prima mattina domenicale. Assolata e fresca. Un paradiso.
Passeggiata,
poi, all’ora giusta, a pranzo all’Osteria di Giovanni. Quel ristorantino, come chi mi segue sa già, è un luogo unico.
Con quel suo cameriere professore traduttore. Ragazzo stupendo!
Abbuffata di belle parole e bontà.
(tra l’altro, dritta: mercoledì mattina al Rettorato, ingresso libero alla lectio magistralis di Vargas Llosa, su Boccaccio.
Non riuscirò ad andare ma chi potesse…)
E poi, la mostra.
Non ve ne parlo io, ma chi più di me ne sa parlare…
E consiglio vivamente!
Ecco.
…
…
…
(by poetella)
.