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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi della categoria: atmosfere magice

Ascolto una berceuse di Chopin…

26 giovedì Dic 2013

Posted by poetella in anima, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, Chopin, cose piacevoli, diario, foto di poetella, musica, pioggia, poesia

≈ 24 commenti

Tag

Chopin, Collins

pioviccica(foto di poetella)

 

 

 

Ascolto una berceuse di Chopin e leggo Collins.

Ogni tanto alzo gli occhi, la mano  sul libro

e guardo fuori. Piove.

La pioggia e Collins e Chopin sono ok.

Anche io sono ok, in questo pomeriggio quieto.

 

E torno a leggere. Parole bagnate di musica lievissima

Ci si accomodano sopra. La musica

è un tappeto volante. O  sono le parole?

 

Fatto sta che davvero mi sembra di sorvolare oceani

di veleggiare in solitaria anch’io, in questa mia stanza

 

mentre fuori raffiche di vento scompigliano la saggezza dei pini

mentre in cuore qualcosa soffia

non so bene cosa. O forse sì.

 

E lo lascio soffiare. Non gli do peso.

…

…

…

(by poetella)

Chopin – Berceuse Op.57

 

 

 

 

 

 

.

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La prima cosa che faccio…

23 lunedì Dic 2013

Posted by poetella in atmosfere magice, attesa

≈ 36 commenti

E niente foto. Ecco.

 

 

La prima cosa che faccio  quando m’alzo al mattino

è tirare su le serrande della cucina. Abbassate fino all’ultimo possibile contatto. Non per mia scelta, ovvio. Sigillate.

Barriera invalicabile alla luce. Che, in genere, fuori non c’è. Quando mi alzo.

 

Ma oggi è vacanza. Non si va a scuola. Non si deve correre. Non si deve trasformare il giorno in una gara di sopravvivenza. Niente premi o punizioni. Da  gradire, infliggere o subire.

Niente attese. Beh, no. Va detto che qualcosa si aspetta sempre. Noi avventati, temerari, incorreggibili illusi. Ma no, no, via, dai!

Senza infierire.

Ché, forse, senza questa  propensione all’attesa, alla speranza, si sarebbe mai fatto qualche passo avanti, dico io? Ma si sono poi fatti passi avanti?

Sì, dico, da quando Platone se la spassegiava tranquillo chiacchierando amorevolmente coi fanciullini belli. Educandoli.

Si sono fatti passi avanti? S’è davvero evoluto l’uomo?

 

Accendiamoci una sigaretta, va’. Anche se se la fuma il posacenere.

Troppo bello fumare e scrivere.

Senza dire, poi, che c’è Bach, in sottofondo e l’ora di mettersi a fare Cenerentola è ancora lontana.

 

Insomma, dicevo, quando mi sono alzata, stamattina, sono appunto andata in cucina a tirare su le serrande e, appena su, ecco che ti vedo un mare di puntini neri stagliati sulla nebbia, che già, a Roma, la nebbia… un mare di piccoli, mobili punti guizzanti in direzione del palazzo di fronte, da sopra la linea della tettoia del balcone. Mille  e mille e mille. Vedevo le alucce vibranti e poi altre e altre, tutti assieme. Davvero a migliaia. Che pensavo, Adesso prendo il telefonino e scatto.

Ma…e se finiscono?

No! Sono tanti! Prendo e scatto.

No. Meglio stare a guardare. 30, 40, 50 secondi, un minuto. E non finivano. E io non sapevo risolvermi a staccarmi da lì. Divorata dal dubbio.

 

Non mi sono staccata.

E non ho scattato proprio niente.

Ma li ho visti.

Fino all’ultimo, ritardatario, affannato uccellino. Ciao, belli! Tornerete?

 

La sigaretta non è ancora finita. Rileggiamo.

…

…

…

(by poetella)

 

 

J. S. Bach – Prelude and Fugue in A Minor, BWV. 543.

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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stamattina, camminando…

20 venerdì Dic 2013

Posted by poetella in atmosfere magice, Bellezza che salva, Bellezza della natura, foto di poetella, musica, Scriabin

≈ 6 commenti

Tag

scriabin

effetto acquerello

(foto  di poetella)

.

Gilels plays Scriabin – Etude op.2 no. 1

 

.

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Lo sai? aveva detto lei…

18 mercoledì Dic 2013

Posted by poetella in amore clandestino, amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, empatia, foto di poetella, Hymne à l' Amour...., innamorata pazza, la forza dell'amore, morire d'amore, musica, passione

≈ 27 commenti

onde 3(foto di poetella)

 

 qui la voce di poetella

 

Lo sai? aveva detto lei

mentre la stanza s’era riempita d’acqua. Si respirava attraverso la pelle. Attraverso gli occhi. O anche le labbra, o i capelli.

O le mani, le braccia, le gambe. Dalle superfici lisce entrava come un’aria che ossigenava l’essere e lo sollevava.

Lo espandeva in una fluttuazione d’alga, di grande, libero animale acquatico, padrone assoluto del luogo. Del tempo.

 

Lo sai? aveva detto lei

È bello che noi non si viva insieme.

 

Poi l’acqua aveva continuato a saturare tutto.

Le voci, solo fruscii, solo gorgoglii, minuscole bolle d’aria vaporosa che trasalivano e risalivano

in superficie dal fondo del loro  tumulto azzurro.

Quasi un canto d’alghe sottomarine. Una ribollente scia di cetacei lenti.

Tutto questo fluttuare senza posa, senza pause, senza meta e destino. Se non la direzione verso il fondo più fondo del loro essere uno. In due.

 

Saturi. Inglobati nella totale, conosciuta, ritrovata  ritualità del pieno. Lo spazio prossimo all’esplosione.

E ancora e ancora e ancora.

 

Improvvisa, imprevedibile, ma forse no, prevedibilissima, inutile stare a inventar storie, dopo un’era geologica compiuta, la rottura dei confini.

Diga che crolla.

E sussulti e scrosci. E schianti.

A sentir bene, qualcuno doveva aver detto un Amore mio! O due. O tre. Forse. Ma chi?

 

E l’acqua, ora, una vasta distesa calma. Da scivolarci quieti, un lasciarsi portare come di foglia. Di zattera.  Di vecchio tronco molle. Di barca alla deriva.  Di sonno.

 

E riecco la voce. Le parole. Lui, adesso.

Sì. Proprio ieri ci pensavo, sai? bello questo nostro aver sempre tanto da fare. Bello che io non sia uno sfaccendato che, uno e due, ti chiede: vieni da me. adesso. Subito. Tutti i giorni. Dice.

Bello che invece…

No?

 

E lei aveva detto Sì.

 

Ché non aveva mai motivo, né tempo, né voglia

 

di dirgli, anche solo una volta: No!

…

…

…

(by poetella)

 

 

J.S. Bach- Prelude  and Fugue in A Minor, BWV. 543.

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Voglio parlarvi di Proserpina, oggi…

16 lunedì Dic 2013

Posted by poetella in alchimia, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, consapevolezza, diario, emozione, empatia, felicità, foto di poetella, luce, morire d'amore, passione, poesia

≈ 30 commenti

Tag

Proserpina

proserpina(foto di poetella)

 

qui la voce di poetella

 

 

 

Voglio parlarvi di Proserpina, oggi.

Lei, amata da un dio.

Chi dice che piangesse, laggiù

non sa

Non sa, ora che la vede tra i chiari confini dei giorni

tra le cose certe, delineate, semplici

forchette, coltelli cucchiai e pentole

e sorrisi stanchi e dentifrici sbiancanti

 

chi dice che piangesse laggiù

d’averla pensata in lacrime per aver perso la luce

certamente non sa

non sa come fosse felice di perderla, la luce

con gli occhi chiusi dai baci del dio

scossa dal vento delle sue braccia

dai flutti scuri che gli intorbidivano lo sguardo

e l’accendevano di voglie.

 

Vi voglio parlare di Proserpina, oggi

Di come amava quell’abisso di cupa meraviglia

col sole intrappolato nelle viscere della terra

che esplodeva alla voce che le ripeteva

in un soffio (come poteva essere anche dolce il dio!)

 

Sei bellissima! E mia. E tornerai.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

.

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Sempre a guardare il cielo…

11 mercoledì Dic 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, felicità, foto di poetella, il cielo, poesia

≈ 17 commenti

Tag

il cielo

il cielo stamattina(foto  di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Sempre a guardare il cielo, io.

Non ricordo se da piccola.

Ma no. S’aveva altro da fare, da piccoli.

E questo slargarsi d’azzurro, queste linee d’argento

che indicano direzioni  e distanze

e ritorni

e abbandoni

 

quest’orchestra d’aria accordata al diapason

di ricordi e d’allegria

ché come si fa a non essere allegri

come cuccioli alla prima uscita

a camminare col naso in su  sotto questo azzurro scintillante

con niente che fa male, lo stomaco, la cervicale

che è bello anche il freddo

di quest’inverno romano

 

e tutto sempre che muta

mai un cielo uguale all’altro

scorrono le diapositive per aria, in scala 1:1

solo i pensieri a volte si ripetono come didascalie

come cantilene

come ninne nanne, passo dopo passo. Consolanti

 

e noi a sorridere e camminare e sorridere.

Ché mai un cielo uguale all’altro, né un albero

né una foglia e neanche un amore. Mai.

 

Che poi, strano, vero? ma il cielo di stamattina

mi sembrava proprio il più  bello

E ci si affacciava il sole che ogni volta

ogni volta ci meraviglia.

[Ogni volta mi meravigli, amore mio]

 

Noi, in fondo, mica lo sappiamo se continuerà a splendere.

Se avremo ancora il nostro giorno.

 

Ogni giorno, ogni nuovo giorno, allora, sarà  un di più. No?

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

.

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Non ho mai imparato ad andare in bicicletta.

10 martedì Dic 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, nonno, ricordi, sogni

≈ 22 commenti

Morte_a_Venezia

(foto dal web)

 

 

 

Non ho mai imparato ad andare in bicicletta.

Forse perché ho provato tardi, la prima volta.

 

Nonno diceva sempre che, per l’estate, ce ne avrebbe regalata una.

Una per tutte e due. Senza litigare, eh?

E avrebbe comprato un tailleur bianco alla nonna

E l’avrebbe portata a Venezia.

 

Ma sono passate tante estati

No, dico meglio, nove estati

E  la bicicletta non è arrivata

e neanche il tailleur e Venezia.

Il suo cuore aveva cominciato a singhizzare

fumi troppo, diceva mia sorella. Ti uccidi!

 

Eppure lo so.

Per lui, alto alto e sempre elegante

con la giacca, camicia bianca  e  cravatta anche sulla spiaggia

e la tazza di caffè bollente ché il caldo si combatte col caldo, diceva

 

lui a guardare noi giocare con la sabbia

con l’acqua

e  i nostri piccoli anni

 

per lui, dicevo, bello avere un sogno. Sicuro.

 

E anche metterci dentro noi, che amava.

…

…

…

(by poetella)

John Cage –  Dream

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Oggi voglio parlarti della luce, amore mio…

03 martedì Dic 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, Bellezza della natura, camminare guardando, ci vedoooooooooooooooooooooo!, emozione, empatia, foto di poetella, innamorata pazza, nostalgia, passione, poesia

≈ 26 commenti

SAM_1181(foto di poetella)

qui la voce di poetella

Oggi voglio parlarti della luce, amore mio

Voglio passartela negli occhi come un suono

come un vento che porta foglie colorate.

E accadimenti da lontano.

 

Voglio parlarti dei trasalimenti  che spalancano le porte dei colori

e li mettono tutti in fila in ordine

come scolaretti

 

Oggi

oggi voglio parlarti di questo cielo di gioia

deliziosamente ha deciso di mostrarsi

scampato forse per sempre il pericolo dei grigi

sfarfalleggia come una veste da ballo

con piume di struzzo girate due volte

con veli e  mossette. Sorridendo.

 

Cercami, allora, vieni.

Ci deve pur essere una radura dove danzare insieme

assolata d’aria fresca e profumo.

E non metterò occhiali da sole.

Anche questo  va detto.  Abbagliami di te.

…

…

…

(by poetella)

 

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Tutto questo circolare di luce da fuori a …

30 sabato Nov 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, Bellezza della natura, ci vedoooooooooooooooooooooo!

≈ 12 commenti

img_2421mod1

(foto di poetella)

 

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Tutto questo circolare di luce da fuori a

dentro i miei occhi il mio cuore abbagliato

di fiotti di giallo di rosso di verde

le piccole foglie le pagine chiare le pagine scure

i piccoli punti di luna rimbalzo di sole

tra un sampietrino e l’altro

tra uno stupore e l’altro

tra un pensare e l’altro che pensi “è così, allora? È così che…”

 

Quando quella mano benedetta ha tolto la benda

s’è acceso il seme del mondo

l’interruttore della bellezza ha fatto click

e tutte le creature, tutte le creature hanno deciso, danzando una giga

di farsi guardare dicendomi

 

sono bella, sono bella, per te!

 

E tu? Aspetta che ti guardino questi occhi nuovi.

 

Aspetta…sospetto che…sicuro. Sì.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

.

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Niente parole. Vengono su isolate o magari

25 lunedì Nov 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, astrologia, atmosfere magice, attesa, consapevolezza, cosa sarà di noi?, empatia, foto mie..., nostalgia

≈ 10 commenti

20131125_065205(foto di poetella)

 

 

 

Niente parole. Vengono su isolate o magari a coppie

in fila per tre, a gruppetti, a fiotti poi

scompaiono. Come un’evaporazione.

 

Stamattina guardavo il fiume

dal balcone, ovvio

una presenza fumosa, fluttuante in levitazione magica

esalava e stazionava a mezz’aria oltre

le case le cose, la cava

di tufo i tralicci. I piccoli occhi di luce

poco prima del chiaro disteso del giorno.

 

Il fiume. Ne percepivo la presenza  solo attraverso  quei vapori

nebbie? Sospiri ascensionali di risvegli e sonno.

Ci si appropriava così del luogo del suo giacere mobile

attraverso il suo doppio incorporeo.

 

Di quante parvenze dovremmo mai accontentarci, noi che vorremmo

tenere toccare guardare senza più questa miopia

di certezze  quest’astigmatismo questa presbiopia di sogni?

 

Quanta consapevolezza pretendono gli astri,

Saturno o che ne so, chi per lui

che transiti in cielo di nostra coscienza?

 

E tu? Una nebbia di pensieri mi delinea il tuo esistere,

un’esalazione lontana

vedi il fiume? Come il fiume una nebbia

 

disegno dei miei desideri, dei tuoi incanti

senza sapere il dove il con chi il cosa il quando.

Senza chiedere, si chiede alla nebbia?

 

e alla nebbia appendere parole minute. A ri-generarsi.

…

…

…

(by poetella)

Bach.- Toccata in C minor

.

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Come quella volta lì…

21 giovedì Nov 2013

Posted by poetella in alchimia, amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, emozione, felicità, Hymne à l' Amour...., innamorata pazza, la forza dell'amore, passione, poesia

≈ 22 commenti

Tag

bellezza

sardegna-2012-img_2213(foto dal web)

Qui la voce di poetella

 

 

Come quella volta lì, che ero ragazza,

all’alba, arrivare al porto di Olbia.

Spettacolo. Di quelli che, a ripensarci…

 

Quinte azzurro grigio alternate a strati di cielo rosa e mare rosa e nubi rosa

E azzurro e verde e nero e ancora rosa e grigio, fino in fondo

fino in fondo al cuore in subbuglio e luce e nebbie.

Tutto un tremolio, un dondolio di sonno, di sospiro, di attesa

uno sfavillio, un giocare con l’aria e la fantasia e col mattino.

Dio! quell’arrivo io non, io mai più…io…

 

E quell’altra volta

chinare un po’ il capo, non che non ci si passasse, no, non so perché

chinare un po’ il capo ed entrare

e le tombe Medicee lì, davanti, attorno a me.

tutta quella Bellezza, quell’appassionata, dolente Bellezza

quella tensione, quella pressione, le finestre murate, forse?

I timpani spezzati?

O semplicemente quel peso sul cuore che fa la Bellezza quando è totale

quando è oltre, è  a oltranza

come nella cripta inferiore di Assisi

tra gli angeli e i santi

e il blu e il rosso e l’oro.

 

Stessa questione.

A farla breve, quando davvero è troppa, sconsideratamente, incalcolabilmente

troppa, senza indulgenza, senza pietà né perdono

la Bellezza

che m’entra negli occhi

da qualche parte deve pur uscire, che se no…

 

Beh, ecco,  dunque

quando ti sei affacciato alla porta socchiusa, col tuo maglioncino celeste

e sono entrata e ti ho  visto bene

che l’argento ti scivolava quasi liquido sui capelli

e le labbra così rosa, così rosa di bambino appena sveglio, Dio! e il naso piccolo

e gli occhi

quegli occhi, i tuoi occhi, il sorriso

che poi, solo un attimo, prima del buio totale catturata

intrappolata, asserragliata, tempestata

un cammeo tra i rubini

dai tuoi mille e mille baci quasi disperati

 

insomma, io, allora, è sempre per quella questione,

per quella mia reazione, quella tracimazione

 

che ho pianto. Tranquillo!

…

…

…

(by poetella)

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Ma no, come faccio?

20 mercoledì Nov 2013

Posted by poetella in amiche, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, emozione, felicità, fiabe, foto di poetella, Hymne à l' Amour...., J.S:Bach, le cose importanti, passione, poesia

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Tag

Bella Venezia, dimmi

IMG_3758

(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

…e ascoltate, che è più bello, no? dai…

 

 

Ma no, come faccio? Come faccio a raccontarti, amica mia.

Ieri, sì. Ieri.

Ti dico che no, non posso raccontare

l’indicibile.

 

Tu, piuttosto. Racconta tu.

Dimmi di Venezia, c’era il sole? Bella Venezia col sole, d’inverno

Dimmi  di voi, di te. Il dottore? Dimmi dei gatti  a rivederti e della casa

nuova.

E della cura. Parla.

Parlami tu, cara.

 

Dammi la mano e riportami su questa terra.

Ché ancora la testa mi gira, mi gira

per l’altitudine, la vertigine di quei miei mondi ritrovati

per un po’

e oggi è oggi.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

.

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Il Nodo Nord…(ci credi te?)

18 lunedì Nov 2013

Posted by poetella in amore?, anima, astrologia, atmosfere magice, da Storia senza rima

≈ 29 commenti

Tag

Nodo Nord

foglie d'albero

(foto di poetella)

(qui la voce di poetella)

– Allora? Me lo ridici?
– Il Nodo Nord?
– Sì. Rispiega.

Cigolio del dondolo. Frinire di cicale. Zanzare. Intenso profumo di gelsomino.

– ok. ti dicevo, il Nodo Nord indica “la qualità” che l’anima deve conquistare per compiere…
– semplifica, please…
– sto semplificando
– …
– Insomma dicevo indica la qualità che l’anima deve conquistare per compiere il suo progetto terreno.

Cigolio del dondolo. Frinire di cicale. Zanzare. Intenso profumo di gelsomino.

– Mi prendi l’accendino, per favore? Là, dietro alla citronella…
– Fumi troppo
– …
– Sta citronella non serve a un cavolo.
– Mi fai finire?

Forte sbuffo di fumo contro il cielo. Lievissimo movimento della testa, ad annuire.
– …
– Quello che ti voglio dire è che un rapporto così…

Cigolio più lento del dondolo, cicale, zanzare…gelsomino

– insomma, un incontro in cui una persona sia come l’altra vorrebbe essere,
succede no? di trovare nell’altro le caratteristiche a cui si aspira.
Beh, il legame diventa forte. Importante…
Una specie di stimolo faticoso a compiersi…ad andare avanti…
– ma che cavolo ne sai che è così, per noi, scusa?
– Il tuo Nodo Nord è congiunto al suo sole. Il suo Nodo Nord al tuo. Chiaro?

Silenzio totale. Niente cigolio. Niente cicale. Niente zanzare…neanche un filo di vento. Intenso profumo di gelsomino.

– ma fammi il piacere, va…mi ci mancano i grilli che mi ficchi in testa te…
mi ci mancano…

…
…
…

(by poetella)

(da Storia senza rima – Lucia Piombo 2011)

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La senti? La senti questa musica?

18 lunedì Nov 2013

Posted by poetella in atmosfere magice

≈ 14 commenti

Tag

musica

1460173_10201906452895234_2107976838_n(foto di poetella)

 

qui la voce di poetella

 

 

 

La senti? La senti questa musica?

Non trovi ti entri nella pelle, nel sangue? Non trovi che smuova la polvere del tempo? soffi su come un mantice a spazzare via ore e giorni e anni. Ti inviti alla danza.

Sono forse pazza se ti dico che vedo scendere un sipario su tutto questo mondo greve, volgare e chiassoso. Sì,  se ascolto scende un sipario e oscura per poi rialzarsi, ecco,  con un bel cambio di scena.

Com’era? Le dame i cavalier l’arme e gli amori.

Sì. Questo. Radure infiocchettate, stendardi e cavalli. Giochi, danze.

Cortesie cortesi di cortigiani gentili.

Sorrisi garbati. Fiori. Menestrelli e ore quiete nel fresco delle mura. Le mura! Ah, le mura!

Nostalgia delle mura in una città di muri. Ho nostalgia. Di mura.

Nostalgia di spazi immensi. Pietra. Velluti. Sete. Preziosità di mani operose, esperte. Senza vanagloria.

Un fare giudizioso e contratto. Esigente. Attenzione al minuto. Anche all’infinitamente piccolo. Senza errori.

E il tempo. tutto il tempo per un fare perfetto.

Cattedrali e mostri di pietra. Su, in alto. Precisi, magistrali, a farsi valutare solo dai piccioni.

 

La senti? La senti questa musica?

Non t’invita? Non senti i piedi che si muovono?

Guardami.  Sto ballando nel mio sogno antico. Con grazia.

Dov’è oggi la grazia? C’è ancora chi cerca la grazia?

C’è ancora chi cerca la maestria? L’idea ardita? L’assoluta impeccabile esecuzione

Mi prende questa malinconia, questo struggimento, in questo mondo di pressappochismo, di dilettantismo scialbo, d’improvvisazione banale. Mi prende questa nostalgia di bellezza.  Senza vanità.

Chi ha costruito, chi ha tessuto, chi ha dipinto, chi ha scolpito quelle meraviglie? Solo a Chartres

sono rimasti i nomi. Non serviva. Allora non serviva firmare. Lasciare scritto Sono io che l’ho fatto. Bastava il fare. Si doveva fare. E al meglio. Quello era il premio.

La ricompensa. Bastava. Senza cercare il plauso.

 

Che mi metto a pensare, oggi.

È la musica.

La senti? La senti questa musica?

 

Colpa della musica. Ecco. Sicuro.

…

…

…

(by poetella)

 

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…sipario!

04 lunedì Nov 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, attesa, foto di poetella, Hymne à l' Amour...., morire d'amore, passione, poesia

≈ 30 commenti

img_3944

(foto di poetella)

qui la voce di poetella

 

Grigio di striscio, mobile. A righe[scena prima]

Gocce sui vetri – umido sipario abbassato-

S’aspetta il prologo d’ansia in gola.

 

Riflessi di rosso/ poi verde. Via alla musica

Lenta. Troppo lenta

Luce gialla [scena seconda] ascensore

sfacciato. Troppi segni  ai lati

degli occhi urlano o sussurrano

Pessima resa in scena.

Accensione di luci verdognole di pianerottolo

[scena terza] vasi anemici ai lati delle porte, sciatti.

Quinte chiuse, niente dietro?

Una no. Fessura di buio

Scivolare nel buio

Come fumo come ombra come idea luminosa

Azzurro. Immersione nell’azzurro

E di nuovo buio [scena quarta. Gran finale. Forse. O forse…]

 

Profumo umido di chiodi di garofano

Chiodo nel cuore. È teatro? È finzione?

Emorragia di desiderio. No. Non è.

 

(Coro)

Cauterizzami cogli occhi. Ferma il sangue con le labbra. Adesso.

 

Ovunque. Non smettere. Zitto.

Sipario.

…

…

…

(by poetella)

 

 

Liszt – Sogno d’amore

 

 

 

 

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Una pioggerellina che entrava nelle ossa, fitta fitta

02 sabato Nov 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, autunno, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, pioggia

≈ 32 commenti

acqua-1(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Una pioggerellina che entrava nelle ossa, fitta fitta

stamattina, minuscola, conficcata tra ricordi e aspettative, piccole lance di luce, spilli,

come pensieri d’appena svegli, col chiaro che ancora si nasconde.

Si sottrae al buio un filo d’attesa

Una pioggerellina  che s’infilava ovunque, inumidiva il passato, il futuro imprevedibile.

Il presente secco.

No, non ti stupire se mi veniva facile paragonarla a. Non ti stupire, sai?

 

Una pioggerellina che entrava nelle ossa, fitta fitta

 

e due ragazzi, poi, che se ne andavano camminando sotto due ombrelli aperti, stesso colore, tenendosi per mano. Tenendosi col sorriso e le promesse false. O vere. Non so.

Ombrelli identici. Nuovi nuovi. Solo uno più grande, uno più piccolo.

Stesso negozio, sicuro, stesso giorno insieme a comprarlo.

Fondersi. Arrivare a non vedere più dove comincia uno e finisce l’altro.

Ah! la giovinezza.

 

E noi? Dove andrà a finire tutto questo? Dove andremo mai?

 

Vedi, sto scrivendo da un po’ questa nostra storia.

Scrivo, cancello. Riscrivo. Leggo e rileggo. Correggo.

 

E dire che il bravo scrittore conosce sempre il gran finale.

Storia e resto. Sviluppi. Accadimenti vari. Epilogo, morale. Note e bibliografia.

Sa tutto dall’inizio, il bravo scrittore.

Non sono brava io, pare.

 

E questo mio quadernino a righe che scolora via, all’infinito, e lento si diluisce l’inchiostro,

questo mio quadernino scritto e riscritto.

Troppi fogli, troppi segni fitti fitti, pieni da cancellature.

Ma ormai, che cancelli a fare?

Come le spiani le righe e i monti.

Come riempi i fossati?

 

Ogni tanto c’è un disegno, sai? ci volo su.

Mi piace guardare i disegni belli. Mi ci metto dentro. Piccola piccola, sorvolo zolle di malinconia.

Sono un po’ stanca di farci il sole che ride, sui miei paesaggetti.

Ed è inutile, davvero inutile piantarci  margherite di plastica.

Mai avuto profumo, quelle.

 

Profumo intenso di rosmarino sulla Tiburtina, stamattina.

Strano. Come non chiedersi da dove venisse?

E per quanto ancora.

 

Bene. Lasciatemi qui, vi prego, un po’ qui, occhi socchiusi ad annusare la meraviglia.

 

Intanto potrei guardare un po’ al passato

contando le perle della mia collana.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

.

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Oggi. S’aspettava. Poche nubi…

28 lunedì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, Bellezza della natura, J.S:Bach, morire d'amore, musica

≈ 20 commenti

20130827_073103(foto di poetella)

 

qui la voce di poetella

 

 

Oggi. S’aspettava. Poche nubi

grosse navi vaganti

in quella vastità fuori dai vetri, se mi voltavo un po’.

 

E il bianco l’azzurro il verde

dei pini,  ah! I grandi alberi e quelli e altri

che non so.

Miracoli di silenzio. Di bellezza.

 

Se ci fosse stato vento, e non c’era, solo mormorio.

 

Una preghiera da terra verso l’alto

Canto bambino dell’erba, dei rami, dei fiori, ancora fiori

ed è autunno. Pensa!

incontro allo sconfinato muto.

 

Sapremo mai da quaggiù il rumore degli astri?

 

Per conto mio preferirei pensarli silenziosi

o magari fruscianti un’ impercettibile melodia, come di fuga di Bach

in moto

perenne e armonioso

in divenire costruendo e distruggendo

 

consumandosi d’amore

 

come me.  proprio come me, per te.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

J. S. Bach – Prelude and Fugue in A Minor,

.

 

 

 

 

 

 

.

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Il fioraio m’ha regalato un fiore…

25 venerdì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, cose consolanti, cose piacevoli, diario, emozione, foto di poetella, Hymne à l' Amour...., le cose importanti, poesia

≈ 30 commenti

20131025_215233(foto di poetella)

 

 

 

Il fioraio m’ha regalato un fiore

oggi. Ero andata per del concime e una piantina.

piccole roselle salmone, che poi è una begonia, la piantina, ma bella

bella come una giovanetta a Pasqua, col vestitino rosa

che non si porta più.

 

Attorno c’era una festa, un gozzovigliare di colori

Un parapiglia.

C’erano ciclamini, è la stagione, orchidee altere e gloriose

bianche rosa panna

affogate nel verde lucido dei benjamin e delle yucche e delle gardenie

tutte che si stringevano compatte

tutte a vantarsi del profumo

e garofani e  rose, ah! Le rose,e  i gigli e quello strano fiore che m’ha regalato

appunto, profumo da stordire

sembrava una fresia, ma no. Non so. E lui non sapeva.

Piace a mia moglie, dice. Io porto a lei tutti i giorni. Parla così.

 

Mica tutti i fiorai conoscono i nomi dei fiori.

Che importa il nome?

 

Se non do il nome a quello che provo per te

non importa, no?

Ché io lo so cos’è. Com’è. Quant’è.

…

…

…

(by poetella)

O rosa bella – ballata

 

 

 

 

.

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Grande sensazione di benessere…

17 giovedì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, foto di poetella

≈ 18 commenti

pini(foto di poetella)

 

 

Grande sensazione di benessere.

Una serenità distesa, sarà questo cielo?

larga, accogliente ed accolta come un lieto evento con in braccio lo stupore.

No. Niente stupore. Di cosa mi stupisco, in fondo?

Sarà questo cielo, dicevo.

O il fatto che lo stomaco oggi non mi dia fastidio

e neanche la cervicale,

sarà che in fondo, anche se vedo poco, come non vedere questo luccichio

di verde contro l’azzurro?

 

Ecco. Ho pensato ai nostri occhi a parlare di verde e azzurro. Sarà questo?

Questa presenza.  Questa consapevolezza ormai mia.

Sarà questo spiraglio nel nero, nel grigio, magari.

Sarà questa luce. Questo vapore di felicità.

Non solo quella del cielo. Che, indubbiamente, oggi è davvero un gran bel cielo.

 

Non mi lascerò toccare dalle ombre scure, dense, vischiose

Non mi lascerò succhiare via, dalle sanguisughe della mia vitalità

(Sei energia pura, hai detto.  Tu puoi dirlo. Tu che ricarichi e aggiungi. E mai togli)

 

non mi lascerò succhiare via la dolcezza infinita che mi da questo camminare

sotto l’azzurro

E sì che qualcuno ci aveva provato,

oggi

a portarmi via i miei cinquantacinque minuti di benessere assoluto

Ma gli ho strappato lo scettro di mano

 

Ed eccomi a cogliere il giallo, il rosa, il lilla dei piccoli fiori

che s’ostinano a spuntare nelle striminzite aiuole di via Tiburtina

il mio giardino personale in miniatura

Una fioritura che mi profuma i giorni.

 

Serena. Perché?

Forse perché me la spruzzano addosso le tue parole, questa serenità, il tuo invito Resta serena,Belladonna. Resta come sei.

 

Certo.

Mia, ormai, questa vastità di cieli. Non ostante i mostri che impazzano sul mio cammino.

Un bel Pussa via! E libera!

Chiara. Luminosa.

Padrona della mia luce.

 

Che importa il perché?

Che poi, comunque, lo so il perché

 

E anche tu, mio caro. Anche tu lo sai

…

…

…

(by poetella)

 

Mahler –  Symphony No. 4

 

 

 

 

.

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Poche parole, oggi…

15 martedì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, anima, atmosfere magice, Bellezza che salva, biografia..., cose consolanti, cose piacevoli, emozione, felicità, foto di poetella, le cose importanti, passione, Scriabin

≈ 15 commenti

dalla finstra(foto di poetella)

 

 qui la voce di poetella

Poche parole, oggi

e chi lo dice che servono le parole

il colore, il suono delle parole il sapore

 

chi lo dice che si deve spiegare misurare

definire indagare raccontare confessare

scavare

analizzare ritrattare confermare.

 

Per quanto mi riguarda mi sono bastati quei tuoi occhi di celeste dipinto

e le mani e i capelli mischiati, i tuoi, i miei

e il resto, oggi. Ovvio.

Che poi, Anima bella! hai detto. E qualche altra cosa che non scrivo.

Me la tengo per me..

 

Lo sai?Abbiamo composto il nostro poema più bello.  D’amore. Oggi,

 

quasi, quasi completamente in silenzio.

…

…

…

(by poetella)

Gilels plays Scriabin  Etude op.2 no. 1

 

 

 

 

 

 

 

.

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Il giorno ricominciava a srotolare le sue faccende…

11 venerdì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, camminare guardando, cose consolanti, cose piacevoli, emozione, felicità, foto di poetella

≈ 22 commenti

matassa di nubi(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Il giorno ricominciava a srotolare le sue faccende.

I lampioni di via Casale di S, Basilio s’erano spenti

tutti insieme. Visto? ero riuscita a cogliere quell’attimo.

Che è sempre una cosa che mi fa sussultare.

Luce, poi, pluf! Tutti spenti. Ubbidienti. Silenziosi. Morti.

E cominciava il mattino.

 

Sicuro che da qualche parte qualcuno dormisse ancora.

Altri no. Chi s’affrettava, chi tergiversava.

chi chiacchierava da solo, chi quasi da solo.

Chi no.

Un’enorme matassa di gente come quell’enorme matassa

di nubi su in alto

e sotto ai miei piedi,  sicuro, mentre sbirciavo la strada

giusto per non cadere

di lassù.

 

E li vedevo, nel bar, immersi nella luce sguaiata dei faretti

sovrabbondanti

chi un cornetto, chi una tazzina fumante, chi niente

tutti col naso in su, come passasse la cometa di Halley

gli occhi fissi allo schermo, tra bottiglie e polvere e ragnatele

 

chi masticando a bocca aperta sonno e notiziari

chi bevendo. Chi niente.

Le facce tutte uguali.

Muti. Immobili. Ognuno in una bolla

con lo schermo dentro. Un quadro di Bosch.

 

E me ne scivolavo oltre, su via Morrovalle

lasciandomi tutto dietro meno il cielo. La sua morbidezza

verso la mia giornata di lavoro

e intanto succhiandomi ancora le tue parole

di poco prima

 

Sciogliendomele lentamente in bocca

Assaporandole

 

Frizzantine. Piccantine. E dolci

 

Cioccolato al liquore e peperoncino.

…

…

…

(by poetella)

.

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ripost da poco tempo disponibile….

02 mercoledì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, arte, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, emozione, foto di poetella, viaggi

≈ 6 commenti

la-lacrima(foto dal web)

qui la voce di  poetella  

 

 

Ti confesso che ho provato, sai?

ho provato guardando quella riga di lacrima

lasciata da Giotto

per tutti noi

ho provato mentre coni bianchi s’inclinavano

un po’ di qua un po’ di là

sotto stendardi rossi svolazzanti da

più di cinquecento anni luce

e un cielo         un cielo!

Sarà stato quel cielo?

Non so, ma ho provato. Credimi

 

Ho provato mentre mi si asciugava

mi si prosciugava l’anima

al sole feroce di Venezia

che non ci sarebbero state mai più lacrime nel mondo

mai più. Tutto evaporato  riarso secco

e quindi ho provato, ci devi credere

Ho provato anche tra i damaschi ed i Bukhara antichi

ed i Senneh e i Malayer

in quel buio verde cupo

in quel frusciare di spiriti

e l’elica dell’eroico su in alto

e quel cavallo nero che aspettava il ritorno

chissà, della dea? Forse.

 

Ed io ci ho provato ma

quando ho visto l’azzurro

quell’azzurro del lago che s’ingoiava tutta la bellezza del mondo

ecco

come potevo fare a non pensare a te?

Me lo dici?

…

…

…

(by poetella)

 

05-carpaccio-santorsola-incontro-pellegrini-papa

 

azzurro-spirale(e questa è di poetella)

 

 

 

 

.

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Perché posso essere me, ti ho detto. Tutta intera…

24 martedì Set 2013

Posted by poetella in alchimia, amore?, anima, atmosfere magice, Bellezza che salva, Brian Eno, consapevolezza, cose consolanti, cose piacevoli, crescere con l'amore, empatia, fedeltà, felicità, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, libertà, poesia, serenità

≈ 6 commenti

SAM_0929(foto di poetella)

 

qui la voce di poetella

 

Perché posso essere me, ti ho detto. Tutta intera.

E sorridevi. E facevi di sì, con la testa. La mano che m’accarezzava una coscia. Su e giù, piano piano. Brezza d’alba.

Posso essere me, capisci? Niente da nascondere e niente da caricare, potenziare. Niente da ridurre, da stemperare, da diluire in risatine imbarazzate. Niente da sottovalutare, passare dietro le spalle, mettere sotto una coperta, niente da girargli la schiena e dire Io? Io no! Ma ti pare. figurati!

Niente per catturare l’attenzione con i soliti squallidi inganni.

Niente di Va beh, dai, fa niente.

Niente di Magari un’altra volta, dai. Un’altra volta, vedrai.

 

Perché posso essere me, tutta me, ti ho detto. Tutta intera.

Ecco perché. E  sorridevi, sorridevi. Sei stupendo anche quando sorridi, lo sai, sì?

 

Niente tentennamenti, niente filtri o colini, niente setacci, niente imbuti per far calare giù qualcosa di troppo grande in qualcosa di troppo piccolo.

 

Tutto giusto, tutto perfetto. Tutto scorrevole. Tutto naturale, amore mio.

 

Acqua e sapone di Marsiglia.  Io e te. Ecco perché.

…

…

..

(by poetella)

 

 

 

Brian Eno – An Ending

 

 

 

 

 

 

.

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qualche giorno fa…pioveva… ma…

21 sabato Set 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, autunno, Bellezza che salva, poesia

≈ 11 commenti

margherite(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Tuttavia, sebbene il cielo fosse una vasca d’ovatta grigia,

qui chiaro, lì scuro,

strati sovrapposti di toni silenziosi,

sebbene la strada fosse rigata con monotonia da una lunga

serie di preghiere dolenti,

a tratti sospiranti minuscole accensioni di rosso tremulo

quasi indeciso

 

sebbene il colore dominante

[anche la mia giacca, in fondo]

fosse un monocromo sfumarsi di cromie  spente,

 

tuttavia, dicevo, la molle malinconia dell’attorno s’accendeva

improvvisa, inaspettata,

in quell’ardito, ostinato ciuffo di margherite

a quattro giorni dall’inizio dell’autunno, gialle

di un giallo di festa.

 

S’accendeva inaspettata soprattutto in me 

io

che assaporavo un gusto di trionfo nel costruire un pensiero.

 

Si, comunque vada, arrivi pure l’autunno. Io t’ho avuto. Ecco.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

.

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Tuttavia (Intesomale mi perdoni l’incipit) a volte …

04 mercoledì Set 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, camminare guardando, comunicazione di servizio, consapevolezza, diario, fine di un amore, foto di poetella, indipendenza, le cose importanti, vecchiaia

≈ 20 commenti

Tag

arietta, deserto, diano, liszt la campanella

il cipresso(foto di poetella)

 

 

 

Tuttavia (Intesomale mi perdoni l’incipit)  a volte mi si scopre il nervo.

 

Sì, sì, certo, indubbia l’immersione nel benessere a camminare, mattina presto, una specie d’appena accennato sorriso e quel verde cupo dei cipressi, a gruppetti, al parcheggio della metro.

Indubbio che l’arietta che stacca i capelli dal collo, quella tensione tonica al torace e, dietro, alle reni, la gonna che si tende ad ogni passo, e il passo svelto e fiero, marziale?diano una teoria di percezioni incoraggianti. Parecchio.

 

Fino a quando non si scopre il nervo.

E come si fa? Come si fa a stare tranquilli?

Dice, rendi marginali tutte le storie. Centrati.

Dice, niente è più importante di te stessa.

 

Balle.

Una me stessa bella e fiera (per quanto, poi?) che se ne va in giro per un mondo deserto.

O invisibile.

O indifferente agli occhi. E alla testa. E al cuore.

‘Cazzo me ne faccio?

 

Sono una bugiarda.

Sono una bugiarda, ecco.

Prima con me stessa. Poi col resto.

Quando dico che ho paura, no.

Solo quando dico che va bene così. Il distacco. Il bastarsi. La marginalità, la fungibilità d’ogni situazione. Tutto secondario. Tutto sostituibile.

 

Stronzate.

 

Quando non farò più l’amore con te, sai che ti dico?

 

Io m’ammazzo. Ecco.

…

…

…

(by poetella)

 

 

Liszt – La Campanella

 

 

 

 

 

 

 

.

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Stamattina, al solito, Buongiorno, gatto! E lui, niente…

03 martedì Set 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, camminare guardando, consapevolezza, cose consolanti, diario, foto di poetella, gelosia, la forza dell'amore, quasi racconti

≈ 12 commenti

Tag

cauto, micio, monteverdi, ombra, orfeo

20130726_090820(foto di poetella)

 

 

Stamattina, al solito, Buongiorno, gatto! E lui, niente.

Era presto. Prestissimo. Bello andare in giro così presto! Un’arietta fresca, frizzante. E un cielo! Dio, che cielo!

E lui, accoccolato molle nel vascone dove hanno tagliato la yucca. All’ombra. Occhi semichiusi.

M’ha appena guardata. Forse con un occhio solo. E niente. Neanche un Miao…

 

Allora s’avvicina quell’altro, il grigietto. Faccetta carina. Compatto. Deve essere parecchio giovane. Pare non avesse più paura. Cauto, comunque, s’avvicina. Una zampina dopo l’altra. Lento.

 

Io, Bello micio! Vieni qui…buongiorno micietto bello. Vieni, dai. Ferma ferma per non farlo fuggire. È nuovo del condominio. Ancora un po’ guardingo.

 

Lui con la zampetta sinistra sollevata, immobile. Occhietti nei miei occhi. Fissi.

Bello, proprio bel musetto.

 

Ed ecco che, guarda un po’, potenza della gelosia! Sua maestà il micio nero salta giù dalla  sua postazione, elegante, elastico, sinuoso e viene a strusciarsi sensualissimo contro le mie gambe. Nude.

Senza calze, ché ancora è caldo.

Senza pantaloni, ché non li porto mai. O quasi.

Bene. E’ scattata l’operazione gatto.

 

E dunque…meditate, gente. Meditate!

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Monteverdi – Toccata Orfeo

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Rassicurante la frescura…

26 lunedì Ago 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, emozione, felicità, foto di poetella, musica, poesia

≈ 17 commenti

Tag

arcangelo corelli, sogni, sonata ii

la luce ..fuori(foto di poetella)

 

 

Rassicurante la frescura

s’insinua piano dai forellini della persiana

abbassata

Abbassata la guardia l’estate sta finendo

cede

molliamo l’ancora sciogliamo vele e intralci ai sogni

 

L’aria è finalmente fresca rinfrescata la speranza

vedi come ritorno a sorridere alle foto che mandi

rispondo gaia, quasi scherzosa.

Sebbene amarti non sia uno scherzo

 

Ma mi muove il sorriso, sai? e le braccia e le gambe

Amarti è una danza di festa

 

un banchetto di nozze

un veliero. Pieno zeppo di  smaniosi corsari.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

Arcangelo Corelli. Opera Terza. Sonata II in Re maggiore

.

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Aveva dovuto chiudere gli occhi per …

20 martedì Ago 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, diario, felicità, hard..., Miles Davis, passione, poesia

≈ 12 commenti

celeste(foto di…)

 

 

Aveva dovuto chiudere gli occhi per tutto quel celeste.

 

Tutto quel celeste. Guarda come rimbalza attorno. Una farfalla contro il vetro.

Colpisce  e rimbalza. Colpisce e si frantuma. Colpisce e mi frantuma.

Spezzetta ogni residuo di pazienza. Quanta pazienza. Ora. Ora  non serve più.

 

Aveva dovuto chiudere gli occhi per tutto quel celeste.

Le pareti, la camicia, pure la camicia, canaglia! Tutto quel celeste che partiva da lì, da quegli occhi. Oddio quegli occhi!

Non si può, non posso guardare. Lo sai che troppa bellezza fa male? Lo sai che diventa intollerabile, doloroso. Uno struggimento, uno sciogliersi di ogni residuo di forza.

Di qualsiasi improbabile resistenza.

Un arpione che scava, scava, scava. Colpisce. Imprigiona.

Lo sai che è un marchio, una tenaglia, uno sfinimento?

Lo sai? Troppa, troppa bellezza.

Devo  chiudere gli occhi per tutto questo celeste.

Zitto. Zitto, adesso li apro. Zitto.

Adesso respiro.

Ecco, sì, baciami.

No, non dire, non chiedere, non raccontare. Zitto.

Tu, tu fasciami con queste tue braccia di raso

fasciami della seta d’argento dei tuoi capelli. Non li hai tagliati. Bravo.

 

Sorridi? Adesso smetti di sorridere, vedrai. Adesso ci penso io e la smetti di sorridere, vedrai.

 

Sì, così. Proprio così. Visto?

…

…

…

(by poetella)

Miles Davis – blue in green

.

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Era stato il rumore di pioggia…

20 martedì Ago 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, felicità, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, pioggia, poesia

≈ 16 commenti

Tag

bellezza, cuore, pachebel canon

pioggia meravigliosa(foto di poetella)

 

 

 

Era stato il rumore di pioggia

sulla ringhiera in balcone

a svegliarmi.

 

A svegliarmi un trasalimento

come un allarme. Allarmato cuore

corpo in allarme. Allarmata l’aria

tra i gerani le begonie le nubi nere

gonfie

una voglia di esplodere.

 

Accade così in fretta un risveglio

tanto atteso. Percezione di un miracolo

imminente. Sarà questo a …  non so.

 

Potrà sussistere poi anche oltre

la sua epifania?

 

Conserverò tratterrò rifletterò la luce il flash abbagliante

il canto il profumo il contatto?

 

Sì.

Benedetta pioggia. Pioggia benedetta. Benedetto tu.

 

Il manifestarsi della Bellezza mi macchia l’anima, amore mio.

 

Indelebilmente ancora adesso

 

 

una bianca perla, diversa dalle altre, riluce. Mia, eternamente mia.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

Pachebel – Canon For Three Violins & Cello

 

 

 

 

.

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Quattro fette biscottate vestite di marmellata di fragole…

10 sabato Ago 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, diario, Shostakovich

≈ 32 commenti

Tag

la prima volta, marmellata di fragole, shostacovich

contro luce(foto di poetella)

 

 

 

 

Quattro fette biscottate vestite di marmellata di fragole,

lucida lucida, rossa rossa, abbondantemente vestite, detesto l’avarizia d’azioni, di pensiero, d’amore, di sogni, quattro fette biscottate, una bella tazza di tè verde al gelsomino,

i 24 preludi di Shostacovich nell’aria che aumentano i profumi vari, li vaporano,  li esasperano, li allungano e allargano e stringono e serrano e sparpagliano e condensano e frantumano e ricollegano all’armonia delle celesti rote.

 

Il fiore, unico, ultimo? della gardenia che sembra un cucciolo di magnolia.

L’azalea generosamente, imprevedibilmente (la prima volta che mi succede. Dice che c’è sempre una prima volta. Mica vero. O, per lo meno, non tutti possono dire d’averla avuta. La prima volta. Certi non ne hanno. Nessuna volta. Zero. Certi. Io no.

Stamattina mi sento una privilegiata. Non solo per l’azalea. Ovvio. Anche)

 

Dicevo, l’azalea magicamente, incredibilmente, abbondantemente rifiorita.

Raro che succeda. In casa. In vaso. Una fioritura di vivaio, poi… fine della corsa.

Si può rifiorire. Lo so. Adesso lo so. Si può sempre rifiorire?potrò ancora rifiorire?

Un’altra volta ancora?

Sei incontentabile, carina. Piantala e goditi questa, di fioritura.

 

E tu, ovviamente, sempre, da anni, ormai, anni e anni tu, in mente. Nella bellezza del tutto.

(sto ricordando il sogno di stanotte. Ti sogno di rado. Stanotte, sì)

 

Da ultimo, il sole che sorge oltre il palazzo di fronte.

 

E tutto il resto, silenzio.

…

…

…

(by poetella)

Shostakovich – 24 preludi, op 34- n° 12- allegro ma non troppo.

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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