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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi tag: amore

Ho camminato…

26 mercoledì Ott 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 18 commenti

Tag

amore, dimenticare, dopo, prima o poi, ricominciare

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(foto di poetella)

 

………………………… Ho camminato sugli aghi di pino, finalmente.

Ho sondato il terreno, cauta. Passetti di bimbo.
Tornare a sentire il terreno sotto i piedi. Riconoscerlo. Con un po’ di paura.

No. Non paura. Circospezione.
È come se si dovesse riprendere una consuetudine. Tralasciata per un po’.

Capita.
Tralasciare.
Lasciare tra. Ti sto tralasciando, amore mio, lo sai?
Devo. Si snodano giorni di devo. Di aspetta. Di dopo, poi, vedrai.

Un dopo ancora troppo lontano per starcisi a concentrare su.  

Ma arriverà.

Dunque ti tralascio, amore mio.
Ti metto un velo sopra. Ti oscuro come il cielo di oggi. Nubi spesse.
Hai visto mai, però, domani?

Non dobbiamo scoraggiarci, non dobbiamo disperare. L’hai detto.

Me lo ricordo.
Quando l’hai detto?
Come si misura il tempo? La clessidra nella mia testa non la giro più.
Per un po’, almeno. La metto via.
Chiudo il cassetto.
Apro la finestra e guardo fuori.

Arriverà  il sole. Quello torna sempre. Basta aspettare.
…
…
…

(by poetella)

.

.

 

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Come se bastasse il giallo chiaro…

21 venerdì Ott 2016

Posted by poetella in poesia

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Tag

amore, fotografia, nostalgia, Ricordi, sogni

14691111_10209647631499861_584122755195471523_n(foto di poetella)

 

 

Come se bastasse il giallo chiaro della rosa

l’azzurro cielo del plumbago o il rosso, ah, il rosso!

quel rosso quasi sfacciato delle begonie esplose di nuovo

………………………………………………. (e siamo quasi a novembre)

come se bastasse Bach, o chi per lui, nei rari silenzi di questi

giorni stropicciati e sciatti, come se potessi farmi bastare

Bach, o chi per lui, insinuato nella malinconia fitta come una coperta

di lana grossa, pesante, coprente, soffocante

come se bastasse dichiarare guerra

a Venere, fare pace con Estia e soffiare sul focolare quieta, garbata

schiva.

 

Come se potessi farmi bastare il profumo di ciambellone appena sfornato

dimenticando quello di cannella  e chiodi di garofano

 

delle tua labbra dolci-amare-amate-perdute

…

…

…

(by poetella)

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E se anche fosse arrivato il momento…

19 mercoledì Ott 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, poesia, ricordando un amore, Ricordi, vecchiaia

(un video di poetella)

 

………………………………………………. E se anche fosse arrivato il momento

se anche lei si fosse dovuta richiudere nel castello scuro e freddo,

alte pareti di pietra umida, piccole finestre e fuori un paese di nebbie e nebbie e nubi e gelo

e pioggia e grandine,

chicchi grossi così!

 un paese morto, desolato, incustodito coi cani randagi e orde di barbari a scendere ogni tanto

e andarsene bruciando erba secca

 

………………………………………………..  se anche fosse arrivato il momento

di dire addio ai prati, ai crochi in festa, alle nuvole bianche e ai sorrisi del vento e della giovinezza,

di rinserrarsi in un buio come di sottoterra, di pozzo, di fogna, di grotta senza uscita da girare e rigirare per cunicoli senza torcia, un buio di tana di lupi, di orsi, di serpi

 

……………………………………………………. se anche fosse arrivato il momento

di staccare l’ancora e lasciare che la zattera prendesse il largo nel vasto mare del destino

e magari slegare il palloncino azzurro, lasciarlo, vederlo lievitare libero su in cielo

vederlo diventare un puntolino minuscolo e poi sparire nella sconfinata, radiosa luce del suo futuro

 

……………………………………………………  se anche fosse arrivato il momento

 certo mai lei  avrebbe, certo, mai dimenticato quelle labbra di lampone e gelsomino

quegli occhi straordinari d’oceano ondoso e vasto

quella voce di sorgente di montagna che diceva

Sei bellissima! Bella da morire!

 

E questo, si diceva, questo non ha prezzo!

 

Per tutto il resto…c’è MasterCard!

…

…

…

(by poetella)

 

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mica lo so come è successo…

12 mercoledì Ott 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

amore, fine di un amore, videopoesia

un vecchio video di poetella…

che comunque…

siamo sempre lì…

 

(il testo è andato perduto… dovrei riscriverla ascoltando… ma non ho tempo)

(sorry)

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proprio due anni fa…

10 lunedì Ott 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

Tag

amore, Bellezza che salva, musica, Ricordi, vecchie mie poesie, violoncello

… scrivevo   questo.

Beh, ci ho fatto un video, va bene?

Tanto non sono più triste…

Ecco qui

(un video di poetella)

Potrà bastare la Suite per violoncello n°1
chiedo, potrà bastare per tutto il giorno il ricordo
dopo quest’ascolto ripetuto come si ripete una battuta al piano
mille volte mille volte per farla entrare nelle mani
e nel cuore
– i tuoi occhi dove sono finiti? Potrei dimenticarli, sai?-
quel ronzio appassionato, quel richiamo accorato
quell’accorato
implorante ripetuto cercare la bellezza.

Potrà bastare la Suite per violoncello n°1
a tenere bene il respiro in petto
e non farlo scappare via verso dove verso chi
-Ma lo sai verso dove verso chi! Non fare la stupida, carina! –
Potrà bastare a tenere le mani in grembo
senza cercare attorno qualcosa che non c’è senza
cercare di ricostruirlo nella schiuma del latte
e poterselo bere e tenere in se
assorbirlo trasformarlo in
per sempre mio.

Proviamo.
…
…
…

(by poetella)

 

 .

.

.

 

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è finito col suono del suo respiro…

04 martedì Ott 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, ancora tu?, Chopin, ma non dovevo non pensarti più?, notturni, Rubinstein

notturno

(foto di poetella)

 

 

……………. è finito col suono del suo respiro affannato, ansioso

poco prima la sua voce che diceva è mezz’ora che aspetto

poco dopo la mia che diceva dai! Dai, arrivo, sto arrivando!

 

Poi mi sono svegliata. Due minuti prima che suonasse la sveglia.

Il cuore troppo veloce, il respiro, non ne parliamo

…

…

…

(by poetella)

 

(ma allora non ne sono ancora fuori?)

.

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mio caro, mio da sempre e per sempre …

30 venerdì Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 13 commenti

Tag

amore, amore eterno, fine del dolore, Lettere a Lucilio, Seneca, serenità

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(foto di poetella)

 

 

……………………… mio caro, mio da sempre e per sempre amato,

come dici? Non da sempre? E invece sì. Sì, perché da sempre ho amato,

nel mio immaginario [e temuto utopico, e invece no], uno con la tua

sensibilità, la tua eleganza, la tua coerenza, la tua vivida intelligenza,

la tua creatività senza confini, senza confronti, senza freni, mai freni tu!

la tua travolgente spudorata, barocca  sensualità manifesta in ogni  gesto,

in ogni sfera, in ogni opera, in ogni parola, in ogni atto, per non parlare poi,

last but not least, della tua disarmante bellezza, che, mio caro,

avrebbe fatto crollare le mura di Gerico.

 

…………………………… ma dicevo, mio caro, mio da sempre e per sempre

amato, ieri stavo rileggendo Seneca, ma sì, le Lettere a Lucilio, e ho trovato

una  frasetta che ho cerchiato.

Te ne parlerò dopo, comunque.

Ora volevo dirti della inaspettata gioia, stamattina, nell’incontrare

una cara amica, Rosa, che non vedevo da anni e, nello scambiarci

chiacchiere e sorrisi, ah, l’amicizia! che gran bella cosa!

Come ci fossimo viste solo ieri. Un parlare fluido, una confidenza,

Una fiducia. Bello, bello, bello!

Ma torniamo a Seneca, non prima tuttavia d’averti raccontato

lo stupore felice nel vedere, era poco dopo l’alba, in balcone, che

la rosa bianca, ma anche la gialla e le roselline rampicanti, beh,

stia tutto rifiorendo come fanciulline a primavera.

E che bello starsene in  balcone con questo clima finalmente mite

e una ritrovata voglia di fare che il caldo orribile dell’estate ormai

alle spalle non stronca più.

 

…………….ma sì, mio caro, mio da sempre e per sempre amato

Seneca. Dovevo dirti di Seneca. Ora ti dico. Questa la frase:

“Cesserai di temere se cesserai di sperare”

E, nel leggere, ho aggiunto, tra me e me, e cesserai di soffrire.

 

Proprio così. Difatti non soffro più.

…

…

…

(by poetella)

.

 

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Ma io ti ringrazio, ti ringrazio e ti …

27 martedì Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 11 commenti

Tag

amore, gratitudine, sentirsi privilegiati

img_4402(foto di poetella)

 

 

…………………………………. Ma io ti ringrazio, ti ringrazio e ti benedico

come, guarda, si ringrazia e si benedice la prima giornata di tiepido solicello

dopo un inverno gelido, piovoso, rabbioso, le mani gelate, le labbra spaccate

il cuore quasi immobile, o come, ovvio, anche tuttavia si ringrazia e si benedice

la pioggia, quella che rinfresca le  afose, bollenti, stagnanti giornate d’agosto,

le zolle secche, le piante flosce, senza fiori, senza gloria, la vita esausta,

esausti i sogni.

 

………………………………………… io ti ringrazio, sì, ti ringrazio e ti benedico

ricordalo, come si ringrazia e si benedice la magnificenza del cielo stellato,

quando si ha la fortuna di scorgerlo in campagna, lontano dalle luci scialbe,

fredde, anonime della città intossicata di malumori e noia, lontano dal trafficare

quotidiano, dal rovello, lui, il cielo, largo, luminoso, tremante, come le mani

d’un amante.

 

…………………….. e allora io ti ringrazio, sai, ti ringrazio e ti benedico,

amore mio perduto, per quella partecipazione totale, assoluta, senza  deroghe

né eccezioni, ché la ragione e il sentimento, e la mente e il corpo,

(Animus, Anima, ricordi?)

e i sensi, tutti i sensi, tutti e cinque e anche il sesto, mi sa, anche il sesto,

tutto, tutto, tutto di me

ha partecipato al tripudio d’amore

 

in quegli indimenticabili anni con te.

…

…

…

 

(by poetella)

.

.

 

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oggi si fa teatro (e pubblicità!)

23 venerdì Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 12 commenti

Tag

amore, bellezza, desiderio, dopo l'amore, entusiasmo, leggere, parlarsi, raccontarsi, tenerezza, uffa! basta co' 'sti tag!

(un video di poetella)

(ma chissà chi se lo vedrà tutto… che, alla fine… è più bello!)

.

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senza paragone (il numero non me lo ricordo più)

20 martedì Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

Tag

amore, fine di un amore

 ponte della musica.jpg

(foto di poetella)

 

…………………………………… come  verificare che è forse vero quello che si dice,

come scoprire che due anni sono sufficienti, che settecentotrenta giorni

possono bastare anche se passati lentissimamente, faticosamente

come un ingranaggio senza olio, come un infinito corteo di formiche

che diciassettemila ore, per non stare a parlare dei minuti,

sono un numero adeguato, come ovviamente è adeguato, rispettabilissimo,

banalmente prevedibile, forse, il desiderio che adeguati siano,

senza ripensamenti, senza piccole falle,

senza scivoli o inciampi

 

…………………………………………………. senza paragone, dunque, come aderire

alla convinzione che i detti popolari, che la saggezza antica,

che le parole della nonna o di una vecchissima zia, della vicina di casa,

magari pure della cassiera del supermercato abbiano un fondo di verità,

sperimentata come si sperimenta da piccoli che il fuoco brucia,

che l’acqua bagna e lo zucchero è dolce, come erano dolci certi momenti,

ma tanto si sa, ormai.

È vero. Bastano due anni, o meglio ci vogliono due anni per elaborare

un  lutto. O una perdita. Che, tuttavia,  è uguale.

 

E sono appunto due anni che tu… che io…

 

Ma basta. Adesso basta. Si riparte.

…

…

…

 

(by poetella)

 

.

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Stanotte deve aver…

19 lunedì Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, fine di un amore, fotografia, nostalgia, pioggia, siccità, terra secca

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(foto di poetella)

.
.

…………………………………………………………… Stanotte deve aver piovuto,
ma io non ho sentito rumore di pioggia, come tu sicuramente non avrai
sentito il mio
……….. – Buongiorno amore mio! che tutte le mattina, tutte le mattine,
come tutte le sere
……….. – Buona notte, amore mio! ti sospiro nella mente con la segreta
speranza che le onde magnetiche, che ne so, l’elettricità nell’aria, un
filino di vento, un nube, un uccellino notturno, qualche atomo vagante
d’amore ti venga discreto a portare la mia voce, a te che chissà dove sei,
chissà mai dove sei più. E con chi. E perché.

……………………………………Stamattina la strada era tutta bagnata
e a me piaceva veder passare grosse nubi gonfie nel riflesso delle
pozzanghere come mi piaceva, tanto tempo fa, veder passare, sentir passare
le tue mani lente sulle mie braccia, fino alle mani che ti aspettavano,
cercavano, serravano, come la terra secca dei campi in questi giorni
cerca l’acqua e la trattiene anche se troppo poca ne è caduta stanotte
e adesso ha già smesso lasciando tutto che continua ad aspettare

ribollendo di desiderio
…
…
…

(by poetella)

Sonata for Oboe and Piano, Francis Poulenc. –Elégie

.

.

 

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visto che ieri…

17 sabato Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 10 commenti

Tag

amore, amore eterno, antonio lobo antunes, bellezza, Ricordi, ti amo

qualcuno (ma io so chi…) ha riletto per l’ennesima volta questo post…

lo rimetto. Anche perché è uno dei miei preferiti. Ecco.

dormiente-endimione-romano

………………………………. Che poi, vedi, quando lo leggo, quando leggo questo Antunes, questo gigante, questa fucina che rimischia stupori, meraviglie, emozioni continue e ti porta in alto, in alto come un ascensore puntato dritto verso Marte, o Andromeda, o che ne so.

………………………………… Mi guardi, bellissimo? Non mi guardare così, dai, zitto. Stammi a sentire. Gira quei tuoi occhi d’oceano, che annego, non riesco a continuare, mi perdo, m’invischio nell’acqua azzurra del tuo sconfinato, travolgente desiderio acchetato. No. Zitto. Fermo. Lasciami dire.

………………………………… Quando leggo questo Antunes, che sto lì appesa a quelle parole che si snodano compatte, come una collana di pietre dure e cristalli di rocca e ogni tanto brilla una perla e ogni tanto c’è una scheggia d’ossidiana nera nera e poi magari, c’è un sasso. Sì, un sasso che si stacca dalla collana e ti colpisce il cuore, te lo ferisce, ci fa un buco fondo che ci va a finire dentro tutto il mondo e il mondo si slarga e si schiara e t’avvolge e ti tira via e si espande dentro di te come un lago, come un mare, come…

……………………………………… fermo! Stai lì. Non ti girare. Resta immobile. Lasciami parlare mentre guardo questo tuo profilo perfetto di Endimione addormentato, questo tuo petto che respira regolare e brilla nella luce rosata di tramonto e la tua mano gioca con la mia coscia come se allisciasse la sua gatta preferita. Buono. Lasciami parlare, mentre guardo i tuoi capelli d’argento lunghi e lisci sparsi su questo lenzuolo azzurro come un’aureola attorno al tuo viso d’angelo caduto.

……………………………………. Quando leggo questo Antunes che mi dimentico di tutte le meschinità e anche le meschinità diventano splendori, certo, fasti di questa nostra piccola, umana vita di mortali che vorrebbero parlare con gli dei, e penso che fortuna, cazzo, che ho trovato questo che scrive ‘ste cose qui e lo aspettavo da una vita e mai, mai, mai, mai avrei pensato, mai penserò di trovare un altro, no vedi, mai ci sarà per me un altro, impossibile un altro

…………………………………………………………….. che fa l’amore come te.

Ridi? Non ridere, dai. Baciami, adesso.
…
…
…

(by poetella)

Wagner – Tannhauser Overture

 

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E anche se lei la questione non la …

14 mercoledì Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 11 commenti

Tag

amore, fine di un amore, poesia, Ricordi, serenità, video

 

.

…………….…. E anche se lei la questione non la vedeva più come da bambina
quando le ombre sulla spiaggia si facevano più lunghe, la sabbia umida e tiepida e il sole affondava prima, stanco, nel mare e la sera si metteva un giacchettino ché l’estate stava morendo e con lei le gioie, le corse, le risate e i teneri, giovani amori cominciavano a tirare fuori le lacrime degli addii

.
…………………. anche se lei la questione non la vedeva più come da bambina      

quando sapeva che in fondo l’estate sarebbe tornata e sarebbe bastato aspettare quegli undici mesi contando i giorni, i sospiri e le speranze e intanto crescendo e vedendo allungarsi i capelli ed i giorni

.
…………………….anche, anche se lei la questione non  la vedeva più come da ragazza
quando le feste ed i balli scivolavano inesorabili verso l’ora del ritorno a casa e tanto lei sapeva che ci sarebbero state altre feste e altri balli e magari anche altri amori, nel frattempo

.
………………………anche se lei sapeva bene, adesso, che tutte le feste erano ormai nei  cassetti del passato, le feste vere, quelle dell’esplosione della gioia come i fuochi di mezzanotte, quelle dei canti appassionati d’amore  e d’addio

.
……………………………………..beh, lei ancora sorrideva selezionando ora l’uno ora l’altro ammonticchiato ricordo, sorrideva mestamente, certo, ma sorrideva perché ne aveva.

Dio, quanti ne aveva!

Malinconicamente sorrideva, ma sorrideva ancora.
…
…
…

(by poetella)

(un video di poetella)

.

.

.

 

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dunque, è così che va?

13 martedì Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 15 commenti

Tag

amore, fine di un amore, vecchiaia, video

(un video di poetella)

.

………………………………………………….. Dunque è così che va?

Uno starsene quieti, le ore equidistanti. Nessuna accelerazione. Niente fretta.

Un sorriso appena accennato, alberi nella nebbia. Cipressi, ecco.

Solo un lieve dondolio nel vento.

…………………………………………………….. È così che va, che procede?

Niente particolari attese. Nessun trasalimento.

Piccole occupazioni domestiche.

Riordinare archiviare rinfrescare.

Controllare preparare conservare. È così?

 

C’è una certa dolcezza. Indubbio.

Forse un po’ dolente.

Un respiro regolare.  Una cantata larga. Comunque.

 

Salutare il gatto al portone.

Ormai s’è accasato. Risponde al saluto. Miao miao.

La giovane vicina che lascia aperta la porta dell’ascensore e aspetta che entri.

 

Poi si fa sera.

E poi notte. Sempre.

…

…

…

(by poetella)

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Senti qui. Sembrava un…

11 domenica Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 5 commenti

Tag

amore, attesa, mie vecchie poesie, nebbia, ricordi d'amore, speranza

(un video di poetella)

.

 

 

Senti qui. Sembrava un soldino

d’argento quel sole, stamattina

Tutte le cose sotto un velo di sposa

Le cose buone buone

Tenui, le cose, silenziose

Fasciate d’oblio

Nascoste

Buone buone, riservate

Cose garbate e dense

 

Suggeriscimi che tutto permane

dietro il tuo fiato bianco

Le case, i cedri, il cipresso

Questo mio aspettare

 

Suggeriscimi che è solo vapore

un vezzo, un gioco a nascondersi

Un attimo di stasi nella grazia

 

Ha mani delicate

abbracci, questa nebbia

Ha tenerezze.

 

Una coperta sulla pasta lievita

teneramente in crescita

Crescita morbida questa mia voglia di te

che mi si gonfia in petto

 

Nel calore, poi, sarà pane

sostanza/fragranza/ nutrimento

 

Dammi calore. Sarò pane e tu bocca.

 

Sarai pane ed io bocca. Necessari. Non sprecheremo nulla.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

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senza paragone(5)

05 lunedì Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

amore, aria fresca, Chopin, fine dellì'estate, Rubinstein

sera...

(foto di poetella)

 

 

…………………………………………………..….senza paragone

come l’aria fresca che entra dalla finestra spalancata

in questa notte senza luna, senza stelle.

Con un aereo che vola

verso di te.

E basta.

…

…

…

(by poetella)

 

.

 

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Senza paragone (4)

04 domenica Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, bellezza, fotografia, il cielo, musica, speranza

al vento

(foto di poetella)

 

 

…………………………………………….……………. Senza paragone

come questo tremolare inquieto di luce tra i sottili filamenti

delle canne lungo i fiume, a passi lenti nella banchina che costeggia

l’acqua, in fondo il biancheggiare di Ponte Milvio solitario. Assolato.

Impassibile, immutabile e fiero.

 

…………………………………………….……………. Senza paragone

come la sensazione tattile dell’incontro con la bellezza

non solo in certi occhi mai dimenticati, ma altrove. Ancora

e ancora. Nello scintillio delle luci della sera, per dire, lontane

e inaccessibili eppure presenti, a invadere il pensiero, lo sguardo.

L’aria. La costruzione pigra delle idee quasi sonnolente dell’ora.

Ormai tarda.

 

…………………………………………….……………. Senza paragone

Diverso dalla sconsolata rassegnazione di chi non aspetta

che l’ora della ritirata sperando nel sonno, con solo il lenzuolo

addosso o neanche quello. Ché l’estate non vuole finire.

…

…

…

 

(by poetella)

 

.

.

 

 

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Senza paragone (3)

02 venerdì Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

Tag

amore, elegia, fine di un amore, fotografia, musica, Poulenc, rassegnazione, ricominciare, speranza

SAM_0177.JPG(foto di poetella)

 

 

……………………………………………………………………. Senza paragone

come le note dell’oboe nella sonata per oboe e piano di Poulenc

così sinuose, così soffici e poi, improvvisamente, quasi perentorie

come perentorio, un ordine quasi divino, appunto, è questo richiamo

alla calma, alla rassegnazione, alla misura. E il piano scandisce la vicenda.

Intanto.

 

……………………………………………………………………. Senza paragone

come le catene d’associazioni di pensieri che cerchi di districare

per dare senso. Per dare direzione ai passi. Per scantonare agli ostacoli,

rimettersi in moto. Ritracciare una specie di via possibile, percorribile.

Anche a occhi chiusi. A cuore chiuso. A bocca chiusa.

A chiuso, nascosto amore.

 

……………………………………………………………………. Senza paragone

come la segreta speranza di una possibile progettualità delle ore,

ancora una volta, in prima persona, senza privilegi particolari

e neanche particolari  restrizioni, fluida, lineare, luminosa. Libera.

…

…

…

 

(by poetella)

.

.

 

 

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e, comunque, io ringrazio…

01 giovedì Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

Tag

amore, amore eterno, attesa, fine di un amore, nostalgia

questo incommensurabile amore

che m’ha regalato momenti di gioia pura

e un infinito dolore che ancora mi fa viva.

e adesso il video

e i versi, scritti quando ero felice

.

Sono tutta parole e parole

filigrana d’accenti

cantilena lenta lenta di respiri

da tenere e rilasciare

 

Sono tutta una lingua antica

una lingua dolce appena nata

deciframi

studiami

traduci

comprendi

i passaggi più oscuri

comprendi i non detti

i segreti smaniosi

comprendi i sussurri i canti

 

Ritrova la chiave del tutto

È canto poetico è verso è rima

 

Leggimi. Scorri col dito su ogni parola

Scorri con gli occhi su ogni puntino

letterina

virgolina.

Tienimi sulle gambe dei sogni

Leggi e rileggi l’inizio e la fine

Fa da padrone

Il mio libro è tuo.

Leggi il durante il quando il quanto

leggi il come, il come vuoi tu

Ché sì, a te. Sempre sì. Stregati, adesso.

 

Assorbimi in ogni silenzio/buio/ fiato che manca

Fiato che torna sospiro

 

Sfogliami fino a notte e oltre

oltre la notte e tutte le albe

E imparami. Impara i passaggi più belli

Insegnami i versi più arditi

Fino all’ultimo accento.

Fino all’ultimo punto.

 

Poi posa il libro sul petto e riposa.

 

Lascialo – lasciami lì. Dormiamo, adesso.

…

…

…

(by poetella)

.

.

.

 

 

 

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Se volesse potrebbe…

30 martedì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 11 commenti

Tag

amore, candeline, carte, fante cavallo re, fine di un amore, gorgo, riuscire a dimenticare

(un video di poetella)

.

Se volesse potrebbe

accasciarlo

questo castello di carte

Fante cavallo e re

Gira e rigira. Conta fino a tre

 

Se volesse potrebbe

soffiarci su

potente urgente clemente

Spegni le candeline batti le mani

Chiudi gli occhi fino a domani

 

Se volesse. Ah! Se volesse

sparpaglierebbe se potesse

tutta la creta in briciole secche

Di cosa fatto è un uomo polvere sei

E di cosa un amore polvere sarai

 

 

Se volesse, se lei volesse potrebbe affondare

questa dannata flotta, navi volanti, vascelli fantasma

tutta la flotta in un Maelström d’addii

 

e tempeste e ancora addii e schianti

 

Rinnegare il futuro

se volesse. Disconoscere la carne

E dissolvere il tutto

in un niente di luce più chiara

…

…

…

(by poetella)

.

.

.

 

 

 

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senza paragone (2)

29 lunedì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

amore, fine di un amore, fotografia, Gherardo Bortolotti, silenzio

20160829_142501

(foto di poetella)

 

 

……………………………………………………………..senza paragone

come il bisogno di silenzio  appagato in quest’ora sonnacchiosa

in balcone, i rumori della città attutiti dai sette piani sotto, fasciati

dall’aria azzurra, troppo azzurro! di questo cielo d’estate che non

vuole finire come non vuole  finire il mio desiderio di lontano,

gli occhi oltre l’oltre possibile da osservare, oltre i pini, oltre i tetti,

oltre quella piccola montagna azzurra verso dove sempre rivolgo

o non sempre, ma spesso il mio saluto.

 

……………………………………………………………..senza paragone

come le parole che ci portiamo dietro senza dirle, come una provvista,

un bagaglio, un sodalizio con la saggezza, e quelle che vorremmo

riprenderci per ritesserle, ritramarle, riassemblarle come nuova veste

del destino.

 

……………………………………………………………..senza paragone

come la scatola di latta dei biscotti al burro vuota di biscotti,

piena di bottoni, che potrebbe forse ancora profumare di un antico

piacere conservato  in un angolo di memoria, remoto. Perduto.

…

…

…

 

(by poetella)

.

(questi testi ispirati da “Senza paragone” di Gherardo Bortolotti, che rileggo sempre con vivo piacere.)

 

 

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senza paragone…

28 domenica Ago 2016

Posted by poetella in poesia

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Tag

amore, amore eterno, bellezza, nostalgia, nudo disteso, Renoir

Pierre-Auguste-Renoir.-Nudo-disteso-visto-di-schiena-1909

(foto dal web.Pierre Auguste Renoir- nudo disteso)

–…………………………………………………………..………….. Senza paragone

come il minuscolo gruppo di foglioline nuove alla base del ramo quasi nero

della piccola rosa, tutta potata, tutta quasi spoglia, tutta cotta di caldo,

con solo due foglie giallastre in cima, quasi morta, forse morta, forse temuta

morta e invece no.   

 

………………………………………………..………………  Senza paragone

come quel minuscolo cinguettio che si insinua lieto tra le ore del primo

mattino nella stanza ancora in penombra, ancora in silenzio, ancora

incontaminata dallo sferragliare delle piccole o grandi occupazioni giornaliere,

tessendo trame di dolcezza, d’allegria, proponimenti  di fiduciosa scena d’interni.

 

……………………………………………………..………………  Senza paragone

come il ricordo di una voce più dolce di quella dell’uccellino misterioso,

più misteriosa di quella di chiunque sconosciuto o conosciuto essere

che respira, più calda, più torbida, più amante, che ripeteva Guardati!

Ma chi sei tu? Guardati, che splendore! mentre percorrevi il mio corpo

con quel tuo sguardo, foulard di seta azzurra liscio e frusciante,

e sotto lo sguardo

 mi distendevo tiepidamente,  languidamente. Fremendo.

…

…

…

 

(by poetella)

 

 

20160823_152536.jpg

.

  

 

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Ma tu, tu dove sei?

22 lunedì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 10 commenti

Tag

amore, amore eterno, fine di un amore, J.S.Bach, musica, nostalgia, Ricordi, tristezza, video

(un video di poetella)

……………………………………………………………………….  Ma tu, tu dove sei?
Si continua a camminare. Sassi lungo la via. Aggirarli. Oppure scavalcarli. Dipende dalle forze residue. Poche. Decisamente poche. Ti credevi un supereroe, carina?sei solo una donna. E dunque.
Tuttavia, continuare a chiedersi

…………………………………………………………………… Ma tu, tu, dove sei?

Abbiamo collezionato scatoloni pieni di ricordi. Polverosi, ormai. Decisamente polverosi.
Forse non polvere. Forse s’è tutto sbriciolato. Ruggine. Resti friabili di un sogno.
Siamo svegli, adesso. Lo sai, vero, che ho smesso da un po’ di sognare.
Vivo di piccole cose terrestri. Ho lasciato le terre degli Iperborei. Da un po’.
Ma tu non lo sai. no. Credo di no. Tu non sai più niente di me. O quasi.
Indubbio che se volessi sapere, se proprio volessi, potresti.
L’aria è satura del mio pensiero. Ti basterebbe respirarne un po’ e sapresti.
Ma tu, tu vivi in altre atmosfere, ormai. Credo.
Ed io controllo l’insorgere maligno di eventuali altre piccole rughe. Niente, per adesso.
Mi riconosceresti.
Sono sempre io. Quella che chiamavi la tua Belladonna.

E lascio passare il tempo. Che cancellerà.
…
…
…

(by poetella)

–

–

–

 

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Sai che pensavo, amore mio?

17 mercoledì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

amore, attesa, fine di un amore, fotografia, mi sarei un po' stancata, nostalgia

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(foto di poetella)

.

 

…………………………………………………………….. Sai che pensavo, amore mio?

mentre l’arietta fresca delle sette di mattina trafficava tra i piccoli fiori

del plumbago e in cielo una coperta di nubi stagnava come ovatta bagnata

dopo tanto azzurro troppo azzurro,  basta azzurro! quasi a placare con quel grigio

quasi a cancellare, a scolorire, a favorire l’oblio, non trovi che il grigio sia il colore dell’oblio?

Dunque seguitiamo.

…………………………………………………. Dicevo: sai che pensavo, amore mio?

mentre spiavo la pianta delle rose, quella grande, così stanca di caldo, così

prosciugata  di forze, languente quasi di sonno, di voglia di ristoro che poi ma da dove

ma quando, per  quanto ancora? Si cambi ritmo, carina, adesso. Ci si spieghi.

…………………………………………….Ma sì, dicevo: sai che pensavo, amore mio?

analizzando le mie forze bruciate da troppo rimpiangere, troppo rimescolare

troppo sparpagliare speranze, troppo aspettare risposte negate, insomma

………………………………………….. ecco: pensavo che in teoria dovrebbe essere

 

arrivata l’ora di farla finita

…

…

…

 

(by poetella)

 

.

.

 

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Lo racconterai mai a …

12 venerdì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, amore eterno, fine di un amore, fotografia, nostalgia, poesia, Ricordi, ti amo

 

13938406_10209027880846482_2293269265265871774_n.jpg

(foto di poetella)

 

 

…………………….…….. Lo racconterai mai a qualcuno, ma no, tu no, tu non racconti! Tu tieni tutto per te. Sigillato. Chiuso nel tuo scrigno privato. Nascosto ai più. Anzi, a tutti.

E comunque ti capiterà mai di raccontare a qualcuno  di una donna che ti ha amato

– perché poi parlare al passato? – Di una donna che ti ha amato, tuttavia, oltre

oltre ogni possibilità d’amare, senza mai chiedere, senza pretendere – pretendere! Che parola! –

 

………………………………….Ti capiterà mai di ricordare e raccontare di quei giorni, pochi,

certo, certissimo, pochi, ma potenti come lo schiaffo di un padre severo,

che ti lasciano il segno per giorni  –  giorni? Giorni? –  

……………………………………………………..ti  capiterà mai di ricordare il sorriso e gli occhi chiusi

e quel cuore che ti bombardava la camicia celeste, o blu, o bianca o, quella volta, ricordi?

nessuna camicia  e qual era che batteva così forte, il mio? Il tuo?

Ma no, il tuo sempre tranquillo. Quasi sempre.

 

E comunque ti capiterà mai di raccontare la dirompente invasione dell’amore nella tua stanza rossa?

 

Anche solo di raccontartelo, così, solo un pochetto. Mai, eh?

…

…

…

 

(by poetella)

.

.

 

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Mi ti metti in mezzo…

05 venerdì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

Tag

amore, fine di un amore, Ricordi, roba vecchia, ti amo, video

(un video di poetella su una vecchia poesia)

 

Mi ti metti in mezzo

ai pensieri, traverso

e ai passi

alla conta dei questo e dei quello

al mio tempo

nostro, quando è nostro

poco, tanto?

Mettilo sulla bilancia e vedi dove va giù

 

Che dire? Che potrei mai dire

non lo so, sai?

Non sono di quelli che sanno tutto, io

Non lo so

se fosse ogni ora

ogni giorno che fa il sole e la luna

ogni tegame di pietanza preferita

cassetto/concetto da dividere

lampadina da sostituire

tra le convinzioni e i dubbi

Se fosse ogni sonno. Ogni risveglio

sulle federe bianche con lo stesso

macramè

Chi può dire se

 

Amato, amato mio! Facile

abitudine la felicità

[ci si lavora contro con diligenza

scardinando appigli]

 

 

Mi ti metti in mezzo, traverso

come intoppo, a volte

ficcato giù come il trave a Polifemo

tapis roulant verso il mio centro.

Altre.

 

La gloria, vetrata illuminata

tazza bollente di cioccolata amara

serie infinita binaria

senza lo zero

riflesso di fiamma di camino sul filo

di perle vere

dei miei giorni

 

quelle nostre ore

 

rare. Rare e benedette. Sudo, al pensiero.

…

…

…

(by poetella)

 

(ok… è roba vecchia… e lo spirito è un po’ …cambiato. Ora solo malinconia… ma i ricordi non me li leva nessuno, no?)

.

.

.

 

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La signora giocava a…

04 giovedì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 11 commenti

Tag

amore, amore eterno, fine di un amore, musica, nostalgia, rassegnamoci, Ricordi

sottacqua

.

………………………………………… La signora giocava a chiedere voce alle ombre. Che non ne avevano.
La signora si rivolgeva allora ai fiori, ma dove? Ma quali? E le nuvole, le nuvole, poi. Così irrequiete. Sfuggenti. A chi, come mettersi in contatto con le risposte?
Gabbiani? Era un po’ che non ne vedeva.
Quei suoi dove sei restavano dondolanti in un vuoto d’aria. Come sangue rappreso.
Bolle di sapone, meglio. Qualcosa di inafferrabile, trasparente. Lieve. tuttavia incombente.
E tremendamente fragile.

Non era un gioco, diciamolo.
C’era poco da divertirsi. Non che la signora avesse mai insistito sull’aspetto ludico della cosa. Sbagliando, probabilmente. Chi sapeva più di lei, la signora immaginava di sì. Chi sapeva più di lei era da sempre in grado di giocarci su. Con disinvoltura. O di mettere via il giocattolo. A giochi finiti.

Era questo il punto.
Giochi finiti.
Vai a convincere un bambino che è ora di cena.
Specie se a cena c’è una minestra.

La signora era forse ancora una bambina?

Male. Molto male.
…
…
…

(by poetella)

.
Sonata for Oboe and Piano, Francis Poulenc. 1-Elégie

(quasi un anno fa… e stiamo ancora così…)

.

.

.

.
.
.

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ah! Potessi, potessi…

03 mercoledì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

amore, Bach, desiderio, libertà, poesia, Variazioni Goldberg, video

(un video di poetella)

 

.

………………………………….…….. ah! Potessi, potessi

come quella farfalletta che svolazzava stamattina

potessi! Scegliere il fiore, la foglia, il filo d’erba

cogliere il  delicato movimento dei pollini lasciarmi

cullare dal vento come una ninna nanna

come una musichetta leggera

 

………………………………………………………… potessi lasciarmi

accarezzare  dai raggi, dall’azzurro vasto e libero come

vasto e libero se ne stava il cielo, stamattina

superbo e intangibile, alto, assoluto, intatto

senza nubi, senza dolori.

 

Potessi cogliere solo bellezza, raccogliere solo colori

aria, fiori. Favole.

…

…

…

 

(by poetella)

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tanto tempo fa… scrivevo questo

02 martedì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, amore eterno, bellezza, fine di un amore, fotografia, passione, silenzio

le sue nuvole

(foto… sua)

“…ci ricorderemo, in tempi prossimi e oscuri…questa felicità.
E ne faremo tesoro, come di un’inesauribile fonte d’energia.”

.

……………………………………………………. E tutto silenzio, dopo. Ti ricordi?

Tutto fermo. Gli oggetti dimenticati che riprendevano forma. Riaffioravano alla coscienza.

Un cuscino a terra. L’altro, no. Parte del lenzuolo sopra. I telefonini, uno accanto all’altro. Spenti, sul comodino. Risalita in superficie di tutto il reale come una bolla d’aria nell’acquario.

Pluf, pluf, pluf. Su, fino al tangibile.

Ai pochi rumori dell’intorno.

Al fri fri della veneziana in balcone, canterina al vento. Come un grilletto. Che pareva contenta.

 

Ancora immobili, noi. A tendone del teatro abbassato. Danza  finita.

Cuore lento, lento. Respiro di brezza.

Finito il maestrale e la bora

e il libeccio. Finite le onde, la burrasca. E i flutti.

 

Solo il fri fri della veneziana verdolina in balcone. I suoi palpiti.

I miei jeans sui tuoi jeans, sulla camicia bianca. Tua? Mia?

 

– io non sono un passionale, hai detto.

– No, ho detto io.

– Io non sono di quelli che uccidono, che inscenano drammi. Che sbranano. Straziano.

– No, ho detto io. Tu non sei un passionale.

 

[Con quelle spiagge negli occhi. Quelle baie. Quel respiro largo d’alberi alti. No. Tu no.

La   lentezza. Il lontano.]

 

– Tu non sei un passionale. No. Sei appassionato.

Sorridi? Questa la parola?

Fai sì? Come fai a sorridere così? Tu che ti butti in tutto quello che fai. Questa è passione. Questa.

Tutto quello che fai. Certo. Anche il piano di cottura della cucina a gas. Come lo lucidi.

 

Ti butti con passione in tutto quello che fai. Sì.

Anche lo spiare i lamponi che crescono nel tuo campo. Arrossendo come adolescenti al primo ballo. Boccucce d’angelo di Giotto.

Anche quando scatti quelle meraviglie e fermi le nuvole e me le mandi.

Tutta passione.

 

Ti butti con passione in tutto quello che fai. Sì.

Anche quando inventi un vialetto di pezzetti di maiolica, briciole di scarto, mosaico antico nelle tue mani a fare stradine per farci passare le fate. [e non me, che non ci verrò mai, lì, ma che fa?]

 

Ti butti con passione in tutto quello che fai, tu. Sì.

 

Tutto fai con passione, amato mio. In tutto t’immergi a fondo. Sempre.

 

Anche in quel gioco che, sapiente, così bene conduci

 

in quel luogo oscuro tra le mie cosce.

…

…

…

(by poetella)

Suite bergamasque, for piano, L. 75- No. 1, Prelude. Claude Debussy

(giugno 2013)

 

 

 

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È indubbio che tu non sia [non sia mai?]

19 martedì Lug 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

amore, fine di un amore, Ricordi, serenità

(un video di poetella)

.

È indubbio che tu non sia [non sia mai?]

non sia più nelle mie consuetudini.

In quel racimolare schede traforate di giorni

catalogare mansioni e missioni

riordinare armadi e previsioni.

 

Ascoltare fruscii o concerti interi dedicati

da non so chi, non so perché.

Ma va bene così.

 

È indubbio che tu non sia [non sia mai?]

non sia più nelle mie consuetudini.

 

Cosa potrebbe mai essere consueto in questo

lampo che ogni tanto m’abbaglia

e non per la mia rinomata miopia

né per un mai imparato corretto uso

d’occhiali da sole.

 

Ho imparato invece a barcamenarmi

tra una nota e l’altra, un fiore, una voce

che non è la tua, lontana

ma la mia, che, stranamente

non ostante…

 

ancora e sempre canta. Di te.

…

…

…

(by poetella)

.

.

 

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