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di questo cazzo di calcio!
Basta.
Isoliamoci!
cuffiette e …
musica!
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Mahler – Adagietto della 5ª sinfonia
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06 domenica Apr 2014
Posted Mahler
in.
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di questo cazzo di calcio!
Basta.
Isoliamoci!
cuffiette e …
musica!
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Mahler – Adagietto della 5ª sinfonia
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15 sabato Feb 2014
e la bellezza…
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21 lunedì Ott 2013
Posted autunno, figli, foto di poetella, Mahler, malattia, malinconia, musica, padri e figli, papà, pazienza, ricordi
in
È adatto. Mahler è adatto a questo cielo.
Anche a te, papà. È adatto.
C’è questo morire piano piano, questo arrotolarsi attorno a un filo di luce. O di speranza. E tu cosa speri, papà? Basta, hai detto, voglio morire. Sono stanco.
Sarà vero che vuoi morire? Non credo. Lo so, lo so. Lo so che vorresti.
Ah, Mahler… c’è questa stanchezza nelle note. Questa stanchezza infinita, dolente, questa desolata rassegnazione. Questo cedimento continuo. Di cera sgocciolata. Molle. Di foglio di giornale sotto la pioggia. Non lo toccare che si strappa.
Non lo toccare che lo sfinisci.
Sei così magro, papà. Un’ombretta impalpabile. E dire che mi facevi tanta paura, da piccola.
Sei un’ombra, ma non ti passano ombre negli occhi quando racconti.
Sempre le stesse storie. No, di Zonderwater è un po’ che non lo racconti.
Adesso tocca alle fidanzate.
A quando eri bello, giovane, forte e pieno di un tracciato splendente di vita che poi hai fatto.
Ok, ok, proprio splendente no, ma dai. Non è stata male, no?
Devi camminare di più papà, se no te lo scordi! Ti vengono le piaghe. È già successo. Lo so che non ti ricordi.
Non ricordi niente di poco fa, o un po’ di più.
Solo settant’anni fa. Settantacinque anni fa.
Quando amavi. E t’amavano. Dai, racconta. Ma sì, racconta.
Di Anna, di Maria, di Ingrid, quella che non ti faceva pagare perché s’era innamorata di te, ché tu la facevi godere.
Madonna, papà!
Non me l’avresti mai detta una cosa così, prima.
Ma tu mica racconti a me. tu racconti e basta.
Lo diresti anche al prete di Ingrid, anche al medico del pronto soccorso, a quelli della visita per il rinnovo della patente.
Anche al tassista che ti porta a fare la TAC.
Basta che racconti.
Di mamma che, dopo che l’è venuta la crisi mistica t’ha fatto fare voto di castità, però, mica te lo ricordi. Com’era bella mamma, dici.
Mica te lo ricordi. Che mi sa che ha trovato la scusa, lei, della crisi mistica, ché tu eri …troppo! So’ sicura che è così.
Ne conosco un altro che è…troppo.
Ma per me, no. No, no. È giusto.
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(by poetella)
Mahler Symphony No. 4 – Karajan
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05 venerdì Lug 2013
Posted amore?, assenza prersenza, attesa, consapevolezza, diario, foto di poetella, Mahler, musica, poesia
in
Mahler: Adagietto della 5ª Sinfonia.
Comunque, se si guardava dentro, davvero dentro,
nel nocciolo più segreto
magistralmente mimetizzato tra i sorrisi a destra e a manca
se si guardava a occhi ben attenti dentro
scorgeva quel fondo struggente di malinconia silente
così dolce, così dolce sulla punta del cuore
che a sentirne il pizzicore non poteva far altro che sorriderne. Quieta. Consapevole.
Adulta.
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(by poetella)
27 lunedì Mag 2013
Tag
Ecco fatto. No, io dico, come si fa? Come si fa a leggere altro, ad appassionarsi ad altro, ci ho provato, non dico di non averci provato, un romanzo fresco di stampa in borsa, da tirare fuori sull’auto o a ricreazione, per tagliare un po’ via il mondo, dicevano che era un buon romanzo, un ottimo scrittore, ci ho provato per portare solo un po’ via quello che c’è da portare via. C’è sempre qualcosa da portare via, isolarsi, tuffarsi in un altro mondo. Leggendo.
Ci ho provato.
L’ho aperto, ho cominciato a leggere. Poi l’ho chiuso. Ed ho ripreso lui. L’unico che si porta davvero via tutto. Troppo pesante la mia borsa, sempre con uno o due libri dentro, a parte il resto, schemi di lezioni, agenda con gli impegni, fogli e fogli, appunti, versi, compiti corretti, pettine rossetto specchietto. Portafoglio. Merenda per la ricreazione. Certo, ché mi viene fame a scuola.
Insomma, l’ho aperto, ho cominciato a leggere. Poi l’ho chiuso. Ed ho ripreso lui. L’unico che si porta davvero via tutto. Che mi risucchia l’anima e me la rivolta e me la rimette a posto e poi la riscombussola e poi la rimette a posto. E lo sapevo. Lo sapevo che finiva così. Tutte le volte che leggo Lobo Antunes, poi per un po’ non posso leggere altro.
Tutto scontato. Tutto banale. Tutto prevedibile. Noioso. Letto e riletto. Stanco. Vuoto. Morto. Accidenti.
“…con il cavallo legato all’anello e le luci del paese che vanno e vengono
a seconda delle nubi che rivelano un tetto, due tetti, il cortile di una scuola
dove il vento giocava con un pezzo di carta, adesso ti metto qui, adesso
ti metto lì e il pezzo di carta si confondeva con le foglie, poverino, a guardar
bene anche il pezzo di carta una foglia, da dove arriveranno le foglie che non
ci sono quasi arbusti, ditemi, nel cortile piccoli cactus che nascevano dal
selciato, una volpe nella colombaia con una levità di mignoli e mio padre
col suo Cristo da fiera in cima alle scale e il cavallo ad attenderlo…”
da Arcipelago dell’insonnia.
di Antonio Lobo Antunes
Povera me! come faccio adesso? Non amerò mai nessuno come amo lui.
Nessuno mi darà piacere come lui.
Mai nessuno amerò come amo te.
Mai nessuno mi darà il piacere che mi dai. Lo so.
…
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(by poetella)
Mahler – Adagietto de 5ª sinfonia
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10 mercoledì Apr 2013
Tag
amore, cristo in croce, dolore, musica, poesia, ti amo, voce bella
(foto di poetella)
Dai, poteva andare peggio, hai detto.
Con quella voce bella che si sentiva che sorridevi. Si sentiva.
Sai, quando ti svegli al mattino e dalla luce che filtra dalla serranda non perfettamente chiusa t’accorgi che non c’è nemmeno una nuvola. In cielo.
Ed è così, poi. Effettivamente, non c’è.
Si sentiva che sorridevi mentre dicevi dai! Poteva andare peggio.
Peggio della carne lacerata? Dei nervi, dei tendini tagliati, dell’osso scoperto come un Cristo in croce? Peggio di così? Pensavo io. Si sentiva che piangevo?
Ci sono fiumi così larghi, così colmi, che scavano le valli, cambiano la storia millenaria delle pietre, si fanno strada gorgogliando, sopra ogni ostacolo, contro ogni destino.
E tu! Tu, uomo straordinario che, sì, beh, un po’ fa male, hai detto. E ancora sorridevi.
Sentivo il sorriso della tua voce.
Senza vedere.
Meglio. Ché non avrei retto a vedere.
La tua carne adorata martoriata, io che vorrei solo avvolgerti nella seta più liscia del piacere più raffinato. Più evoluto.
Tu, che m’hai insegnato ad accettare le piogge di fuoco, i salti nel vuoto, i cambiamenti di rotta,
le mappe perdute e le invasioni di cavallette. E di draghi.
Tu che m’hai insegnato a sorridere come sorridono i saggi d’Oriente, seduti in cima alla colonna in mezzo al deserto.
Che m’hai fatto accettare che l’aria finisse, che finisse il fuoco e sfiorissero i fiori
m’hai fatto spuntare le branchie per vivere e respirare nell’acqua fonda della consapevolezza
tu che occupi ogni stanza, segreta e no, di tutto il mio dedicato esistere.
Dedicato a te.
Tu, come acqua nel secchio sotto la fontana
che mai si svuota e mai è del tutto pieno
sappi che… ma lo sai. lo sai. come io so che…
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(by poetella)
Mahler –Adagietto della 5ª Sinfonia
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21 lunedì Gen 2013
Tag
amore, amore vero, attesa, bella da morire, gioia, mahler, poesia, sto bene
(foto di poetella)
Per tutta quella pioggia
la sarabanda di nubi e nubi e nubi
sul grigio
per la pesantezza degli occhi
un certo ritegno d’affacciarci e sperare
su fondali abitati da cornacchie
e rami spogli stecchiti ritorti soli
per il canto del freddo
imperatore con lo strascico che sfila
e si vanta
dietro i doppi vetri
chiusi – chiuse le porte – chiuse le serrande
chiuse le attese
apparentemente
Persino per il bianco dei fiocchi, quest’anno
Per quelle giornate io
per quelle giornate esaurite
già a primo pomeriggio nella misericordia
d’una lampadina a basso consumo
per questo gravame d’inverno
per questo penare d’inverno [io]
che sembra evaporare come antica
nostalgia al tempo degli incontri
per tutto questo io, adesso benedico
io benedico e benedico e canto
l’ingresso
segreto, anticipato
[zitta zitta in punta di piedi
Una bimba con le scarpe della mamma]
io canto e benedico l’ingresso
di questa tenera
giovane
trepida
profumata
scapigliata
dolce primavera dei miei giorni
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(by poetella)
–
19 sabato Gen 2013
(foto di poetella)
16 mercoledì Gen 2013
Posted amore?, Bellezza che salva, emozione, felicità, Mahler
inpoetella è stregata…
dalla Bellezza e da chi ne è portatore…
come…chi lei sa
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20 giovedì Dic 2012
(foto di poetella)
“[…]
Mi son detto, allora, (forse con il favore della notte) che comunque, comunque quelle cose che per un attimo avevo avuto dentro gli occhi, e io che le avevo guardate con stupore, tutte quelle cose, forse, erano ancora – benché non più ordinate secondo ogni apparenza, da alcuna architettura entro la quale si fosse potuto dare loro un senso, ritrovando così il giubilo della fede – altra cosa da sé (compresi noi, compreso il bambino, così libero, così fiducioso), non solamente antico fango e polvere futura, non solamente marciume annunciato, future ceneri, futuro nulla. Bensì altra cosa. E cosa? Non lo saprò mai, ammesso che non abbandoni immediatamente un simile sogno.”
Da E, tuttavia
Di Philippe Jaccottet
Marcos y Marcos- 2006
…E dunque, dunque questa sensazione, questa percezione d’altro, d’oltre, di al di là.
Di un di più.
Questa pregnante percezione.
Questa stupita, quasi incredula, vibrante percezione.
Questo sospetto di.
Questo sobbalzo, questa speranza.
Tutto questo sentire. Non è solo mio.
Ma come potrebbe, d’altra parte?
Presunzione, bella mia! No. No, invece. Felicità.
Felicità che non sia solo mio.
Felicità. Condivisione. Possibilità.
Altri, oltre me. e la coralità, in fondo è conferma. E conforto. È confronto.
Altri hanno provato questo sospetto d’eternità. D’infinitamente esteso. Imperituro, di fronte a.
E lì si parlava di un martin pescatore che balena tra i pioppi.
Io sto parlando, certo, invece, al solito, delle mie ore, benedette ore con te,
ore a un attimo dalla fine del mondo.
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(by poetella)
Mahler- adagietto de 5ª sinfonia
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17 sabato Nov 2012
Posted emozione, foto di poetella, Mahler, musica, notturno, poesia, reading..., Ugo Foscolo, video di poetella
inTag
ancora un videino di poetella….
buona visione!
09 venerdì Nov 2012
Tag
(foto di poetella)
E mentre cammini, canta!
Qualunque, sì, qualunque cosa. Ma canta.
Cinquanta minuti di cammino. Mica puoi stare a pensare.
Mica puoi a che, a come, cosa, ma quando, e se poi? Mica puoi a, comunque… Per quanto.
Certo no, certo sì. Ma allora? E se allora? E se mai allora?
Mica puoi, ad ogni passo, arrampicarti su pensieri sdruccioli, che va’ a sapere dove ti portano.
Dove ti fanno rotolare. Se ci cadi su, se poi ti rialzi. Se affondi. Se t’immergi in un baratro di terrori, di domande, di supposizioni dannatamente inutili.
Canta,
mentre cammini, ecco, canta!
Un passo e fuori l’aria e un altro passo e Mahler, o Borodin, o Piaf, che so? Fai La la la…
Quello che ti pare, ma canta. Te lo dico io. Sono io che te lo dico.
Io che me lo dico, e intanto la la la…
E intanto mh mhhhhhhhh mhhhhhhhhh…a bocca chiusa.
Ho un punto, dentro, dove nascono le nuvole.
Guarda come se ne vanno su.
Guarda come è azzurro il cielo! Con qualche sbruffetto bianco.
Piccolo piccolo. Dev’essere uscito da me. Da quel punto, cuore di nuvola.
E canto. Mi dico canta! E canto.
E guardo le nuvole.
Come quelle che m’ha fatto vedere l’altro ieri, il computer sulle gambe, sopra al piumino.
E uscivano dal display e ci avvolgevano, ci contenevano, ci proteggevano, ci nascondevano a tutto il dolore del mondo.
Eccole lì quelle sue nuvole.
Mi cantano, mi ballano negli occhi.
Ed io canto, mentre cammino, ecco, canto.
E lui con me, adesso, anche se lui con lei. Anche se lui con l’altra, con tutto il mondo, con gli obblighi, coi piaceri, con le consegne e i premi, con i sì ed i no, che importa?
È qui, negli occhi, nel cielo, sotto i passi
E io canto, cammino e canto. E sono anch’io, anch’io nuvola .
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(by poetella)
Mahler-Adagietto della V sinfonia
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14 venerdì Set 2012
Posted atmosfere magice, attesa, autunno, Bellezza della natura, camminare guardando, Mahler, pioggia, poesia
in(foto di poetella)
Mahler – Adagietto della V sinfonia
C’è da stare in allerta
arriva. Sta arrivando
parrebbe correndo, non so
Insopportabile quella lunga infocata assenza
d’essenza intrisa di tenerezza
di quiete di garbo
di garbati accordati colori.
Arriva
Già cinque foglie gialle
al rampicante in balcone, sospirano. Vedi?
Tra poco la scena
sarà concerto di rossi di ocra di bruni.
Al mattino i passi si faranno veloci o magari più lenti
già oggi è andata così,
stretti nella ruggine dell’aria frizzante di pioggia.
Vedrai, cercheremo il tepore del tè alla vaniglia
vaporando ricordi, a casa
sorridendo
senza rimpianto del trascorso fulgore d’agosto. Mai.
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(by poetella)
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07 martedì Ago 2012
Posted Mahler, poesia, Ugo Foscolo, video di poetella
inTag
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25 mercoledì Lug 2012
Posted amore?, atmosfere magice, attesa, consapevolezza, crescere con l'amore, emozione, fedeltà, felicità, foto di poetella, libertà, Mahler, poesia
inTag
(foto di poetella)
E sarà meraviglioso, vedrai, come
sempre è meraviglioso guardare
la pioggia scendere impetuosa da dietro i vetri
per un bambino che non ha paura
per chi è bambino sempre
e non ha paura
quasi più.
Sarà meraviglioso come guardarsi
le mani pulite lavate via tutte le scorie
del passato
le mani aperte verso il cielo
lo so. Sentimi. Sarà meraviglioso
per noi che conosciamo la grandezza
che sappiamo lo stupore
che ci accende la musica
di questa nostra libertà
di prigioni slegati
ritrovata la casa
il fuoco e lo specchio.
Sarà un cantico una laude al destino
generoso e benevolo
ritrovarti
sapiente la trama che ha steso i giorni
sapienti gli occhi che hanno visto
riconosciuto
intrecciato
queste nostre anime di seta e oro
splendente veste di festa
attorno ai passi di danza. Insieme.
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(by poetella)
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17 martedì Lug 2012
(foto di poetella)
Mahler: Adagietto della 5ª Sinfonia.
Comunque, se si guardava dentro, davvero dentro, nel nocciolo più segreto, magistralmente
mimetizzato tra i sorrisi a destra e a manca, se si guardava a occhi ben attenti dentro
scorgeva quel fondo struggente di malinconia silente,
così dolce, così dolce sulla punta del cuore
che a sentirne il pizzicore non poteva far altro che sorriderne. Quieta. Consapevole.
Adulta.
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(by poetella)
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28 lunedì Mag 2012
Posted attesa, biografia..., consapevolezza, foto di poetella, le cose importanti, Mahler, malinconia
in…stare allegra.
Uno, almeno, uno molto, molto valido.
e invece… me ne sto qui a struggermi con questa musica, ed il ricordo della pioggia che poi, adesso, ha smesso…
Ma io lo so cos’è. Lo so cosa m’ammolla i pensieri. Lo so cosa m’affievolisce l’allegria che dovrei, sicuro che dovrei avere. Oggi.
lo so.
E adesso lo dico: sono due giorni che non riesco a scrivere un cacchio. E sì che ne avrei di idee…ma mi sfuggono. Non si fermano. Non le catturo.
Beh…ascoltiamo la musica, va…
Mahler – Adagietto della 5ª sinfonia
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