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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi della categoria: cose consolanti

E tu mi traduci in una…

01 martedì Apr 2014

Posted by poetella in amore che salva, anima, atmosfere magice, Bellezza che salva, Bellezza della natura, consapevolezza, cose consolanti, crescere con l'amore, dolore che guarisce, emozione, empatia, Foscolo, innamorata pazza, la forza dell'amore, la giusta importanza, maestro, poesia, primavera, serenità

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amore, amore vero, bellezza, crescere, fotografia, gioia, poesia, serenità, ti amo

20140401_110159(foto di poetella)

Qui la voce di poetella

E tu mi traduci in una lingua
nuova quello che era il mio dolore
tu lo distendi piano
piano sul banco
di scolaretta attenta
indichi e guidi
ti guardo e imparo l’uguale e il disuguale
che tirano su il mondo.

Tu che decifri e dai senso
tu che m’insegni come c’insegnano i colori
e i canti e le luci tremolanti
sulla corteccia del pino
lei che sale
sale su verso l’azzurro
e mormora: vedi?

È ancora primavera, dai! Adesso.
…
…
…

(by poetella)

 
.

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Chiedi se potrai, quando…

29 sabato Mar 2014

Posted by poetella in amore che salva, Bellezza che salva, bisogno d'amore, cose consolanti, dolore che guarisce, foto di poetella, innamorati, le cose importanti, poesia

≈ 24 commenti

Tag

amore, bellezza, fotografia, sì, serenità, ti amo

riverbero

(foto di poetella)

 

 qui la voce di poetella

 

Chiedi se potrai, quando… se potrai?

Chiedi se? Tu?

 

Che io, stammi a sentire, ti dico.

Stammi bene a sentire.

Mettiti seduto e senti.

Tu che mi sei gioia di risveglio

e mi sei attesa e scompiglio.

Tu che sei profumo di legna al mattino presto

 

di castagne, di rosmarino

profumo di vino in un grottino d’estate.

Tu che sei assalto alla noia

nessun drago grigio ti resiste, lo sai, no?

tu mi chiedi se puoi?

 

Puoi, puoi spalancare tutte le porte chiuse da sempre

Puoi entrare in tutte le grotte

Puoi macchiare di rosso la seta bianca dei bachi

 

Puoi spandere aghi di pino sull’acqua della memoria

farci un letto per stenderci i sogni

per stenderci il piacere e il mistero

e il rosso e l’oro

 

tu puoi, puoi, puoi, non starmi a chiedere permessi

per regalarmi la sete.

che già m’assilla senza pace e mi piace. Mi piace.

Dalla sete altra sete, come sorgente.

 

E sì. Sempre sì. Tutto sì. A te. Sì.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

.

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Certamente doveva esserci parecchio …

18 martedì Feb 2014

Posted by poetella in amore clandestino, amore?, aspettiamo la primavera, assenza prersenza, Bellezza, Bellezza che salva, cose consolanti, crescere con l'amore, dolore che guarisce, emozione, fedeltà, felicità, foto di poetella, innamorata pazza, la forza dell'amore, mail, messaggi, ti perdono

≈ 22 commenti

Tag

amore, amore vero, e ti perdono, fotografia, poesia, ti amo

1779797_10202545133741856_1292054611_n

(foto di poetella)

 

 

Certamente doveva esserci parecchio paradiso

parecchia primavera

parecchie richieste accorate di perdono

in quelle paroline  sul display del telefonino, la mattina

se adesso lei, mentre stirava camicie ascoltando Bach

sola soletta, a casa, con gli occhi sorrideva

oscillando piano

come stesse danzando una giga.

 

Sebbene tra  tutte le camicie non ce ne fosse

neanche una celeste.

 

Perché tu, amore mio,  forse, pensi di non saper dire, ma…

ed io, io stessa che parlo parlo

come potrei mai racchiudere in quei cerchiolini, quelle curvette

quelle asticine

tutto quello che m’impasta il cuore

e me lo fa molle

foglia a terra

dopo il temporale?

 

C’è solo un modo, allora, ecco. Vieni qui, quando puoi. Abbracciami

E sentimi tutta addosso.

Ché sentirai. Capirai. Te lo dico io.

…

…

…

(by poetella)

 pc riparato a tempo di record! Viva!

.

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La verità è che, non so se …

23 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in adoro la pioggia, allegria!, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, camminare guardando, cose consolanti, cose piacevoli, diario, emozione, felicità, foto di poetella, innamorata pazza, messaggi, morire d'amore, passione, poesia

≈ 31 commenti

Tag

amore, attesa, bella da morire, bellezza, Chopin, fotografia, gioia, messaggini al cellulare, passione, ti amo

IMG_3947ridotta

(foto di poetella)

 qui la voce di poetella

 

La verità è che, non so se sia il caso di dirlo

la verità, comunque è che davvero non saprei cosa inventarmi

per essere felice, per camminare quasi volando su queste

grigie strade di periferia se

non avessi queste tue parole che mi raggiungono

improvvise come una pioggia d’agosto

e m’inzuppano da testa a piedi e meno male che ho scarponcini

belli comodi e antiacqua

e meno male che ho un ombrello di saggezza

tenuto chiuso in borsetta

piccolo piccolo, ma basterà per non montarmi la testa

ché chi non lo farebbe

a leggere dei messaggi così chiari, che

meno male che c’è un po’ di riverbero del sole

sul display del cellulare

che se no mi lascerei abbagliare, mi sentirei arrossire

sarebbe sciocco vedermi arrossire così,

così, camminando, alla mia età

passando come un’ombra davanti alla macelleria

al negozio di calzature, col telefono in mano

lo  sguardo imbambolato

davanti al piccolo  bar sempre pieno

di giocatori di gratta e vinci che non vincono mai

 

e io, io sì. Ho vinto la storia più bella del mondo.

 

E ne scrivo e ne scriverò. Contaci. Ammalata di te.

…

…

…

(by poetella)

Chopin opera22 – Andante spianato

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Ci facciamo bastare poche parole…

20 lunedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, cose consolanti, emozione, empatia, foto di poetella, innamorata pazza, la forza dell'amore, le cose importanti, parole, tracy Chapman

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amore, attesa, bellezza, fotografia, luce, passione, poesia, ti amo

rami(foto di poetella)

Ci facciamo bastare poche parole

 

Oppure no. Magari cerchiamo la coda invisibile. Devono avere certo una coda invisibile.

Come la scia che lascia un pensiero. Ecco.

Devono avere un seguito nascosto, uno strascico di seta azzurra, un profumo che impregni a lungo, anche a finestre aperte.

Quando un desiderio s’espande oltremisura ogni cosa prende i suoi connotati.

Tutto si colora e scolora e colora ancora del suo abbagliante colore.

C’è riverbero.

C’è riflesso.

Ci si specchia, ci si potrebbe specchiare nel suo riflesso.

 

E allora

 noi ci facciamo bastare poche parole.

Ci saziamo della traccia che lasciano nell’aria e ce la scriviamo in petto. Come un marchio, come un sigillo. Un riconoscimento.

Ce le ripetiamo e ripetiamo per sciogliere il gusto in bocca. Anche se non riesce ad arrivare in gola.

Troppo poco. Troppa fame. Alcune, poi, particolarmente dolci, si dissolvono come grumetti di meringa.

Ma la bocca resta dolce, dopo.

Così dolce che anche quel lievissimo gusto amaro, ce n’è di gusto amarognolo, no? Anche quello, beh, via!

Va giù.

Dunque, noi, sempre affamati, ma tanto chi ci toglierà mai quella fame, chi potrà mai saziare la nostra sconfinata ingordigia, la nostra golosità?comunque, noi, almeno proviamo e

 

ci facciamo bastare poche parole

 

senza andare troppo per il sottile, senza indagare, senza chiedere. Sarà, sicuro che sarà, deve proprio essere paura. Saggi quelli che dicevano

chi si contenta gode. Certo. Ma quando?

…

…

…

(by poetella)

 

Tracy Chapman – The promise

 

 

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Stanotte ho guardato a lungo la tua …

18 sabato Gen 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, cose consolanti, cose piacevoli, desiderio, diario, foto di poetella, innamorata pazza, morire d'amore, nostalgia, notturno, passione, poesia

≈ 27 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, nostalgia, occhi, passione, sogni, ti amo

20140118_124813

(foto di poetella)

 

 

 

Stanotte ho guardato a lungo la tua fotografia prima di dormire. Lo faccio spesso. Anzi devo francamente confessare che lo faccio tutte le sere. Poi spengo tutto. Ecco.

A lungo. Così teneramente, così intensamente che davvero non mi sarei stupita di scoprire che chiudevi gli occhi, quando anche io  sbattevo per un attimo le palpebre.

Che non ce la facevi neanche tu a sostenere il mio sguardo. Con quei tuoi occhi vittoriosi così fissamente puntati  nel mio cuore, i tuoi occhi temerari e spavaldi.

Altro che Tosca che guarda Cavaradossi alla faccia di Scarpia!

Altro che guru ipnotizzatore di folle.

 

I tuoi occhi così larghi con dentro tutte le onde di tutti gli oceani della terra e della luna, onde alte chilometri, onde che seppelliscono interi continenti, fanno riaffiorare valanghe di desideri, affondano navi di dubbi e le rivoltano. E ci fanno crescere le alghe. E nuotare i pesci.

Occhi con dentro tutte le sorgenti dell’amore e del piacere, della gioia e dell’attesa e dello stupore.  I tuoi occhi di quell’indefinibile azzurro che provaci a rifarlo  con gli acquerelli, provaci a rifarlo con gli inchiostri più preziosi d’oriente. Ma che!

 

Ho guardato a lungo la tua fotografia

E non c’erano le tue mani

E non c’erano le braccia e  le gambe, la curva plastica della schiena, il petto largo  e non c’era il calore del tuo corpo di febbre quando mi stringi che mi scotti.

 

L’ho guardata a lungo e poi ho spento il  display del telefonino.

E t’ho tenuto in mente sperando di portarti nei sogni. Costringerti a venirci.

Niente da fare, però. Non sei venuto. Credo d’aver sognato d’essere al supermercato con mamma. Che non c’è più da tre anni. E al supermercato, con lei, non ci sono andata mai. Forse per questo? Perché al supermercato con te non andrò mai? Vallo a capire che strana strada prendono i sogni.

Ma tant’è.

Comunque, stamattina, quando sono uscita, c’era un gran vento. Un vento caldo di primavera.

E, in aria, voci acute di gabbiani.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

John Cage – Dream.

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Per quanto, già…

15 mercoledì Gen 2014

Posted by poetella in anima, atmosfere magice, Bellezza, cose consolanti, foto di poetella, il cielo, libertà, poesia

≈ 29 commenti

Tag

il cielo, libertà

SAM_1146(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Per quanto, già starsene a guardare

il cielo

beh, a poterlo fare con grande tranquillità

senza pressioni temporali

senza scansioni progettuali

starsene così, a guardare il cielo

i suoi impercettibili moti  i suoi inarrestabili sconfinamenti

 

potrebbe forse indurre moti d’invidia se non

ci sentissimo compresi

avvolti

immersi

 impastati

nella sua stessa materia

ogni volta tutte le volte che

alle spalle la fuliggine appiccicosa del fare

alle spalle il catrame sporco delle molteplici inderogabili incombenze

 

riuscissimo a guardare su e sorridere.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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Posso stare immobile…

12 domenica Gen 2014

Posted by poetella in cose consolanti, cose piacevoli, dolore che guarisce, foto di poetella, libertà, poesia

≈ 34 commenti

Tag

anima, bellezza, pace, poesia

nuvola grande

(foto di poetella)

 

 

Posso stare immobile

la guancia sulla mano sinistra

la destra che ogni tanto volta la pagina di questo

bel libro di poesie di Collins.

 

Posso stare immobile delegando tutto

il movimento

agli occhi che scorrono

senza fare rumore neanche d’acqua

neanche di vento

su quelle letterine nere, giù, fino al numero di pagina

infondo a destra.

 

Posso davvero stare immobile

preziosa perla rara questa stasi

fino ad alzare un attimo lo sguardo

osservare fuori le nuvole

che vanno, lente. Mai le stesse.

 

Poi prendere la penna che aspettava buona

piena di speranza

e scrivere qualcosa sul mo moleskine nero.

 

Rileggere. Quindi decidere che

prima o poi

si metterà tutto nel pc

per renderlo più stabile, più leggibile.

Più non so che.

 

Questa è pace.

Lentezza.

Assenza d’assillo.

Aria e respiro.

Rara, benedetta visita al paradiso.

 

E al diavolo tutto il resto.

…

…

…

(by poetella)

Handel’s Minuet

 

 

 

 

 

 

.

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e poi…

07 martedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, cose consolanti, cose piacevoli, diario, dolore che guarisce, emozione, felicità, foto di poetella, il cielo, innamorata pazza, la forza dell'amore, le cose importanti, poesia, Scriabin

≈ 11 commenti

Tag

amore, amore vero, attesa, bellezza, musica antiqua, poesia, sogni, ti amo

arriva quello che aspettavi…

e il cielo si fa chiaro, anche se è

notte.

luce

(foto di poetella…felice)

Scriabin Etudeop.8 no.12

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Fortunatamente deve esserci …

02 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, Bellezza che salva, consapevolezza, cosa sarà di noi?, cose consolanti, foto di poetella, innamorata pazza, la forza dell'amore, le cose importanti, libertà, non ne posso più, poesia, saggezza, serenità

≈ 33 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, chi se ne frega, crescere, fotografia, gioia, poesia, tanto io..., ti amo

20131206_082254(foto di poetella)

 

 

 

Fortunatamente deve esserci  un folletto

uno spiritello, che ne so, uno gnometto invisibile

grosso come un moscerino, magari

che abita nella mia casa

tra questi mobili antichi, questi quadri e porcellane e mensole

e avori e legni scolpiti e dorati e bronzi e damaschi e lampassi

e sete e pizzi e lazzi, no, lazzi no

in questi ottanta scarsi metri quadri

con l’armadio piccolo e la soffitta col cambio di stagione

e niente libreria seria

 

ci deve essere qualcuno simpatico e buffo

e impunito e imprevedibile e dispettoso e burlone

nascosto

se ogni tanto, ma proprio ogni tanto

mi  scappa da ridere

e non lo so neppure io perché.

 

Ma no, dai! Lo so. Lo so, eccome se lo so.

…

…

…

(by poetella)

 

 

A Whiter Shade Of Pale – Procol Harum

 

 

 

 

 

.

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Dovremo aspettare …

30 lunedì Dic 2013

Posted by poetella in anima, atmosfere magice, attesa, basta!, Bellezza che salva, biografia..., cose consolanti, cose faticose, desideri..., diario, foto di poetella, indipendenza, J.S:Bach, le cose importanti, libertà, musica, non ne posso più, poesia, un po' di tempo per me

≈ 18 commenti

Tag

attesa, J.S.Bach, musica, poesia, silenzio, sto bene

20131103_105454(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Dovremo aspettare le ore piccoline

e che le posate siano tutte nel cassetto

ben asciugate e lucidate

e che fuori smetta di piovere oppure no

che tanto

non si sentirà rumore qua dentro

con queste finestre sigillate che tengono fuori freddo e notte

 

gioia delle muffe

che dai a ripulire

dai a ripitturare. Questa casa  che è tutta una muffa

che lo diceva Cetto: I funghi ci sopravviveranno.

Come chi era Cetto? Lo so io. E lo sanno anche i fungaioli.

Ma lasciamo perdere che perdiamo il filo.

 

Dovremo aspettare le ore piccoline, dicevo

e che si cominci a sentir russare di là per mettere

piano piano

un po’ di buona musica, di quella che ti consola

di quella che ti dimentichi del dammi e del dimmi e del fammi

di quella che dentro la stanza c’è  un roteare d’astri

azzurrini

crome e biscrome e chiavi di violino

e chiavi di porte segrete

con dentro parole tutte in fila

scartate come caramelle pronte per essere succhiate

sciolte assaporate. Gustate sorridendo.

Con la testa reclinata un po’ indietro e i capelli che diventano più lunghi

 

E i minuti che diventano più lunghi

Proprietà privata, cancello sigillato da dentro.

E guai a chi tenterà di…

via! Pussa via! Questo posto adesso è mio. Dirò. Ok?

…

…

…

(by poetella)

.

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Il rumore delle forbici da cucito…

01 domenica Dic 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, consapevolezza, cose consolanti, cose oltremodo commoventi, cose piacevoli, crescere con l'amore, cucire, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, nonni, serenità

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Tag

Le forbici

coniglietto(foto di poetella)

 

La voce, forse…dopo

 

 

 

 

Il rumore delle forbici da cucito.

Le forbici appoggiate sul tavolo. Cicc…

Prima di riprendere il fare. Imbastire

ricamare, allungare, accorciare. Orlare.

Stringere, rammendare. C’è ancora qualcuno che rammenda?

C’è?

Che ne sa oggi una ragazzetta di quindici, sedici anni  di cosa significhi

rammendare?

 

È rotto?butta via. È rotto?

Compramene un altro.

 

Si eseguono rammendi invisibili.

Provare per credere.

Mai visti. Qualcosa, qualche impercettibile traccia della vecchia ferita

resta.

A meno che non si tratti di una stoffa particolare. Lo so, io.

Per dire, un tweed inglese. A mille colori.

I mille colori del tessuto aiutano a camuffare

le vecchie ferite.

 

Quanti colori hai tu, amore mio? E io?

Non mi pare si vedano rattoppi. È tutto ben messo.

Liscio. Ordinato.

Forse s’è riusciti a trasformare il danno in un vezzo, che so, un ricamo.

La stramatura del destino è diventata decoro distintivo. No?

Bravi. Proprio bravi.

Saper rammendare serve.

Mica lo so chi mi ha insegnato. E a te?

 

Il rumore delle forbici da cucito. Cicc!

Guarda un po’ dove mi porta.

 

Oltre a ricrearmi l’immagine di te, nonna cara

che cuci con grande maestria nella casa spaziosa e silente.

 

E io, piccola, che guardo. E qualcosa imparo.

..

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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E ancora, ti devi centrare, dici…

17 domenica Nov 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, Bellezza che salva, consapevolezza, cose consolanti, crescere con l'amore, emozione, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, morire d'amore, passione, pensieri sparsi, poesia

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20131117_123046(foto di poetella)

 

qui la voce di poetella

 

 

E ancora, ti devi centrare, dici

Devi smettere di salire, dici, su in cima alla più alta vetta della più alta catena di monti

(dio che aria, che vista straordinaria da lì!) per poi precipitare nel fondo più nero e fondo diecimila, undicimila. Centomila kilometri sotto. Sbatacchiata di qua e di là.

Devi trovare un centro di stabilità, dici.

Devi, dici. Solo perché…

A parte che, perché? dico io. Perché?

E comunque tu, tu che ne sai? tutti a sapere quello che. Tutti bravi. Tutti a consigliare.

Io manco a me stessa do consigli. Ma che ne so io!

E tu, il tuo cuore sotto anestesia. Il tuo cuore fasciato d’equilibrio fasullo.

Il tuo cuore in letargo. È mai stato sveglio? Senti che odore di muffa? No, io no, grazie!

 

Sì, certo,  ti devi centrare, dici

Quello scivolare di sponda in sponda galleggiando, senza conoscere lo scroscio, lo schianto. Senza trasalimenti. Senza apnee e respiri grossi a bocca aperta, quell’aria che fa girare la testa, tutta di colpo così.

Questo è il tuo centro? No, grazie! Davvero no.

La conosci? La conosci la voglia di scrivere un nome con la bomboletta sulle valli della luna, tu?

Che poi te lo guardi da lontano e ti fa luce? Un faro azzurro.

Che gira e gira e lo vedi e poi no. E lo rivedi e poi no. Ma è lì.

 

Tu che ne sai di parole come gocce d’oro fuso gocciolanti sulla pietra dei giorni.

Tu che ne sai dell’armonia delle stelle che danza in un corpo vivo, vero, davanti a te?

Ogni azione geometria di perfezione.

Ogni non azione, ancora perfetta.

 

E allora, allora smetti, ti prego

sempre con questo certo,  ti devi centrare!

 

Il mio centro è amore e attorno ancora amore e amore.

Strati d’amore concentrici

bave d’amore uscite dal cuore a ricoprire l’amore.

Una perla splendente d’amore.

 

Cosa? Quando non ci sarà più, dici?

Ma lui vive in me, cara mia.

Ormai è in me.

Non ci sarà più solo quando non ci sarò più io. Ché sarò morta.

O non ci sarò più io, sarò morta io, quando non ci sarà più.

 

Vedi te. Per me è uguale.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

.

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A volte, malinconicamente…

06 mercoledì Nov 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, autunno, Bellezza che salva, consapevolezza, cose consolanti, diario, felicità, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, malinconia, pensieri sparsi, poesia, speranza, vecchiaia

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foto dal tel 033

(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

A volte, malinconicamente

un po’ come nell’Assenzio di Degas, ecco,

malinconicamente mi vedo, mi sento

fotografia sbiadita

d’una me ragazza che ancora aspetta, ancora guarda ancora sente 

ancora

vorrebbe. Ancora vuole.

 

Ancora,  dai! Non è ancora ora di.

 

 

 A volte, con un’ansietà sempre più intensa m’allarmo

non che arrivi fino a Munch, comunque, a quell’orrore

a quello spasimo di raccapriccio

m’allarmo comunque a una nuova, piccola ruga tracciato d’aratro

a dissodare poi sotterrare sogni.

 

 

Altre volte, invece, compiaciuta d’un compiacimento barocco

mi guardo

coi tuoi occhi allo specchio grande del bagno

con la lampadina a luce calda

giochi

di luci ed ombre, tela di Tiziano, o Rembrandt o Rubens

 

Venere, sei la mia Venere, hai detto, ricordo

mentre mi spoglio e mi preparo per la notte

 

e buona notte, buona notte buona notte!

 

che abiterai,

forse,

spero,

possibilmente, sì,

 

che abiterai nel sogni. O no?

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

.

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beh…consoliamoci…

29 martedì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, cose consolanti, cose piacevoli, dolci fatti in casa

≈ 30 commenti

ciambellone(foto e ciambellone di poetella)

 

dobbiamo solo aspettare che si freddi un po’…poi…

 

 

.

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Il fioraio m’ha regalato un fiore…

25 venerdì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, cose consolanti, cose piacevoli, diario, emozione, foto di poetella, Hymne à l' Amour...., le cose importanti, poesia

≈ 30 commenti

20131025_215233(foto di poetella)

 

 

 

Il fioraio m’ha regalato un fiore

oggi. Ero andata per del concime e una piantina.

piccole roselle salmone, che poi è una begonia, la piantina, ma bella

bella come una giovanetta a Pasqua, col vestitino rosa

che non si porta più.

 

Attorno c’era una festa, un gozzovigliare di colori

Un parapiglia.

C’erano ciclamini, è la stagione, orchidee altere e gloriose

bianche rosa panna

affogate nel verde lucido dei benjamin e delle yucche e delle gardenie

tutte che si stringevano compatte

tutte a vantarsi del profumo

e garofani e  rose, ah! Le rose,e  i gigli e quello strano fiore che m’ha regalato

appunto, profumo da stordire

sembrava una fresia, ma no. Non so. E lui non sapeva.

Piace a mia moglie, dice. Io porto a lei tutti i giorni. Parla così.

 

Mica tutti i fiorai conoscono i nomi dei fiori.

Che importa il nome?

 

Se non do il nome a quello che provo per te

non importa, no?

Ché io lo so cos’è. Com’è. Quant’è.

…

…

…

(by poetella)

O rosa bella – ballata

 

 

 

 

.

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la Bellezza…

24 giovedì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, autunno, Bellezza che salva, Bellezza della natura, camminare guardando, cose consolanti, cose piacevoli, foto di poetella

≈ 10 commenti

Tag

il mio canto libero, lucio battisti

1378382_10201687409459285_1085502452_n(foto di poetella)

 

lucio battisti – il mio canto libero

 

 

 

 

.

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ricordando…ti dico

19 sabato Ott 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, Bellezza che salva, cose consolanti, dolore che guarisce, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, musica, poesia, ricordi

≈ 13 commenti

tramonto(foto di poetella)

 qui la voce di poetella

 

E, comunque, la sai la meraviglia del silenzio, no?

Le cose ferme, dopo,  la finestra chiusa

Sì, lasciamoli fuori

tutti lì, lontani

 

siamo al sicuro qui, amore mio.

 

I tuoi occhi nella penombra

brillano

più di due satelliti di Venere

 

Se Venere ne avesse, poi. E non li ha.

…

…

…

(by poetella)

François Dumont – Berceuse Op.57 at Chopin

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Poche parole, oggi…

15 martedì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, anima, atmosfere magice, Bellezza che salva, biografia..., cose consolanti, cose piacevoli, emozione, felicità, foto di poetella, le cose importanti, passione, Scriabin

≈ 15 commenti

dalla finstra(foto di poetella)

 

 qui la voce di poetella

Poche parole, oggi

e chi lo dice che servono le parole

il colore, il suono delle parole il sapore

 

chi lo dice che si deve spiegare misurare

definire indagare raccontare confessare

scavare

analizzare ritrattare confermare.

 

Per quanto mi riguarda mi sono bastati quei tuoi occhi di celeste dipinto

e le mani e i capelli mischiati, i tuoi, i miei

e il resto, oggi. Ovvio.

Che poi, Anima bella! hai detto. E qualche altra cosa che non scrivo.

Me la tengo per me..

 

Lo sai?Abbiamo composto il nostro poema più bello.  D’amore. Oggi,

 

quasi, quasi completamente in silenzio.

…

…

…

(by poetella)

Gilels plays Scriabin  Etude op.2 no. 1

 

 

 

 

 

 

 

.

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Il giorno ricominciava a srotolare le sue faccende…

11 venerdì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, camminare guardando, cose consolanti, cose piacevoli, emozione, felicità, foto di poetella

≈ 22 commenti

matassa di nubi(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Il giorno ricominciava a srotolare le sue faccende.

I lampioni di via Casale di S, Basilio s’erano spenti

tutti insieme. Visto? ero riuscita a cogliere quell’attimo.

Che è sempre una cosa che mi fa sussultare.

Luce, poi, pluf! Tutti spenti. Ubbidienti. Silenziosi. Morti.

E cominciava il mattino.

 

Sicuro che da qualche parte qualcuno dormisse ancora.

Altri no. Chi s’affrettava, chi tergiversava.

chi chiacchierava da solo, chi quasi da solo.

Chi no.

Un’enorme matassa di gente come quell’enorme matassa

di nubi su in alto

e sotto ai miei piedi,  sicuro, mentre sbirciavo la strada

giusto per non cadere

di lassù.

 

E li vedevo, nel bar, immersi nella luce sguaiata dei faretti

sovrabbondanti

chi un cornetto, chi una tazzina fumante, chi niente

tutti col naso in su, come passasse la cometa di Halley

gli occhi fissi allo schermo, tra bottiglie e polvere e ragnatele

 

chi masticando a bocca aperta sonno e notiziari

chi bevendo. Chi niente.

Le facce tutte uguali.

Muti. Immobili. Ognuno in una bolla

con lo schermo dentro. Un quadro di Bosch.

 

E me ne scivolavo oltre, su via Morrovalle

lasciandomi tutto dietro meno il cielo. La sua morbidezza

verso la mia giornata di lavoro

e intanto succhiandomi ancora le tue parole

di poco prima

 

Sciogliendomele lentamente in bocca

Assaporandole

 

Frizzantine. Piccantine. E dolci

 

Cioccolato al liquore e peperoncino.

…

…

…

(by poetella)

.

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E se anche fosse arrivato …

05 sabato Ott 2013

Posted by poetella in amore?, consapevolezza, cose consolanti, diario, foto di poetella, malinconia, pensieri sparsi, poesia, serenità

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al-buio(foto di poetella)

 

 

qui la voce di poetella

 

 

E se anche fosse arrivato il momento

se anche lei si fosse dovuta richiudere nel castello scuro e freddo,

alte pareti di pietra umida, piccole finestre e fuori un paese di nebbie e nebbie e nubi e gelo

e pioggia e grandine,

chicchi grossi così!

 un paese morto, desolato, incustodito coi cani randagi e orde di barbari a scendere ogni tanto

e andarsene bruciando erba secca

 

 se anche fosse arrivato il momento

di dire addio ai prati, ai crochi in festa, alle nuvole bianche e ai sorrisi del vento e della giovinezza,

di rinserrarsi in un buio come di sottoterra, di pozzo, di fogna, di grotta senza uscita da girare e rigirare per cunicoli senza torcia, un buio di tana di lupi, di orsi, di serpi

 

se anche fosse arrivato il momento

di staccare l’ancora e lasciare che la zattera prendesse il largo nel vasto mare del destino

e magari slegare il palloncino azzurro, lasciarlo, vederlo lievitare libero su in cielo

vederlo diventare un puntolino minuscolo e poi sparire nella sconfinata, radiosa luce del suo futuro

 

se anche fosse arrivato il momento

 

certo mai lei  avrebbe, certo, mai dimenticato quelle labbra di lampone e gelsomino

quegli occhi straordinari d’oceano ondoso e vasto

quella voce di sorgente di montagna che diceva

Sei bellissima! Bella da morire!

 

E questo, si diceva, questo non ha prezzo!

 

Per tutto il resto…c’è MasterCard!

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

.

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Stammi a sentire…

30 lunedì Set 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, attesa, autunno, Bellezza che salva, cose consolanti, cose piacevoli, crescere con l'amore, diario, foto di poetella, poesia

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verso il patio(foto di poetella)

 

 

 

Stammi a sentire.

Stammi a sentire anche se sei  dall’altra parte del mondo

o semplicemente a qualche chilometro di distanza.

Ché è uguale, in fondo.

Stammi a sentire, tu, che sorridi sempre quando racconto,

quando parlo e parlo

dopo che il treno impazzito s’è fermato

senza tirare freni d’emergenza

semplicemente perché la corsa è finita

e siamo arrivati nella stazioncina calma e solitaria delle nostre chiacchiere dolci

carezzevoli e delicate.

Senza,(senza? Quasi senza) più malizia.

 

 

Stammi a sentire.

Oggi è stata una giornata di merda.

Come ieri. Come l’altro ieri. E anche il giorno prima.

E se vado indietro arrivo a  una settimana fa.

Quando era tutta un’altra musica.

Comunque, anche nella trita e ritrita ricerca d’equilibrio sul bordo dell’abisso,

ogni tanto

ogni tanto spesso, veramente

ho trovato nelle tasche un pensiero celeste.

 

Che m’ha dato anche la forza di scattare

questa bella foto.

che ti mando.

 

Perché se non ci fossi stato tu,

niente foto, io

niente dolcezza

niente scrivere

niente vivere

 

niente amare. Mai. Lo so.

…

…

…

(by poetella)

Josquin – Mille regretz

 

 

 

 

 

 

.

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Stare a pensare. In questo momento…

29 domenica Set 2013

Posted by poetella in amore?, anima, attesa, cose consolanti, cose piacevoli, diario, foto di poetella, indipendenza, libertà, musica, poesia, silenzio

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di notte(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Stare a pensare. In questo momento, decisamente inutile.

Con la casa che dorme. Col silenzio di voci, interne ed esterne

Con la mia musica che va, liscia liscia come

un cigno sull’acqua.

E la finestra socchiusa, ché comincia a fare freschetto la mattina

Finalmente. Volesse il cielo, o chi per lui, io sì

che fosse finita questa cavolo d’estate.

 

Stare a pensare. In questo momento, certo, decisamente inutile.

Con la tovaglietta pulita e tutta  la cucina che brilla

Diceva, Prima metti tutto in ordine e poi te lo guardi.

Diceva, Non andare mai a letto con qualcosa di disordinato attorno. Diceva.

Mamma.

Mi sei entrata nel cervello con tutte quelle raccomandazioni, lo sai vero?

 

Però è bello, la mattina presto, prepararsi alle geometrie del giorno

con tutto il mondo, pare con tutto il mondo ancora che dorme

la strada, il giardino, forse anche i gatti (quello nero e quello tigratino)

poi entrare in cucina e vedere lo scintillio ordinato che ha passato

la notte in attesa di te

buono buono.  Quieto.

 

Come io passerò il giorno, i giorni, i mesi (dai! Non esageriamo!)

 

ordinata, sistemata, quieta, in attesa di  te. Sì?

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

.

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Perché posso essere me, ti ho detto. Tutta intera…

24 martedì Set 2013

Posted by poetella in alchimia, amore?, anima, atmosfere magice, Bellezza che salva, Brian Eno, consapevolezza, cose consolanti, cose piacevoli, crescere con l'amore, empatia, fedeltà, felicità, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, libertà, poesia, serenità

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SAM_0929(foto di poetella)

 

qui la voce di poetella

 

Perché posso essere me, ti ho detto. Tutta intera.

E sorridevi. E facevi di sì, con la testa. La mano che m’accarezzava una coscia. Su e giù, piano piano. Brezza d’alba.

Posso essere me, capisci? Niente da nascondere e niente da caricare, potenziare. Niente da ridurre, da stemperare, da diluire in risatine imbarazzate. Niente da sottovalutare, passare dietro le spalle, mettere sotto una coperta, niente da girargli la schiena e dire Io? Io no! Ma ti pare. figurati!

Niente per catturare l’attenzione con i soliti squallidi inganni.

Niente di Va beh, dai, fa niente.

Niente di Magari un’altra volta, dai. Un’altra volta, vedrai.

 

Perché posso essere me, tutta me, ti ho detto. Tutta intera.

Ecco perché. E  sorridevi, sorridevi. Sei stupendo anche quando sorridi, lo sai, sì?

 

Niente tentennamenti, niente filtri o colini, niente setacci, niente imbuti per far calare giù qualcosa di troppo grande in qualcosa di troppo piccolo.

 

Tutto giusto, tutto perfetto. Tutto scorrevole. Tutto naturale, amore mio.

 

Acqua e sapone di Marsiglia.  Io e te. Ecco perché.

…

…

..

(by poetella)

 

 

 

Brian Eno – An Ending

 

 

 

 

 

 

.

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Ormai nove lunghi giorni…

17 martedì Set 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, autunno, consapevolezza, cose consolanti, crescere con l'amore, dolore che guarisce, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, libertà, saggezza, serenità

≈ 6 commenti

quasi sera(foto di poetella)

 

 

Ormai nove lunghi giorni, mio caro. Una bella prova. Superata.

I passi più o meno disinvolti. La strada, fortunatamente, conosciuta. Si prosegue.

Riuscendo persino a superare imprevisti.

Beh, nove giorni. Silenziosi. Operosi.

S’è imparato che non è certo il cinguettio forsennato a farsi canto.

Basta una melodia lontana, scritta nello spartito dei ricordi. Chiuso. Sul pianoforte.

La certezza di un possibile preludio.

Il tendone del palco chiuso. Con dietro ombre.

Basta, questo.

 

Tutto senza troppa fatica, direi.

Sorpreso? L’allieva impara.

L’immensa, mutevole, straordinaria varietà dell’accadere, il fiore, l’ocra e il rosso e il bruno, le nubi, il vibrare della luce.

E gli incontri, gli scontri, gli scambi e il dire, il dare, il fare

L’immensa, la davvero immensa e mutevole varietà dell’accadere ha riempito ogni fessura, ogni crepa, ogni varco, ogni bocca che avrebbe altrimenti cantato, o gridato o piagnucolato il tuo dolcissimo nome.

Che sia questo il vero segreto?

 

Lo sai? c’è una stanza vasta, in me, dove posso sostare ormai senza angosce,

senza pretese, senza spropositate attese,

senza sconsiderati desideri, semplicemente colma di luce.

 

E s’è imparato a cantare in polifonia. In accordi in tonalità minore.

Una corale accorata con la voce di tutte le cose. Armonica. L’universo intero danzante. L’universo di cui noi, noi due, io e te, mio caro,  

non siamo che minuscoli punti di luce accoccolati tra le stelle.

 

Ci sarà l’incontro. So che ci sarà. Ma il coro festante mi distrae.

M’invita alla partecipazione gaia.

Si caricherà la nostra energia quando… Certo. Si caricherà, si farà più potente, vicini.

Ma, sai? sospetto che non sia indispensabile.

Non dico che, quando avverrà il contatto non sarà ovviamente meraviglioso.

Ma, e questa è la grande conquista che ti devo, mio caro,

tutto è già meraviglioso anche così.

Grazie a te sono sole. Carico di potenza luminosa.

E brillerò, fino a che avrò energia bastante.

 

Poi verrà il silenzio dell’universo quieto.

…

…

…

(by poetella)

 

 

Borodin. String quartet n° 2 in D major- Notturno

 

 

 

 

.

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potremmo forse mai dire….

14 sabato Set 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, attesa, consapevolezza, cose consolanti, crescere con l'amore, dolore che guarisce, foto di poetella, indipendenza, la forza dell'amore, le cose importanti

≈ 2 commenti

Tag

altra storia, fantasia, strada

camminando(foto di poetella)

 

qui la voce di  poetella

 

 

 

Potremmo forse dire d’essere arrivati?

Noi che ce ne stiamo qui, a guardare, come dalla terrazza sulla  vasta baia.

Noi che osserviamo e sorridiamo del calmo piatto e delle creste d’onda

Del sorgere, del tramontare.

Noi che sorridiamo anche del buio e della pioggia.

E dello scirocco e del maestrale.

 

Noi che sorridiamo come una statua del Budda, il sereno. Il lago.

potremmo mai forse dire d’essere arrivati?

Noi  che il dolore, la gioia, la paura, la fantasia.

Noi che la speranza e la pace

della totale sua assenza.

Noi che non aspettiamo, aspettando.

Non cerchiamo, cercando.

Noi che sì e no. E forse.

potremmo forse mai dire d’essere arrivati?

 

Non credo. Ce n’è di strada da fare.

Anche solo riuscire a non prendersela per quelli

che non lasciano il bagno come vorrebbero trovarlo.

Come faccio io. Come fai

tu.

 

Ma questa è un’altra storia. Certo, dico io.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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Dice, mi voglio fare un giardino zen.

11 mercoledì Set 2013

Posted by poetella in anima, Bellezza che salva, consapevolezza, cose consolanti, cose piacevoli, Debussy, desideri..., foto di poetella, le cose importanti, vecchie mie...

≈ 17 commenti

Tag

giardino zen

foto dal tel 033(foto di poetella)

Dice, mi voglio fare un giardino zen.

Dice, Sai, quei giardini…lo sai com’è?

Che c’è quel pietrisco bianco, mica proprio un pietrisco. Che ci puoi scrivere sopra. Sai? dice, dietro quella pianta di fico selvatico. Quella che non ha mai fatto un cavolo di frutto. Poverina. Mica colpa sua. Lì, insomma, in quel rattangolino d’ombra.

Accanto alla legnaia, a nord.

Piccolo, sa! Hai presente? Che non mi ci cresce niente, lì.

Mica lo so come mai, dice. Mica lo so. C’ho piantato un sacco di cose.

Diverse. Niente.

Non mi piglia niente, lì.

Allora, dice, ci volevo fare un giardinetto zen.

Che tu vai lì e mediti. E magari scrivi qualcosa sul pietrisco. Che mica è proprio pietrisco.

Me l’ha detto Gustavo, come chi è? dice, il giardiniere, no?

Ma lo sai? vuole 1700 euro. Ché quel pietrisco è polvere di marmo. Apposta costa così.

Mettici del brecciolino, dico io.

No, dice lei. Sul brecciolino mica ci puoi scrivere.

Con la polvere di marmo bianca, bianchissima, vedessi! Co’ quella sì.

E ti siedi lì, una panchettina piccola, solo a un posto. Magari una piantina in vaso, non so di che,  ti siedi lì, E mediti. E se vuoi fai i disegnini sul pietrisco.

E poi li cancelli.

E l’ansia va via.

Dice.

 

E fatti ‘sto giardinetto zen, allora. Magari con la sabbia di fiume, dico io.

No, dice lei. La sabbia di fiume mica è bianca.

È importante il colore, dice lei.

Tante cose sono importanti per riconquistare la calma, no? Dice.

Ci vuole il bianco. Fare largo. Spazio. Scriverci su. E cancellare.

 

Ma, dico io, non te lo puoi fare in testa il giardinetto zen?

Ti fermi, ti fai il bianco dentro, scrivi e poi cancelli.

 

E tutto va ok. no? No?

…

…

…

(by poetella)

 

Debussy – Sarabande from Pour le piano

 

 

 

.

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E allora scrivimi, via, scrivimi di te…

07 sabato Set 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, attesa, cose consolanti, crescere con l'amore, desideri..., foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, nostalgia

≈ 9 commenti

Tag

cello sonatas, gemme, ti adoro

nubi bianche nere(foto di poetella)

 

 

E allora scrivimi, via, scrivimi di te.

Scrivimi, che queste ore piccine, senza splendore, senza gloria, queste ore inginocchiate, striscianti, a guardare per terra, e attenta a come ti muovi, sa’? attenta a come ti giri,

queste ore solitarie in mezzo a mille voci, mille e mille visi, un tratturo d’elefanti, processione di formiche, mille e mille voci che non sono la tua, queste ore imprigionate in antiche scelte fatte da una me che era un’altra. Rinnegata. Scacciata dalla faccia della terra e tornata a chiedere i resti e darne,

queste ore incapsulate nella griglia dei devi qui, devi lì,

queste ore filacciose non mi passano mai, amato mio. Mai.

 

E allora scrivimi, via, scrivimi di te.

Dimmi, dimmi del piccolo e del grande, dimmi degli ulivi, dei mirtilli e dei piccoli animali sotto terra. Delle prime gemme e dell’ultima foglia secca.

Del sorriso e del sospiro. Dello sbadiglio e del sobbalzo, ce n’è di sobbalzi, lontano da me?

 

Dimmi dei gatti, di quei due gatti, beati loro, che respirano la tua aria. La tua benevolenza.

Dimmi la calma, l’attesa. Dimmi la rabbia. le poche volte che c’è.

 

Scrivimi, che le parole riempiranno di te gli incavi del silenzio.

Le parole sembreranno conchiglie lasciate sulla sabbia da un mare misericordioso.

La tua voce nelle conchiglie.

 

Quella tua voce d’eterno ragazzo, d’eterno ragazzaccio, scroscio di sorgente.

Quella voce che anche se dice solo Ehi! Ehi! al telefono, solo se dice Ehi! è come se ogni volta,

ogni volta dicesse Ciao, Belladonna! Ti adoro!

 

Perché io la so, quella voce Io so che così è.

…

…

…

(by poetella)

Rachmaninoff -Yo Yo Ma – Cello Sonatas

 

 

 

 

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E se invece mi confessassi che …

06 venerdì Set 2013

Posted by poetella in amore?, consapevolezza, cose consolanti, cose faticose, cose sgradevoli, crescere con l'amore, foto di poetella, le cose importanti, malinconia, paura di non amore, vecchiaia

≈ 10 commenti

 

20130906_192903(foto di poetella)

 

 

 

E se invece mi confessassi che ho paura?

Ma tu lo sai? lo sai che capita che m’avvolgo,

mi rivoltolo in una spirale di dubbi di crucci di domande di sentenze

irrevocabili

lo sai che ogni tanto m’appendo alla tenda di broccato verde delle mie insicurezze

come un’attrice del muto a un passo dall’oblio

tutta truccata di finta giovinezza, di finta allegria,

m’appendo e copro le rughe del collo che ancora non ci sono ma verranno,

verranno e magari non le vedo che sono miope, ma i miopi vedono da vicino!

 e magari ci sono sotto sotto e sputeranno tutte insieme alla faccia delle creme e cremette rassodanti esfolianti compattanti leviganti rigeneranti

E se invece mi confessassi che ho paura?

Che mi basta un silenzio di che so, qualche giorno, mese, anno?

Mi basta un silenzio che mica lo so quanto potrà  durare mai e se fosse per sempre?

Mi basta un silenzio e…

 

Ci convinciamo, astutamente,  che la strada per compiere il progetto di sé passi per la stretta via del  distacco.

Ci convinciamo che passi per la consapevolezza profonda di sé

Ma siamo davvero consapevoli?
se fingessi anche con me stessa quando scelgo questo benedetto fluire

senza chiedere senza mai pretendere. Apparentemente. Bastandomi?

 

E se invece mi confessassi che ho paura?

 

No. Niente confessioni. Andiamo avanti. Propizia è perseveranza, dice il saggio.

 

E lui sa.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

John Cage – Dream

 

 

 

 

 

.

 

 

 

 

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Stamattina, al solito, Buongiorno, gatto! E lui, niente…

03 martedì Set 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, camminare guardando, consapevolezza, cose consolanti, diario, foto di poetella, gelosia, la forza dell'amore, quasi racconti

≈ 12 commenti

Tag

cauto, micio, monteverdi, ombra, orfeo

20130726_090820(foto di poetella)

 

 

Stamattina, al solito, Buongiorno, gatto! E lui, niente.

Era presto. Prestissimo. Bello andare in giro così presto! Un’arietta fresca, frizzante. E un cielo! Dio, che cielo!

E lui, accoccolato molle nel vascone dove hanno tagliato la yucca. All’ombra. Occhi semichiusi.

M’ha appena guardata. Forse con un occhio solo. E niente. Neanche un Miao…

 

Allora s’avvicina quell’altro, il grigietto. Faccetta carina. Compatto. Deve essere parecchio giovane. Pare non avesse più paura. Cauto, comunque, s’avvicina. Una zampina dopo l’altra. Lento.

 

Io, Bello micio! Vieni qui…buongiorno micietto bello. Vieni, dai. Ferma ferma per non farlo fuggire. È nuovo del condominio. Ancora un po’ guardingo.

 

Lui con la zampetta sinistra sollevata, immobile. Occhietti nei miei occhi. Fissi.

Bello, proprio bel musetto.

 

Ed ecco che, guarda un po’, potenza della gelosia! Sua maestà il micio nero salta giù dalla  sua postazione, elegante, elastico, sinuoso e viene a strusciarsi sensualissimo contro le mie gambe. Nude.

Senza calze, ché ancora è caldo.

Senza pantaloni, ché non li porto mai. O quasi.

Bene. E’ scattata l’operazione gatto.

 

E dunque…meditate, gente. Meditate!

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Monteverdi – Toccata Orfeo

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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