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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

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Archivi della categoria: le cose importanti

Chiedi se potrai, quando…

29 sabato Mar 2014

Posted by poetella in amore che salva, Bellezza che salva, bisogno d'amore, cose consolanti, dolore che guarisce, foto di poetella, innamorati, le cose importanti, poesia

≈ 24 commenti

Tag

amore, bellezza, fotografia, sì, serenità, ti amo

riverbero

(foto di poetella)

 

 qui la voce di poetella

 

Chiedi se potrai, quando… se potrai?

Chiedi se? Tu?

 

Che io, stammi a sentire, ti dico.

Stammi bene a sentire.

Mettiti seduto e senti.

Tu che mi sei gioia di risveglio

e mi sei attesa e scompiglio.

Tu che sei profumo di legna al mattino presto

 

di castagne, di rosmarino

profumo di vino in un grottino d’estate.

Tu che sei assalto alla noia

nessun drago grigio ti resiste, lo sai, no?

tu mi chiedi se puoi?

 

Puoi, puoi spalancare tutte le porte chiuse da sempre

Puoi entrare in tutte le grotte

Puoi macchiare di rosso la seta bianca dei bachi

 

Puoi spandere aghi di pino sull’acqua della memoria

farci un letto per stenderci i sogni

per stenderci il piacere e il mistero

e il rosso e l’oro

 

tu puoi, puoi, puoi, non starmi a chiedere permessi

per regalarmi la sete.

che già m’assilla senza pace e mi piace. Mi piace.

Dalla sete altra sete, come sorgente.

 

E sì. Sempre sì. Tutto sì. A te. Sì.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

.

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Ma è perché ci si dimentica…

21 venerdì Feb 2014

Posted by poetella in amore?, anima, consapevolezza, diario, empatia, felicità, foto di poetella, innamorata pazza, le cose importanti, saggezza, storia d'amore

≈ 12 commenti

Tag

amore, bellezza, musica, ti amo, tu sei diverso

azalearidotta(foto di poetella)

Ma è perché ci si dimentica (io dimentico. A volte).. Capita, no?

Se ci fosse consuetudine, che ne so, ripetitività. Uno mica si dimentica come si mangiano gli spaghetti, no? pure se è un’attività quasi artigianale, quasi artistica. Impari. E te lo ricordi perché lo fai spesso, quasi sempre. Da quando eri piccolo. E continui. Sei avvezzo. Non puoi dimenticare.

 

Ma prendi un esquimese. Uno che viene in Italia e mangia gli spaghetti. Ammesso, (e qui ci sta bene e non concesso) ammesso, dico, che impari, poi se lo dimentica. Ché da loro, negli igloo, non si mangiano spaghetti. Nessuno li mangia. E nemmeno più lui. E perde la competenza acquisita.

Deve convivere con le sue consuetudini.

Ce l’ha tutte attorno.  Ghiacci e foche e slitte e baccalà. Mangiano baccalà gli esquimesi?

 

Insomma, lasciamo perdere. Non è questo il punto.

Il punto è che se attorno hai tutte larve che vanno avanti per luoghi comuni, per si fa così e colì. Per è bene si faccia così e colì.

Se attorno hai persone che dicono che chi fa così è così e chi fa colì è colì, insomma…allora ti dimentichi. Magari stai quasi a dargli retta.

Ti dimentichi che esiste qualcuno che non è così e colì. È diverso. E te l’ha detto che è diverso. E ti sei accorta che è diverso. E senti che è diverso come vorresti essere, come provi ad  essere tu.

E tu adori sia diverso. E ti senti una privilegiata per avere a che fare con qualcuno così  diversamente meraviglioso…

 

Non te ne devi dimenticare, carina. Mai.

Chissà se la piccola azalea ha paura che mi dimentichi di innaffiarla.

Non credo.

Non credo proprio.

…

…

…

(by poetella)

Partita No.2 in c minor – Sarabande

 

 

 

 

 

 

.

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Visto? Ce l’ha fatta…

13 giovedì Feb 2014

Posted by poetella in amore?, anima, atmosfere magice, Bellezza, Bellezza della natura, consapevolezza, cosa sarà di noi?, emozione, fine di un amore, indipendenza, le cose importanti, luce, pensieri sparsi

≈ 22 commenti

Tag

amore, bellezza, fine di un amore, gioia, il cielo, serenità, tristezza

foto dal tel 043

(foto di poetella)

 

 

Visto? Ce l’ha fatta.

S’è fatto largo dietro il palazzo di fronte. Stamattina.

Sfolgorante. Sembra si sia lavato la faccia.

Ci credo, con tutta quella pioggia!

 

Insomma, il sole, oggi.

Le piccole faccende tutte illuminate.

Opzione risparmio energetico.

Anche nei pensieri.

 

E allora lascia stare.

Non ci pensare.

Non serve.

Non.

…

…

…

(by poetella)

 

 

Charlie Parker & Chet Baker – Summertime

 

 

 

 

 

 

.

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Perché stiamo lì a scavare…

11 martedì Feb 2014

Posted by poetella in allegria!, amore?, anima, aspettiamo la primavera, astrologia, Bellezza che salva, Bellezza della natura, consapevolezza, cosa sarà di noi?, diario, foto di poetella, le cose importanti, malinconia, pazienza, poesia, primavera, saggezza

≈ 12 commenti

Tag

amore, astrologia, bellezza, cercando certezze, che sarà di noi?, fotografia, paura, pazienza, saggezza, serenità

20140211_122216

 

(foto di poetella)

 

 

Perché stiamo lì a scavare…

Perché non ci rassegniamo alla pochezza delle nostre conoscenze?

Alla penombra delle certezze?alla loro labilità?

A questo limbo opaco dove si brancola e barcolla continuando a proseguire come giocattolini caricati al massimo. Che sanno, comunque, che la carica…

Beh, finiamola lì.

 

Perché ci creiamo problemucci con piccinerie che dovremmo invece guardare con sufficienza, indulgenza, magari. Dondolando un po’ il capo con un impercettibile sorriso benevolo.

Tipo quello delle mamme che guardano fiere le marachelle dei loro piccoli.

 

Ti vuoi attirare problemi più grossi? Dice lei. Se non impari  coi piccoli, arrivano i grossi!

Mi sa che ha ragione.

Che poi, noi, mica abbiamo subito orrori, torture, prigionie, deportazioni, noi, al massimo qualche sberla di papà, da ragazzine…

Ma sì, una volta, tre chilometri di spiaggia, di pomeriggio, a sberle. Ma che sarà mai!

 

Mica siamo stati sotterrati con solo la testa di fuori e le mani legate per non poter scavare…

Mica ci hanno provato con le scariche elettriche. O pestato.

O appeso a testa in giù, con una corda alle caviglie.

E ce n’è dell’altro. Ce n’è, ce n’è…

 

E allora, via!

Ma che saranno mai i nostri problumucci!

Animo!

 

Poi, una cosa è certa: i transiti planetari, per loro peculiarità, transitano.

E pure noi. Dunque, buon viaggio!

 

Che poi, tra poco, è primavera.

…

…

…

(by poetella)

.

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Che si possa conservare…

09 domenica Feb 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, Bellezza, cosa sarà di noi?, la memoria, le cose importanti, pensieri sparsi, poesia, ricordi

≈ 9 commenti

Tag

amore, fine di un amore, poesia, Ricordi, serenità, ti ricordi, vecchiaia

alla finestra(foto di poetella)

 

qui la voce di poetella

 

 

 

Che si possa conservare

pietosa memoria, compassionevole memoria

crudele memoria

che si possano conservare intatti in tasca

i colori della felicità

che c’avvampavano l’anima

l’hanno fatto, ricordi?

Che ci scaldavano la scena di questo teatro tragico

che ce la popolavano di fili d’oro

 d’argento e di malachite e lapislazzuli

e turchesi.

 

Che si possa conservare come in una scatolina

sigillata, o magari solo chiusa, socchiusa, ecco

da poter aprire a piacimento

per lasciar uscire come un fumino, come un sospiro

di quelli che fanno i vecchi e un po’ sorridono

 

un fumino da genio della lampada

che s’inchina, quando esce e dice Eccomi! Cosa vuoi, padrone?

 

Cosa voglio?

Rivoglio tutto quello che ricordo. Ridammelo. Adesso. Vuoi? Puoi?

…

…

…

 

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Apre la porta e Bello! vieni, vieni in cucina…

30 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in adoro la pioggia, amiche, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, diario, la forza dell'amore, le cose importanti, vecchie mie...

≈ 8 commenti

Tag

amiche, amore, fede, ma tu ci credi?, pioggia, sto bene, ti amo

balcone-pioggia

(foto di poetella)

.

Apre la porta e Bello! vieni, vieni in cucina, dice, mentre chiude. Sto stirando.

Niente di meglio, pensa. Fuori che piove bene bene, l’amichetta, le chiacchiere, che neanche t’accorgi che stiri. A ciccio.

 

Beh? Guarda la camicia, stira bene il colletto, poi lo spallone, poi poggia il ferro, la guarda e ancora Beh?scuotendo piano la testa. Indagando.

Al solito. Risposta secca. Smorfietta  della bocca. Accavalla le gambe. Accende una sigaretta.

Nessuna nuova, buona nuova. Tu?

Io? Iiiio? Ci  mette parecchie i e gli occhi sgranati come avesse aperto un forziere dei pirati.

Io alla grande! Cristì, proprio alla grande.

Ti si vede, sa’? bella faccia. E sorride, Cristina, niente invidiosa. Sono amiche da tanto.

Porca miseria, sessantun anni e mica ti si vedono. Ma come cacchio fai?

Come? Intanto riprende a stirare. Allegramente, come una Cenerentola serena. Infaticabile.

Come faccio? Cremette. Cammino parecchio. Mangio poco. Prendo l’Aloe.

Te lo dico io che prendi te, fa Cristina. Ridono.

 

Fuori rinforza. Proprio un bel diluvio. Pure la grandine. Si sente il rumore saltellante. Angeli che scrivono a macchina. Tutti insieme. Come ci fosse una consegna, a breve. Diluvia.

Viene giù tutto il cielo.

Battaglia di dei, fa lei, tra gli sbruffi di vapore.

Ma tu ci credi? Se ne esce Cristina.

A che?

Agli Dei. A Dio.

Ma come ti vengono?discorsi teologici, oggi? Propensione al filosofeggiamento? Ha preso un tono di scherzoso sfottimento. Sorride. E stira. Pare che da un momento all’altro si metta a cantare.

Se fosse sola lo farebbe sicuro.

Comunque no, direi di no. Non ci credo.

Cristina va alla finestra e guarda il diluvio. Magari cerca qualche luce che esca dalle nubi. Tipo film biblico. Ma  niente. Tutto nero nero. Compatto.

Eppure, dice, una volta…

Eh, una volta. Ora no.

Cioè, aspetta, aspetta, fammi capire. Cristina scandisce le parole. Sei diventata atea?

Senti, fa lei. Posa  il ferro, appoggia tutte e due le mani sulla tavola da stiro, se la guarda e Senti.

Atea, non atea. Che ne so. Io non ci penso. Messo via. Accantonato. Altro da pensare. Fine.

 

E non preghi mai? Cristina pare quasi addolorata. Quasi costernata. Incredula. Spaventata da quest’ammissione. Inquieta, come davanti a un niente nero, con qualcosa in faccia che non si sa che è.

Pregare? Certo che prego.

Ah, ecco. Si tranquillizza.

E certo che prego. Prego lui…ti prego! Dammi un bacio. Subito. Adesso. Che se no mi calano gli zuccheri!

Scema, sbotta Cristina, sconsolata. Facciamoci il caffè, va’…che amica scema che c’ho.

..

…

…

(by poetella)

e, per chi volesse un bel temporale in sottofondo…qui!

.

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Ci facciamo bastare poche parole…

20 lunedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, cose consolanti, emozione, empatia, foto di poetella, innamorata pazza, la forza dell'amore, le cose importanti, parole, tracy Chapman

≈ 11 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, luce, passione, poesia, ti amo

rami(foto di poetella)

Ci facciamo bastare poche parole

 

Oppure no. Magari cerchiamo la coda invisibile. Devono avere certo una coda invisibile.

Come la scia che lascia un pensiero. Ecco.

Devono avere un seguito nascosto, uno strascico di seta azzurra, un profumo che impregni a lungo, anche a finestre aperte.

Quando un desiderio s’espande oltremisura ogni cosa prende i suoi connotati.

Tutto si colora e scolora e colora ancora del suo abbagliante colore.

C’è riverbero.

C’è riflesso.

Ci si specchia, ci si potrebbe specchiare nel suo riflesso.

 

E allora

 noi ci facciamo bastare poche parole.

Ci saziamo della traccia che lasciano nell’aria e ce la scriviamo in petto. Come un marchio, come un sigillo. Un riconoscimento.

Ce le ripetiamo e ripetiamo per sciogliere il gusto in bocca. Anche se non riesce ad arrivare in gola.

Troppo poco. Troppa fame. Alcune, poi, particolarmente dolci, si dissolvono come grumetti di meringa.

Ma la bocca resta dolce, dopo.

Così dolce che anche quel lievissimo gusto amaro, ce n’è di gusto amarognolo, no? Anche quello, beh, via!

Va giù.

Dunque, noi, sempre affamati, ma tanto chi ci toglierà mai quella fame, chi potrà mai saziare la nostra sconfinata ingordigia, la nostra golosità?comunque, noi, almeno proviamo e

 

ci facciamo bastare poche parole

 

senza andare troppo per il sottile, senza indagare, senza chiedere. Sarà, sicuro che sarà, deve proprio essere paura. Saggi quelli che dicevano

chi si contenta gode. Certo. Ma quando?

…

…

…

(by poetella)

 

Tracy Chapman – The promise

 

 

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Cosa continui a guardare in su…

09 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, foto di poetella, le cose importanti, poesia

≈ 20 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, debussy arabesque, il cielo, nostalgia, paura, sogni, ti ricordi

verso il patio

(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Cosa continui a guardare in su

verso il cielo

appena dopo il passaggio degli stormi

il bavero del cappotto alzato grata del freddo

ché cammini veloce col freddo, tu

cosa continui a sperare ostinata

mai sazia di meraviglia

mai paga d’emozione, sconsiderata bambina che ti nascondi

dietro i miei anni, tanti anni, quanti anni!

E tu non cambi mai.

 

Sempre a cercare trasalimenti

Ti ricordi? Coglievi la fragola nel bosco e già

concentrata, cercavi l’altra.

 

Vuoi metterti buona una buona volta

vuoi farti bastare, contenta

la strabordante meraviglia del mondo

durasse anche solo un attimo

tu che sai

tu che hai avuto

tu che hai visitato le stanze della Bellezza

 

Basta cercare nuove porte, no?

Basta fare capricci se

per un po’

resti fuori, sconsolata e impaurita.

 

La Bellezza è ovunque, ricordi?

La Bellezza è ovunque e tu la attiri a te

Ché sei portatrice di Bellezza.

Te l’ha detto lui.

E a lui tu credi. Sempre.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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e poi…

07 martedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, cose consolanti, cose piacevoli, diario, dolore che guarisce, emozione, felicità, foto di poetella, il cielo, innamorata pazza, la forza dell'amore, le cose importanti, poesia, Scriabin

≈ 11 commenti

Tag

amore, amore vero, attesa, bellezza, musica antiqua, poesia, sogni, ti amo

arriva quello che aspettavi…

e il cielo si fa chiaro, anche se è

notte.

luce

(foto di poetella…felice)

Scriabin Etudeop.8 no.12

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Fortunatamente deve esserci …

02 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, Bellezza che salva, consapevolezza, cosa sarà di noi?, cose consolanti, foto di poetella, innamorata pazza, la forza dell'amore, le cose importanti, libertà, non ne posso più, poesia, saggezza, serenità

≈ 33 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, chi se ne frega, crescere, fotografia, gioia, poesia, tanto io..., ti amo

20131206_082254(foto di poetella)

 

 

 

Fortunatamente deve esserci  un folletto

uno spiritello, che ne so, uno gnometto invisibile

grosso come un moscerino, magari

che abita nella mia casa

tra questi mobili antichi, questi quadri e porcellane e mensole

e avori e legni scolpiti e dorati e bronzi e damaschi e lampassi

e sete e pizzi e lazzi, no, lazzi no

in questi ottanta scarsi metri quadri

con l’armadio piccolo e la soffitta col cambio di stagione

e niente libreria seria

 

ci deve essere qualcuno simpatico e buffo

e impunito e imprevedibile e dispettoso e burlone

nascosto

se ogni tanto, ma proprio ogni tanto

mi  scappa da ridere

e non lo so neppure io perché.

 

Ma no, dai! Lo so. Lo so, eccome se lo so.

…

…

…

(by poetella)

 

 

A Whiter Shade Of Pale – Procol Harum

 

 

 

 

 

.

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Dovremo aspettare …

30 lunedì Dic 2013

Posted by poetella in anima, atmosfere magice, attesa, basta!, Bellezza che salva, biografia..., cose consolanti, cose faticose, desideri..., diario, foto di poetella, indipendenza, J.S:Bach, le cose importanti, libertà, musica, non ne posso più, poesia, un po' di tempo per me

≈ 18 commenti

Tag

attesa, J.S.Bach, musica, poesia, silenzio, sto bene

20131103_105454(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Dovremo aspettare le ore piccoline

e che le posate siano tutte nel cassetto

ben asciugate e lucidate

e che fuori smetta di piovere oppure no

che tanto

non si sentirà rumore qua dentro

con queste finestre sigillate che tengono fuori freddo e notte

 

gioia delle muffe

che dai a ripulire

dai a ripitturare. Questa casa  che è tutta una muffa

che lo diceva Cetto: I funghi ci sopravviveranno.

Come chi era Cetto? Lo so io. E lo sanno anche i fungaioli.

Ma lasciamo perdere che perdiamo il filo.

 

Dovremo aspettare le ore piccoline, dicevo

e che si cominci a sentir russare di là per mettere

piano piano

un po’ di buona musica, di quella che ti consola

di quella che ti dimentichi del dammi e del dimmi e del fammi

di quella che dentro la stanza c’è  un roteare d’astri

azzurrini

crome e biscrome e chiavi di violino

e chiavi di porte segrete

con dentro parole tutte in fila

scartate come caramelle pronte per essere succhiate

sciolte assaporate. Gustate sorridendo.

Con la testa reclinata un po’ indietro e i capelli che diventano più lunghi

 

E i minuti che diventano più lunghi

Proprietà privata, cancello sigillato da dentro.

E guai a chi tenterà di…

via! Pussa via! Questo posto adesso è mio. Dirò. Ok?

…

…

…

(by poetella)

.

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Avessi orecchie …

29 domenica Dic 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, Borodin, cosa sarà di noi?, crescere con l'amore, desiderio, foto di poetella, innamorata pazza, le cose importanti, malinconia, morire d'amore, non ne posso più, nostalgia

≈ 23 commenti

Tag

amore, attesa, Avessi, bellezza, borodin, fotografia, mi manchi, nostalgia, poesia, sai?, silenzio, ti amo

SAM_0396_1(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Avessi orecchie per sentire

che ne so

magari un  sospiro di formica

lo scricchiolio notturno dei sogni, hai presente?

il fruscio di seta dei ricordi, molle.

 

Avessi orecchie per captare il  palpito

che fa quando plana la libertà

giù dall’altura più solitaria

e bianca e azzurra e altera

lo sciabordio della gioia intermittente

lucetta colorata clic clac clic clac

come un’onda.

 

 

Avessi affinato l’ascolto del buio

occhi di gatta verdi verdi

scintillanti.

[Quando ascolterò la tua voce, ancora?]

 

Invece, vedi un po’! queste orecchie mie

stanche

di silenzio di cella

temo si feriranno al primo scalpiccio

dell’attesa

di gioia. Che verrà.

 

Aspetto, chi lo nega?  Prima o poi verrà.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

.

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Horowitz – Chopin Waltz op. 64 n°2

29 domenica Dic 2013

Posted by poetella in Bellezza che salva, Chopin, cose oltremodo commoventi, emozione, le cose importanti, musica, pianoforte

≈ 4 commenti

Tag

amore, bellezza, Chopin, gioia, Horowitz, luce, musica, passione, poesia

.

meraviglia!

.

.

.

.

.

.

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Il rumore delle forbici da cucito…

01 domenica Dic 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, consapevolezza, cose consolanti, cose oltremodo commoventi, cose piacevoli, crescere con l'amore, cucire, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, nonni, serenità

≈ 23 commenti

Tag

Le forbici

coniglietto(foto di poetella)

 

La voce, forse…dopo

 

 

 

 

Il rumore delle forbici da cucito.

Le forbici appoggiate sul tavolo. Cicc…

Prima di riprendere il fare. Imbastire

ricamare, allungare, accorciare. Orlare.

Stringere, rammendare. C’è ancora qualcuno che rammenda?

C’è?

Che ne sa oggi una ragazzetta di quindici, sedici anni  di cosa significhi

rammendare?

 

È rotto?butta via. È rotto?

Compramene un altro.

 

Si eseguono rammendi invisibili.

Provare per credere.

Mai visti. Qualcosa, qualche impercettibile traccia della vecchia ferita

resta.

A meno che non si tratti di una stoffa particolare. Lo so, io.

Per dire, un tweed inglese. A mille colori.

I mille colori del tessuto aiutano a camuffare

le vecchie ferite.

 

Quanti colori hai tu, amore mio? E io?

Non mi pare si vedano rattoppi. È tutto ben messo.

Liscio. Ordinato.

Forse s’è riusciti a trasformare il danno in un vezzo, che so, un ricamo.

La stramatura del destino è diventata decoro distintivo. No?

Bravi. Proprio bravi.

Saper rammendare serve.

Mica lo so chi mi ha insegnato. E a te?

 

Il rumore delle forbici da cucito. Cicc!

Guarda un po’ dove mi porta.

 

Oltre a ricrearmi l’immagine di te, nonna cara

che cuci con grande maestria nella casa spaziosa e silente.

 

E io, piccola, che guardo. E qualcosa imparo.

..

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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Ma no, come faccio?

20 mercoledì Nov 2013

Posted by poetella in amiche, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, emozione, felicità, fiabe, foto di poetella, Hymne à l' Amour...., J.S:Bach, le cose importanti, passione, poesia

≈ 17 commenti

Tag

Bella Venezia, dimmi

IMG_3758

(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

…e ascoltate, che è più bello, no? dai…

 

 

Ma no, come faccio? Come faccio a raccontarti, amica mia.

Ieri, sì. Ieri.

Ti dico che no, non posso raccontare

l’indicibile.

 

Tu, piuttosto. Racconta tu.

Dimmi di Venezia, c’era il sole? Bella Venezia col sole, d’inverno

Dimmi  di voi, di te. Il dottore? Dimmi dei gatti  a rivederti e della casa

nuova.

E della cura. Parla.

Parlami tu, cara.

 

Dammi la mano e riportami su questa terra.

Ché ancora la testa mi gira, mi gira

per l’altitudine, la vertigine di quei miei mondi ritrovati

per un po’

e oggi è oggi.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

.

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E ancora, ti devi centrare, dici…

17 domenica Nov 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, Bellezza che salva, consapevolezza, cose consolanti, crescere con l'amore, emozione, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, morire d'amore, passione, pensieri sparsi, poesia

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20131117_123046(foto di poetella)

 

qui la voce di poetella

 

 

E ancora, ti devi centrare, dici

Devi smettere di salire, dici, su in cima alla più alta vetta della più alta catena di monti

(dio che aria, che vista straordinaria da lì!) per poi precipitare nel fondo più nero e fondo diecimila, undicimila. Centomila kilometri sotto. Sbatacchiata di qua e di là.

Devi trovare un centro di stabilità, dici.

Devi, dici. Solo perché…

A parte che, perché? dico io. Perché?

E comunque tu, tu che ne sai? tutti a sapere quello che. Tutti bravi. Tutti a consigliare.

Io manco a me stessa do consigli. Ma che ne so io!

E tu, il tuo cuore sotto anestesia. Il tuo cuore fasciato d’equilibrio fasullo.

Il tuo cuore in letargo. È mai stato sveglio? Senti che odore di muffa? No, io no, grazie!

 

Sì, certo,  ti devi centrare, dici

Quello scivolare di sponda in sponda galleggiando, senza conoscere lo scroscio, lo schianto. Senza trasalimenti. Senza apnee e respiri grossi a bocca aperta, quell’aria che fa girare la testa, tutta di colpo così.

Questo è il tuo centro? No, grazie! Davvero no.

La conosci? La conosci la voglia di scrivere un nome con la bomboletta sulle valli della luna, tu?

Che poi te lo guardi da lontano e ti fa luce? Un faro azzurro.

Che gira e gira e lo vedi e poi no. E lo rivedi e poi no. Ma è lì.

 

Tu che ne sai di parole come gocce d’oro fuso gocciolanti sulla pietra dei giorni.

Tu che ne sai dell’armonia delle stelle che danza in un corpo vivo, vero, davanti a te?

Ogni azione geometria di perfezione.

Ogni non azione, ancora perfetta.

 

E allora, allora smetti, ti prego

sempre con questo certo,  ti devi centrare!

 

Il mio centro è amore e attorno ancora amore e amore.

Strati d’amore concentrici

bave d’amore uscite dal cuore a ricoprire l’amore.

Una perla splendente d’amore.

 

Cosa? Quando non ci sarà più, dici?

Ma lui vive in me, cara mia.

Ormai è in me.

Non ci sarà più solo quando non ci sarò più io. Ché sarò morta.

O non ci sarò più io, sarò morta io, quando non ci sarà più.

 

Vedi te. Per me è uguale.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

.

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Ci si domandava, adesso che … (ri-post)

14 giovedì Nov 2013

Posted by poetella in amore?, anima, crescere con l'amore, diario, foto di poetella, inverno, le cose importanti, pensieri sparsi, saggezza, vecchiaia, vecchie mie...

≈ 4 commenti

Tag

si domandava

1471245_10201843751887748_2144999979_n(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Ci si domandava, adesso che a balzi alti ampi elastici

il cane nero s’avvicinava

a un niente dalla gola, ormai,

sebbene il nostro passo risultasse ancora sciolto

fluttuante, sicuro, lievemente oscillante

di spiga di tenda di pizzo di ramo di salice

sebbene i colori, ancora il rosa e il rosso e il nero e il verde

sebbene per strada ancora sguardi come girasoli, calamitati,

rapaci

 

ci si domandava comunque quando

fra quanto, come?

e poi cosa e chi e chi se non

e se. E se invece no. E poi, allora? Ma, in ogni caso, alla fin fine…

 

Ci si interrogava così, tanto per non stare senza pensare

(camminando)

 

Essendo tuttavia perfettamente a conoscenza della totale

inutilità di certi interrogativi.

Pare inevitabili, purtroppo.

 

Stupita, frattanto, di come il cielo fosse

così splendidamente, vivacemente azzurro

non ostante il meteo avesse predetto tutt’altro.

Persino rovesci, a tratti inevitabili.

 

Altrettanto inevitabilmente c’era parso opportuno, comunque

rifiutare saccenti pseudoilluminate soluzioni.

 

E poi, diciamolo, tra un passo e l’altro,

tra un passo e l’altro s’era convenuto che in fondo s’andava avanti.

 

Amen, dunque! Poi si vedrà, no?

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

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A volte, malinconicamente…

06 mercoledì Nov 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, autunno, Bellezza che salva, consapevolezza, cose consolanti, diario, felicità, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, malinconia, pensieri sparsi, poesia, speranza, vecchiaia

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foto dal tel 033

(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

A volte, malinconicamente

un po’ come nell’Assenzio di Degas, ecco,

malinconicamente mi vedo, mi sento

fotografia sbiadita

d’una me ragazza che ancora aspetta, ancora guarda ancora sente 

ancora

vorrebbe. Ancora vuole.

 

Ancora,  dai! Non è ancora ora di.

 

 

 A volte, con un’ansietà sempre più intensa m’allarmo

non che arrivi fino a Munch, comunque, a quell’orrore

a quello spasimo di raccapriccio

m’allarmo comunque a una nuova, piccola ruga tracciato d’aratro

a dissodare poi sotterrare sogni.

 

 

Altre volte, invece, compiaciuta d’un compiacimento barocco

mi guardo

coi tuoi occhi allo specchio grande del bagno

con la lampadina a luce calda

giochi

di luci ed ombre, tela di Tiziano, o Rembrandt o Rubens

 

Venere, sei la mia Venere, hai detto, ricordo

mentre mi spoglio e mi preparo per la notte

 

e buona notte, buona notte buona notte!

 

che abiterai,

forse,

spero,

possibilmente, sì,

 

che abiterai nel sogni. O no?

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

.

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Una pioggerellina che entrava nelle ossa, fitta fitta

02 sabato Nov 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, autunno, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, pioggia

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acqua-1(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Una pioggerellina che entrava nelle ossa, fitta fitta

stamattina, minuscola, conficcata tra ricordi e aspettative, piccole lance di luce, spilli,

come pensieri d’appena svegli, col chiaro che ancora si nasconde.

Si sottrae al buio un filo d’attesa

Una pioggerellina  che s’infilava ovunque, inumidiva il passato, il futuro imprevedibile.

Il presente secco.

No, non ti stupire se mi veniva facile paragonarla a. Non ti stupire, sai?

 

Una pioggerellina che entrava nelle ossa, fitta fitta

 

e due ragazzi, poi, che se ne andavano camminando sotto due ombrelli aperti, stesso colore, tenendosi per mano. Tenendosi col sorriso e le promesse false. O vere. Non so.

Ombrelli identici. Nuovi nuovi. Solo uno più grande, uno più piccolo.

Stesso negozio, sicuro, stesso giorno insieme a comprarlo.

Fondersi. Arrivare a non vedere più dove comincia uno e finisce l’altro.

Ah! la giovinezza.

 

E noi? Dove andrà a finire tutto questo? Dove andremo mai?

 

Vedi, sto scrivendo da un po’ questa nostra storia.

Scrivo, cancello. Riscrivo. Leggo e rileggo. Correggo.

 

E dire che il bravo scrittore conosce sempre il gran finale.

Storia e resto. Sviluppi. Accadimenti vari. Epilogo, morale. Note e bibliografia.

Sa tutto dall’inizio, il bravo scrittore.

Non sono brava io, pare.

 

E questo mio quadernino a righe che scolora via, all’infinito, e lento si diluisce l’inchiostro,

questo mio quadernino scritto e riscritto.

Troppi fogli, troppi segni fitti fitti, pieni da cancellature.

Ma ormai, che cancelli a fare?

Come le spiani le righe e i monti.

Come riempi i fossati?

 

Ogni tanto c’è un disegno, sai? ci volo su.

Mi piace guardare i disegni belli. Mi ci metto dentro. Piccola piccola, sorvolo zolle di malinconia.

Sono un po’ stanca di farci il sole che ride, sui miei paesaggetti.

Ed è inutile, davvero inutile piantarci  margherite di plastica.

Mai avuto profumo, quelle.

 

Profumo intenso di rosmarino sulla Tiburtina, stamattina.

Strano. Come non chiedersi da dove venisse?

E per quanto ancora.

 

Bene. Lasciatemi qui, vi prego, un po’ qui, occhi socchiusi ad annusare la meraviglia.

 

Intanto potrei guardare un po’ al passato

contando le perle della mia collana.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

.

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Il fioraio m’ha regalato un fiore…

25 venerdì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, cose consolanti, cose piacevoli, diario, emozione, foto di poetella, Hymne à l' Amour...., le cose importanti, poesia

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20131025_215233(foto di poetella)

 

 

 

Il fioraio m’ha regalato un fiore

oggi. Ero andata per del concime e una piantina.

piccole roselle salmone, che poi è una begonia, la piantina, ma bella

bella come una giovanetta a Pasqua, col vestitino rosa

che non si porta più.

 

Attorno c’era una festa, un gozzovigliare di colori

Un parapiglia.

C’erano ciclamini, è la stagione, orchidee altere e gloriose

bianche rosa panna

affogate nel verde lucido dei benjamin e delle yucche e delle gardenie

tutte che si stringevano compatte

tutte a vantarsi del profumo

e garofani e  rose, ah! Le rose,e  i gigli e quello strano fiore che m’ha regalato

appunto, profumo da stordire

sembrava una fresia, ma no. Non so. E lui non sapeva.

Piace a mia moglie, dice. Io porto a lei tutti i giorni. Parla così.

 

Mica tutti i fiorai conoscono i nomi dei fiori.

Che importa il nome?

 

Se non do il nome a quello che provo per te

non importa, no?

Ché io lo so cos’è. Com’è. Quant’è.

…

…

…

(by poetella)

O rosa bella – ballata

 

 

 

 

.

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ricordando…ti dico

19 sabato Ott 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, Bellezza che salva, cose consolanti, dolore che guarisce, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, musica, poesia, ricordi

≈ 13 commenti

tramonto(foto di poetella)

 qui la voce di poetella

 

E, comunque, la sai la meraviglia del silenzio, no?

Le cose ferme, dopo,  la finestra chiusa

Sì, lasciamoli fuori

tutti lì, lontani

 

siamo al sicuro qui, amore mio.

 

I tuoi occhi nella penombra

brillano

più di due satelliti di Venere

 

Se Venere ne avesse, poi. E non li ha.

…

…

…

(by poetella)

François Dumont – Berceuse Op.57 at Chopin

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Poche parole, oggi…

15 martedì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, anima, atmosfere magice, Bellezza che salva, biografia..., cose consolanti, cose piacevoli, emozione, felicità, foto di poetella, le cose importanti, passione, Scriabin

≈ 15 commenti

dalla finstra(foto di poetella)

 

 qui la voce di poetella

Poche parole, oggi

e chi lo dice che servono le parole

il colore, il suono delle parole il sapore

 

chi lo dice che si deve spiegare misurare

definire indagare raccontare confessare

scavare

analizzare ritrattare confermare.

 

Per quanto mi riguarda mi sono bastati quei tuoi occhi di celeste dipinto

e le mani e i capelli mischiati, i tuoi, i miei

e il resto, oggi. Ovvio.

Che poi, Anima bella! hai detto. E qualche altra cosa che non scrivo.

Me la tengo per me..

 

Lo sai?Abbiamo composto il nostro poema più bello.  D’amore. Oggi,

 

quasi, quasi completamente in silenzio.

…

…

…

(by poetella)

Gilels plays Scriabin  Etude op.2 no. 1

 

 

 

 

 

 

 

.

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ok…si comincia…

12 sabato Ott 2013

Posted by poetella in Bolano, comunicazione di servizio, da leggere, le cose importanti, musica

≈ 23 commenti

bolano

questo!

(963 pagine…)

‘ngorno!

e…MUSICA!

.

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È indubbio che tu non sia [non sia mai?]…

04 venerdì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, Bellezza che salva, consapevolezza, emozione, foto di poetella, indipendenza, le cose importanti, libertà, pensieri sparsi, poesia

≈ 18 commenti

nubi e...(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

È indubbio che tu non sia [non sia mai?]

non sia più nelle mie consuetudini.

In quel racimolare schede traforate di giorni

catalogare mansioni e missioni

riordinare armadi e previsioni.

 

Ascoltare fruscii o concerti interi dedicati

da non so chi, non so perché.

Ma va bene così.

 

È indubbio che tu non sia [non sia mai?]

non sia più nelle mie consuetudini.

 

Cosa potrebbe mai essere consueto in questo

lampo che ogni tanto m’abbaglia

e non per la mia rinomata miopia

né per un mai imparato corretto uso

d’occhiali da sole.

 

Ho imparato invece a barcamenarmi

tra una nota e l’altra, un fiore, una voce

che non è la tua, lontana

ma la mia, che, stranamente

non ostante…

 

ancora e sempre canta. Di te.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Perché posso essere me, ti ho detto. Tutta intera…

24 martedì Set 2013

Posted by poetella in alchimia, amore?, anima, atmosfere magice, Bellezza che salva, Brian Eno, consapevolezza, cose consolanti, cose piacevoli, crescere con l'amore, empatia, fedeltà, felicità, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, libertà, poesia, serenità

≈ 6 commenti

SAM_0929(foto di poetella)

 

qui la voce di poetella

 

Perché posso essere me, ti ho detto. Tutta intera.

E sorridevi. E facevi di sì, con la testa. La mano che m’accarezzava una coscia. Su e giù, piano piano. Brezza d’alba.

Posso essere me, capisci? Niente da nascondere e niente da caricare, potenziare. Niente da ridurre, da stemperare, da diluire in risatine imbarazzate. Niente da sottovalutare, passare dietro le spalle, mettere sotto una coperta, niente da girargli la schiena e dire Io? Io no! Ma ti pare. figurati!

Niente per catturare l’attenzione con i soliti squallidi inganni.

Niente di Va beh, dai, fa niente.

Niente di Magari un’altra volta, dai. Un’altra volta, vedrai.

 

Perché posso essere me, tutta me, ti ho detto. Tutta intera.

Ecco perché. E  sorridevi, sorridevi. Sei stupendo anche quando sorridi, lo sai, sì?

 

Niente tentennamenti, niente filtri o colini, niente setacci, niente imbuti per far calare giù qualcosa di troppo grande in qualcosa di troppo piccolo.

 

Tutto giusto, tutto perfetto. Tutto scorrevole. Tutto naturale, amore mio.

 

Acqua e sapone di Marsiglia.  Io e te. Ecco perché.

…

…

..

(by poetella)

 

 

 

Brian Eno – An Ending

 

 

 

 

 

 

.

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Ormai nove lunghi giorni…

17 martedì Set 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, autunno, consapevolezza, cose consolanti, crescere con l'amore, dolore che guarisce, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, libertà, saggezza, serenità

≈ 6 commenti

quasi sera(foto di poetella)

 

 

Ormai nove lunghi giorni, mio caro. Una bella prova. Superata.

I passi più o meno disinvolti. La strada, fortunatamente, conosciuta. Si prosegue.

Riuscendo persino a superare imprevisti.

Beh, nove giorni. Silenziosi. Operosi.

S’è imparato che non è certo il cinguettio forsennato a farsi canto.

Basta una melodia lontana, scritta nello spartito dei ricordi. Chiuso. Sul pianoforte.

La certezza di un possibile preludio.

Il tendone del palco chiuso. Con dietro ombre.

Basta, questo.

 

Tutto senza troppa fatica, direi.

Sorpreso? L’allieva impara.

L’immensa, mutevole, straordinaria varietà dell’accadere, il fiore, l’ocra e il rosso e il bruno, le nubi, il vibrare della luce.

E gli incontri, gli scontri, gli scambi e il dire, il dare, il fare

L’immensa, la davvero immensa e mutevole varietà dell’accadere ha riempito ogni fessura, ogni crepa, ogni varco, ogni bocca che avrebbe altrimenti cantato, o gridato o piagnucolato il tuo dolcissimo nome.

Che sia questo il vero segreto?

 

Lo sai? c’è una stanza vasta, in me, dove posso sostare ormai senza angosce,

senza pretese, senza spropositate attese,

senza sconsiderati desideri, semplicemente colma di luce.

 

E s’è imparato a cantare in polifonia. In accordi in tonalità minore.

Una corale accorata con la voce di tutte le cose. Armonica. L’universo intero danzante. L’universo di cui noi, noi due, io e te, mio caro,  

non siamo che minuscoli punti di luce accoccolati tra le stelle.

 

Ci sarà l’incontro. So che ci sarà. Ma il coro festante mi distrae.

M’invita alla partecipazione gaia.

Si caricherà la nostra energia quando… Certo. Si caricherà, si farà più potente, vicini.

Ma, sai? sospetto che non sia indispensabile.

Non dico che, quando avverrà il contatto non sarà ovviamente meraviglioso.

Ma, e questa è la grande conquista che ti devo, mio caro,

tutto è già meraviglioso anche così.

Grazie a te sono sole. Carico di potenza luminosa.

E brillerò, fino a che avrò energia bastante.

 

Poi verrà il silenzio dell’universo quieto.

…

…

…

(by poetella)

 

 

Borodin. String quartet n° 2 in D major- Notturno

 

 

 

 

.

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– senti ‘sto giochetto…

16 lunedì Set 2013

Posted by poetella in amore?, consapevolezza, cose piacevoli, desiderio, foto di poetella, giochi, le cose importanti, pioggia, quasi racconti

≈ 15 commenti

Tag

borodin

img_3916(foto di poetella)

.

– senti ‘sto giochetto

– mh?

– guardi la targa di una macchina che passa

– beh?

– se c’è l’iniziale dell’amore tuo…

– (…)

– guardi il numero vicino

– ok, beh?

– se è un uno…ti pensa

Camminano. Sta per cominciare a piovere

 

– se è un due, ti ama. E se è un tre, gli sei indifferente. Mi segui?

 

Si guardano.

– vai…

– se è un  quattro ti detesta!

– addirittura!

– e zitta! Senti. Se è un cinque…

– un cinque?

– vuole…

– vuole?

– beh…

– e parla!

– portarti a letto

 

Pioviccica. Aprono gli ombrelli

 

– se è un sei… ti amerà per sempre. Un sette, vi vedrete a breve. Un otto, è cotto…un nove, ha nostalgia di te. E uno zero…ti mette le corna!

– hai finito?

– oh yes!

– quanti anni c’hai te?

– cinquantaquattro.

– Ecco. Io, domani, faccio sessantuno

– beh?

– ma fammi il piacere, va! Scema!

 

Ridono. Camminano veloci. Piove. Quasi arrivate

– ma…

– che?

– vale anche per le macchine parcheggiate?

…

..

..

(by poetella)

 

 

Borodin-PetiteSuite-

 

 

 

 

.

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potremmo forse mai dire….

14 sabato Set 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, attesa, consapevolezza, cose consolanti, crescere con l'amore, dolore che guarisce, foto di poetella, indipendenza, la forza dell'amore, le cose importanti

≈ 2 commenti

Tag

altra storia, fantasia, strada

camminando(foto di poetella)

 

qui la voce di  poetella

 

 

 

Potremmo forse dire d’essere arrivati?

Noi che ce ne stiamo qui, a guardare, come dalla terrazza sulla  vasta baia.

Noi che osserviamo e sorridiamo del calmo piatto e delle creste d’onda

Del sorgere, del tramontare.

Noi che sorridiamo anche del buio e della pioggia.

E dello scirocco e del maestrale.

 

Noi che sorridiamo come una statua del Budda, il sereno. Il lago.

potremmo mai forse dire d’essere arrivati?

Noi  che il dolore, la gioia, la paura, la fantasia.

Noi che la speranza e la pace

della totale sua assenza.

Noi che non aspettiamo, aspettando.

Non cerchiamo, cercando.

Noi che sì e no. E forse.

potremmo forse mai dire d’essere arrivati?

 

Non credo. Ce n’è di strada da fare.

Anche solo riuscire a non prendersela per quelli

che non lasciano il bagno come vorrebbero trovarlo.

Come faccio io. Come fai

tu.

 

Ma questa è un’altra storia. Certo, dico io.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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Dice, mi voglio fare un giardino zen.

11 mercoledì Set 2013

Posted by poetella in anima, Bellezza che salva, consapevolezza, cose consolanti, cose piacevoli, Debussy, desideri..., foto di poetella, le cose importanti, vecchie mie...

≈ 17 commenti

Tag

giardino zen

foto dal tel 033(foto di poetella)

Dice, mi voglio fare un giardino zen.

Dice, Sai, quei giardini…lo sai com’è?

Che c’è quel pietrisco bianco, mica proprio un pietrisco. Che ci puoi scrivere sopra. Sai? dice, dietro quella pianta di fico selvatico. Quella che non ha mai fatto un cavolo di frutto. Poverina. Mica colpa sua. Lì, insomma, in quel rattangolino d’ombra.

Accanto alla legnaia, a nord.

Piccolo, sa! Hai presente? Che non mi ci cresce niente, lì.

Mica lo so come mai, dice. Mica lo so. C’ho piantato un sacco di cose.

Diverse. Niente.

Non mi piglia niente, lì.

Allora, dice, ci volevo fare un giardinetto zen.

Che tu vai lì e mediti. E magari scrivi qualcosa sul pietrisco. Che mica è proprio pietrisco.

Me l’ha detto Gustavo, come chi è? dice, il giardiniere, no?

Ma lo sai? vuole 1700 euro. Ché quel pietrisco è polvere di marmo. Apposta costa così.

Mettici del brecciolino, dico io.

No, dice lei. Sul brecciolino mica ci puoi scrivere.

Con la polvere di marmo bianca, bianchissima, vedessi! Co’ quella sì.

E ti siedi lì, una panchettina piccola, solo a un posto. Magari una piantina in vaso, non so di che,  ti siedi lì, E mediti. E se vuoi fai i disegnini sul pietrisco.

E poi li cancelli.

E l’ansia va via.

Dice.

 

E fatti ‘sto giardinetto zen, allora. Magari con la sabbia di fiume, dico io.

No, dice lei. La sabbia di fiume mica è bianca.

È importante il colore, dice lei.

Tante cose sono importanti per riconquistare la calma, no? Dice.

Ci vuole il bianco. Fare largo. Spazio. Scriverci su. E cancellare.

 

Ma, dico io, non te lo puoi fare in testa il giardinetto zen?

Ti fermi, ti fai il bianco dentro, scrivi e poi cancelli.

 

E tutto va ok. no? No?

…

…

…

(by poetella)

 

Debussy – Sarabande from Pour le piano

 

 

 

.

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E allora scrivimi, via, scrivimi di te…

07 sabato Set 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, attesa, cose consolanti, crescere con l'amore, desideri..., foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, nostalgia

≈ 9 commenti

Tag

cello sonatas, gemme, ti adoro

nubi bianche nere(foto di poetella)

 

 

E allora scrivimi, via, scrivimi di te.

Scrivimi, che queste ore piccine, senza splendore, senza gloria, queste ore inginocchiate, striscianti, a guardare per terra, e attenta a come ti muovi, sa’? attenta a come ti giri,

queste ore solitarie in mezzo a mille voci, mille e mille visi, un tratturo d’elefanti, processione di formiche, mille e mille voci che non sono la tua, queste ore imprigionate in antiche scelte fatte da una me che era un’altra. Rinnegata. Scacciata dalla faccia della terra e tornata a chiedere i resti e darne,

queste ore incapsulate nella griglia dei devi qui, devi lì,

queste ore filacciose non mi passano mai, amato mio. Mai.

 

E allora scrivimi, via, scrivimi di te.

Dimmi, dimmi del piccolo e del grande, dimmi degli ulivi, dei mirtilli e dei piccoli animali sotto terra. Delle prime gemme e dell’ultima foglia secca.

Del sorriso e del sospiro. Dello sbadiglio e del sobbalzo, ce n’è di sobbalzi, lontano da me?

 

Dimmi dei gatti, di quei due gatti, beati loro, che respirano la tua aria. La tua benevolenza.

Dimmi la calma, l’attesa. Dimmi la rabbia. le poche volte che c’è.

 

Scrivimi, che le parole riempiranno di te gli incavi del silenzio.

Le parole sembreranno conchiglie lasciate sulla sabbia da un mare misericordioso.

La tua voce nelle conchiglie.

 

Quella tua voce d’eterno ragazzo, d’eterno ragazzaccio, scroscio di sorgente.

Quella voce che anche se dice solo Ehi! Ehi! al telefono, solo se dice Ehi! è come se ogni volta,

ogni volta dicesse Ciao, Belladonna! Ti adoro!

 

Perché io la so, quella voce Io so che così è.

…

…

…

(by poetella)

Rachmaninoff -Yo Yo Ma – Cello Sonatas

 

 

 

 

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