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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi della categoria: notturno

musica!

03 sabato Gen 2015

Posted by poetella in musica, notturno

≈ 11 commenti

Tag

Chopin, musica

 

luna1

(foto di poetella)

 

Chopin . Notturno op 27 n° 2

 

 

 

 

.

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Stanotte ho guardato a lungo la tua …

18 sabato Gen 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, cose consolanti, cose piacevoli, desiderio, diario, foto di poetella, innamorata pazza, morire d'amore, nostalgia, notturno, passione, poesia

≈ 27 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, nostalgia, occhi, passione, sogni, ti amo

20140118_124813

(foto di poetella)

 

 

 

Stanotte ho guardato a lungo la tua fotografia prima di dormire. Lo faccio spesso. Anzi devo francamente confessare che lo faccio tutte le sere. Poi spengo tutto. Ecco.

A lungo. Così teneramente, così intensamente che davvero non mi sarei stupita di scoprire che chiudevi gli occhi, quando anche io  sbattevo per un attimo le palpebre.

Che non ce la facevi neanche tu a sostenere il mio sguardo. Con quei tuoi occhi vittoriosi così fissamente puntati  nel mio cuore, i tuoi occhi temerari e spavaldi.

Altro che Tosca che guarda Cavaradossi alla faccia di Scarpia!

Altro che guru ipnotizzatore di folle.

 

I tuoi occhi così larghi con dentro tutte le onde di tutti gli oceani della terra e della luna, onde alte chilometri, onde che seppelliscono interi continenti, fanno riaffiorare valanghe di desideri, affondano navi di dubbi e le rivoltano. E ci fanno crescere le alghe. E nuotare i pesci.

Occhi con dentro tutte le sorgenti dell’amore e del piacere, della gioia e dell’attesa e dello stupore.  I tuoi occhi di quell’indefinibile azzurro che provaci a rifarlo  con gli acquerelli, provaci a rifarlo con gli inchiostri più preziosi d’oriente. Ma che!

 

Ho guardato a lungo la tua fotografia

E non c’erano le tue mani

E non c’erano le braccia e  le gambe, la curva plastica della schiena, il petto largo  e non c’era il calore del tuo corpo di febbre quando mi stringi che mi scotti.

 

L’ho guardata a lungo e poi ho spento il  display del telefonino.

E t’ho tenuto in mente sperando di portarti nei sogni. Costringerti a venirci.

Niente da fare, però. Non sei venuto. Credo d’aver sognato d’essere al supermercato con mamma. Che non c’è più da tre anni. E al supermercato, con lei, non ci sono andata mai. Forse per questo? Perché al supermercato con te non andrò mai? Vallo a capire che strana strada prendono i sogni.

Ma tant’è.

Comunque, stamattina, quando sono uscita, c’era un gran vento. Un vento caldo di primavera.

E, in aria, voci acute di gabbiani.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

John Cage – Dream.

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Entra luce a tratti

15 lunedì Lug 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, Borodin, consapevolezza, crescere con l'amore, desideri..., emozione, foto di poetella, musica, notturno, poesia

≈ 8 commenti

Tag

azalea, borodin, luce, nubi, petite suite, pianto

IMG_4596(foto di poetella)

 

 

Entra luce a tratti

in questa mia cattedrale

di desiderio

e se poi mi sporgo

[e mi sporgo certo]

dalle sue guglie oltre me

oltre noi presenti assenti al tempo

al tempio del mio cercarti

in ogni stupore in ogni bagliore

d’imprevedibile bellezza

allora

ce n’è, ce n’è che sale su

dalle note di Borodin che ascolto scende

dalle nubi gonfie di pianto [di pianto?]

respira traspira

dai piccoli fiori di una  giovane azalea

generosa. Due, nuovi, vedi?

 

Intanto imparo a conservare intatti

quei filamenti di luce

luce per quando (inarrestabile) scenderà

la notte

sul nostro essere noi.

…

…

…

(by poetella)

Borodin-Petite Suite-Nocturne

 

 

 

 

 

.

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Certo, ne ho scritte parecchie di…

29 venerdì Mar 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, biografia..., consapevolezza, crescere con l'amore, Debussy, foto di poetella, inverno, le cose importanti, musica, notturno, poesia, vecchiaia

≈ 8 commenti

Tag

amore, claude debussy, fotografia, musica, poesia, Ricordi, ti ricordi

SAM_0008

(foto di poetella)

 

Certo, ne ho scritte parecchie di poesie

d’amore. A cercare scuse per sognare e sognarne

a cercare scuse per farlo più mio.

 

Che  come negare che a volte, non sempre

a volte mi prende come una paura che si secchi l’idea

che s’asciughi la parlantina

prima o poi con l’andare dei giorni

 

Con l’andare del grigio contrastato

dai colori fluidi della mia parrucchiera esperta

e sapiente.

Ma in fondo, che paura c’è, dico io

se non quella d’apparire ridicoli, forse

a stare a giocherellare raccontare trafficare

con quelle parole d’amore

 

prima d’appallottolarle e gettarle

nel cestino della memoria

ormai la parte imparata per bene senza bisogno di voci

a suggerire

facendo un bell’Eh… sapessi,

un tempo, io…io…

Ci sarà mai un ultimo verso? Dimmelo.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Claude Debussy – En Bateau.

 

 

 

 

 

 

 

.

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poetella legge “Intesomale”

15 venerdì Mar 2013

Posted by poetella in atmosfere magice, Bellezza che salva, Brian Eno, consapevolezza, dai blog amici..., foto di poetella, le cose importanti, musica, notturno, poesia

≈ 16 commenti

.

dallo splendido blog di Intesomale…

un emozionante brano letto da poetella

ascolta poetella

IMG_4327

Confessione di Hank il navigatore

Pubblicato il marzo 15, 2013 di intesomale

Ho perso la direzione, capitano, ho perso la rotta. Sono settimane che l’ho persa. Non osavo dirvelo, ma è così.

Fino a poco tempo fa ve ne stavate seduto alla sera, sul ponte, ad ascoltare l’estate con la pelle, a fumare la vostra pipa ripensando alle vostre mille babilonie, e mi chiedevate, di tanto in tanto: dove siamo, Hank? E io vi rispondevo: A poche miglia dalla costa, non lontano dal paese dei Blemmi. Oppure: Al largo di Mumbai. O ancora: Trenta miglia a sud di Thule. Ed eravate soddisfatto, borbottavate fumo e approvazione e tornavate a immergere i denti nel bocchino, il cuore nei vostri confusi pensieri.

Ora sono giorni che ve restate lì, quasi immobile, e non dite nulla, non mi chiedete nemmeno più di aggiornarvi sulle acque che ci circondano. E io non ho ancora avuto cuore di dirvi che non so nemmeno più dove siamo diretti. E, a dire il vero, anche se lo sapessi non saprei arrivarci, perché è dal solstizio che il disegno del cielo è cambiato, la stella del nord è scappata col capricorno e io credo proprio che stiamo girando intorno. O peggio. Ho bisogno di tempo per studiare le nuove stelle, di capire se davvero è ancora il cielo quello che vedo, o se tutto questo è il sogno di un ubriaco innamorato della schiuma delle onde.

Se sono io a dubitare della volta celeste, o se è lei a dubitare di me.

Che cosa siamo, capitano? Una compagnia di matti? Pirati? Saltimbanchi del mare? Non ricordo più nemmeno quello. Cosa porto alla cintura? Una pistola o un bastoncino di zucchero? Abbiamo realmente raggiunto l’isola in cui ricordo di aver stretto tra le braccia una verità con la pelle chiara e gli occhi profondi come fori di proiettile? O tutto si confonde nel mondo come già si confondeva da anni, forse secoli, nella mia anima marcia e putrida?

Non fumate, questa sera, capitano? Per quel che serve che io tenga il timone, posso persino venire a farvi un po’ di compagnia. Fatemi posto, avanti… ma, capitano, dormite? Capitano?

Capitano?

.

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Se ne stava incastrata …

12 martedì Feb 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, Chopin, emozione, fedeltà, felicità, foto di poetella, la luna, notturno, poesia

≈ 6 commenti

Tag

amore, chopin nocturne, poesia, spicchio di luna

SAM_0397_1(foto di poetella)

 

 

Se ne stava incastrata tra quelle facce stanche

brutt’affare la metro di sera!

quelle mani abbandonate in grembo

e i piedi allineati

tutti in fila tutti smorti nelle scarpe di polvere

e fatica

tutti rincattucciati a lasciare spazio

spazio le serviva o forse no

che il pensiero, si sa

Mettiamo via dai, lasciamoli in tasca

quella interna al cappotto

calda segreta

tutti quei momenti

beata te che ti ricordi la voce

beata te che ti ricordi la luce

quel guizzo da monello negli occhi

e quel tremore

mentre dice Nessuna mai, nessuna mai come te!

 

E fuori, poi, nella notte

uno spicchio di luna che sembrava un sorriso

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Chopin – Nocturne n°1in B op32

 

 

 

 

.

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E mentre riponeva l’ultima …

27 domenica Gen 2013

Posted by poetella in attesa, basta!, Bellezza che salva, consapevolezza, desideri..., dolore che guarisce, foto di poetella, indipendenza, le cose importanti, libertà, musica, nostalgia, notturno, pazienza, quasi racconti, sigaretta

≈ 20 commenti

Tag

Calcio, desiderio di libertà, israel kamakawiwoole, rabbia, televisori, voglia di scrivere

cucina di notte

(foto di poetella)

 

E mentre riponeva l’ultima pentola, l’ultimo coperchio, ben asciugati che se no le goccioline, il calcare, l’opacità triste e scialba, mentre asciugava con energia il lavello d’acciaio, controllando ombre ed eventuali malinconie residue, dandoci dentro per vincere la battaglia della lucentezza assoluta,

mentre s’asciugava le mani  sperando per l’ultima volta, in quella giornata con quei suoni, quelle parole da due televisori in due stanze diverse, e in una era lei e doveva stare la e non poteva volatilizzarsi, nebulizzarsi, scomparire, evaporare, con quei discorsi che le trapanavano le orecchie di scialberie totalmente estranee al suo pensare, al suo sentire, mentre pensava che tra poco, finalmente si sarebbe seduta, avrebbe acceso la sua sigaretta e si sarebbe isolata da tutto quel ciarlare di palloni, azioni, scuse, esaltate urla per esaltanti azioni impossibile, ma poi possibili,

quel domandare di quanti punti, che postazioni in classifica, quello è un venduto, quello non ci capisce niente, ma perché non lo cacciano, tutti quei discorsi, e non mi venite a rompere le scatole che ormai è successo, tutti quei discorsi, io dico semplicemente che il discorso è molto particolare (ma che discorso? Ma quali discorsi?)

mentre si isolava completamente, ci provava almeno, da tutto quello che aveva fatto, sistemato, preparato, archiviato, congelato, riposto, ripulito, controllato, da tutto quello che non aveva fatto e avrebbe voluto fare

aveva pensato

 

oggi, niente leggere, niente scrivere, niente musica,  niente niente

mentre pensava così  aspirando lenta il fumo saporito della sua sigaretta serale, aveva concluso, ok! rimediamo.

Adesso si scrive. Ecco.

…

…

…

(by poetella)

 

Over the Rainbow – Israel Kamakawiwoole.

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Stamattina, sì? Ancora si pensava…

25 venerdì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, diario, empatia, foto di poetella, musica, notturno, pensieri sparsi, poesia, quasi racconti

≈ 17 commenti

Tag

alba, amore, amore vero, il cielo, musica, poesia

IMG_4912

(foto di poetella)

 

 

 

 

Stamattina, sì? Ancora si pensava… i lampioni!

Quando li vedo, esco presto la mattina, quando li vedo sono ancora tutti accesi.

Una ventina, nella piazza, li ho contati, poi quelli sulla strada.  Tutti accesi.

Aspettavo guardandoli appostata, camminando, aspettavo si spegnessero.

 

E poi, la gente. Frettolosa, distratta, certi a coppie, certi a gruppi, altri soli. Veloci.

Luce giallina dall’alto. Niente nebbia.

Belli, i colori.

Fondale grigio compatto leggermente bluastro, in lontananza, e quel giallo dall’alto.

Chissà come saranno state le città secoli fa. Prima dell’elettricità.

Chissà come saranno stati i colori della notte. Con le torce.

Tutti riflessi mobili, rossastri. Ombre tremolanti nere nere. Lunghe.

Bagliori improvvisi.

 

Chissà se ci pensa mai nessuno.

Ecco. Questo pensiero.

Chissà se ci pensa mai nessuno,

m’è venuto in testa come un folletto, uno scherzo. Un gioco.

Chissà se, in questo sconfinato pianeta accade mai che, contemporaneamente,

due o magari tre, via, quattro?persone, abbiano lo stesso pensiero.

Ma proprio lo stesso.

Formulato con le stesse frasi. Con gli stessi interrogativi.

Tutto sommato credo sia proprio impossibile.

 

Tuttavia, ci sono momenti in cui sento che tu stai pensandomi.

Una percezione quasi fisica. Tattile.

Ed esattamente come io sto pensando a te.

Con le stesse frasi.

Formulate nello stesso modo.

Sbaglierò?

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Oblivion – Piazzolla

.

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Cuscino di piume immersione lenzuola …

20 domenica Gen 2013

Posted by poetella in amore clandestino, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, desideri..., foto di poetella, musica, nostalgia, notturno, poesia

≈ 10 commenti

Tag

amore, brahms lullaby, musica, nostalgia, piacere, poesia

SAM_0014

(foto di poetella)

 

 

Cuscino di piume immersione lenzuola pulite appena messe

bianco rasatello di cotone lisce lisce come crescere

da bimbi come bere alla borraccia nel bosco

durante la salita

lisce pelle di ragazzo o di uomo eterno bambino

 

ci giriamo e rigiriamo per testarle tastarle provarle

fingendo presenze impossibili

presenti. Come fumo. O  respiro

di minuscolo insetto

invisibile.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Brahms Lullaby

 

 

 

 

 

 

.

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Fuori deve esserci ancora la luna…

02 mercoledì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, desideri..., foto di poetella, la luna, libertà, notturno, poesia

≈ 18 commenti

Tag

bellezza, cuscino, fine di un amore, il cielo, john cage, musica, nuvola, nuvole, poesia

luna tra le nubi(foto di poetella)

 

 

Fuori deve esserci ancora la luna.

Piena. Anche se sta calando dietro certe fitte nubi vaganti.

Credo ci sia movimento, oltre i vetri doppi. Aria fredda.

Ho comprato un cuscino nuovo di piume, oggi.

Saranno così le nubi, così soffici?

 

È che, non lo so, ho un grande bisogno di morbidezza.

Desiderio di un planare lieve. Sorvolare. Scivolare.

Potessi liberarmi di tutti quegli altri bisogni indotti.

O magari no. Non indotti, dico.

Ma poi che ne so.

 

Certo quello stare su, in cielo, della luna, delle nuvole

quella perfezione, quell’immobilità nel moto capriccioso

e indipendente

grovigli di condensa di sogni, 

quello stare su è davvero magnetico

forse per tutti noi. Pesanti, radicati a fondo, legati. Avvitati incernierati

carne terra e sangue.

 

Dormirò bene stanotte comunque sul mio cuscino nuovo.

Mica dobbiamo volare per forza.

In fondo basta affondare un po’ nel sonno

 

e aspettare. Che so… Oppure no.

…

…

…

(by poetella)

 

John Cage  – Dream

 

 

 

.

 

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Dunque è così che va?

30 domenica Dic 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, consapevolezza, dolore che guarisce, fine di un amore, foto di poetella, inverno, le cose importanti, libertà, notturno, poesia, vecchiaia

≈ 28 commenti

Tag

amore, dolcezza, fine di un amore, nebbia, pace, poesia, serenità, vecchiaia

SAM_0022

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

Dunque è così che va?

Uno starsene quieti, le ore equidistanti. Nessuna accelerazione. Niente fretta.

Un sorriso appena accennato, alberi nella nebbia. Cipressi, ecco.

Solo un lieve dondolio nel vento.

È così che va, che procede?

Niente particolari attese. Nessun trasalimento.

Piccole occupazioni domestiche.

Riordinare archiviare rinfrescare.

Controllare preparare conservare. È così?

 

C’è una certa dolcezza. Indubbio.

Forse un po’ dolente.

Un respiro regolare.  Una cantata larga. Comunque.

 

Salutare il gatto al portone.

Ormai s’è accasato. Risponde al saluto. Miao miao.

La giovane vicina che lascia aperta la porta dell’ascensore e aspetta che entri.

 

Poi si fa sera.

E poi notte. Sempre.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

.

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E ora…Foscolo…

17 sabato Nov 2012

Posted by poetella in emozione, foto di poetella, Mahler, musica, notturno, poesia, reading..., Ugo Foscolo, video di poetella

≈ 5 commenti

Tag

mahler, poesia, Ugo Foscolo, video

ancora un videino di poetella….

buona visione!

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La fumerei, magari, un’ultima sigaretta…

08 giovedì Nov 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, biografia..., diario, la luna, nostalgia, notturno, pensieri sparsi, poesia, sigaretta, silenzio

≈ 35 commenti

Tag

amore, cieca, distanza chilometri, lampo, luce, sigaretta

(E niente foto)

E niente musica

 

La fumerei, magari, un’ultima sigaretta

così, tanto per non andare a dormire. Per tirare un po’ avanti. Troppo presto.

Ma in fondo stare qui ad aspettare cosa? Fatto mille cose, oggi. Faccenduole. Noie.

Che potrebbe mai accadere a quest’ora. Passaggi di UFO? Comete?

Neanche nuvole, in cielo. Comunque bello. Gran bella luce.

La luna , la luna credo stia calando. Non la vedo da qui. Vedo Giove.

Un puntolo luminoso. Luminosissimo. Splende la fortuna. Dicono.

 

Però la fumerei, magari, un’ultima sigaretta.

No. Meglio scrivere. Anche se vedere il fumo salire m’è sempre piaciuto. Si tira dietro pensieri, sospiri, sogni. E li porta in alto, in alto. Come una preghiera.

Io non prego mai. Non prego più.

Freddino, stasera. Giove deve essere bello caldo, lui. Solo se si è caldi si brilla, no? No.

La luna mica è calda. Non lo so se Giove è caldo. E neanche se davvero è il pianeta della fortuna.

Mi sento confusa. Navigo tra dubbi vaporosi. Galassie di dubbi. Caldo. Brilla.  Freddo.

Come sei tu?

Luce che m’acceca.

Lampo.

Ti guardo con un vetro scuro davanti agli occhi. Per non perdere la vista.

Ti guardo da lontano. Lontanissimo.

Nessuno ti vedrebbe da questa distanza. Chilometri.

Ma io sì. Io ti vedo sempre.

Mi stai dietro la pupilla, impresso.

Tutto il resto del mondo filtra attraverso te.

Quando non ci sarai più diventerò cieca.

Facciamo finta che no, dai.

Ma mica ci riusciamo per bene. Ok, accendo. Click.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

.

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ricordi…

09 martedì Ott 2012

Posted by poetella in foto di poetella, notturno, viaggi

≈ 17 commenti

Tag

abbazia di S. Galgano, luoghi magici, musica, viaggi

ripensando ad un viaggio

e ricordando la straordinaria, magica sensazione di libertà

di quel cielo stellato a tetto…

-Musica Antiqua – Renaissance Song And Dance

.

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Ormai nove lunghi giorni…

21 venerdì Set 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, autunno, Bellezza che salva, Borodin, consapevolezza, crescere con l'amore, foto di poetella, le cose importanti, libertà, musica, notturno, poesia

≈ 22 commenti

Tag

amore vero, borodin, gioia, impara, l universo, luce

(foto di poetella)

 

 

Ormai nove lunghi giorni, mio caro. Una bella prova. Superata.

I passi più o meno disinvolti. La strada, fortunatamente, conosciuta. Si prosegue.

Riuscendo persino a superare imprevisti.

Beh, nove giorni. Silenziosi. Operosi.

S’è imparato che non è certo il cinguettio forsennato a farsi canto.

Basta una melodia lontana, scritta nello spartito dei ricordi. Chiuso. Sul pianoforte.

La certezza di un possibile preludio.

Il tendone del palco chiuso. Con dietro ombre.

Basta, questo.

 

Tutto senza troppa fatica, direi.

Sorpreso? L’allieva impara.

L’immensa, mutevole, straordinaria varietà dell’accadere, il fiore, l’ocra e il rosso e il bruno, le nubi, il vibrare della luce.

E gli incontri, gli scontri, gli scambi e il dire, il dare, il fare

L’immensa, la davvero immensa e mutevole varietà dell’accadere ha riempito ogni fessura, ogni crepa, ogni varco, ogni bocca che avrebbe altrimenti cantato, o gridato o piagnucolato il tuo dolcissimo nome.

Che sia questo il vero segreto?

 

Lo sai? c’è una stanza vasta, in me, dove posso sostare ormai senza angosce,

senza pretese, senza spropositate attese,

senza sconsiderati desideri, semplicemente colma di luce.

 

E s’è imparato a cantare in polifonia. In accordi in tonalità minore.

Una corale accorata con la voce di tutte le cose. Armonica. L’universo intero danzante. L’universo di cui noi, noi due, io e te, mio caro,  

non siamo che minuscoli punti di luce accoccolati tra le stelle.

 

Ci sarà l’incontro. So che ci sarà. Ma il coro festante mi distrae.

M’invita alla partecipazione gaia.

Si caricherà la nostra energia quando… Certo. Si caricherà, si farà più potente, vicini.

Ma, sai? sospetto che non sia indispensabile.

Non dico che, quando avverrà il contatto non sarà ovviamente meraviglioso.

Ma, e questa è la grande conquista che ti devo, mio caro,

tutto è già meraviglioso anche così.

Grazie a te sono sole. Carico di potenza luminosa.

E brillerò, fino a che avrò energia bastante.

 

Poi verrà il silenzio dell’universo quieto.

…

…

…

(by poetella)

 

 

Borodin. String quartet n° 2 in D major- Notturno

 

 

 

.

 

.

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ri-posto…

15 sabato Set 2012

Posted by poetella in amore clandestino, amore?, assenza prersenza, consapevolezza, crescere con l'amore, le cose importanti, notturno, pensieri sparsi, poesia

≈ 22 commenti

Tag

buona fortuna, cinquanta anni, tempo fa, tutta la storia

una cosa di un po’ di tempo fa…

e niente foto. Ecco.

                                                 – Certo, caro, ti pare che non lo so?

 

                                                non  sono nata ieri, e neanche cinquanta anni fa, io. Anche se  Che vuoi che contino gli anni, dici. Le so queste cose.

 I legami, gli affetti benedetti da Dio e dagli uomini, se Dio vuole e che Dio li abbia in gloria. Lo so. Lo so. Accidenti se lo so.

[le scelte degli anni, un domino infinito]

E i collegamenti e i rimandi, da quello a quell’altro. E da quell’altro a quello.

Che poi contano su di te. Poi. Quanti sono. Quanti collegamenti e rimandi. Loro contano su di te.

– Certo, caro, ti pare che non lo so?

 

                                                        T’è mai capitato di pensare a quante siano le persone che contano su di te? Non dico solo l’indiano al supermercato, un euro e Buon giorno! buona fortuna! No, non solo quello. O la vicina che ti viene a suonare per un limone. E due, tre foglie di prezzemolo, che bastano, sa? bastano. Non dico quelle persone. Dico quelle che Hai promesso. Quelle che M’hai fatto credere che hai promesso. Adesso ci conto. Non puoi non.

 

                                               Come si fa a mollare per strada i libri di favole e quelli dei conti. Fatti e rifatti. Visti e rivisti. Certo, certo, caro. Come si fa? Anche se c’è chi lo fa. Altre categorie. Cuori pelosi. Quelli che passano sui cadaveri e se ne fregano. Mai passata sui cadaveri io. Neanche tu. Scanso pure le foglie secche io, pensa te. Che ti credi. Mando fuori le mosche e i ragnetti piano piano, senza toccarli, per non fare male.

 

– Certo, caro, ti pare che non lo so?

 

                                                    Questa storia, tutta la storia che è  fatta di giorni e notti e volti, di ore, ore e ore. Passato. Passato diverso, accumulato, stratificato, concatenato. E quanti giorni, quante ore prima che noi. Quante  alle spalle prima di. Mica si possono sgrullare come i capelli sul collo e rimetterli a posto. E andare avanti. Ricominciare. Io no, comunque. Io no. E neanche tu.

Le strade si sono incrociate troppo tardi. E che bello che si siano incrociate. Che bello i tuoi occhi. Le  tue mani. Le tue labbra.

E le nostre, le nostre ore strappate al tempo, e il tempo in fiamme, quel nostro tempo fuori del tempo accecato, furente, le nostre ore chiuse in una bolla. Segrete. Segrete come la combinazione della cassaforte dei sogni. Che non si può sbandierare ai quattro venti. E come la sbandiererei io quella magia tra noi, come la griderei in giro per sentire, ripetendo, che è vero. Che non è fantasia. Che non è immaginazione. Che non è solo la materializzazione d’una speranza. La costruzione fantastica di un Anche io! Ma no, zitta e mosca. Solo noi lo dobbiamo sapere. Che poi, oltre tutto si sa, gli dei sono invidiosi.

 

– Certo, caro, ti pare che non lo so?

 

                                           Che ci possiamo mai inventare per sfrondare il passato? Cancellarlo e ricominciare.

 Zac, zac, zac e solo noi a resistere. Solo noi a esistere.

Che mi posso mai inventare per riscrivere il libro? Cambiare le tessere. Rivoltare i cappotti?

 

                                 Ce ne stiamo a fantasticare, allora, sul filo dei sogni. Impossibili. A dondolare come panni stesi, secchi e bianchi. Aspettando che le forbici, ci sono sempre delle forbici in agguato, aspettando che zac!

Zac, zac, zac e niente a resistere. Più niente ad esistere. Neanche noi.

 

                                           E quando penso ai tuoi occhi sorridenti e sereni lontani da me, quegli occhi di mare, quegli occhi d’immenso,  in altri occhi, legittimi occhi, occhi che possono farsi guardare dai tuoi ovunque, senza velarsi di nuvole, senza schermarsi di ombre. Quando  penso ai tuoi occhi  che presto perderò. Che non per me. non per me.

– Certo, caro, ti pare che non lo so?

 

                                         Quando penso che sono straniera nella tua vita, che non c’è scritto il mio nome sul tuo libro, anche se è inciso nel tuo cuore e nel mio il tuo, quando ci penso,  lo sai? Quando penso, allora ecco, per me ti dico che sarai, mentre le nuvole continueranno a vagare fregandosene, fregandosene delle colpe e delle pene e del perdono, fregandosene delle lacrime e della gloria di Dio, le nuvole, loro, fregandosene della terra che geme, lontana, per me sarai, per me resterai un dolore alle dita del piede di una gamba amputata. Che non c’è e fa male lo stesso.

 

Eterno dolore.

Eterna assenza presenza.

E io, per te, non so. Proprio non so.

…

…

…

(by poetella)

 

Bach – Cello Suite No.1 -Prelude

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C’è una parte di me…

05 domenica Ago 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, desideri..., foto di poetella, le cose importanti, nostalgia, notturno, poesia

≈ 8 commenti

Tag

luce, oblivion

(foto di poetella)

 

 

C’è una parte di me

di noi in giro per il mondo

in giro chissà lontano

raggira i sogni

                   -non ne so niente mio dio-

tra chi cosa dove

un nucleo azzurro di me di noi

chissà cosa attorno cosa negli occhi       tuoi occhi

e spargono richiami sinuose melodie fruscio

d’acque desiderio. Dove sei?

 

C’è una stilla di me in te trasportata

evaporata vagante libera. Libera?

chiara luce insinuata in qualunque buio

luce che sposa la luce

che crea ricrea la luce in te in noi

 

Aspetto ritorni

fumo che ritrova il camino

– soffiaci su

E aspetto la notte

un mondo più semplice.

Sento. Senti? La notte qualcosa riprendo

di me di noi

ridispongo tovaglia e ciotola

depongo la rosa la notte

 

qualcosa consola il silenzio. Dolce.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Oblivion (Piazzolla)

 

 

 

 

 

 

 

 

.

 

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una foto trovata in un blog…

26 giovedì Lug 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, consapevolezza, fedeltà, le cose importanti, libertà, notturno

≈ 19 commenti

Tag

buona notte, debussy arabesque

 

strano…ma se potessi rappresentare il mio stato d’animo, magari dipingendo, non so, ecco. Questo sarebbe il soggetto.

Infinita calma, nella solitudine silenziosa, appena uno sciacquio, con la bellezza negli occhi del ricordo, con la Bellezza in cuore.

 

buona notte a tutti

da poetella

Claude  Debussy – Arabesque

 

 

 

.

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l’uomo che amo…

18 mercoledì Lug 2012

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, felicità, foto di poetella, notturno, poesia

≈ 10 commenti

Tag

borodin

(foto si poetella)

 ascolta poetella

(per il Moscone…che ci voleva Malher!)

.

è  l’uomo dei passi lunghi

del balzo

L’uomo del tuffo più ardito nella verità

senza guardare dietro

o di lato o in basso

 

È l’uomo che cammina sul filo

e non oscilla.

 

Diretto. Un passo dietro l’altro

E sotto l’abisso.

È l’uomo  che governa il fuoco

sistema il ciocco

soffia via la cenere

 

E sorride alla foglia alla gemma al fiore al frutto

 

È l’uomo semplice nel semplice dell’erba

Complesso come trama di ragno

e come quella trasparente.

Come quella cattura e imprigiona.

 

Ma poi t’accorgi che è luce che ti tiene

È aria

È suono

È calore di fiato.

 

Ché lui non stringe il pugno, non serra le braccia, solleva

e piano depone sull’acqua

 

come il vento che guida la foglia al fiume. E poi al mare

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Borodin – PetiteSuite – Nocturne

.

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Eccola, arriva…

13 domenica Mag 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, emozione, foto di poetella, notturno, poesia

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(foto di poetella)

Eccola, arriva.

Fuori della finestra la notte

s’intorbida di vento.

Quella nuvola nera inchiostro simpatico

s’allarga, si spande

La città è sospesa in attesa

in allarme e da te?

 

Ecco che inizia la pantomima dell’acqua

s’alza il sipario tutti zitti zitti

stiamo per assistere al pianto del cielo

al singhiozzo accorato disperato del cosmo

discorde

da questo cantare nella stanza segreta

(e t’aspetto. Lo sai che t’aspetto)

di questo mio cuore corridore bambino

questo mio cuore velocista dei sogni.

E da te?

Già scroscia?

 

Poveri fiori spaventati

Poveri fiori serrati serrati

uno contro l’altro

uno contro l’altro fagottini di colore

Non abbiate paura.

Passerà la nube.

Porterà solo scompiglio nel progetto

di bellezza.

Solo un po’. Giusto un po’.

 

Poi ricominceremo il lavoro. Noi, diligenti.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

.

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…notte!

14 sabato Apr 2012

Posted by poetella in biografia..., foto di poetella, notturno

≈ 10 commenti

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Non c’è da fare più…(notturno)

16 giovedì Feb 2012

Posted by poetella in attesa, notturno

≈ 8 commenti

Tag

grande fantasia

 

 

 

 

 

 

 

(foto di poetella)

 

Non c’è da fare più

stasera che bere questa tisana profumata

d’erbe

che non riconoscerei

nel prato

se nel prato potessi, adesso

 

Non riconoscerei ché non conosco erbe

e alberi. Ignoro i loro nomi.

Sono una cittadina.

 

E sì che li guardo gli alberi 

mi sembra abbiano occhi, gli alberi

e una vita cosciente

tra volute di corteccia e rami

e l’erba

l’erba mi stupisce

sempre

con tutti quei suoi verdi di grande fantasia

Libera tavolozza l’erba. Grafia d’eccellenza

 

Ma non ce n’è ora

che nella mia tisaniera gialla

erba a  stordirsi d’acqua calda

e rinvenire

e riprendersi il profumo del prato

e ridarmelo generosa

 

mentre c’è tempo per ascoltare

il suono dei miei pensieri lenti

che gocciano un po’

 

aspettando che si sciolga la notte

e poi il giorno di faccende

tra macchine e sampietrini scuri e vociare

inconcludente. Aspettare che. Ma che?

…

…

…

(by poetella)

 

 

Ascolta poetella

 

 

.

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