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Ma tu dammi ancora…
06 venerdì Mag 2022
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in06 venerdì Mag 2022
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05 giovedì Mag 2022
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inMalinconicamente ignoro il nome di tutti i fiori,
l’ho detto più volte, sono una cittadina. Quelli in vaso, quelli che quando li compri c’è il cartellino, quelli sono facili. Geranio, rosa, begonia, iris, gardenia, camelia, peonia, azalea, ortensia. Quelli sono facili! Plumbago, primula, narciso, petunia, viola e violetta, garofano e garofanino, gelsomino e glicine, gerbera e miosotis
malinconicamente ignoro il nome di tutti i fiori,
l’ho detto più volte. Mai fatte passeggiate per i campi con nonni che spiegassero, raccontassero, nominassero i fiori.
Sono una cittadina. Palazzi, asfalto, aiuole più o meno fiorite. Macchine e autobus e alberi più o meno sconosciuti.
e come vorrei, invece, chiamarvi uno per uno, chi conosce il nome possiede!
voi celesti, voi viola, voi gialli e bianchi, voi rosa, voi lilla, piccole meraviglie misteriose a ciuffi o solitarie, spavalde o timide, silenziose o chiacchierine, ondeggianti nel vento, fili d’erba e spighe selvatiche che sfiorano e carezzano. Solo quelli rossi, quelli rossi sì, i papaveri. Quelli li so.
Ma il rosso, si sa, si sa che colore è.
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(by poetella)
04 mercoledì Mag 2022
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in29 venerdì Apr 2022
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in E ancora si cammina
– forse sì potrebbe apparire buffi –
ancora si cammina per mano
Ancora ci si stupisce dei colori
– guarda che azzurro! Guarda quei fiori!
Ancora si respira profumo
– le acacie ci assediano in festa
Ancora ci si racconta il passato dei
– ti ricordi?
(Finchè li puoi condividere sono belli)
Ancora raccogli piccoli fiori per me e me li annodi sul cuore che sorride
E l’aria è un vino frizzantino da bere e ubriacarsi
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(by poetella)
28 giovedì Apr 2022
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in Ma no, non è questo.
Mica serve qualcosa di straordinario, che ne so, una vincita al lotto, che poi io mai giocato al lotto. Manco so come si fa.
Ti dico che non è questo.
Non mi servono cose eclatanti, passato il tempo delle cose eclatanti, tipo amori travolgenti, di quelli che ti fanno sentire un foglio di giornale portato dal vento in una città deserta, tra polvere e ciuffi di parietaria.
No. Non è questo.
È che non posso non sorridere se dopo, quanti anni sono passati? beh, dopo tutti questi anni ancora mi guardi così.
Ecco.
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(by poetella)
28 giovedì Apr 2022
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… con una giornata così…
noi usciamo!
E buona mattinata a tutti!
27 mercoledì Apr 2022
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amore, ancora noi, camminare, i ricordi freschi sono belli, io e te, musica nelle orecchie, ricordando
Questo camminare con la musica nelle orecchie ( quasi una marcia ) canticchiando –Everybody’s talkin’– la la lala lalà – questo camminare canticchiando– I don’t hear a word they’re saying – senti come vanno a tempo i passi?
Percussioni nell’orecchio destro, danno il ritmo, a sinistra voce e note di chitarra
– I’m going where the sun keeps shining – in testa niente. O quasi.
Nondimeno osservare intorno.
Verde, colori in miscellanea, il cielo sgombro, solo un carrozzone di panna vagante. Batista e chiffon bianco. Le chiamerei lusinghe per gli occhi. Posso?
Un ciuffo consistente di fiori celesti. Cicoria, dicono. Selvatica.
E continuare il viaggio. – I can’t see their faces. –
Solicello, teporello, niente caldo. Arriverà. Promesso. Minacciato. Ma, per adesso, fruire! Venticello tiepido sul collo come un respiro d’amante. Quasi felice. Felice?
E come non esserlo, dai…
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(by poetella)
26 martedì Apr 2022
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inA volte, anima mia, quando la casa è silenziosa in uno dei primi caldi pomeriggi di aprile e i rintocchi della pendola scandiscono il tempo tra un cinguettio di passero, un lontano, ovattato suono di clacson e il verso scuro e sincopato dei piccioni sulla grondaia
a volte, ma davvero non sempre, credimi, non sempre, a volte girando dolcemente le pagine del libro che sto leggendo come sfogliassi un album di ricordi dolci e lontani
a volte, anima mia, e t’assicuro che capita proprio raramente, quando un soffio di vento tiepido irrompe dalla finestra valicando il delicato muro di gerani rossi sfavillanti di trasparenze in controluce, allora mi sorprendo a ricordare i nostri giorni lontani, quando eravamo primavera.
Ma in fondo anche un autunno può essere dolcissimo, no?
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(by poetella)
24 domenica Apr 2022
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inHo fatto un po’ di giardinaggio, oggi
anche se co’ i fiori non sai mai come comportarti ché
quello la vuole cotta, quello cruda
dunque non sai mai come prenderli (i fiori) e c’è
c’è sempre, dico, chi invece se li prende quando vuole
– bruchi, moschette, funghi –
tutti furbetti come giocatori di poker
che fortunatamente non ne conosco, di giocatori di poker, dico, cioè, diciamo meglio, un ex giocatore di poker lo conosco. Ma non è furbetto. È saggio e sa pensare.
In quanto ai bruchi, moschette e funghi, una bella spruzzata e andassero al diavolo.
Dico bene, no?
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(by poetella)
22 venerdì Apr 2022
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inChe strano questo tempo
Caldo freddo umido secco piove esce il sole
(stupendo quando piove col sole)
Stupendo quando riesci a sorridere, amico mio, sebbene…
Ho fotografato i miei gerani, poco fa. Una bella compagnia. Ma non è solo quello. E neanche tanto altro. Io lo so che è.
E anche tu. Anche tu lo sai. Tu che entri in cucina tutto spettinato, una gamba del pigiama su, una giù, mi guardi e sorridi.
Questo.
Senti come scroscia adesso.
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(by poetella)
19 martedì Apr 2022
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11 lunedì Apr 2022
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inNon vorrei essere troppo precipitosa,
o particolarmente ottimista o magari essere una che si fa illusioni, in fondo mai fatte illusioni, le cose sempre viste con gli occhi ben aperti, e pure le orecchie, mai presa in giro, sempre pane al pane, vino al vino, almeno con me stessa, mai imbrogliata, mai infinocchiata, raggirata
e, comunque, non vorrei essere troppo precipitosa,
una che come vede una lucina subito la prende per il sole, o magari la luna o anche Venere, sì, Venere! Figurati! Lasciamo perdere Venere, che è meglio e non è proprio aria! Non è che sono una che, quando vede un minuscolo brillio lo prende per oro, o argento, o magari addirittura platino, platino! Figurati!
E dunque, stavo dicendo
Non vorrei essere troppo precipitosa,
una di quelle che se riesce ancora a correre dietro l’autobus e a prenderlo al volo pensa che gli anni per lei si siano fermati, le rughe non aumenteranno, il seno resterà tonico e tonico anche tutto il resto, per sempre, (che poi chi se ne frega se resta tonico, ché, che ci devo fare?)
insomma, e chiudiamola lì
Non vorrei essere troppo precipitosa,
ma mi sa proprio che non sono più triste, almeno per oggi, e probabilmente neanche domani, che non me ne importa più niente se non ti vedrò più. Che, per caso, mi dispiace se non andrò mai in America? O in Cina? Mi dispiace se non imparerò mai il portoghese, l’irlandese, mi da fastidio se non avrò mai una volpe addomesticata o un gatto, ecco, anche solo un gatto?
Ho molto. Molto altro. E non sto a redigerne l’elenco.
Dunque posso fare a meno anche di te.
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(by poetella)
05 martedì Apr 2022
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in04 lunedì Apr 2022
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in01 martedì Feb 2022
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in21 venerdì Gen 2022
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inChe c’è di meglio che alzarsi
avvicinarsi alla finestra in cucina
scostare la tenda
guardare fuori
e intanto ricordare
e sorridere…
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(by poetella)
20 giovedì Gen 2022
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Ascoltare sospiri di terra e di cielo
che trattiene
e conserva
ascoltare ombre – fruscio di desideri –
pensieri astratti
Ascoltare i tuoi occhi scuri
concreti
nei miei. A lungo.
Complici
nella quiete che dura
Finché dura
Poi, non so, cambiare qualcosa. Forse.
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(by poetella)
17 lunedì Gen 2022
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in… gran bella cosa la serenità
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(by poetella)
07 venerdì Gen 2022
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in?
03 lunedì Gen 2022
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inOggi è brutto fuori.
E allora scrivo per colmare il bicchiere
di tempo tra quell’ultima volta che t’ho visto
a quella in cui non ti rivedrò. Più.
Scrivo ordinatamente per tenerti aggiornato
sul come cambierà il colore dei miei occhi e
delle mie ore e
dei giorni e degli anni
scompigliati
che non passerai con me.
Perché tu non mi perda del tutto, scrivo
distrattamente, né io perda te
perché tu trattenga all’angolino
sì, a un niente dall’inconscio questo mio viverti
accanto
invisibile. E niente che ti riporti la mia voce.
Né a me la tua.
Scrivo e ti racconto
delle oscillazioni della malinconia
del trascinarsi zoppo dei desideri e lo so
lo so non leggerai
non sentirai. Non vedrai.
Ma io scrivo e mi consolo di questo fiume d’amore
dove a volte nuoto
e a volte affogo e mando al diavolo il tempo
che m’avanza. Troppo.
Ché vorrei dormire. E svegliarmi
a primavera. Ché, che ne sai che...
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(by poetella)
29 mercoledì Dic 2021
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inQuante perle se ne staranno affondate
abbandonate
sui fondali marini di nero di blu
d’ininterrotto silenzio
Quante perle
e quanti straordinari esseri pulsanti
vivranno laggiù
ignari dello sfolgorante impero
del sole.
Poi i diamanti e l’oro
l’oro l’argento i rubini i crisopazi
che il sole ce l’hanno dentro
intrappolato padre
e non lo sanno. Non lo sapranno
Non lo potranno sapere. Forse mai.
Com’ero io prima di te?
Dove vibrava in attesa
quest’impellente propensione
alla gioia?
C’è un sospetto di luce anche
nelle viscere della terra
Tra i basalti i graniti le ossidiane
Un anelito che muove le molecole
Le dispone a migrare a miscelarsi a mutare.
Cercare la via. Splendere
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(by poetella)
27 lunedì Dic 2021
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inentri in soggiorno e… il sole!
Buongiorno a tutti gli amici di WordPress!
05 venerdì Nov 2021
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inPerché io non tollero il disordine.
Ma proprio da nessuna parte. Il disordine, la sciatteria, la scarsa attenzione all’armonia degli spazi attorno.
Non tollero gli accostamenti sgraziati, forzati, affastellati. Tutto , com’era quella frase? Ah, sì! Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa. E che sia grazioso, ovvio. Un bel posticino ordinato e pulito.
Certo, i pensieri non sempre sono come uno scaffale di cucina. Dove puoi mettere le padelle e le pentole accostate per grandezza e colore. I pensieri no. quelli si mettono come vogliono.
Ma io non tollero il disordine.
Dunque mi occuperò di una grande riorganizzazione dei miei pensieri, sbattendo in soffitta, ben chiusi in uno scatolone non trasparente, tutti quelli che è ora di mettere in disuso.
E me ne starò tranquilla a sistemare in modo acconcio tutti quelli che vale la pena di conservare. Amorevolmente. Ecco.
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(by poetella)
03 mercoledì Nov 2021
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in03 mercoledì Nov 2021
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in– Piace? Comprato oggi…
– (…)
– Pizzo e seta
– (…)
-Top, reggiseno e mutandine…
– (…)
– Tutto rosso…
– (…)
– Beh, non dici niente? Ti piace o no?
– Sì sì.. però…
– ?
– Mi piace di più quando…
– (…?…)
– Quando te lo levi…
– (…)
– (…)
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Sipario.
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(by poetella)
30 sabato Ott 2021
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inSai, succede a volte
è strano, ma succede. Mi prende una grande tenerezza, amico mio. Stanno passando gli anni e siamo ancora qui.
Al diavolo tante storie, tante strane, velleitarie speranze sdraiate sui cocci di vetro. Tanti grilli per la testa. Questo conta, (so ancora contare, che credi?) questo conta. Siamo ancora qui.
Ti guardo, ti addormenti seduto al tavolo come faceva mio nonno. Ero così piccola. Mi stupiva.
Ora so. Siamo vecchi, amico mio. e siamo ancora qui.
Posso dire che questa cosa mi intenerisce, vero? Me lo lasci dire, no?
E, comunque, succede a volte
è strano, ma succede. M’è venuta voglia di andare a prendere una copertina e mettertela sulle spalle.
Ho continuato a guardarti, e ho pensato agli anni. Anni e anni. Anni e anni.
E intanto sorridevo.
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(by poetella)
26 martedì Ott 2021
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inMa guarda come brilla tutto sotto questa pioggetta.
E vorrei scriverti, caro
vorrei parlarti di come i fiori mi consolino
vorrei raccontarti le mie ore di formica
le piccole mansioni giornaliere
niente più eroismi nè glorie
Vorrei chiederti se ricordi i miei occhi
e quel mio sguardo che sparpagliava amore
e adesso vaga cercando bellezza dove può
negata, rubata, regalata a chissà chi
e perchè
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(by poetella)
24 domenica Ott 2021
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inEppure lei non era quella che le rimandava lo specchio.
Era lo specchio ad essere vecchio, con tutte quelle macchie (questa mania dell’antiquariato!)
con tutte quelle rigature, (magari una pulitina sarebbe servita, che ne sai?)
lei era quella della stanza rossa, quella che Sei stupenda, guardati, diceva la voce, la voce morbida, la voce che quasi non ricordava più. Ma che avrebbe riconosciuto. Sicuro questo.
(Tanto che ti vuoi riconoscere, ormai).
Stanne certo, lei non era assolutamente quella che le rimandava lo specchio.
Erano le crepe della vecchiaia, povero specchio.
Andare subito a comprarne un altro. Nuovo. Brillante. Magico.
Uno specchio che sapesse annullare il tempo. Maledetto tempo. Maledetti ricordi.
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(by poetella)
23 sabato Ott 2021
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inMa sì, certo.
Basta guardare la rosa.
Un bocciolo. Ed è quasi novembre.
Quanti anni ho?
Certo non primavera.
Magari autunno. No. Inverno proprio no.
Dunque qualcosa.
No, dico qualcosa, mica giardini di Versailles. Qualcosa potrà ancora fiorire.
Giusto?
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(by poetella)
22 venerdì Ott 2021
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