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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi della categoria: dai blog amici…

dal blog Gusci di noce…

14 giovedì Nov 2013

Posted by poetella in dai blog amici...

≈ 12 commenti

Tag

Sergio Pasquandrea

una meraviglia di Sergio Pasquandrea.

letta da poetella

Ma come fanno gli occhi a riempirti il viso
di qualcosa che è ben più della luce?
Me lo chiedo da quando ho superato il primo abbaglio
ho riconosciuto la mia forma affiorare
dal miele nero delle tue pupille
e continuo a chiedermelo ogni volta che parli
con la mia voce che sento bruciare
sui miei polsi ogni tua ferita.
E mi domando anche se davvero sei lontana
se incontrare le tue braccia non sia solo il segno
emergente se il nocciolo di te viva nascosto
dove non potrei perderlo senza perdermi.

(di Sergio Pasquandrea – blog Gusci di noce)

buon ascolto

.

 

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poetella legge “Intesomale”

15 venerdì Mar 2013

Posted by poetella in atmosfere magice, Bellezza che salva, Brian Eno, consapevolezza, dai blog amici..., foto di poetella, le cose importanti, musica, notturno, poesia

≈ 16 commenti

.

dallo splendido blog di Intesomale…

un emozionante brano letto da poetella

ascolta poetella

IMG_4327

Confessione di Hank il navigatore

Pubblicato il marzo 15, 2013 di intesomale

Ho perso la direzione, capitano, ho perso la rotta. Sono settimane che l’ho persa. Non osavo dirvelo, ma è così.

Fino a poco tempo fa ve ne stavate seduto alla sera, sul ponte, ad ascoltare l’estate con la pelle, a fumare la vostra pipa ripensando alle vostre mille babilonie, e mi chiedevate, di tanto in tanto: dove siamo, Hank? E io vi rispondevo: A poche miglia dalla costa, non lontano dal paese dei Blemmi. Oppure: Al largo di Mumbai. O ancora: Trenta miglia a sud di Thule. Ed eravate soddisfatto, borbottavate fumo e approvazione e tornavate a immergere i denti nel bocchino, il cuore nei vostri confusi pensieri.

Ora sono giorni che ve restate lì, quasi immobile, e non dite nulla, non mi chiedete nemmeno più di aggiornarvi sulle acque che ci circondano. E io non ho ancora avuto cuore di dirvi che non so nemmeno più dove siamo diretti. E, a dire il vero, anche se lo sapessi non saprei arrivarci, perché è dal solstizio che il disegno del cielo è cambiato, la stella del nord è scappata col capricorno e io credo proprio che stiamo girando intorno. O peggio. Ho bisogno di tempo per studiare le nuove stelle, di capire se davvero è ancora il cielo quello che vedo, o se tutto questo è il sogno di un ubriaco innamorato della schiuma delle onde.

Se sono io a dubitare della volta celeste, o se è lei a dubitare di me.

Che cosa siamo, capitano? Una compagnia di matti? Pirati? Saltimbanchi del mare? Non ricordo più nemmeno quello. Cosa porto alla cintura? Una pistola o un bastoncino di zucchero? Abbiamo realmente raggiunto l’isola in cui ricordo di aver stretto tra le braccia una verità con la pelle chiara e gli occhi profondi come fori di proiettile? O tutto si confonde nel mondo come già si confondeva da anni, forse secoli, nella mia anima marcia e putrida?

Non fumate, questa sera, capitano? Per quel che serve che io tenga il timone, posso persino venire a farvi un po’ di compagnia. Fatemi posto, avanti… ma, capitano, dormite? Capitano?

Capitano?

.

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un blog da seguire…

31 giovedì Gen 2013

Posted by poetella in dai blog amici...

≈ 4 commenti

un blog da seguire…

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musica!

26 venerdì Ott 2012

Posted by poetella in Bellezza che salva, dai blog amici..., emozione, fiabe, musica, poesia, Sigur Ros

≈ 6 commenti

Tag

http www youtube, musica, Sigur Ros

da un blog amico…molto amico…

 

 

 

 

 

.

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un video…

15 lunedì Ott 2012

Posted by poetella in Bellezza che salva, dai blog amici..., poesia

≈ 10 commenti

Tag

amore, bellezza, Cultura, danza, Teatro

trovato in un blog…

 

e buona visione…

(è stupendo!)

 

 

 

 

 

.

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poetella legge fernanda ferraresso

24 venerdì Ago 2012

Posted by poetella in dai blog amici..., Debussy, FERNIROSSO webBLOCK, foto di poetella, poesia

≈ 10 commenti

Tag

webblock

(foto di poetella)

Da FERNIROSSO webBLOCK

 

Ascolta poetella

 

Noi siamo tutti superstiti

dalle ossa della morte
di milioni di altri
veniamo

dai corpi senza lamento di ogni passato strazio
dalla fine senza testamento di foreste e oceani
di bestie che non hanno ancora avuto un nome

ma sono allacciati alla clessidra del nostro tempo
in questo spazio che non è immenso ma un grumo
di sangue rappresosi per forme
e in quelle c’è la stella di domani già vecchia e consumata dal verme di ieri

e l’uccello azzurro del futuro lo mangia
e si sciolgono le fontane e i secchi per abbeverare  le storie

cantano le gemme dell’acqua sui sassi delle vecchie memorie

rompono il dolore della pietra ne fanno sabbia lungo tutti i mari
e schiuma la porta delle ore e il cane della morte ha di nuovo la bava alla bocca
e corre e non si siede
a trovare respiro lungo la notte.
Eppure lontano appena visibile
in una sagoma d’arca  nell’arco del tempo che ancora ci sorregge tutti
c’è qualcosa  come una polvere
che per un respiro di nuovo si addensa e

tutto

ancora nella stessa storia

ricomincia

 

 

 

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omaggio a Neruda

14 martedì Ago 2012

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, dai blog amici..., emozione, le cose importanti, musica, Neruda, poesia

≈ 6 commenti

Tag

caro amico, http www youtube, pianoforte, poesia

e complimenti al mio caro amico Luigi Maria Corsanico

che davvero riesce a trasmettere grande emozione con la sua voce ed il suo pianoforte…

 

grazie!

 (tra l’altro, sono particolarmente legata a questa poesia…per…beh, segreto di poetella)

 

 

.

 

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poetella legge Fernanda Ferraresso….

02 giovedì Ago 2012

Posted by poetella in dai blog amici..., FERNIROSSO webBLOCK

≈ 2 commenti

Tag

julieanne kost

(Julieanne Kost )

ascolta Poetella che legge

dal blog

FERNIROSSO webBLOCK

 

 

c’è

il fatto è che non si vede
è sospeso tra
sogno e  l’approdo
in questa via che lo tende tra  l’appiglio
del niente e la vita che l’accoglie
luce
senza saperlo
buio
senza possederlo

un filo di equilibrio dove ciò che sta
appeso    non ha peso
pur avendo del grave  tutte le misure

e     non un segno
che resti a dimensione del passaggio

effimero è
tutto
ogni cosa è silenzio e non si legge e non lega
non sorregge alcuna bandiera non è segnaposto non
è itinerario né cifra del futuro

cammina con noi
svolgendosi
resiste allo strappo   si tende
dal passato si distende fino a sorreggere
per un attimo il futuro
nell’equilibrio dell’aria
spettacolo e spettatore  si scambiano la parte
ad arte si consumano l’un l’altro

senza tenerne ricordo
senza grembo dentro alcuna memoria
che in punta di piedi si allontana nel sogno
come fosse appena un invisibile segno
un filo di un amante senza scampo

(by fernirosso)

 

 

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27 venerdì Lug 2012

Posted by poetella in consapevolezza, dai blog amici...

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diffondiamo….

CARTESENSIBILI

.

Quella notte mi ero svegliata di soprassalto verso le 3 (mi succede quando sono molto tesa), ed ero in dormiveglia a pensare al testo da scrivere per l’attentato di Brindisi, quando sentii dei rumori sempre più intensi provenire dall’armadio (posizionato sulla parete che dà al cortile interno). Come se qualcuno vi rovistasse dentro. Come facevano spesso in passato le mie gatte gemelle. Ma loro non c’erano più da tanto e l’ultima gatta con noi, Lilli, dormiva vicino a me. Allora?
Saltai subito giù dal letto, chiamando mio marito: «Rosario, il terremoto, il terremoto». Prendemmo al volo le vestaglie e via giù per le scale dei quattro piani. Sì, non è una manovra saggia, è risaputo, ma eravamo impreparati e abbiamo reagito d’impulso. Erano le 4 e 4 minuti del 20 maggio.
Davanti al portone non c’era nessuno, poi, provenendo da San Francesco, è comparso un folto gruppo di ragazzi…

View original post 3.043 altre parole

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poetella legge Massimo Botturi…

24 martedì Lug 2012

Posted by poetella in atmosfere magice, dai blog amici..., Massimo Botturi, poesia

≈ 16 commenti

Tag

genesi editrice, posto delle fragole

Dal blog Massimobotturi

 

Ascolta poetella

che legge una poesia di Massimo Botturi

 

 

Gli uccelli sono scesi tutti a bere

 

Sono tornati a scuotere tovaglie nel giardino

a pungolare i salici, memoria delle api,

Gli uccelli sono scesi per bere, facci caso

c’è tutto un gran disordine in terra

e spaesate

sembrano l’erbe come a un battesimo i bambini.

I nodi già prepara il più furbo gelsomino

sul gambo della rosa ch’é sesso di pianura,

segnale per qualsiasi aviatore becco giallo.

 

Ci sarà tempo, certo, domani per lasciare

per mietere sull’aia le colpe e l’ignoranza;

per coricarsi ai bordi di un fiume e rigettare

il pasto troppo in fretta finito.

Ora è campana, un sasso sopra il tre a gamba sola

ora è grembiule

t’apro la porta e libero il tavolo, tu vieni.

 

 

Da “IL POSTO DELLE FRAGOLE”

di Massimo Botturi.  Genesi Editrice- 2012 – Torino.

 

 

.

 

 

 

 

 

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citazioncina…trovata in un bolg…

16 lunedì Lug 2012

Posted by poetella in amore?, consapevolezza, crescere con l'amore, dai blog amici..., le cose importanti, libertà, pensieri sparsi, saggezza

≈ 22 commenti

Tag

milan kundera, uomo e una donna, vicini

.
Forse un uomo e una donna sono più vicini l’uno all’altro quando
non vivono insieme e sanno soltanto di esistere, quando sono
riconoscenti l’uno all’altro solo perché esistono e perché l’uno
sa
che l’altro esiste. E alla loro felicità questo basta.

(Milan Kundera)

 poetella concorda

.

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dal blog FERNIROSSO webBLOCK

05 giovedì Lug 2012

Posted by poetella in Bellezza che salva, dai blog amici..., emozione, felicità, le cose importanti

≈ 13 commenti

ascolta poetella

Ringraziare ora e da qui desidero

da questo corpo in cui mi trovo adesso
per il tempo che mi è concesso
lo scorrere divino e il perdere tempo per ritrovare nello spazio
ciò che credevo altro.
Ringraziare desidero ancora
quell’ora che si nasce e si nasconde
in tutte le più piccole e feconde dinastie del niente
nei labirinti delle storie nelle creature create da parole comunque  fatte
di terra e di cielo di carbone e di diamante  tra le fessure  della mente
le creature cresciute nella roccia di un dove
tra sconosciute arene di galassie che non hanno sponde.

Ringraziare e ringraziare ogni giorno vorrei
con le braccia aperte questo immenso che non colgo
se non per semi e bulbi per piccolissimi occhi
che  mi sono gemelli   tutti i cristalli
le algebre e le geometriche divisioni che moltiplicano
le incommensurabili misure delle onde
l’amore che scompagina ogni compagnia terrestre il dio che si fa
pecora insetto e bocca un travaso di suoni e un gorgogliare d’acqua
la mistica intemperanza del rosso delle fragole e del sangue
il canone ambizioso della neve   lo spendore del suo abbaglio il trifoglio
il fuoco e il senso della cenere quando in un soffio
mi mostra il vento e  lo stupore grande dentro le minuscole o  che  pronuncio
Ringrazio e mi abbasso l’io in ginocchio al più infimo scalino nella sapienza del basalto
dentro il ventre di un oscuro futuro già nel mio osso
ringrazio ringrazio per ogni palazzo di ghiaccio per la corsa delle lepri
e la savana e il gattopardo
e ancora ringrazio per tutto il silenzio che mi beve l’orecchio e in cui disseto
la mia ansia più temibile e fruttuosa
ringrazio per il legno del mio polso per il picchio e la picchiata  che lo scrive
ringrazio la musica del fiato ogni respiro che mi ha ingigantito
nella identica misura di questo corpo invecchiato
ringrazio per il grano e la farina di una mano
ringrazio per le  foglie della menta e un filo d’erba nel prato per gli spilli dell’intelletto
per le formiche i pipistrelli e i melograni
per il sorriso sdentato di tutti i vecchi che ritornano bambini
ringrazio per i cucchiaini per il miele e per le api che lo hanno preparato
ringrazio gli aquiloni che altrove mi hanno trasportato e i manichini e anche per i matti
tutte le follie che mi hanno salvato
e anche ringrazio per i manici di scopa e le mollette del bucato
per il minuscolo foro dell’occhio in cui s’insedia l’universo senza perdere un pezzo dell’intero.

Ringrazio per l’amore e il dispiacere di averlo perduto
per averlo cercato e di nuovo perso in un cammino erto
che ho dovuto compiere come un cieco nel nero e nel mai vero
nel pozzo senza fondo della claustrofobia del mondo
ringrazio per il morso del mio cane per il gracidare delle rane
per i grilli del campo e quelli che mi suonano la testa
ringrazio per tutte le volte che ho condiviso la festa
per i violini e le viole per il latte delle mamme
per tutti gli alberi dell’orto e  i frutti e i nidi

 

Ringrazio per le epopee delle messi e le bacheche multiformi delle nuvole
per il miglio e le migliaia di impronte ritrovate sul mio cammino
per il bruco e il bricco del vino per un catino di suoni quando la pioggia vi suona le sue arpe
ringrazio per tutto ciò che non ha ancora un nome
dentro la mia biblioteca di inesauribili precipizi per tutti gli esercizi
e gli errori che ancora commetto per ogni dettato
e per l’inchiostro per la penna e la tela che lo ha accolto
per la fionda dell’alba che dritta lancia ogni giorno fino al tramonto
e poi ripesca il sasso nel grande baratro notturno
ringrazio il piede che ad ogni passo mi sostiene
e la mano che con altre mani trova l’incontro.  Ringrazio.
Ringrazio il pianto di una quercia lucente e il segreto di un sasso
tale e quale sono e siamo  esposti alle onde di un oceano infinito
questo perdere ogni attimo e  sentirsi  presente nel corpo di un sogno.

 

 

Da FERNIROSSO webBLOCK

 

 

(poetella ringrazia per l’infinita emozione…)

 

 

 

.

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poetella legge dal blog FERNIROSSO webBLOCK

28 giovedì Giu 2012

Posted by poetella in dai blog amici..., poesia

≈ 6 commenti

Tag

poesia, splendida

 

Ascolta poetella

 

Una splendida poesia dal blog FERNIROSSO webBLOCK

l’ho intinta nell’acqua

 

e ora tengo la punta sollevata
se è poesia ha un respiro al fondo
e c’è bisogno di trasparenza    di spazio
per aprirle un varco
riversandosi   deve poter   disorientarsi

lei porta a noi che l’aspettiamo
l’inatteso  la voce senza canto  la linfa di un calice amaro che brilla
le coordinate rovesciate nei territori della neve     un bianco
che demolisce le nostre o–
scenità di storie inventate mai calate da alcun dove
mai da nessun quando

solo predati i luoghi lungo linee disegnate
da confini di tutti i contrari come pesci nuotano
in una riga d’inchiostro da amare
proprio    come fosse il mare.

 

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da…”Ioviracconto”, splendido blog….

13 martedì Mar 2012

Posted by poetella in dai blog amici..., poesia

≈ 9 commenti

si consiglia vivamente di leggere questi versi…

(ho fatto pasticci col reblog…. vedo di rimediare…)

Tre movimenti 

 Largo, delle attese

 Nell’estate noi smorti dobbiamo frugare
 Con tenacia, uscendo da tali scomparti
 Di vetro e procedure, certo inabili
 Al suo fandango di magnolia densa.
 Pure mi sono infittito a pensarti
 Nell’aria del mattino, e poi trovato
 Esposto ai tuoi fianchi, al tuo  profilo
 Di pesca, appena esperto sulle gote.
 Ce ne saremmo andati per silenzi
 Rionali, nei giardini che non si curano
 Di chi li ignora e se ne stanno secchi.
 Lì, fra vecchi negozi e portiere occhiute,
 lungo l’attesa sciatta appostare l’amore
 celebrato, tirarlo sotto un poco
 verso gli odori sgomberati ed umili.
 Dirti comunque tutto non sarebbe mai il fatto
 E nessuna parola ci conduce
 Oltre questo varcare l’aria nobile
 Di viale Europa, spaesati nel nostro finire,
 Distratti dai tuoi ricci, dalla tua voce
 Nemmeno peculiare, dal mio scherzare stucchevole.

                        ^^^^^^^^    

                  Agitato, molesto

  Possedere il tuo amore e un indeciso
 orgoglio nel condurti oltre gli uffici
 potenti di cristallo e cubature,
 verso i momenti stolti di un giardino,
 a respirarci nelle bocche e irridere
 con dolcezza i doveri e i dispiaceri.
 Non avrai un altro amore così acceso
 mi dicevano i resti di saggezza.
Tu schiudevi le labbra di signora
sventata e profumata e le promesse
tintinnanti cadevano nel pozzo
della speranza che non ci disseta.

                   ^^^^^^

          Lento, decadente

 A tratti il mio ricordo si divincola
dal corpo, senza lasciarmi del tutto,
mi sorveglia dall’alto con l’acume
ossessivo che tiene il falco infisso.
Avevamo il disordine del frullo
e l’impeto arrogante che precipita
nel peccato, quando nell’ombra
dell’ultima ora ti tenevo stretta
finché i nostri sudori si seccavano
sull’orlo sterminato del coraggio
e il silenzio assolveva il disonore.
Mi piangono addosso, ora, le tue canzoni
ridicole, pittate di colori che stingono
la povera fortuna di non averti
mentre sfiorisci e mentre mi dimentichi.
Riemergo dai sogni col tuo sapore,
senza carne, profumo e conseguenze
e che pure si sperde, nel gorgo
degli attimi, cede alla luce, s’annulla
nell’alone di saziata sventura.

             ^^^^^

di Ioviracconto…

 

Ecco fatto…e buona lettura.

 

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