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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

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Archivi della categoria: Borodin

È così tranquillo…

04 lunedì Ago 2014

Posted by poetella in amore?, Borodin, foto di poetella, pensandoti, poesia

≈ 17 commenti

Tag

amore, bellezza, borodin, fotografia, gioia, musica, poesia

prato2(foto di poetella)

Qui la sua voce che legge

È così tranquillo in casa adesso il tempo
così mite, dolce, lento.
Così fragrante questo quartetto per archi n° 2
così profumato d’un mucchietto di pensieri rovesciati
da un cestino
come fragole appena colte.

È così generoso questo tempo mio
prelevato dal cassetto basso
quello che non s’apre quasi mai
che ci devi mettere il talco per farlo scorrere
quasi sempre chiuso com’è. Dagli altri.

Continua a curare i fiori dell’angolo più bello del tuo giardino, hai detto.
Io sarò lì. Quando mi vorrai.

Ecco. Non fare niente, ascoltare Borodin

e pensare a te. Placidamente.
…
…
…

(by poetella)

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Oggi pensavo alla tua voce…

13 giovedì Mar 2014

Posted by poetella in amore?, aspettiamo la primavera, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza, Borodin, emozione, foto di poetella, innamorata pazza, ricordi, voce

≈ 8 commenti

Tag

amore, bella da morire, bellezza, borodin, fotografia, poesia, Ricordi, ti amo, voce

foto dal tel 037

(foto di poetella)

 

 

Oggi  pensavo alla tua voce

camminando.

Tabacco e cannella, mi dicevo

magnolia, limone e gelsomino.

 

Pensavo alla tua voce

braccialetto d’argento coi ciondoli

[Ricordi, ieri?]

La tua voce, pizzo nero

velluto rosso

 

lago che s’increspa

al mio vento

…

..

…

(by poetella)

 

 

 

Borodin   – String Quartet No. 2 In D Major

.

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Avessi orecchie …

29 domenica Dic 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, Borodin, cosa sarà di noi?, crescere con l'amore, desiderio, foto di poetella, innamorata pazza, le cose importanti, malinconia, morire d'amore, non ne posso più, nostalgia

≈ 23 commenti

Tag

amore, attesa, Avessi, bellezza, borodin, fotografia, mi manchi, nostalgia, poesia, sai?, silenzio, ti amo

SAM_0396_1(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Avessi orecchie per sentire

che ne so

magari un  sospiro di formica

lo scricchiolio notturno dei sogni, hai presente?

il fruscio di seta dei ricordi, molle.

 

Avessi orecchie per captare il  palpito

che fa quando plana la libertà

giù dall’altura più solitaria

e bianca e azzurra e altera

lo sciabordio della gioia intermittente

lucetta colorata clic clac clic clac

come un’onda.

 

 

Avessi affinato l’ascolto del buio

occhi di gatta verdi verdi

scintillanti.

[Quando ascolterò la tua voce, ancora?]

 

Invece, vedi un po’! queste orecchie mie

stanche

di silenzio di cella

temo si feriranno al primo scalpiccio

dell’attesa

di gioia. Che verrà.

 

Aspetto, chi lo nega?  Prima o poi verrà.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

.

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Entra luce a tratti

15 lunedì Lug 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, Borodin, consapevolezza, crescere con l'amore, desideri..., emozione, foto di poetella, musica, notturno, poesia

≈ 8 commenti

Tag

azalea, borodin, luce, nubi, petite suite, pianto

IMG_4596(foto di poetella)

 

 

Entra luce a tratti

in questa mia cattedrale

di desiderio

e se poi mi sporgo

[e mi sporgo certo]

dalle sue guglie oltre me

oltre noi presenti assenti al tempo

al tempio del mio cercarti

in ogni stupore in ogni bagliore

d’imprevedibile bellezza

allora

ce n’è, ce n’è che sale su

dalle note di Borodin che ascolto scende

dalle nubi gonfie di pianto [di pianto?]

respira traspira

dai piccoli fiori di una  giovane azalea

generosa. Due, nuovi, vedi?

 

Intanto imparo a conservare intatti

quei filamenti di luce

luce per quando (inarrestabile) scenderà

la notte

sul nostro essere noi.

…

…

…

(by poetella)

Borodin-Petite Suite-Nocturne

 

 

 

 

 

.

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Se almeno ce ne fosse una …

19 martedì Feb 2013

Posted by poetella in amore clandestino, assenza prersenza, biografia..., Borodin, camminare guardando, consapevolezza, fine di un amore, foto di poetella, inverno, le cose importanti, musica, paura di non amore, poesia, vecchiaia

≈ 28 commenti

Tag

amore, borodin, fine di un amore, musica, poesia, vecchiaia

IMG_4959

(foto di poetella)

 

 

Se almeno ce ne fosse una con una voce più chiara.

Una che prendesse il sopravvento.

Decisamente. Senza ombra di dubbio.

Con quel cipiglio da infallibile che certe volte i sapientoni si mettono su.

Chiara, netta. Inequivocabile.

 

Invece no.

È un parlottio continuo. Cammino e sento.

Passi svelti, come cammino spavalda certe mattine! passi decisi, misurati, regolari, neanche un po’ di fiatone per quasi quattro chilometri, cammino e ascolto.

È un cicaleccio. Che davvero certe volte è quasi un battibecco.

 

Ma no, tanto che ti vuoi aspettare. Che ci pensi a fare al futuro? Quello è segnato. Ci sono tutti i presupposti.

Niente di buono. Solo un triste calando.

Sempre più rughe sul viso e sui giorni. Altro che creme! Sempre più segni, sempre meno tonicità, ovunque. Una rilassatezza di pensieri. Una rassegnazione. Copertine sulle gambe.

Sempre di più, fino alla fine, dice una.

 

E s’infila l’altra, ma va! Dice. Ma chi l’ha detto.

Invece non è vero, potrebbe andare diversamente.

Diversamente, risponde la prima. Diversamente come? Magari ti sogni che invece di…ma sei matta? Dice sempre la prima, e la seconda, ma no! Dice. Mica dico che…no! Figurati.

Non sono mica una ragazzina con la testa fasciata di fotoromanzetti rosa. Io.

Ma magari ci sarà qualcos’altro per entusiasmarmi. Lo trovo sempre, io, qualcos’altro.

 

Sì, beata te! Ridice la prima. E che sarebbe ‘sta cosa per entusiasmarti? Una bella mostra? Un nuovo autore da scoprire, da leggere? Musica? Foto? Una seconda laurea? O scrivere, scrivere, scrivere. E di che? E su chi? E per chi?

Beh? Dice la seconda, perché, non sarebbe possibile? mica uno è felice e salta come un grillo solo se è innamorato, no? Solo se qualcuno dice Che bella che sei! Solo se qualcuno manda un messaggio con solo scritto Domani? Solita ora?

Mica uno è felice solo se le comincia a battere il cuore a vedere un nome sul display del cellulare, ancora prima di leggere il messaggio, no? dice sempre la seconda.

 

E quell’altra, la prima, ma fammi il piacere, va! Tutte balle. Sarà un pianto, una lagna, esci, fai la spesa, tieni in ordine casa. Comprati qualche cosetta, ogni tanto, tira su le serrande, tira giù le serrande che ormai è notte. E basta, dice sempre la prima. Basta.

 

E io, senti quella, senti quell’altra,’ste voci che ho in testa,  non so mai chi c’ha ragione.

 

Meglio camminare e cantare, va. Meglio. Distrarsi, via.

…

…

…

(by poetella)

 

Borodin- In the Steppes of Central Asia

 

 

 

.

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Un certo fascino a stare …

26 mercoledì Dic 2012

Posted by poetella in atmosfere magice, attesa, biografia..., Borodin, consapevolezza, da leggere, diario, foto di poetella, le cose importanti, Luigi Meneghello-Libera nos a malo, malattia, poesia, speranza, vecchiaia

≈ 22 commenti

Tag

bambina, borodin, Libera nos a malo, Luigi Meneghello, malattia, Ricordi

libera nos a malo

(foto di poetella)

 

 

Un certo fascino a stare malata.

Come non ricordare una io ragazzina, sotto le coperte,

col libro che si portava via la febbre.

e tutte le richieste del mondo

ovattato, operoso

di lato. Senza intrusioni.

 

Mamma e sorella che portavano coccole e tazze di te.

Un tepore alle guance e i piedi freddi.

E il libro. Sempre.

Cercare la posizione, la luce migliore

inclinandolo un po’.

Tirare su il cuscino

e intanto mica chiudere la finestra sui sogni.

 

Me ne sto come allora a divorare assaporare sgranocchiare parole

scacciando interrogativi inutili. Aspettando.

Buono questo “LIBERA NOS A MALO”.

Buon libro. Di ricordi.

I miei sono diversi. Ognuno ha i suoi.

 

Da ragazzina mi piaceva fare la malata.

Avevo la scusa per non essere scocciata interrogata valutata

Potevo starmene tranquilla coi miei libri.

 

Poi,  sapevo che sarei guarita.

Perché ero bambina. Buona. E forte.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Borodin-PetiteSuite-Nocturne

 

 

 

 

.

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La stanchezza era davvero una …

17 lunedì Dic 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, autunno, Bellezza che salva, Borodin, diario, dolore che guarisce, emozione, foto di poetella, le cose importanti, pioggia, poesia

≈ 10 commenti

Tag

amore, bellezza che salva, borodin, il cielo, string quartet

tenerezza

(foto di poetella)

 

 

La stanchezza era davvero una scimmia seduta sulla testa. Bella pesante.

Non che attorno fosse buio e terribile, come nel quadro di Füssli. No. Anzi.

Un cielo che, appena uscita dalla gabbia, un cielo che giocava a lanciarsi nubi vaporose,

giulive, direi.

Nubi grasse e tonde. E allegre come solo certi grassi e tondi sanno essere.

Vestite di bianco con piccole orlature di luce.

Sì, scendeva qualche gocciolina, ma niente di preoccupante.

Starle a guardare tirava via ogni peso, ogni legame col suolo.

E allora come si fa? Come si fa a stare a pensare alla stanchezza?

 

Il cielo, ogni volta, è come se fosse lì per me. per dirmi, dai! Dai, è finita, adesso.

Adesso giochiamo! Mi tira per la manica. Ridendo.

 

E poi, un‘altra cosa. I pioppi.

Quel canto, sì, si sentiva il canto. Io lo sentivo, quel canto verso il cielo.

Quel tremolare e lanciare piccole scintille.

Scagliarle in alto con quelle lunghe braccia ossute.

Chissà chi le avrebbe afferrate al volo. Rombettini di luce bianchissima.

Filtrata da una lieve cortina di goccioline di pioggia.

Tanto ero al coperto. E dunque…

…

…

…

(by poetella)

 

 

Borodin String quartet n° 2 in Re Magg- Anime e tres decide

 

 

 

 

 

.

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Solo note lievi…

16 domenica Dic 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, Borodin, crescere con l'amore, desideri..., foto di poetella, le cose importanti, libertà, poesia, silenzio

≈ 20 commenti

Tag

amore, borodin, musica, poesia, silenzio

SAM_0477

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

Solo note lievi, oggi, adesso, finalmente.

Ci sarà sicuramente gran rumore, fuori. Fuori di me. Al largo.

Non sento che note.

E quanto si ha bisogno di questo silenzio vestito di meraviglia.

Azzerare il chiacchiericcio dissennato. Vano.

Azzerare domande inutili e altrettanto inutili, sciatte risposte.

 

Ho scelto Borodin, per ammorbidirmi la fame di silenzio.

Un pasto leggero. Nutriente.

Ingozzarsi di rumori non è bene. Ci vuole un lavaggio, ogni tanto.

 

Lo sai, amato mio, lo sai che certe note, così soffuse, così vaporose, certe note…l’udito non può raggiungerle.

S’ascolta con l’anima.

 

La tua voce è sempre un tono più bassa del silenzio.

 

Io amo il silenzio.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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Borodin – Petite suite…

28 mercoledì Nov 2012

Posted by poetella in Borodin, video di poetella

≈ 6 commenti

Tag

autunno, Borodin Petit suite, musica, video

ancora un video di poetella…

buon ascolto e buona visiome!

…

…

…

(by poetella)

.

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No, senti, già c’è tanto che chiede…

19 lunedì Nov 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, autunno, Bellezza che salva, Borodin, consapevolezza, crescere con l'amore, desideri..., foto di poetella, le cose importanti, libertà, poesia

≈ 2 commenti

Tag

amore, borodin, libertà, poesia

(foto di poetella)

 

 

 

No, senti, già c’è tanto che chiede, che pressa, che urge.

Vedi che catasta di promesse?

Già c’è tanto che sta lì, braccia incrociate, a aspettare col broncio, battendo il piede destro, sguardo aggrottato.

 

Troppe voci nella lista. Troppe veci.

Troppi post-it appuntati sul cuore.

Abbassiamo un po’ lo sguardo, dai, abbassiamo le braccia ché il sole sta su comunque.

Guarda fuori. Vedi come si muovono i rami degli alberi?

Come dicono no?

 

No, senti, no. Noi no.

Non mettiamoci in fila col vassoio in mano, io e te.

Non cerchiamo vaschette preconfezionate al discount alimentare. No, anima mia.

 

Io, vedi, voglio essere la manna che cade dal cielo, per te.

Il dolce della festa. La festa grande. La festa benedetta.

E l’oasi, la palma. il dattero lucido.

L’umido succoso che disseta la terra. Cancella l’arsura delle rinunce.

 

L’isola, voglio essere, che non sta nelle mappe e la tua mappa misteriosa del tesoro.

Tesoro mio! E la pepita d’oro sul bordo del torrente, tra i porcini e le russole.

Che ti fa alzare le braccia al cielo e girare e girare e girare.

Voglio che inciampi nella meraviglia, spalanchi gli occhi,  stropicci il cuore

 

che a vedermi ti s’era fermato. Un po’. Solo un po’.

…

…

…

(by poetella)

 

Borodin – String Quartet No. 2 In D Major -Nocturne.

 

 

 

 

 

.

.

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– Vieni qui, mettiamoci un po’ in balcone…

06 sabato Ott 2012

Posted by poetella in amiche, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, biografia..., Borodin, consapevolezza, le cose importanti, musica, vecchiaia

≈ 17 commenti

Tag

amiche, amore, amore vero, borodin, Pensieri, sto bene

– Vieni qui, mettiamoci un po’ in balcone

 

                          Sapessi come sono contenta che. Sì. Era tanto sai che volevo vederti. Queste vite sempre di corsa. Anche questa città, così grande. Certo, certo, bella. Bellissima. Poi, lo sai come la vedo io, no? Meglio grande. E nessuno ti conosce. E nessuno ti controlla. Frega niente che nessuno che ti controlli? Niente da nascondere, tu?

 Tutti abbiamo qualcosa da nascondere. Ok. Tu no. Beh, dai,

vieni qui, mettiamoci un po’ in balcone

 

                        Vedessi che fiori che sono scoppiati. È una festa. Certo che ho tempo. Lo trovo, il tempo. Si trova, se si vuole, il tempo. Voglio cose belle, attorno. Cose che esaltino. Che riempiano. Musica. Ti piace questo brano? Non ci capisci niente di musica.

Ma che campi a fare? Dai, scherzo. È questione di abitudine. Io non potrei stare senza la mia musica. È una compagnia continua.

Che non chiede niente. Da, soltanto. Cos’è questo? Borodin, un pezzo di Borodin. Sì, russo. Non ti fa pensare alle pianure dalla Russia,  sconfinate, col cielo grigio e freddo, freddo e neve, no? Ok, no. Scema.

Guarda le petunie. Vero che così, mai viste?

Vero?

                                   E la rosa. Guarda la rosa. Anche i gerani, per adesso tutto bene. Insetticida giusto. Nessun attacco. Io? Anche io devo aver trovato l’insetticida giusto? Ridi, ridi. Dici che non si chiama così?

Dai, ridi.

Oggi mi sentivo un po’ malinconica. M’ha fatto bene l’amichetta mia. Lo sai che erano due mesi che non mi venivi a trovare? Vuoi bere qualcosa? Ok, dopo.

E non vedevo l’ora di dirti

 

– Vieni qui, mettiamoci un po’ in balcone

 

                               vieni a parlare un po’ con me. I Tarocchi? Ma lascia perdere i Tarocchi. Lo so che te li sei portati, ti pare che non te li portavi. E mi tenti. Ma io non lo chiedo ai tarocchi. Io non lo voglio sapere. Certo che ho paura. Vorrei vedere te. Bella mia.

Vorrei proprio vedere te se avresti paura o no.

Sto vivendo una magia.  E non fare quella faccia. Me l’hai detto un sacco di volte. La saggia. L’amica saggia. Ma sei proprio sicura d’essere saggia?

                               

                                Senti che profumo. Gelsomino. No, viene da sotto. Io non ce l’ho, vedi? Va bene, va bene, sei saggia. Dio, il gelsomino. Si sente lo stesso, vero? Ci arrivano le cose degli altri, siamo circondati dagli altri, assediati dagli altri, e meno male che è un profumo. Ci arrivano anche le puzze, qui in città. Puzza di solitudine. Puzza di indifferenza. Puzza di intolleranza. Tu te ne stai in campagna. Io? No, io mai in campagna. Non potrei.

 

                Questa città. Questa città piena di traffico,

di file alle poste, ma io l’adoro, di file al supermercato, dal dottore, in Banca, questa città senza parcheggi, e io l’adoro, piena di buche per strada, sì, sì, le buche. Ma che mi frega delle buche. Io vado a piedi o prendo l’autobus. O la metro. Al diavolo le buche. Poi, per adesso, c’è. Sì, c’è lui. Per adesso. Fino a che non se ne andrà.

 

E no, a lui non posso dire

 

– Vieni qui, mettiamoci un po’ in balcone

 

                             No. A lui no. Come va? Va bene, accidenti. Va benissimo. È un precipizio. Un continuo cadere e cadere in un abisso di meraviglia, uno stordimento, uno straniamento da tutto. Da tutti. Un annullamento di ogni bruttura, ogni dolore. Un’esaltazione. Un trionfo. Quando sono con lui.

                  Quasi mai, dici. E che vuol dire quasi mai? Lui è sempre con me. certo. Anche adesso. Mi basta parlare di lui. E vedo i suoi occhi. E sento la sua voce.

E lo so che è troppo tardi. Lo so. Non dire sempre le stesse cose. Che le so.  Benissimo. Che è arrivato, che sono arrivata, boh, io, lui, non lo so, che siamo arrivati, che la nostra storia è arrivata troppo tardi. Che poi no. Non è tardi. Va bene così. Prima non era pronta, evidentemente. E neanche lui. Queste storie sono troppo. Come troppo che?

Sono troppo e basta.

Eccola là. Troppo senza speranza. Ti pareva che non sputava sentenze. Ma speranza di che?

 

E dai con questi Tarocchi. Non voglio sapere il futuro. Ho paura del futuro. Certo. Ma che coraggiosa! Non sono coraggiosa. Ma che c’entra. Per certe cose sì. Va bene. Sono coraggiosissima. O magari incosciente. Ma.

 

No. Non voglio sapere quello che già so. Finirà.

E tu dirai Te l’avevo detto. Ma non finirà per quello che dici tu. Cara mia. No. Qui ti sbagli.

Io resterò sempre la donna della sua vita. L’unica con cui è stato se stesso. L’unica con cui non ha dovuto trasformarsi, cambiare, mediare, cedere, tollerare. E lui per me. Uguale.

Finirà perché se ne andrà. Deve. Ha promesso. Deve. E io lo lascerò andare. Solo così resterò in lui. E lui in me.

Anche se non potrò mai dirgli

 

– Vieni qui, mettiamoci un po’in balcone

 

                     Ad invecchiare vicini. A contarci le rughe e i ricordi. A rimpiangere la giovinezza. Questo non l’avremo. Ce ne siamo liberati. Sarà sempre il mio ragazzaccio. E io la sua Belladonna. In eterno.

 

Il tempo non vincerà, sulla nostra storia. Così, cara mia,

così, vedi? Sarà eterna.

…

…

…

(by poetella)

 

Borodin – nelle steppe dell’Asia centrale

 

 

 

.

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Quando un uomo profondamente amato…

02 martedì Ott 2012

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, autunno, Borodin, crescere con l'amore, dolore che guarisce, emozione, foto di poetella, le cose importanti, pensieri sparsi, poesia

≈ 28 commenti

Tag

amore, borodin, debolezza, poesia, tenerezza, ti amo, uomo

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

 

Quando un uomo profondamente amato

ha un momento di

debolezza

nella donna che ama profondamente

scoppia un dolcissimo sentire

materno,

avvolgente, affettuoso, che consola

comprende

perdona.

 

Con ineffabili moti di tenerezza,

l’uomo profondamente amato

 

grato a lei si concede, nudo d’armi

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

.

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Ormai nove lunghi giorni…

21 venerdì Set 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, autunno, Bellezza che salva, Borodin, consapevolezza, crescere con l'amore, foto di poetella, le cose importanti, libertà, musica, notturno, poesia

≈ 22 commenti

Tag

amore vero, borodin, gioia, impara, l universo, luce

(foto di poetella)

 

 

Ormai nove lunghi giorni, mio caro. Una bella prova. Superata.

I passi più o meno disinvolti. La strada, fortunatamente, conosciuta. Si prosegue.

Riuscendo persino a superare imprevisti.

Beh, nove giorni. Silenziosi. Operosi.

S’è imparato che non è certo il cinguettio forsennato a farsi canto.

Basta una melodia lontana, scritta nello spartito dei ricordi. Chiuso. Sul pianoforte.

La certezza di un possibile preludio.

Il tendone del palco chiuso. Con dietro ombre.

Basta, questo.

 

Tutto senza troppa fatica, direi.

Sorpreso? L’allieva impara.

L’immensa, mutevole, straordinaria varietà dell’accadere, il fiore, l’ocra e il rosso e il bruno, le nubi, il vibrare della luce.

E gli incontri, gli scontri, gli scambi e il dire, il dare, il fare

L’immensa, la davvero immensa e mutevole varietà dell’accadere ha riempito ogni fessura, ogni crepa, ogni varco, ogni bocca che avrebbe altrimenti cantato, o gridato o piagnucolato il tuo dolcissimo nome.

Che sia questo il vero segreto?

 

Lo sai? c’è una stanza vasta, in me, dove posso sostare ormai senza angosce,

senza pretese, senza spropositate attese,

senza sconsiderati desideri, semplicemente colma di luce.

 

E s’è imparato a cantare in polifonia. In accordi in tonalità minore.

Una corale accorata con la voce di tutte le cose. Armonica. L’universo intero danzante. L’universo di cui noi, noi due, io e te, mio caro,  

non siamo che minuscoli punti di luce accoccolati tra le stelle.

 

Ci sarà l’incontro. So che ci sarà. Ma il coro festante mi distrae.

M’invita alla partecipazione gaia.

Si caricherà la nostra energia quando… Certo. Si caricherà, si farà più potente, vicini.

Ma, sai? sospetto che non sia indispensabile.

Non dico che, quando avverrà il contatto non sarà ovviamente meraviglioso.

Ma, e questa è la grande conquista che ti devo, mio caro,

tutto è già meraviglioso anche così.

Grazie a te sono sole. Carico di potenza luminosa.

E brillerò, fino a che avrò energia bastante.

 

Poi verrà il silenzio dell’universo quieto.

…

…

…

(by poetella)

 

 

Borodin. String quartet n° 2 in D major- Notturno

 

 

 

.

 

.

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per oggi…

20 giovedì Set 2012

Posted by poetella in atmosfere magice, autunno, Bellezza che salva, Borodin, emozione, foto di poetella

≈ 12 commenti

(foto di poetella)

e per oggi, dicevo…

mi basta questa bellezza d’aria e vastità…

…

…

…

(by poetella)

Keller Quartets. String Quartets n° 2-Anime et tres decide. Borodin

.

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