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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

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Archivi tag: amore eterno

No, come ti guardavo, dico,

29 venerdì Ott 2021

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

Tag

amore eterno, amoreperduto, domande, occhi azzurri, occhi verdi, Ricordi

No, come ti guardavo, dico,

ti ricordi mai come ti guardavo? E ti ricordi come mi guardavi tu? quell’azzurro nel verde, quello spiraglio di luce che azzerava tutto il buio del mondo? Ti fermi mai, nel gorgo delle mille e mille attività che ti scansionano le indaffaratissime giornate, mille idee, mille esperimenti, mille scoperte, forse anche un nuovo amore, ti fermi mai a ricordare quel mio sguardo, tutto quell’impero di desideri e promesse, tutti i permessi per spalancare le porte di palazzo reale e mettercisi a ballare? Tutte quelle cambiali in bianco, quei pagherò quello che vuoi, quel regalare a piene mani, sparpagliare tutt’attorno e quello che prendi prendi, quel non chiedere mai, non pretendere mai, non dire mai, mai, mai no?

No, come ti guardavo, dico,

come ti guardavo, te lo ricordi? è rimasto appiccicato nei tuoi pensieri un briciolo di luce di quei giorni benedetti,

maledetto il ricordo che non mi abbandona mai!

…

…

…

(by poetella)

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mio caro, mio da sempre e per sempre …

30 venerdì Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 13 commenti

Tag

amore, amore eterno, fine del dolore, Lettere a Lucilio, Seneca, serenità

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(foto di poetella)

 

 

……………………… mio caro, mio da sempre e per sempre amato,

come dici? Non da sempre? E invece sì. Sì, perché da sempre ho amato,

nel mio immaginario [e temuto utopico, e invece no], uno con la tua

sensibilità, la tua eleganza, la tua coerenza, la tua vivida intelligenza,

la tua creatività senza confini, senza confronti, senza freni, mai freni tu!

la tua travolgente spudorata, barocca  sensualità manifesta in ogni  gesto,

in ogni sfera, in ogni opera, in ogni parola, in ogni atto, per non parlare poi,

last but not least, della tua disarmante bellezza, che, mio caro,

avrebbe fatto crollare le mura di Gerico.

 

…………………………… ma dicevo, mio caro, mio da sempre e per sempre

amato, ieri stavo rileggendo Seneca, ma sì, le Lettere a Lucilio, e ho trovato

una  frasetta che ho cerchiato.

Te ne parlerò dopo, comunque.

Ora volevo dirti della inaspettata gioia, stamattina, nell’incontrare

una cara amica, Rosa, che non vedevo da anni e, nello scambiarci

chiacchiere e sorrisi, ah, l’amicizia! che gran bella cosa!

Come ci fossimo viste solo ieri. Un parlare fluido, una confidenza,

Una fiducia. Bello, bello, bello!

Ma torniamo a Seneca, non prima tuttavia d’averti raccontato

lo stupore felice nel vedere, era poco dopo l’alba, in balcone, che

la rosa bianca, ma anche la gialla e le roselline rampicanti, beh,

stia tutto rifiorendo come fanciulline a primavera.

E che bello starsene in  balcone con questo clima finalmente mite

e una ritrovata voglia di fare che il caldo orribile dell’estate ormai

alle spalle non stronca più.

 

…………….ma sì, mio caro, mio da sempre e per sempre amato

Seneca. Dovevo dirti di Seneca. Ora ti dico. Questa la frase:

“Cesserai di temere se cesserai di sperare”

E, nel leggere, ho aggiunto, tra me e me, e cesserai di soffrire.

 

Proprio così. Difatti non soffro più.

…

…

…

(by poetella)

.

 

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visto che ieri…

17 sabato Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 10 commenti

Tag

amore, amore eterno, antonio lobo antunes, bellezza, Ricordi, ti amo

qualcuno (ma io so chi…) ha riletto per l’ennesima volta questo post…

lo rimetto. Anche perché è uno dei miei preferiti. Ecco.

dormiente-endimione-romano

………………………………. Che poi, vedi, quando lo leggo, quando leggo questo Antunes, questo gigante, questa fucina che rimischia stupori, meraviglie, emozioni continue e ti porta in alto, in alto come un ascensore puntato dritto verso Marte, o Andromeda, o che ne so.

………………………………… Mi guardi, bellissimo? Non mi guardare così, dai, zitto. Stammi a sentire. Gira quei tuoi occhi d’oceano, che annego, non riesco a continuare, mi perdo, m’invischio nell’acqua azzurra del tuo sconfinato, travolgente desiderio acchetato. No. Zitto. Fermo. Lasciami dire.

………………………………… Quando leggo questo Antunes, che sto lì appesa a quelle parole che si snodano compatte, come una collana di pietre dure e cristalli di rocca e ogni tanto brilla una perla e ogni tanto c’è una scheggia d’ossidiana nera nera e poi magari, c’è un sasso. Sì, un sasso che si stacca dalla collana e ti colpisce il cuore, te lo ferisce, ci fa un buco fondo che ci va a finire dentro tutto il mondo e il mondo si slarga e si schiara e t’avvolge e ti tira via e si espande dentro di te come un lago, come un mare, come…

……………………………………… fermo! Stai lì. Non ti girare. Resta immobile. Lasciami parlare mentre guardo questo tuo profilo perfetto di Endimione addormentato, questo tuo petto che respira regolare e brilla nella luce rosata di tramonto e la tua mano gioca con la mia coscia come se allisciasse la sua gatta preferita. Buono. Lasciami parlare, mentre guardo i tuoi capelli d’argento lunghi e lisci sparsi su questo lenzuolo azzurro come un’aureola attorno al tuo viso d’angelo caduto.

……………………………………. Quando leggo questo Antunes che mi dimentico di tutte le meschinità e anche le meschinità diventano splendori, certo, fasti di questa nostra piccola, umana vita di mortali che vorrebbero parlare con gli dei, e penso che fortuna, cazzo, che ho trovato questo che scrive ‘ste cose qui e lo aspettavo da una vita e mai, mai, mai, mai avrei pensato, mai penserò di trovare un altro, no vedi, mai ci sarà per me un altro, impossibile un altro

…………………………………………………………….. che fa l’amore come te.

Ridi? Non ridere, dai. Baciami, adesso.
…
…
…

(by poetella)

Wagner – Tannhauser Overture

 

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e, comunque, io ringrazio…

01 giovedì Set 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

Tag

amore, amore eterno, attesa, fine di un amore, nostalgia

questo incommensurabile amore

che m’ha regalato momenti di gioia pura

e un infinito dolore che ancora mi fa viva.

e adesso il video

e i versi, scritti quando ero felice

.

Sono tutta parole e parole

filigrana d’accenti

cantilena lenta lenta di respiri

da tenere e rilasciare

 

Sono tutta una lingua antica

una lingua dolce appena nata

deciframi

studiami

traduci

comprendi

i passaggi più oscuri

comprendi i non detti

i segreti smaniosi

comprendi i sussurri i canti

 

Ritrova la chiave del tutto

È canto poetico è verso è rima

 

Leggimi. Scorri col dito su ogni parola

Scorri con gli occhi su ogni puntino

letterina

virgolina.

Tienimi sulle gambe dei sogni

Leggi e rileggi l’inizio e la fine

Fa da padrone

Il mio libro è tuo.

Leggi il durante il quando il quanto

leggi il come, il come vuoi tu

Ché sì, a te. Sempre sì. Stregati, adesso.

 

Assorbimi in ogni silenzio/buio/ fiato che manca

Fiato che torna sospiro

 

Sfogliami fino a notte e oltre

oltre la notte e tutte le albe

E imparami. Impara i passaggi più belli

Insegnami i versi più arditi

Fino all’ultimo accento.

Fino all’ultimo punto.

 

Poi posa il libro sul petto e riposa.

 

Lascialo – lasciami lì. Dormiamo, adesso.

…

…

…

(by poetella)

.

.

.

 

 

 

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senza paragone…

28 domenica Ago 2016

Posted by poetella in poesia

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Tag

amore, amore eterno, bellezza, nostalgia, nudo disteso, Renoir

Pierre-Auguste-Renoir.-Nudo-disteso-visto-di-schiena-1909

(foto dal web.Pierre Auguste Renoir- nudo disteso)

–…………………………………………………………..………….. Senza paragone

come il minuscolo gruppo di foglioline nuove alla base del ramo quasi nero

della piccola rosa, tutta potata, tutta quasi spoglia, tutta cotta di caldo,

con solo due foglie giallastre in cima, quasi morta, forse morta, forse temuta

morta e invece no.   

 

………………………………………………..………………  Senza paragone

come quel minuscolo cinguettio che si insinua lieto tra le ore del primo

mattino nella stanza ancora in penombra, ancora in silenzio, ancora

incontaminata dallo sferragliare delle piccole o grandi occupazioni giornaliere,

tessendo trame di dolcezza, d’allegria, proponimenti  di fiduciosa scena d’interni.

 

……………………………………………………..………………  Senza paragone

come il ricordo di una voce più dolce di quella dell’uccellino misterioso,

più misteriosa di quella di chiunque sconosciuto o conosciuto essere

che respira, più calda, più torbida, più amante, che ripeteva Guardati!

Ma chi sei tu? Guardati, che splendore! mentre percorrevi il mio corpo

con quel tuo sguardo, foulard di seta azzurra liscio e frusciante,

e sotto lo sguardo

 mi distendevo tiepidamente,  languidamente. Fremendo.

…

…

…

 

(by poetella)

 

 

20160823_152536.jpg

.

  

 

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Ma tu, tu dove sei?

22 lunedì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 10 commenti

Tag

amore, amore eterno, fine di un amore, J.S.Bach, musica, nostalgia, Ricordi, tristezza, video

(un video di poetella)

……………………………………………………………………….  Ma tu, tu dove sei?
Si continua a camminare. Sassi lungo la via. Aggirarli. Oppure scavalcarli. Dipende dalle forze residue. Poche. Decisamente poche. Ti credevi un supereroe, carina?sei solo una donna. E dunque.
Tuttavia, continuare a chiedersi

…………………………………………………………………… Ma tu, tu, dove sei?

Abbiamo collezionato scatoloni pieni di ricordi. Polverosi, ormai. Decisamente polverosi.
Forse non polvere. Forse s’è tutto sbriciolato. Ruggine. Resti friabili di un sogno.
Siamo svegli, adesso. Lo sai, vero, che ho smesso da un po’ di sognare.
Vivo di piccole cose terrestri. Ho lasciato le terre degli Iperborei. Da un po’.
Ma tu non lo sai. no. Credo di no. Tu non sai più niente di me. O quasi.
Indubbio che se volessi sapere, se proprio volessi, potresti.
L’aria è satura del mio pensiero. Ti basterebbe respirarne un po’ e sapresti.
Ma tu, tu vivi in altre atmosfere, ormai. Credo.
Ed io controllo l’insorgere maligno di eventuali altre piccole rughe. Niente, per adesso.
Mi riconosceresti.
Sono sempre io. Quella che chiamavi la tua Belladonna.

E lascio passare il tempo. Che cancellerà.
…
…
…

(by poetella)

–

–

–

 

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Lo racconterai mai a …

12 venerdì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, amore eterno, fine di un amore, fotografia, nostalgia, poesia, Ricordi, ti amo

 

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(foto di poetella)

 

 

…………………….…….. Lo racconterai mai a qualcuno, ma no, tu no, tu non racconti! Tu tieni tutto per te. Sigillato. Chiuso nel tuo scrigno privato. Nascosto ai più. Anzi, a tutti.

E comunque ti capiterà mai di raccontare a qualcuno  di una donna che ti ha amato

– perché poi parlare al passato? – Di una donna che ti ha amato, tuttavia, oltre

oltre ogni possibilità d’amare, senza mai chiedere, senza pretendere – pretendere! Che parola! –

 

………………………………….Ti capiterà mai di ricordare e raccontare di quei giorni, pochi,

certo, certissimo, pochi, ma potenti come lo schiaffo di un padre severo,

che ti lasciano il segno per giorni  –  giorni? Giorni? –  

……………………………………………………..ti  capiterà mai di ricordare il sorriso e gli occhi chiusi

e quel cuore che ti bombardava la camicia celeste, o blu, o bianca o, quella volta, ricordi?

nessuna camicia  e qual era che batteva così forte, il mio? Il tuo?

Ma no, il tuo sempre tranquillo. Quasi sempre.

 

E comunque ti capiterà mai di raccontare la dirompente invasione dell’amore nella tua stanza rossa?

 

Anche solo di raccontartelo, così, solo un pochetto. Mai, eh?

…

…

…

 

(by poetella)

.

.

 

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La signora giocava a…

04 giovedì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 11 commenti

Tag

amore, amore eterno, fine di un amore, musica, nostalgia, rassegnamoci, Ricordi

sottacqua

.

………………………………………… La signora giocava a chiedere voce alle ombre. Che non ne avevano.
La signora si rivolgeva allora ai fiori, ma dove? Ma quali? E le nuvole, le nuvole, poi. Così irrequiete. Sfuggenti. A chi, come mettersi in contatto con le risposte?
Gabbiani? Era un po’ che non ne vedeva.
Quei suoi dove sei restavano dondolanti in un vuoto d’aria. Come sangue rappreso.
Bolle di sapone, meglio. Qualcosa di inafferrabile, trasparente. Lieve. tuttavia incombente.
E tremendamente fragile.

Non era un gioco, diciamolo.
C’era poco da divertirsi. Non che la signora avesse mai insistito sull’aspetto ludico della cosa. Sbagliando, probabilmente. Chi sapeva più di lei, la signora immaginava di sì. Chi sapeva più di lei era da sempre in grado di giocarci su. Con disinvoltura. O di mettere via il giocattolo. A giochi finiti.

Era questo il punto.
Giochi finiti.
Vai a convincere un bambino che è ora di cena.
Specie se a cena c’è una minestra.

La signora era forse ancora una bambina?

Male. Molto male.
…
…
…

(by poetella)

.
Sonata for Oboe and Piano, Francis Poulenc. 1-Elégie

(quasi un anno fa… e stiamo ancora così…)

.

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.

.
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tanto tempo fa… scrivevo questo

02 martedì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, amore eterno, bellezza, fine di un amore, fotografia, passione, silenzio

le sue nuvole

(foto… sua)

“…ci ricorderemo, in tempi prossimi e oscuri…questa felicità.
E ne faremo tesoro, come di un’inesauribile fonte d’energia.”

.

……………………………………………………. E tutto silenzio, dopo. Ti ricordi?

Tutto fermo. Gli oggetti dimenticati che riprendevano forma. Riaffioravano alla coscienza.

Un cuscino a terra. L’altro, no. Parte del lenzuolo sopra. I telefonini, uno accanto all’altro. Spenti, sul comodino. Risalita in superficie di tutto il reale come una bolla d’aria nell’acquario.

Pluf, pluf, pluf. Su, fino al tangibile.

Ai pochi rumori dell’intorno.

Al fri fri della veneziana in balcone, canterina al vento. Come un grilletto. Che pareva contenta.

 

Ancora immobili, noi. A tendone del teatro abbassato. Danza  finita.

Cuore lento, lento. Respiro di brezza.

Finito il maestrale e la bora

e il libeccio. Finite le onde, la burrasca. E i flutti.

 

Solo il fri fri della veneziana verdolina in balcone. I suoi palpiti.

I miei jeans sui tuoi jeans, sulla camicia bianca. Tua? Mia?

 

– io non sono un passionale, hai detto.

– No, ho detto io.

– Io non sono di quelli che uccidono, che inscenano drammi. Che sbranano. Straziano.

– No, ho detto io. Tu non sei un passionale.

 

[Con quelle spiagge negli occhi. Quelle baie. Quel respiro largo d’alberi alti. No. Tu no.

La   lentezza. Il lontano.]

 

– Tu non sei un passionale. No. Sei appassionato.

Sorridi? Questa la parola?

Fai sì? Come fai a sorridere così? Tu che ti butti in tutto quello che fai. Questa è passione. Questa.

Tutto quello che fai. Certo. Anche il piano di cottura della cucina a gas. Come lo lucidi.

 

Ti butti con passione in tutto quello che fai. Sì.

Anche lo spiare i lamponi che crescono nel tuo campo. Arrossendo come adolescenti al primo ballo. Boccucce d’angelo di Giotto.

Anche quando scatti quelle meraviglie e fermi le nuvole e me le mandi.

Tutta passione.

 

Ti butti con passione in tutto quello che fai. Sì.

Anche quando inventi un vialetto di pezzetti di maiolica, briciole di scarto, mosaico antico nelle tue mani a fare stradine per farci passare le fate. [e non me, che non ci verrò mai, lì, ma che fa?]

 

Ti butti con passione in tutto quello che fai, tu. Sì.

 

Tutto fai con passione, amato mio. In tutto t’immergi a fondo. Sempre.

 

Anche in quel gioco che, sapiente, così bene conduci

 

in quel luogo oscuro tra le mie cosce.

…

…

…

(by poetella)

Suite bergamasque, for piano, L. 75- No. 1, Prelude. Claude Debussy

(giugno 2013)

 

 

 

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Ti scrivo da qui…

09 sabato Lug 2016

Posted by poetella in poesia

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Tag

amore, amore eterno, fine di un amore, fotografia, nostalgia, ti amo, tristezza

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(foto di poetella)

.

 

…………………….…… Ti scrivo da qui, dal silenzio delle mie sponde ti scrivo da questo mare  nero di notte, questa costa a strapiombo      ti scrivo piano senza rumore, se vuoi ascoltare ascolti, se no, no.

 …………………………………… Senza nemmeno un fruscio  ti scrivo

Come una nenia ti scrivo, un dondolio, una preghiera, un cantico lamentoso, un verso luminoso  che sveli, che mostri, che schiuda gli occhi alla minuscola chiarità di lucciola. Leggimi, dai!

 

Ti scrivo e mentre ti scrivo ti cerco in fondo ai ricordi, le mani a coppa  ti ricreo, ti vedo. Ti tocco, ti carezzo, ti sorrido. Ti guardo.

 

Ti amo. Quanto sei bello.

…

…

…

 

(by poetella)

.

.

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eppure, per quanto…

08 venerdì Lug 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, amore eterno, fine di un amore, nostalgia, Ricordi, tristezza

.

Eppure, per quanto mi sbandieri addosso

una libertà d’aquila reale

un distacco di nuvola, di fumo di camino

e sorrida al mio dentro

di saggio solitario

immobile

in cima alla lunga strada dei giorni

saldo e quieto

 

ci sono istanti

come questo [istanti, ho detto]

 

che la vista indolente di caldo del passaggio

giù in strada d’una macchina come la tua [come… bada bene

non  la tua] mi fa vibrare l’aria attorno

tra begonie e gerani e salvia e basilico

e forse l’aria, assente da un po’

mi da quest’ardire di dire Mi manchi.

 

Mi manca l’incendio delle ore

con te in questo celestino piatto slavato.

Mi manca l’irrompere in quella tua stanza

in quella tua vita

in quello che guardi e tocchi

 

mi manca il mio irrompere come schiuma d’onda

impetuosa

nel sordo fragore dei baci. E a te?

…

…

..

(by poetella)

 

 (mi scuso per la qualità della musica dell’audio… è un vecchissima registrazione… ma sempre attualissima!)

.

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eppure ricordo perfettamente…

05 martedì Lug 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

amore, amore eterno, Erik Satie, fotografia, musica, nostalgia, quei giorni, Ricordi

10660170_10204068985317193_4091858066734810869_n(foto di poetella)

 

 

…………………………………….eppure ricordo perfettamente se non tutti, la maggior parte dei giorni, la maggior parte delle ore di quando costantemente c’era un semino d’attesa, un germinare di Forse, di Vedrai che, di Oggi? Domani?

questo ce l’ho ben presente. E il sorriso.

 

……………………………………. eppure ricordo perfettamente se non tutte, la maggior parte delle scrollate di spalle, del Tanto io, del Ma sì, sì, che importa! Tanto io… che mi ripetevo sorridendo.  Impensabilmente immunizzata dal dolore.

questo ce l’ho ben presente. E ovviamente il sorriso, ecco

 

…………………………………….eppure ricordo perfettamente, che non si creda che io non abbia avuto i miei giorni da nuvola, i miei giorni da freccia che scocca nel sole, i miei giorni da dea, sì, da dea. Non è mica poco, no?

questo ce l’ho ben presente. E sempre, sempre il sorriso.

 

………………………….eppure, sai?  ricordo perfettamente,

 

io, ma tu?

…

…

…

(by poetella)

.

 

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Vuoto…

30 giovedì Giu 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 14 commenti

Tag

amore, amore eterno, fine di un amore, musica, nostalgia, poesia, tristezza, video

(un video di poetella)

.

………………………………Vuoto. Tempo vuoto come vuote sono le parole che si porta il vento, ma dove se le porterà mai se non c’è luogo, non c’è spazio che contenga, che raccolga, non c’è cuore che risponda, che domandi, che s’aspetti qualcosa dal vento o da chi sa che. Chi. Come. Dove.

 

………………………………Vuoto. Tempo vuoto come vuote sono le tasche della vestaglietta di casa, senza fazzoletti che tanto che piangi a fare se qui è tutto vuoto e nessuno ascolta e nessuno placa e nessuno torna a ricucire lo strappo e nessuno medica, lenisce. Sana.

 

………………………………Vuoto. Tempo vuoto come vuote sono le giornate, poca fatica, molta noia, a ricontare i giorni delle comete e delle valanghe che hanno rivoltato il mondo largo largo tondo tondo troppo grande o troppo piccolo per contenere 

 

questo dannato amore.

…

…

…

 

(by poetella)

.

 

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Ma tu, che ne so…

20 lunedì Giu 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 19 commenti

Tag

amore, amore eterno, fine di un amore, fotografia, nostalgia, Ricordi

20160603_112138

(foto di poetella)

.

…………………………………………………………..Ma tu, che ne so,

ti volasse una farfalletta bianca ostinata, insistente, vibrante, tremante, anche trepidante, a circoli, a zig zag, a capovolte, a corsi e ricorsi, a tratti, a volte, a disegnare l’aria avanti agli occhi

………………………………………………………….. ma tu, che ne so, ti cadesse piano, lentissimamente, davvero mollemente, malinconicamente, direi, struggentemente come cadesse un pensiero nell’oblio, una speranza nel niente, come cadesse una lacrima minuscola, lucente, ti cadesse una foglia di platano davanti agli occhi e sì che è estate!

…………………………………………………………..Ma tu, che ne so, ti sorvolasse qualcosa rombando, spostando l’aria con gran turbamento, forando nubi, tagliando in due il disco del sole, il letto del cielo (da una parte tu, da un’altra io)

tu, guardando in su

mi, sorridendo, ricorderesti un po’?

…

…

…

 (by poetella)

 

 

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Sto qui ad aspettare …

23 lunedì Mag 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

amore, amore eterno, attesa, fine di un amore, fotografia, nostalgia, poesia

13241374_10208398424950478_3738423081239636223_n(foto di poetella)

………………. Sto qui ad aspettare che passi, passi e, Dio, come va lento questo tempo! ora che non si fanno più croci sul calendario, ora che quella fatta è così lontana, una pagina buttata via, buttati via questi miei giorni, questi mesi, questi anni con addosso una scolorita maschera di sorriso e sotto uno sgorgare di lacrime, come lacrime calde queste ore che sgocciolano dall’orologio fermo a quel giorno senza tempo scritto in rosso sulla pelle, quel giorno in cui per l’ultima volta tutti gli angeli in coro hanno cantato

Gloria! E tu cantavi me…

…

…

…

 

(by poetella)

.

 

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E lei si domandava…

20 venerdì Mag 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

amore, amore eterno, desiderio, fine di un amore, fotografia, J.S.Bach, musica, nostalgia, passione, Ricordi, tristezza

rosso

(foto di poetella)

 

 

E lei si domandava Ma quando diavolo finirà ‘sta storia che ogni tanto, improvviso, mi scoppi in testa  come un foruncolo pieno di pus, dolente, infiammato e m’infetti, m’infetti tutta di desiderio febbricitante velenoso

sciagurato

mortale.

…

…

…

 

(by pooetella)

 

.

 

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io lo amo, lo amo, lo amo!

08 domenica Mag 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

Tag

amore, amore eterno, Glenn Gould, musica

Glenn Gould-Beethoven-32 Variations in C minor

:::::::::::::::::::::::

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

 

buon ascolto da poetella

.

.

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Oggi, non so perché…

23 sabato Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

Tag

amore, amore eterno, Edit Piaf, fine di un amore, poesia, Ricordi, ti amo

 

 

VILLA-BORGHESE-DA-PIAZZALE-FLAMINIO

(foto dal web)

 

 

Oggi, non so perché

ho ricordato due alla fermata del 490

a piazzale Flaminio

silenziosi

mani nelle mani, era maggio, lei che ogni tanto

distoglieva gli occhi dall’azzurro degli altri occhi

girata verso destra a controllare

l’arrivo del mostro traballante, poi

– Eccolo. Arriva

 

 E lui

– Vai già via?

con quasi una  paura nello sguardo.

 

…

…

…

 

(by poetella)

 

 

.

.

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e non passavano i giorni…

18 lunedì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, amore eterno, bellezza, fine di un amore, fotografia, musica, tempo fermo

20160418_121759

(foto di poetella)

.

 

……………………………………………………………………….… e  non passavano i giorni

e non ne sarebbero passati altri né altri, tutto fermo, incapsulato, bloccato come quando una gran febbre e inchiodati a letto come un povero cristo che tutti hanno abbandonato e si spera passi qualcuno, invece, che schiuda piano la porta, appena un lieve cigolio di speranza, che metta della musica, che so, Handel, Debussy, Faurè, anche Bach, ecco. Bach! Che porti un’aranciata ghiacciata  appena preparata, che faccia penombra che tanto a che serve

tutta questa luce

tutti questi fiori

tutti questi voli

tutto questo slargarsi di cielo

questo spazzare di nubi di vento

……………………………………………………………………………… se non passano i giorni

non ne passano più, non ne sarebbero passati altri, non ne passeranno mai più come quando non si aspetta più niente e il giorno e la notte sono uguali la stessa inutile cosa, tutto uniforme, tutto grigio scialbo come

un cielo di nebbia

un coperchio di latta

una tenda di velluto pesante

che copre tutto

 

e tutto non c’è più

…

…

…

 

(by poetella)

 

.

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c’era quella primavera…

16 sabato Apr 2016

Posted by poetella in poesia

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Tag

amore, amore eterno, l'inizio, la primavera, Ricordi, Vivaldi- la follia

12961667_10208065267701755_5392783447830342520_n

(foto di  poetella)

 

.

 

………………………………………… C’era quella primavera

proprio così come adesso. Come faccio a dirla tutta?  Come a dire l’inizio, come quel primo,  quell’altro e il dopo, lo sviluppo, il  gonfiarsi delle  vele, lo spingersi in mare aperto, l’oceano!

……………………… …..……………. c’era quella primavera

e quella luce di libertà, niente gabbiani, non ce n’era di gabbiani, allora, nessun gabbiano che solcasse la primavera, allora, solo passeri, piccioni, qualche rondine, ah, le rondini!  liberazione dal grigio, dal vincolante incatenato appiccicoso vischioso brutto vecchio noioso, via!

Svuotare soffitte e cantine, lasciare l’essenziale, cosa sarà mai essenziale?

contare i grani di melograno, contare i passi, aspettare il fiorire, sereni

……………………………………… e  c’era quella primavera

che aiutava, collaborava, eccome se collaborava! Apri tutto cambia aria rifodera i cassetti, carta di Varese fiori blu,  metti lavanda, metti via, cambia strada cambia vita.

E lei se ne andava in giro, quasi danzando, cantilenando

……………………………..…….. – mai più! Mai più! Libera!

E c’era quella specie di promessa: sola! Aria! Via! Respirare!

……………………………..…….. – mai più! Mai più! Libera!

Via tutti i legacci, i lacci, gli impicci, gli impacci, le scuse, gli inganni, le giravolte, le scalate scivolose degli specchi.                  

Fine della fatica. Libera!

……………………………..…….. – mai più! Mai più! Libera!

Niente, niente che valesse  a far tornare la voglia di rimettersi in quella scatola e chiudere il coperchio. Niente. Di umano.

……………………… ……….…. sì! c’era quella primavera! poi

 

 era arrivato lui. Click.

…

…

…

 

(by poetella)

 

 

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Questa la storia…

15 venerdì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 10 commenti

Tag

amore, amore eterno, Brian Eno, fine di un amore, fotografia, Ricordi

11232281_10205732091613811_3257212122596834233_n

(foto  di poetella)

.

 

……………………………………………..……………… – Questa la storia

diceva, dopo essersela raccontata mille volte, ancora, ogni volta

a cercare la falla, il punto di sfiato, la scucitura da dove erano scappate via tutte le piume, tutte le perle, tintinnando, tutte le monete d’oro  del tesoro del galeone affondato, sprofondato, sommerso a undicimila chilometri sotto, soffocato nelle sabbie di chissà dove, chissà che, chi, come

 o forse diceva

……………………………………………..…………– Ma era così la storia?

mentre riconnetteva tessere infinite di ricordi ormai consumati negli angoli, macchiati, semi cancellati, rosi dai tarli di una comprensibile incredulità (ma sarà poi vero? No un sogno?)

 che a volte, poi diceva

……………………………………………….. – rivediamo la fine della storia

ché doveva essere lì la magagna, la trappola, la chiave di lettura, il codice segreto per la via della rassegnazione come di santo in croce che aspetta si faccia sera, poi notte, poi buio, del tutto buio e fine.

 Sicuro non diceva mai

……………………………..…………. – vuoi te la racconti ancora, amore mio?

 

che tanto sapeva che no.

…

…

…

 

(by poetella)

 

 

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Nostalgia sottile di…

02 sabato Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

Tag

amore, amore eterno, cenerentola, coscia, fotografia, fuochi, il cielo, nostalgia, passione, poesia, Ricordi

cielo in fiamme

(foto di poetella)

 

.

Nostalgia sottile di cieli stellati

– niente. Neanche una.

Tutto scuro, con quel peso di notte triste, sopra –

nostalgia di luminarie, sobbalzi, punti

accordati pulsanti (dimmi perché questo cielo

è così nero,  amore mio!)

 

nostalgia di fiaccole

fuochi nello skyline del destino

ardere di covoni sulle colline (ricordi

come s’andava in fiamme?)

 

nostalgia della quiete della cenere

ancora calda (la tua mano

sulla mia coscia sinistra, pesante, abbandonata)

 

chissà mai dove andranno a dormire i gabbiani.

…

…

…

 

(by poetella)

.

.

 

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Davvero strano…

30 mercoledì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

amore, amore eterno, assenza presenza, bellezza, cose che non si capiscono, fine di un amore, nostalgia

volte

(foto di poetella)

 

 

Davvero strano…

Lontana, in un’altra città. Stupenda.

Brulicante di gente e gente, a frotte, a gruppi. A branchi.

Gonfia di bellezza. Stupore ad ogni angolo. Occhi in su, a bearmi.

Poi, al ristorante,  tavolo accanto al mio, tu che non eri tu. Un tu che parlava inglese. Un tu più alto, forse, appena più giovane.

Ma tu.

I tuoi occhi.

Il tuo sorriso largo. La tua voce.

Non riuscire a non guardare quel tu che non eri tu.

E quel tu a guardare me.

Poi via. Perso.

 

Poi ritrovato che usciva dal museo dove entravo io.

Nel pomeriggio.

E la mattina dopo, ancora.

Occhi negli occhi. Come conoscersi, ma non conoscersi.

Sfiorarsi e poi, via.

Tu, che non eri tu, ma eri tu, per me, lì. Con me.

 

Molto, molto strano.

Come un sogno a occhi aperti.

 

Ne capitano di cose. A noi, che si fantastica.

…

…

…

(by poetella)

 

 

.

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S’è messo in movimento il circo delle nuvole…

19 sabato Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 12 commenti

Tag

amore, amore eterno, il cielo, musica, nostalgia, video poesia

.

S’è messo in movimento il circo
delle nuvole
stamattina.
Cavallucci coccodrilli a bocca aperta
elefantini e tigri e conigli e giraffe
e leoni c’era pure un unicorno
obbedienti al domatore
vestito d’azzurro e lustrini.
Guarda che luce sotto il tendone del cielo!

Doma anche me, signor domatore, doma anche
questo mio andare sconsolato
occhi bassi, signore del cielo, schiocca la frusta
dai il comando
insegna il balzo ardito
mettimi in marcia questo pezzo
di cuore
fallo passare nel cerchio di fuoco sparalo
tra le stelle

che me ne vado in giro mani in tasca
e lui fermo lì
bloccato
gelato
a guardarsi dentro
la solitudine
nella sua gabbia senza specchi
senza lucette.

Vuota.

…
…
…

(by poetella)

.

 

 

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Vento forte. Pioggerellina…

11 venerdì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

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amore, amore eterno, fine di un amore, non se ne esce, nostalgia, poesia

20160111_153232

(foto di poetella)

.
…………………….Vento forte. Pioggerellina. Un’orda di piccoli punti mobili ha solcato il rettangolo di cielo fuori della finestra chiusa.
S’è scomposto per qualche secondo l’ordine delle nubi. E dei pensieri.
Ho sentito la tua voce, stanotte. In sogno. O era il vento?
Ho guardato nei tuoi occhi, stanotte, in sogno. Dopo tanto, troppo tempo.
Svegliarsi è stato orribile.

Invece, invece vorrei svegliarmi adesso, vorrei che adesso tutto,
proprio tutto fosse accaduto nel sogno e che mi mettessi piano una mano sulla spalla scuotendola un po’ e dicendo Sveglia, dai… va tutto bene, con quel tuo sorriso.
Tranquilla.

Era solo un brutto sogno. Va tutto, tutto bene. Dai.
…
…
…

(by poetella)

.

.

 

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Per sei anni e mezzo…

19 venerdì Feb 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 11 commenti

Tag

amore, amore eterno, fine di un amore, fotografia, inverno, nostalgia, ti amo

1912111_10202774125506507_207236907_n

(foto di poetella)
.

…………………………………………………………………………….. Per sei anni e mezzo
ho camminato sfiorando la terra incurante delle crepe sull’asfalto, dei ciuffi di margherite spuntati ai margini dei marciapiedi, dei rumori del traffico, degli strilli forsennati delle ambulanze, dell’abbaiare dei cani, avvolta nella musica dolce che faceva la mia speranza
di vederti, amore mio, avvolta nel tepore dell’ultimo ricordo che sarebbe stato presto rimpiazzato da un altro
e poi da un altro, certa dello scorrere fluido dei miei giorni sull’onda dell’attesa di te
………………………………………………………………………….…….. Per sei anni e mezzo
ho lucidato la mia immagine riflessa nei tuoi occhi e brillava, come brillava! come brillo ancora, brillo, sai? se ricordo qualcuno di quei giorni profumati di giovinezza.
Sei la mia eterna giovinezza t’ho detto una volta e tu, toccandomi la fronte e poi il seno proprio a sinistra dove sotto batte il cuore hai detto La tua giovinezza è qui e qui.
E sorridevi.
……………………………………………………………………………….. Per sei anni e mezzo
non ho mi temuto di perdere quella certezza di primavera e adesso, adesso dove, dov’è finita? Come può un inverno

essere irrimediabilmente eterno?
…
…
…

(by poetella)

.

.

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per ricordarmelo… riposto (anche se non piove)

05 venerdì Feb 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

amore, amore eterno, temporale, vecchi post

cielo-infocato(foto di potella)

Ma no, perché dici così? Poverina. Ma no! Vuoi mettere?
Te lo dico io chi è poverina. O poverino, che è lo stesso.
È povero chi non ha ricordi così intensi, così belli da dover credere, e forse a ragione, di non aver mai vissuto. Chi galleggia da sempre in un limbo di grigia mediocrità. Blanda calma piatta.
Non chi adesso che s’è scatenato un temporale, un temporale! dopo giorni e giorni di sole da deserto, un temporale con tuoni come bombe e acqua e fulmini e tutto un putiferio in cielo, lotte tra forze titaniche che non sai chi vincerà, chi perderà, e che importa? Staremo a vedere! un temporale come questo sai che fa?
Ricorda. Sorride e ricorda.

Ricorda un altro temporale, quando c’era silenzio se non sospiri, nella stanza e fuori sferragliava uno scatafascio di acqua e tuoni e fulmini e grandine. Chicchi come bombe sul piccolo tavolo bianco in balcone. E dentro era tutta dolcezza. Tutto tepore. tutto sfavillante desiderio, tutto generoso reciproco amore. E ricevere e dare e regalare e pretendere e appropriarsene e dare ancora e ancora e ancora. E ancora.

Poverina. Ma dai!

Chi s’è emozionata anche solo una volta così profondamente da sospettare d’essere vicina a morirne, o d’essere prossima alla fine del mondo, che certo non poteva continuare ad andare avanti così, ché tutto era troppo, troppo e troppo…

Poverina? No guarda!

Chi ha provato la tempesta infinita e la calma rigogliosa di un’isola che non sta nelle mappe, e lo stupore di uno sguardo che conteneva tutte le meraviglie del mondo e lo straordinario piacere di osservare un corpo da dio greco, assoluto e perfetto come solo i greci sapevano immaginare, ché i romani no! loro facevano ritratti. E la perfezione sulla terra non esiste. E invece esiste e qualcuno l’ha vista.
Lei l’ha vista. Toccata. Baciata. Posseduta, accarezzata. E s’è fatta baciare, toccare, possedere, accarezzare dalla bellezza, anche solo una volta, e non è stata solo una volta, lo sai! beh…

Poverina?

Solo perché è finita?
Non è finita. Non finirà mai.
L’impronta del Dio si porta in petto, marchiata a fuoco. E non si cancella.

Mai più. Mai. Mai più.
…
…
…

(by poetella)

Liszt – Sogno d’amore

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Stanotte deve aver…

03 mercoledì Feb 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, amore eterno, nostalgia, poesia, Ricordi

 

10885458_10204751142410694_4364758953553561099_n

(foto di poetella)

.
.

…………………………………………………………… Stanotte deve aver piovuto,
ma io non ho sentito rumore di pioggia, come tu sicuramente non avrai
sentito il mio
……….. – Buongiorno amore mio! che tutte le mattina, tutte le mattine,
come tutte le sere
……….. – Buona notte, amore mio! ti sospiro nella mente con la segreta
speranza che le onde magnetiche, che ne so, l’elettricità nell’aria, un
filino di vento, un nube, un uccellino notturno, qualche atomo vagante
d’amore ti venga discreto a portare la mia voce, a te che chissà dove sei,
chissà mai dove sei più. E con chi. E perché.

……………………………………Stamattina la strada era tutta bagnata
e a me piaceva veder passare grosse nubi gonfie nel riflesso delle
pozzanghere come mi piaceva, tanto tempo fa, veder passare, sentir passare
le tue mani lente sulle mie braccia, fino alle mani che ti aspettavano,
cercavano, serravano, come la terra secca dei campi in questi giorni
cerca l’acqua e la trattiene anche se troppo poca ne è caduta stanotte
e adesso ha già smesso lasciando tutto che continua ad aspettare

ribollendo di desiderio
…
…
…

(by poetella)

Sonata for Oboe and Piano, Francis Poulenc. –Elégie
.
.

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E lei pensava…

19 martedì Gen 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

amore, amore eterno, gratitudine, ti amo

…SAM_0994

(foto di poetella)

.

…………………………………………………………………………..E lei pensava,
quando al mattino, fanali accesi, chiarore d’alba ancora solo promesso
passi veloci a tagliare il primo gelo, musica nelle orecchie
e il corpo che l’assecondava grato
…………………………………………………………………………….. lei pensava
se non fossi stato tu a regalarmi questa possibilità d’ascoltare musica camminando
se non fossi stato tu a rendermi gli occhi acuti a cogliere la magia del piccolo
e del grande, del fiore e del volo, a insegnarmi a sorprendere la bellezza nei più impensati ghirigori della vita
…………………………………………………………………………….. lei pensava
quando le parole le si accavallavano in mente e si disponevano sul pentagramma dei giorni
buone buone come tante biscrome colorate a lanciare il loro canto corale e grato

………………………………………………………..lei non poteva che pensare

senza aver avuto te io non sarei. Grazie, amore mio.
…
…
…

(by poetella)

 

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mammaaaaaaaaaaaa!

18 lunedì Gen 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 16 commenti

Tag

amore, amore eterno, fine di un amore, GHOST, musica, nostalgia

 

(che, tra l’altro, somiglia troppo a qualcuno di mia costante memoria.

Cavolo!

Non lo posso guardare. Lo ascolto solo. Se no moro!)

…

…

…

(by poetella)

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