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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi della categoria: atmosfere magice

Avevo trovato già luce chiara…

13 sabato Set 2014

Posted by poetella in amore?, arietta fresca, assenza presenza, atmosfere magice, foto di poetella, poesia, rosa

≈ 14 commenti

Tag

amore, bellezza, fotografia, poesia, sms, ti amo

10687967_10204036728750799_8116795461881217461_o(foto di poetella)

.
Avevo trovato già luce chiara
al risveglio
buona, davvero buona per uno scatto alla
mia rosa
crespature di batista di cotone
mussola, flanellina delicata.

Avevo trovato già luce chiara
ed una leggerezza di pensieri
e vento a smuoverli
bucato profumato. Tutto bianco.

Come ci si percepisce, come
si riesce a stabilire il contatto
anche a 476 chilometri di distanza!

E quella tua foto di sabato mattina, insolita
insperata, eccola!
e il tuo buongiorno
che m’hanno strappato il respiro
con un breve brivido.

Come metter i piedi sulla riva, caldi di sabbia

e arriva l’onda.
…
…
…

(by poetella)
Rachmaninov – Elegia in Mi bemolle minore – Op.3 No. 1.

.

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Se è vero com’è vero che…

18 lunedì Ago 2014

Posted by poetella in amore che salva, arietta fresca, assenza presenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza della natura, i miei fiori, poesia

≈ 17 commenti

Tag

amore, attesa, fine dell'estate, fotografia, poesia, speriamo

bouga(foto di poetella)

Se è vero com’è vero che
i gerani stanno tornando a fiorire
la battaglia con le larve e la noia
dura
spietata determinata e infine vincente

se è vero che la bouganvillea
dopo foglie e foglie e vento e foglie
e caldo e foglie
s’è tornata a tingere di rosso per i miei sorrisi
del mattino con quell’aria fresca che ci spettina
e come ci sentiamo sorelle come mi guarda
come mi parla

se è vero che il cielo s’è schiarito la voce e canta
limpido, tenore cristallino alto e nobile e bello
niente raucedini di nebbia
niente vapori caldi, sudori incupimenti
niente torpore all’orizzonte.
Zero offuscamenti.

Se è vero com’è vero che la sera, in balcone
quasi fresca l’aria quasi frizzante
allora possiamo incominciare a preparare la lucerna
della gioia. Accenderla, magari.
Vedere come s’alza nella notte il lumino vivo.

E aspettare l’attenuazione, la sparizione totale del buio

affogata nella luce dei tuoi occhi. Amanti.
…
…
…

(by poetella)

Pachebel – Canon For Three Violins & Cello

.

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Tutto questo fiorire…

15 giovedì Mag 2014

Posted by poetella in amore che salva, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, Bellezza della natura, desiderio, fiori, foto di poetella

≈ 14 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, claude debussy, fiori, fotografia, gioia, poesia, ti amo

20140515_163010(foto di poetella)

Qui poetella legge

 

Tutto questo fiorire, vedi caro, tutto questo fiorire e colori e odori, camminando e le molteplici sfumature di viola, di lilla e i bianchi i gialli, quei rosa pallidi e quel rosso, ah! Quel rosso come sangue della terra svenata che si scioglie di desiderio, illanguidisce, come me a quest’intenso profumo di gelsomino, come me a guardare lo sfavillio della luna e anche tu, caro, anche tu la guardi, lo so, anche se nei tuoi occhi non ci sono anch’io, nei miei occhi non ci sei tu, ma poggiamoli sulla luna, caro, sfioriamoci così, sfioriamo fiori e fiori e foglie e quelle piccole zucche selvatiche al bordo della strada, come mai lì? E lo sfavillio dei papaveri, è pieno da te, vero? Anche qui ce n’è.

Tutto questo fiorire mi ferisce di desiderio il petto e le gambe, mi taglia il respiro, mi chiama, mi grida parole di gioia.
Te ne mando un fascio, legate con un nastrino rosso. Scioglilo e lanciale in aria e lasciale cadere e guarda come nascono fiori di luce.

È l’amore. Certo. Cos’altro?
…
…
…

(by poetella)

 
.

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Ora quel luccichio…

29 martedì Apr 2014

Posted by poetella in allegria!, amore che salva, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza della natura, Cupido, foto di poetella, poesia

≈ 23 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, il cielo, luce, poesia, ti amo

20140429_071445(foto di poetella)

Qui poetella la legge

.

 

Ora quel luccichio delle foglie
quel batticuore verde e poi
l’ovale bianco dei petali – seta di kimono
a vederli, a me
guarda
paiono proprio il dono di un dio bambino con arco e frecce
un dio segreto
generoso. Un po’ audace.

E tutto che è così incartato di luce
tutto così trattenuto
fasciato con l’argento della mia
allegria
e la polvere d’oro di quelle tue
parole mattutine
a bagnarmi il giorno.

Sai? continuerò a fiorire fino a sera.
…
…
..

(by poetella)

 

 

.

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Guarda un po’…

28 lunedì Apr 2014

Posted by poetella in acacia fiorita, amore che salva, amore mio, anima, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, Bellezza della natura, emozione, felicità, foto di poetella, i miei fiori, il cielo, poesia

≈ 25 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fiori, fotografia, il cielo, nuvola, poesia, serenità

20140428_121122(foto di poetella)

Qui poetella la legge

Guarda un po’!
Quello stare a corolla chiusa
dei fiori. Ignorarmi.
E sì che bussavo con gli occhi.
Dormivano. E li guardavo
respirare fiotti lievi
di luce, calmi, colmi
ora il rosa, ora il giallo, il viola
tra verdolini stropicciati
e il cupo, sognante trasparire della terra
al mio passare di nuvola
sotto un telo
di nuvole
con un cuore
di nuvola prossimo allo scroscio.

Tuttavia, improvvisa
l’acacia m’ha sorriso di mille e mille bianche
bocche
inaspettato schiocco d’armonia.
E come rimanere immuni
al contagio della gioia?

Sbocciami in petto, dai
ancora e ancora e ancora.

È bello, amore mio.
…
…
…

(by poetella)

 

10289912_10203058711380976_3776660921527441578_n

 

 

.

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Appartenere alle nuvole

13 domenica Apr 2014

Posted by poetella in amore che salva, assenza prersenza, atmosfere magice, empatia, nuvole, poesia, video di poetella

≈ 31 commenti

Tag

amore, bellezza, gioia, il cielo, musica, poesia, video

.

Appartenere alle nuvole
questo mio camminare veloce
con tutto l’accecante sbocciare
dei verdi dei rosa dei bianchi dei rossi
dei respironi grossi
che svuotano il petto

e ti sento, sai? ti sento
attraversato di purezza
profumata di terra
e d’erba e di sole
ti sento sospinto come una vela
padrona del mare di questi tuoi giorni

e infine, infine ti respiro, infinito
ti respiro annusando come una gatta
gli angoli delle ore
e i pensieri mi si stendono attorno
alla tua aura
agreste

in questo sparpagliato
tepore che m’ovatta le ore
invitandomi al sonno

o al sogno?
…
…
…

(by poetella)

 

(un video di poetella)

 

 

.

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Ma tu lo sai che smisurata…

07 lunedì Apr 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, felicità, poesia

≈ 21 commenti

Tag

amore, attesa, fotografia, gioia, poesia, ti amo

il ponte(foto di poetella)

 

qui la voce di poetella

.

.Ma tu lo sai che smisurata
gioia mi sta seduta
accanto e la guardo ogni tanto
ci facciamo un sorrisetto d’intesa
lo sai, no, che lei è discreta
riservata
non si fa vedere dagli altri
solo io la vedo, perché
la so contornare d’una luce
come soffiata una spuma
uno spolverio, quasi un’aura che pulsa
e mi richiama se mi distraggo ai discorsi
degli altri, solo un po’, solo un pochetto e poi
torno a guardarla
e lei mi strizza l’occhio, birichina!

Lo sai, tu, vero? La conosci
come il cielo conosce le nubi

e la pioggia che manda
…
…
…

(by poetella)

Chet Baker – Over The Rainbow

 

 

.

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Come ti sembra…

02 mercoledì Apr 2014

Posted by poetella in allegria!, amore che salva, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, felicità, Monet- Bandiere, poesia

≈ 25 commenti

Tag

amore, bellezza, gioia, musica, poesia, ti amo

onorebandiera3_monet_la_rue

(Claude Monet: La rue Montorgueil a Parigi)

 

Come ti sembra
questo sonaglio che m’allerta il cuore
questo sventolio di bandiere
questo tramestio questo sbocciare continuo
di risvegli
come ti sembra? Fuori luogo, forse?

Siamo d’altronde così propensi a sorprenderci
di come ancora e ancora
e poi ancora, ma

comprendimi! davvero è sempre
una novità questa vita
che sovrapponi alla mia
ogni volta, ogni volta come un guanto
di pizzo, come un tulle di culla

davvero è realtà che preme
alla gola
che meglio tacerla, la gioia

o scioglierla, magari, in pianto.
…
…
…

(by poetella)

 

Vanessa Mae – Handel’s Minuet

 

 

.

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E tu mi traduci in una…

01 martedì Apr 2014

Posted by poetella in amore che salva, anima, atmosfere magice, Bellezza che salva, Bellezza della natura, consapevolezza, cose consolanti, crescere con l'amore, dolore che guarisce, emozione, empatia, Foscolo, innamorata pazza, la forza dell'amore, la giusta importanza, maestro, poesia, primavera, serenità

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Tag

amore, amore vero, bellezza, crescere, fotografia, gioia, poesia, serenità, ti amo

20140401_110159(foto di poetella)

Qui la voce di poetella

E tu mi traduci in una lingua
nuova quello che era il mio dolore
tu lo distendi piano
piano sul banco
di scolaretta attenta
indichi e guidi
ti guardo e imparo l’uguale e il disuguale
che tirano su il mondo.

Tu che decifri e dai senso
tu che m’insegni come c’insegnano i colori
e i canti e le luci tremolanti
sulla corteccia del pino
lei che sale
sale su verso l’azzurro
e mormora: vedi?

È ancora primavera, dai! Adesso.
…
…
…

(by poetella)

 
.

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Io non lo so se Tommaso…

14 venerdì Mar 2014

Posted by poetella in amore che salva, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza, Bellezza che salva, felicità, foto di poetella, innamorati

≈ 16 commenti

Tag

amore, bellezza, fotografia, gioia, ti amo

camminando

(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella (con la musica…)

 

 

Io non lo so se Tommaso, l’ho visto stamattina, al solito, rientrare col cane, bustina di plastica in mano, spento, opaco, pochi capelli in testa e parecchi pensieri negli occhi spenti come lui, il bavero alzato, mica era freddo, stamattina, solo il cane vispo.

S’è acceso di un minuscolo sorriso di saluto, un’intermittenza nel grigio, poi più niente,

Non lo so proprio se Tommaso che vedo tutte le mattine rientrare col cane mentre io esco, prestissimo, sempre più scolorito, sempre più moscio e credo abbia qualche anno meno di me, non si sa mai bene tra vicini, moglie e figli, certo, casa, certo, un lavoro sicuro, certo, non lo so se Tommaso, non lo so se anche più giovani, anche molto più giovani di me e non parliamo dei coetanei, per carità! tanti altri Tommasi e Tommase, ok, Tommase fa schifo, non lo so se tutta questa gente così desolata e stanca e svogliata e annoiata e anche nervosa e ansiosa, cupa e scontrosa,

non lo so se sia innamorata, come me.

 

Io che cammino anche se piove, e il cielo è sempre azzurro e il sole alto e le cornacchie dormono tutte e volano a migliaia solo colibrì. Eternamente

 

cantando senza posa

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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Oggi pensavo alla tua voce…

13 giovedì Mar 2014

Posted by poetella in amore?, aspettiamo la primavera, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza, Borodin, emozione, foto di poetella, innamorata pazza, ricordi, voce

≈ 8 commenti

Tag

amore, bella da morire, bellezza, borodin, fotografia, poesia, Ricordi, ti amo, voce

foto dal tel 037

(foto di poetella)

 

 

Oggi  pensavo alla tua voce

camminando.

Tabacco e cannella, mi dicevo

magnolia, limone e gelsomino.

 

Pensavo alla tua voce

braccialetto d’argento coi ciondoli

[Ricordi, ieri?]

La tua voce, pizzo nero

velluto rosso

 

lago che s’increspa

al mio vento

…

..

…

(by poetella)

 

 

 

Borodin   – String Quartet No. 2 In D Major

.

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mi domandavo, oggi…

11 martedì Mar 2014

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza, biografia..., bisogno d'amore, paura della solitudine, sorelle gemelle

≈ 10 commenti

Tag

amore, bellezza, crescere, dedicato a mia sorella, la solitudine ci fa paura?, Ricordi, sono nata 15 minuti prima di lei, sorelle gemelle

feti-gemelli(foto dal web)

qui la voce di poetella

Quando sarà cominciato?

Che poi, chiederselo. A che serve? Risposte negate. Impossibilitate  conoscenze. Troppo stretto, un pertugio con la lucina in fondo, lo spazio del sapere. Comunque, camminare e domandarsi. Camminare e tentare di rispondersi. Non si cammina mai troppo, non trovate?

Dunque, anche stamattina. E chi se ne frega del traffico. Io vado a piedi. La Tiburtina, guardala là, di mattina.

Però ci sono i pini, le acacie, i piccoli ciuffi di papaveri  da guardare. Le nuvole. Ma che stavo dicendo?   Ah, ecco, quando sarà cominciato. Da dove questa fame, questa voracità d’amore, di riconoscimenti, di attenzioni, di approvazioni, d’attestazioni scritte e cantate di merito. Di sfide, di superamenti. Da quando? Forse da quella prima volta? 

Da quel misterioso, angoscioso senso di perdita, d’inspiegabile privazione (e cosa avrà provato la bambina senza le parole per dirselo, per chiarirselo) senza più quel bum bum bum di piccolo qualcosa veloce che scandiva l’annacquato, fluido tempo in duetto con quell’altro bum bum bum più lento, più calmo, più mutevole nel buio di strani riflessi (bluastri? Rossastri?) e trasparenze, prima che le idee, idee, prima che le parole, parole, prima che i colori, i suoni, l’accecante molteplicità delle forme.

Prima che la conoscenza, l’esperienza, gli sbagli.

Forse sarà stato quel sentirsi tutto quel vuoto attorno, addosso, tutto quello spazio fresco, era settembre, che lei lo sapesse o no e non lo sapeva, non sapeva ancora niente, o forse sì, ma non sa adesso cosa sapesse, senza più quel qualcosa appiccicato alla vita, all’essere, che si muoveva, pulsava, piccoli suoni, piccoli contatti, aderenze. (sicurezze?)                                                                                                          Senza più quel qualcosa senza nome, senza volto, senza forma se non quella percepita come un resto di sé oltre quell’elastico velo, con quel piccolo bum bum bum,

e poi un qualcosa, un evento, un accadimento nuovo, spintoni, strattoni, rumori, dolore e poi più niente. No, niente. Diverso.  Forte. Sconosciuto.

Sarà stato quel terribile quarto d’ora, quanto? Dieci minuti, dice un quarto d’ora. Dice

– C’è n’è un’altra, signora bella. E la donna

– Un’altra? Perché una è già? Posso avere un goccetto di Cognac, Madre? E la suora

– Ma veramente non saprei. Posso, dottore? e il dottore

– Ma sì. Ce l’abbiamo, no? Glielo dia.

Quel quarto d’ora nel vuoto duro senza voce, senza  quasi respiro, in attesa, quasi morta. In attesa che un altro pianto, il pianto di quell’altra cosa, quel prolungamento strappato, quel pianto di anche lei. Finalmente nel mondo.

E poi piangere insieme.  Di nuovo.

Sarà stato quello a…?

Si può mai fare niente per cancellare, filtrare, comprendere, accettare, assimilare, reinterpretare quel primo quarto d’ora? Si riempirà mai quella mia solitudine infinita di quel primo quarto d’ora per la prima e non ultima volta  senza te, sorella mia?   

E comunque, cambiando discorso e destinatario del pensiero…

Quante volte hai pensato a me, oggi, tu, amore mio, visto che domani… noi…

…

…

…

(by poetella)

Brahms  Lullaby

 

 

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Magari è solo la mia solita fame a oltranza di bellezza …

10 lunedì Mar 2014

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza, Bellezza che salva, la forza dell'amore, passione, storia d'amore

≈ 43 commenti

Tag

amore, bellezza, gioia, passione, ti amo

Adamo-ed-Eva-detto-anche-Adamo-ed-Eva-addormentati-del-19053

(foto dal web. Rodin :Adamo ed Eva addormentati)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Magari è solo la mia solita fame a oltranza di bellezza che mi fa calare gli occhi sul braccialetto coi ciondoli che ho comprato ieri.  Mi tintinna al polso.

La stessa che mi spinge ad aprirli prima di te per spiarti rilassato, col respiro lento di un antico guerriero greco addormentato, i capelli scomposti, la mano sinistra sotto la nuca, la destra sulla mia coscia. Il celeste che ti traspare dalle palpebre sottili.

E il petto che si solleva e abbassa lento.

Che quasi mi sento in barca.

E forse siamo in barca. Forse siamo su una zattera che vaga su acque calme, adesso, tra ghirlande di fiori galleggianti.

 

Sarà la mia eterna fame di bellezza che mi fa frugare trai rami dell’albicocco, quando sono in classe, porta socchiusa e  quello splendore nel patio e io che cerco il chiarore di petali, il tramestio di promesse, il sospiro della luce.

 

Come potrei, come avrei mai potuto vivere senza di te, amore mio che solo a ricordare l’elasticità del tuo passo, quel tuo tenere la giacca sopra la spalla con l’indice, quel tuo reclinare la testa di lato, già tremo come fossi la tua preda o la vergine da immolare al dio delle selve.

 

Bizzarro paragone, vero?

 

Io che corro da te ogni volta con le braccia piene di meraviglie e te le verso addosso e ci cucio vestiti trasparenti per poterti continuare a guardare.

 

Ché il piacere che mi dai non è inferiore a quello che provo, che ho provato e proverò davanti all’Antea di Parmigianino, a Capodimonte, o al Narciso, certo, quello di Caravaggio, così bruno, così diverso da te che sei diafano  e luminoso come un principe del Nord.

 

Così, come te, però, quasi dolorosamente bello.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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Era un minuscolo sogno semplice…

07 venerdì Mar 2014

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza, desideri..., morire d'amore, serenità, sogni

≈ 23 commenti

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amore, bellezza, poesia, scriabin, sogni

Pierre-Bonnard-Finestra-aperta-sulla-Senna-1911-12

(foto dal web-Pierre Bonnard- Finestra aperta sulla Senna)

 

 qui la voce di poetella e sempre Scriabin…

 

Era un minuscolo sogno semplice

sono i migliori, no?

Beh, c’ero io, ovvio, e me ne stavo seduta al piccolo tavolo

davanti a quella tua finestra che affaccia sul mondo verde

alberi prato piantine in crescita. E nuvole.

Avevo il mio portatile acceso. Pagina di Word. Scrivevo.

Sogno taciturno. Fuori neanche il rumore del vento. Né rumori di pensieri gracchianti.

Né voci

né cinguettii.

Scrivevo. Ogni tanto guardavo oltre la finestra.

Ché bisogna cambiare orizzonte, ogni tanto, dice. Per riposare gli occhi

Lo consigliano i migliori oculisti.

 

Fuori, dunque, tu posizionavi i quadrati di feltro attorno a ogni piantina

di mirtillo, di lampone,  di ribes

con cura. Controllando le gemme. Occhi di padre.

Occhi di cielo.  Di provvidenza.

 

Il sole, a seconda fossi girato verso di me o no

ti scriveva poesie sulla schiena. O sul petto. Nudi.

E ti guardavo un po’. Solo un po’.

Poi sorridevo.

E riprendevo a scrivere. Punto.

 

Quello che non ricordo bene e se avessi gli occhi chiusi o aperti.

Nel fare il sogno, dico.

Non ricordo proprio.

…

…

…

(by poetella)

Scriabin_ Etude op.2 no. 1

 

 

 

 

.

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E c’era, c’era una …

06 giovedì Mar 2014

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza, Bellezza che salva

≈ 26 commenti

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agli Iperborei, amore, bellezza, io e te, poesia

Copia di luna grande

(foto di poetella)

 qui la voce di poetella…e Scriabin…

.

.

E c’era, c’era una luna così vicina

da poterla toccare ogni volta con le labbra

 

con gli occhi (ammesso si riuscisse a tenerli aperti)

una luna azzurrina oltre i monti

oltre le ombrose sorgenti

del nostro forsennato desiderio

 

e forse c’erano le famose schiere di cigni

se vedevo volare, tu le vedevi? piumette nell’aria

come neve come petali di ciliegio anche se mi dirai che

no! erano baci, dai! – semplifichi sempre, tu –

avevamo lasciato alle spalle i grifoni, guardiani dell’oro

ché l’oro era tutto sulla tua pelle

quanto sei bello ragazzo mio

mio meraviglioso dio, e a fare la guardia ci pensavo io

 

Sentito tra le mani che Primavera?

Sentito che tepore di gioiosa giovinezza?

 

Ritrovata l’era del sole, l’era della luce,

dell’eterna fanciullezza del mondo.

Che venga pure il crepuscolo, adesso

ci travolga pure

 

 

Siamo stati ancora una volta a casa

nelle terre degli Iperborei, nostri perduti fratelli

noi, ultimi 

cari al Dio.

…

…

…

(by poetella)

nubi-ventaglio

(sempre di poetella)

Evgeny Kissin plays Scriabin: Etude op.8 no.12

 

 

 

 

 

 

.

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se mi sporgo un po’…

05 mercoledì Mar 2014

Posted by poetella in amore?, aspettiamo la primavera, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, foto di poetella, innamorata pazza, poesia

≈ 24 commenti

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amore, attesa, bellezza, gioia, il cielo, poesia, ti amo

20140305_103339

(foto di poetella)

.

.

 

Se mi sporgo un po’ oltre

fuori delle voci assenti e dei banchi  e  delle sedie vuote

verso il prato con le margherite

che mi pare aspettino o, no, abbiano già avuto

visto questo sole che ci sta sdraiato sopra

e le passa e ripassa di tepore

come di baci come di mano calda e morbida

come di sguardo malandrino-

di parole d’amore

.

Se mi sporgo un po’ oltre

questi vetri un po’ sporchi che nessuno pulisce mai, ché chi dovrebbe? Io? Dice, Ma io no!

e salgo su questa corteccia  come

una formica ardita verso la cima del pino

verso la cima del mondo

la cima del cielo e oltre e oltre

lassù trovo il mio desiderio di te

che tracima

…

…

…

(by poetella… col telefonino)

.

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Mi tengo da parte…

03 lunedì Mar 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, foto di poetella, il cielo, innamorata pazza, poesia

≈ 7 commenti

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amore, attesa, bellezza, il cielo, luce, poesia, ti amo

SAM_1065

(foto di poetella)

 qui la voce di poetella

 

Mi tengo  da parte

a un cantuccio degli occhi

questo buco che ho visto in cielo

periscopio puntato sui giardini degli angeli

poi ci butto uno sguardo curiosa

impicciona, che quasi mi sembra di vederli giocare

a rincorrersi.

 

Cadesse qualcosa, che so, una piuma

di un’ala o un pezzatto d’aureola, bricioletta di luce

o magari soltanto uno sbruffo di polvere azzurra

che si sa, vola giù, a volte

tra una nuvola e l’altra

vola  giù

e ti cade negli occhi. A volte.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

 

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Dunque, vediamo un po’…

28 venerdì Feb 2014

Posted by poetella in allegria!, amore?, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, consapevolezza, emozione, felicità, foto di poetella, innamorata pazza, luoghi, primavera

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amore, attesa, bellezza, felicità, fotografia

20140228_071909(foto di poetella)

 

 

Dunque, vediamo un po’.

Può, la via Tiburtina, di mattina presto, riservare, siamo in periferia, verso l’estremo confine della città, dicevo, può riservare anche solo un minuscolo sobbalzo di emozione, una piccola “o”, con magari anche un’h muta, ma che caratterizzi di quella inconfondibile aria di stupore il tutto. (tutto, poi…due letterine…)

 

Insomma, dicevo, a guardare e camminare su via Tiburtina, sicuramente una squallida via, specie in periferia, verso il dissolversi labile della città, (che poi, anche in centro, non è che la cosa cambi, su via Tiburtina)

può, stavo dicendo, questa benedetta via Tiburtina concederci, generosa, pietosa, un sobbalzo di gratitudine a guardare quell’impensabile, imprevedibile, certamente portatore di una scheggia di felicità, di un seme di felicità, un germoglio di felicità, quell’allegro, stupefatto, inaspettato tremito di gioioso turbamento  di fronte al manifestarsi precoce di una inarrestabile primavera spolverata sui petali del pruno (?), o mandorlo (?) o pesco, insomma, non so che albero fosse, ma, non so mai il nome degli alberi, devo averlo detto più volte, e cosa cambia, anche questa scarsa conoscenza come può incidere sulla percezione della bellezza che…

 

Tirando le somme, può il guardare e il meravigliarsi di questa bellezza su via Tiburtina essere motivato da un prurito di felicità per tutto il corpo solo al pensiero che noi, mercoledì…

 

Mah! Chi lo sa. Comunque

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

E niente musica (contento Inteso?) Ché non serve

.

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Oggi incarto la malinconia…

20 giovedì Feb 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza, Bellezza che salva, emozione, felicità, foto di poetella, innamorata pazza, la forza dell'amore, poesia, serenità, storia d'amore

≈ 21 commenti

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amore, attesa, bella da morire, bellezza, fotografia, gioia, poesia, serenità, sto bene, ti amo

1800248_10202567250454760_1200066742_n

(foto di poetella)

 

 

Oggi incarto la malinconia

in una velina rosa di felicità

il cuore è un pesciolino rosso

che guizza  e sguazza nella bolla delle ore

ogni volta che…

 

Oggi metto la malinconia in un cassetto

foderato di carta di Varese

ci metto pure un sacchettino di lavanda

e la lascio lì

ché voglio le mani libere

o piene di petali bianchi da lanciare

attorno al tuo nome

piccolo piccolo dolce dolce.  Un sospiro.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Vanessa Mae – Handel’s Minuet.

 

 

 

 

 

 

.

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Visto? Ce l’ha fatta…

13 giovedì Feb 2014

Posted by poetella in amore?, anima, atmosfere magice, Bellezza, Bellezza della natura, consapevolezza, cosa sarà di noi?, emozione, fine di un amore, indipendenza, le cose importanti, luce, pensieri sparsi

≈ 22 commenti

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amore, bellezza, fine di un amore, gioia, il cielo, serenità, tristezza

foto dal tel 043

(foto di poetella)

 

 

Visto? Ce l’ha fatta.

S’è fatto largo dietro il palazzo di fronte. Stamattina.

Sfolgorante. Sembra si sia lavato la faccia.

Ci credo, con tutta quella pioggia!

 

Insomma, il sole, oggi.

Le piccole faccende tutte illuminate.

Opzione risparmio energetico.

Anche nei pensieri.

 

E allora lascia stare.

Non ci pensare.

Non serve.

Non.

…

…

…

(by poetella)

 

 

Charlie Parker & Chet Baker – Summertime

 

 

 

 

 

 

.

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Apre la porta e Bello! vieni, vieni in cucina…

30 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in adoro la pioggia, amiche, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, diario, la forza dell'amore, le cose importanti, vecchie mie...

≈ 8 commenti

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amiche, amore, fede, ma tu ci credi?, pioggia, sto bene, ti amo

balcone-pioggia

(foto di poetella)

.

Apre la porta e Bello! vieni, vieni in cucina, dice, mentre chiude. Sto stirando.

Niente di meglio, pensa. Fuori che piove bene bene, l’amichetta, le chiacchiere, che neanche t’accorgi che stiri. A ciccio.

 

Beh? Guarda la camicia, stira bene il colletto, poi lo spallone, poi poggia il ferro, la guarda e ancora Beh?scuotendo piano la testa. Indagando.

Al solito. Risposta secca. Smorfietta  della bocca. Accavalla le gambe. Accende una sigaretta.

Nessuna nuova, buona nuova. Tu?

Io? Iiiio? Ci  mette parecchie i e gli occhi sgranati come avesse aperto un forziere dei pirati.

Io alla grande! Cristì, proprio alla grande.

Ti si vede, sa’? bella faccia. E sorride, Cristina, niente invidiosa. Sono amiche da tanto.

Porca miseria, sessantun anni e mica ti si vedono. Ma come cacchio fai?

Come? Intanto riprende a stirare. Allegramente, come una Cenerentola serena. Infaticabile.

Come faccio? Cremette. Cammino parecchio. Mangio poco. Prendo l’Aloe.

Te lo dico io che prendi te, fa Cristina. Ridono.

 

Fuori rinforza. Proprio un bel diluvio. Pure la grandine. Si sente il rumore saltellante. Angeli che scrivono a macchina. Tutti insieme. Come ci fosse una consegna, a breve. Diluvia.

Viene giù tutto il cielo.

Battaglia di dei, fa lei, tra gli sbruffi di vapore.

Ma tu ci credi? Se ne esce Cristina.

A che?

Agli Dei. A Dio.

Ma come ti vengono?discorsi teologici, oggi? Propensione al filosofeggiamento? Ha preso un tono di scherzoso sfottimento. Sorride. E stira. Pare che da un momento all’altro si metta a cantare.

Se fosse sola lo farebbe sicuro.

Comunque no, direi di no. Non ci credo.

Cristina va alla finestra e guarda il diluvio. Magari cerca qualche luce che esca dalle nubi. Tipo film biblico. Ma  niente. Tutto nero nero. Compatto.

Eppure, dice, una volta…

Eh, una volta. Ora no.

Cioè, aspetta, aspetta, fammi capire. Cristina scandisce le parole. Sei diventata atea?

Senti, fa lei. Posa  il ferro, appoggia tutte e due le mani sulla tavola da stiro, se la guarda e Senti.

Atea, non atea. Che ne so. Io non ci penso. Messo via. Accantonato. Altro da pensare. Fine.

 

E non preghi mai? Cristina pare quasi addolorata. Quasi costernata. Incredula. Spaventata da quest’ammissione. Inquieta, come davanti a un niente nero, con qualcosa in faccia che non si sa che è.

Pregare? Certo che prego.

Ah, ecco. Si tranquillizza.

E certo che prego. Prego lui…ti prego! Dammi un bacio. Subito. Adesso. Che se no mi calano gli zuccheri!

Scema, sbotta Cristina, sconsolata. Facciamoci il caffè, va’…che amica scema che c’ho.

..

…

…

(by poetella)

e, per chi volesse un bel temporale in sottofondo…qui!

.

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Le cose stanno così…

28 martedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza, Bellezza che salva, cosa sarà di noi?, fedeltà, felicità, foto di poetella, indipendenza, innamorata pazza, la forza dell'amore, libertà, morire d'amore, poesia

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amore, amore vero, bellezza, crescere, passione, sto bene, ti amo

isola

(foto di poetella)

.

Lo so bene. Ormai conosco tutti i percorsi. L’andata e il ritorno.

Il crescere e il calare. E quel galleggiare come di foglia sull’acqua. Come di ramo spezzato.

Di barchetta di carta. Via. Per la corrente.

Conosco l’evoluzione del percorso. I picchi. Le cadute.

 

Lo so come vanno le cose.

Quel senso di ubriachezza sazia.  Di luce. Di abbaglio. Di spossatezza infinita.

Il passo lento. Che tanto, dove devo mai correre, dopo? Quell’andare tra mille gambe su per le scale della metro. Salire, scendere. Con le labbra che bruciano per i troppi baci.

Camminare da sonnambula.

 

So come mi lascio scivolare addosso il suono dei battiti cardiaci dell’orologio, il vento delle cose da fare. La pioggia della noia.

So come, per un po’, la prima settimana, diciamo? sarà tutto un ricordare, un intrecciare scene e scenette, fino a consumarle come foto troppo stropicciate, prese e rimesse via, riprese e rimesse via, fino a vederle quasi evaporare, scolorare, sbriciolare.

E i miei pallidi richiami d’amore, magari. Ogni tanto.

Messaggini. Qualche mail. Qualche foto.

Cinguettii di colibrì, ogni tanto.

Ché non mi piace fare troppo fracasso. Preferisco sparire come una nebbia. Te l’ho detto, no? La tua isola si vela di nebbia, adesso. E sparisce. Per un po’.

 

Le isole che si rispettino non devono essere troppo grandi. Troppo affollate. Troppo note.

Meglio se non se ne conosce l’esatta collocazione sulla mappa. Meglio trovarsele davanti all’improvviso, all’alzarsi della nebbia.

Ti piace questo gioco. Anche a me.

 

Poi, in fondo, la mappa ce l’hai.

 

La prima settimana scorrerà via così. Poi comincerà la discesa. Giù, giù, giù, un pozzo nero.

Rocce sedimentarie, basalti, rocce metamorfiche, giù, giù, giù, graniti, ossidiane, verso il centro della nostalgia.

Un buco nero fondo come il più fondo dei pozzi petroliferi.  E anche di più. Oltre 6.000 kilometri.

Fino al centro della terra, infocato d’amore.

La seconda settimana sarà così.

E niente cinguettii, niente richiami di colibrì. Silenzio.

 

Infine, magari, ci sarà ancora un’altra settimana. (ma sì, che ne sai? hai detto, non si può mai dire!)

E sarà quieta. Lo so. Di una calma distratta. Noncurante. Volutamente scordarella.

E libri, e musica e faccende. E viaggi e incontri. E magari pure scontri. No! Non con te. Mai con te. Mai più con te.

Nebbia fitta attorno all’isola.

 

Niente vento. Niente pesca di perle.

Silenzio.

 

Fino a che si vedrà all’orizzonte la vela della tua nave.

Senza  fil di fumo, che quello non è mai stato di buon auspicio.

 

E l’isola uscirà dalla nebbia. Ci sarà vento forte. Gran turbinio di rami. Gran movimento d’onde.

Profumo di terra.

 

Ti accoglierà nella sua baia, l’isola,  tiepida di sole.

…

…

…

(by poetella)

.

.

.Bach – Cello Suite No.1 -Prelude

.

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La verità è che, non so se …

23 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in adoro la pioggia, allegria!, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, camminare guardando, cose consolanti, cose piacevoli, diario, emozione, felicità, foto di poetella, innamorata pazza, messaggi, morire d'amore, passione, poesia

≈ 31 commenti

Tag

amore, attesa, bella da morire, bellezza, Chopin, fotografia, gioia, messaggini al cellulare, passione, ti amo

IMG_3947ridotta

(foto di poetella)

 qui la voce di poetella

 

La verità è che, non so se sia il caso di dirlo

la verità, comunque è che davvero non saprei cosa inventarmi

per essere felice, per camminare quasi volando su queste

grigie strade di periferia se

non avessi queste tue parole che mi raggiungono

improvvise come una pioggia d’agosto

e m’inzuppano da testa a piedi e meno male che ho scarponcini

belli comodi e antiacqua

e meno male che ho un ombrello di saggezza

tenuto chiuso in borsetta

piccolo piccolo, ma basterà per non montarmi la testa

ché chi non lo farebbe

a leggere dei messaggi così chiari, che

meno male che c’è un po’ di riverbero del sole

sul display del cellulare

che se no mi lascerei abbagliare, mi sentirei arrossire

sarebbe sciocco vedermi arrossire così,

così, camminando, alla mia età

passando come un’ombra davanti alla macelleria

al negozio di calzature, col telefono in mano

lo  sguardo imbambolato

davanti al piccolo  bar sempre pieno

di giocatori di gratta e vinci che non vincono mai

 

e io, io sì. Ho vinto la storia più bella del mondo.

 

E ne scrivo e ne scriverò. Contaci. Ammalata di te.

…

…

…

(by poetella)

Chopin opera22 – Andante spianato

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Ci facciamo bastare poche parole…

20 lunedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, cose consolanti, emozione, empatia, foto di poetella, innamorata pazza, la forza dell'amore, le cose importanti, parole, tracy Chapman

≈ 11 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, luce, passione, poesia, ti amo

rami(foto di poetella)

Ci facciamo bastare poche parole

 

Oppure no. Magari cerchiamo la coda invisibile. Devono avere certo una coda invisibile.

Come la scia che lascia un pensiero. Ecco.

Devono avere un seguito nascosto, uno strascico di seta azzurra, un profumo che impregni a lungo, anche a finestre aperte.

Quando un desiderio s’espande oltremisura ogni cosa prende i suoi connotati.

Tutto si colora e scolora e colora ancora del suo abbagliante colore.

C’è riverbero.

C’è riflesso.

Ci si specchia, ci si potrebbe specchiare nel suo riflesso.

 

E allora

 noi ci facciamo bastare poche parole.

Ci saziamo della traccia che lasciano nell’aria e ce la scriviamo in petto. Come un marchio, come un sigillo. Un riconoscimento.

Ce le ripetiamo e ripetiamo per sciogliere il gusto in bocca. Anche se non riesce ad arrivare in gola.

Troppo poco. Troppa fame. Alcune, poi, particolarmente dolci, si dissolvono come grumetti di meringa.

Ma la bocca resta dolce, dopo.

Così dolce che anche quel lievissimo gusto amaro, ce n’è di gusto amarognolo, no? Anche quello, beh, via!

Va giù.

Dunque, noi, sempre affamati, ma tanto chi ci toglierà mai quella fame, chi potrà mai saziare la nostra sconfinata ingordigia, la nostra golosità?comunque, noi, almeno proviamo e

 

ci facciamo bastare poche parole

 

senza andare troppo per il sottile, senza indagare, senza chiedere. Sarà, sicuro che sarà, deve proprio essere paura. Saggi quelli che dicevano

chi si contenta gode. Certo. Ma quando?

…

…

…

(by poetella)

 

Tracy Chapman – The promise

 

 

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Stanotte ho guardato a lungo la tua …

18 sabato Gen 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, cose consolanti, cose piacevoli, desiderio, diario, foto di poetella, innamorata pazza, morire d'amore, nostalgia, notturno, passione, poesia

≈ 27 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, nostalgia, occhi, passione, sogni, ti amo

20140118_124813

(foto di poetella)

 

 

 

Stanotte ho guardato a lungo la tua fotografia prima di dormire. Lo faccio spesso. Anzi devo francamente confessare che lo faccio tutte le sere. Poi spengo tutto. Ecco.

A lungo. Così teneramente, così intensamente che davvero non mi sarei stupita di scoprire che chiudevi gli occhi, quando anche io  sbattevo per un attimo le palpebre.

Che non ce la facevi neanche tu a sostenere il mio sguardo. Con quei tuoi occhi vittoriosi così fissamente puntati  nel mio cuore, i tuoi occhi temerari e spavaldi.

Altro che Tosca che guarda Cavaradossi alla faccia di Scarpia!

Altro che guru ipnotizzatore di folle.

 

I tuoi occhi così larghi con dentro tutte le onde di tutti gli oceani della terra e della luna, onde alte chilometri, onde che seppelliscono interi continenti, fanno riaffiorare valanghe di desideri, affondano navi di dubbi e le rivoltano. E ci fanno crescere le alghe. E nuotare i pesci.

Occhi con dentro tutte le sorgenti dell’amore e del piacere, della gioia e dell’attesa e dello stupore.  I tuoi occhi di quell’indefinibile azzurro che provaci a rifarlo  con gli acquerelli, provaci a rifarlo con gli inchiostri più preziosi d’oriente. Ma che!

 

Ho guardato a lungo la tua fotografia

E non c’erano le tue mani

E non c’erano le braccia e  le gambe, la curva plastica della schiena, il petto largo  e non c’era il calore del tuo corpo di febbre quando mi stringi che mi scotti.

 

L’ho guardata a lungo e poi ho spento il  display del telefonino.

E t’ho tenuto in mente sperando di portarti nei sogni. Costringerti a venirci.

Niente da fare, però. Non sei venuto. Credo d’aver sognato d’essere al supermercato con mamma. Che non c’è più da tre anni. E al supermercato, con lei, non ci sono andata mai. Forse per questo? Perché al supermercato con te non andrò mai? Vallo a capire che strana strada prendono i sogni.

Ma tant’è.

Comunque, stamattina, quando sono uscita, c’era un gran vento. Un vento caldo di primavera.

E, in aria, voci acute di gabbiani.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

John Cage – Dream.

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Per quanto, già…

15 mercoledì Gen 2014

Posted by poetella in anima, atmosfere magice, Bellezza, cose consolanti, foto di poetella, il cielo, libertà, poesia

≈ 29 commenti

Tag

il cielo, libertà

SAM_1146(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Per quanto, già starsene a guardare

il cielo

beh, a poterlo fare con grande tranquillità

senza pressioni temporali

senza scansioni progettuali

starsene così, a guardare il cielo

i suoi impercettibili moti  i suoi inarrestabili sconfinamenti

 

potrebbe forse indurre moti d’invidia se non

ci sentissimo compresi

avvolti

immersi

 impastati

nella sua stessa materia

ogni volta tutte le volte che

alle spalle la fuliggine appiccicosa del fare

alle spalle il catrame sporco delle molteplici inderogabili incombenze

 

riuscissimo a guardare su e sorridere.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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Cosa continui a guardare in su…

09 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, foto di poetella, le cose importanti, poesia

≈ 20 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, debussy arabesque, il cielo, nostalgia, paura, sogni, ti ricordi

verso il patio

(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Cosa continui a guardare in su

verso il cielo

appena dopo il passaggio degli stormi

il bavero del cappotto alzato grata del freddo

ché cammini veloce col freddo, tu

cosa continui a sperare ostinata

mai sazia di meraviglia

mai paga d’emozione, sconsiderata bambina che ti nascondi

dietro i miei anni, tanti anni, quanti anni!

E tu non cambi mai.

 

Sempre a cercare trasalimenti

Ti ricordi? Coglievi la fragola nel bosco e già

concentrata, cercavi l’altra.

 

Vuoi metterti buona una buona volta

vuoi farti bastare, contenta

la strabordante meraviglia del mondo

durasse anche solo un attimo

tu che sai

tu che hai avuto

tu che hai visitato le stanze della Bellezza

 

Basta cercare nuove porte, no?

Basta fare capricci se

per un po’

resti fuori, sconsolata e impaurita.

 

La Bellezza è ovunque, ricordi?

La Bellezza è ovunque e tu la attiri a te

Ché sei portatrice di Bellezza.

Te l’ha detto lui.

E a lui tu credi. Sempre.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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Svegliarsi con quest’orchestra d’acqua…

05 domenica Gen 2014

Posted by poetella in adoro la pioggia, atmosfere magice, cose piacevoli, foto di poetella, pioggia, poesia

≈ 31 commenti

Tag

a letto al calduccio, bellezza, diluvio, fotografia, il cielo, jungla, pioggia, poesia, vento

IMG_2486

(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Svegliarsi con quest’orchestra d’acqua.

Impagabile.

La casa trasportata in un altro paesaggio

felci e liane, ululati di gorilla e strani animali

invisibili

vaganti sotto le ombre della stanza.

Bagliori dallo specchio-stagno verticale

Sussulti azzurrini sul damasco delle tende

 

E un mondo vegetale, melograni e foglie

sconquassato dal vento furioso

eppure immobile, se non per quei sobbalzi.

 

Ecco. Starsene così ad ascoltare  elefanti e tigri

ghepardi e giraffe, tutti assieme a fare una gran baldoria

una specie di festa all’Acquapiper

spruzzandosi, spintonandosi, stramazzando tra schizzi e boati.

 

Ed io lì, al calduccio, a vedere il film

sperando  sia solo il primo tempo

e ce ne sia ancora un po’ da poter vedere

prima d’alzarmi e tuffarmi

nella consueta giungla di faccende che m’aspetta.

…

…

…

(by poetella)

.

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Dovremo aspettare …

30 lunedì Dic 2013

Posted by poetella in anima, atmosfere magice, attesa, basta!, Bellezza che salva, biografia..., cose consolanti, cose faticose, desideri..., diario, foto di poetella, indipendenza, J.S:Bach, le cose importanti, libertà, musica, non ne posso più, poesia, un po' di tempo per me

≈ 18 commenti

Tag

attesa, J.S.Bach, musica, poesia, silenzio, sto bene

20131103_105454(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Dovremo aspettare le ore piccoline

e che le posate siano tutte nel cassetto

ben asciugate e lucidate

e che fuori smetta di piovere oppure no

che tanto

non si sentirà rumore qua dentro

con queste finestre sigillate che tengono fuori freddo e notte

 

gioia delle muffe

che dai a ripulire

dai a ripitturare. Questa casa  che è tutta una muffa

che lo diceva Cetto: I funghi ci sopravviveranno.

Come chi era Cetto? Lo so io. E lo sanno anche i fungaioli.

Ma lasciamo perdere che perdiamo il filo.

 

Dovremo aspettare le ore piccoline, dicevo

e che si cominci a sentir russare di là per mettere

piano piano

un po’ di buona musica, di quella che ti consola

di quella che ti dimentichi del dammi e del dimmi e del fammi

di quella che dentro la stanza c’è  un roteare d’astri

azzurrini

crome e biscrome e chiavi di violino

e chiavi di porte segrete

con dentro parole tutte in fila

scartate come caramelle pronte per essere succhiate

sciolte assaporate. Gustate sorridendo.

Con la testa reclinata un po’ indietro e i capelli che diventano più lunghi

 

E i minuti che diventano più lunghi

Proprietà privata, cancello sigillato da dentro.

E guai a chi tenterà di…

via! Pussa via! Questo posto adesso è mio. Dirò. Ok?

…

…

…

(by poetella)

.

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Ascolto una berceuse di Chopin…

26 giovedì Dic 2013

Posted by poetella in anima, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, Chopin, cose piacevoli, diario, foto di poetella, musica, pioggia, poesia

≈ 24 commenti

Tag

Chopin, Collins

pioviccica(foto di poetella)

 

 

 

Ascolto una berceuse di Chopin e leggo Collins.

Ogni tanto alzo gli occhi, la mano  sul libro

e guardo fuori. Piove.

La pioggia e Collins e Chopin sono ok.

Anche io sono ok, in questo pomeriggio quieto.

 

E torno a leggere. Parole bagnate di musica lievissima

Ci si accomodano sopra. La musica

è un tappeto volante. O  sono le parole?

 

Fatto sta che davvero mi sembra di sorvolare oceani

di veleggiare in solitaria anch’io, in questa mia stanza

 

mentre fuori raffiche di vento scompigliano la saggezza dei pini

mentre in cuore qualcosa soffia

non so bene cosa. O forse sì.

 

E lo lascio soffiare. Non gli do peso.

…

…

…

(by poetella)

Chopin – Berceuse Op.57

 

 

 

 

 

 

.

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