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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi tag: amore vero

Ovviamente sì…

28 sabato Feb 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 12 commenti

Tag

amore, amore eterno, amore vero, fedeltà, fine di un amore, mi dispiace ma non...

2015-02-25 13.38.45(foto di poetella)

.
Ovviamente sì. Compiaciuta. Lusingata, magari, ma…

Ma vai a chiedere a Persefone se mai più si concederà di giacere con un uomo

lei che ha conosciuto il Dio
…
…
…

(by poetella)

berniniproserpina3

(Bernini- Il ratto di Proserpina-particolare)

 

 

 

.

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– Perché vedi, Nina mia…

07 venerdì Nov 2014

Posted by poetella in poesia

≈ 21 commenti

Tag

amore vero, bellezza, fotografia, Ricordi, serenità, ti amo

6286_10204416179356827_4002786485490992675_n(foto di poetella)

 

clicca qui per ascoltare poetella…

ma clicca, dai!

– Perché vedi, Nina mia,

un conto è una storia che finisce a Vaffanculo brutta stronza, o anche brutto stronzo, è uguale
un conto è che finisca, no, diciamo meglio, che si chiuda, ché certe storie mica finiscono perché non ci si vede, figurati!
insomma, dicevo e un conto è che finisca con Amore. Per Amore.
Per un molto onorevole bisogno di verità (pare cinese! non è cinese, non sono cinese. Mi sto incamminando verso quella filosofia, magari, ma…)

Cara Nina, Ninetta mia,

un conto è che ti lasci in bocca un saporaccio rancido, d’ammuffito, di marcio, di scaduto terribilmente in basso
un conto ti lasci in bocca (Dio, la sua bocca!)un sapore lieve di mandorla amara da mescolare sapientemente al dolcissimo, infinitamente dolce, malinconicamente, struggentemente dolce sapore dei ricordi.

Capito Nina? No? Ma come no! Dai!-
…
…
…

(by poetella)

Sonata for Oboe and Piano, Francis Poulenc. 1-Elégie

.

.

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Allora saprai…

19 domenica Ott 2014

Posted by poetella in poesia

≈ 13 commenti

Tag

amore, amore vero, fine di un amore, fotografia, poesia, tristezza

IMG_4239(foto di poetella)

E qui clicca per ascoltare

Allora saprai, forse
quanto può essere grande quanto
può andare oltre, oltre la spirale tortuosa
del desiderio oltre l’abisso nero
della paura – chi mai? Chi mai più?-
Saprai quanto per te, non per me
per te.

Allora saprai, forse
quanto c’era, c’è ancora
ci sarà sempre questo mio chiamarti
muto. Per non farsi sentire
non interrompere non guastare la tua
immensa voglia di te, di libero,
di solo.

Allora saprai, forse. O forse no.

Io lo so, comunque. Mi basta. Credo.
…
…
…

(by poetella)

 

Alessandro Marcello – Adagio in D minor

 

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non mi tocca…

14 lunedì Apr 2014

Posted by poetella in amore che salva, Bellezza che salva, consapevolezza, poesia, video di poetella

≈ 17 commenti

Tag

amore, amore vero, anima, bellezza, poesia, video

Non mi tocca
non mi faccio sfiorare da questo
striminzito vociare
non mi fa male
la chiusura senza sbocchi
piccineria sbiadita

[lascio tutto lì, in deposito]

di chi schiamazza senza guardare
il pozzo delle meraviglie
senza ascoltare fruscii di farfalle volate via
senza aspettare sbocciare di miracoli.

E intanto
guarda che fiori!
Guarda che luce che tripudio
che tremolio.

Ah! Bellezza
Me ne sto chiusa nella mia bolla ermetica
luogo sacro
privato
segreto. Con Bach.

Senza periscopio
né tantomeno oblò
e fisso lo sfarzo di questo arredo
mirabile
che m’hai allestito in petto, amore mio.

Grande spazio – piccoli ingombri mobili.
…
…
…

(by poetella)

 

 

(video di poetella)

 

.

 

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Ninna nanna per me…

10 giovedì Apr 2014

Posted by poetella in amore che salva, amore mio, foto di poetella, ninna nanna, poesia

≈ 25 commenti

Tag

amore, amore vero, anima, fotografia, ninna nanna, poesia

giapponeserieBN(foto di poetella)

.

.

.
Ninna nanna per me
che sono stanca stanca ninna nanna
dorata incantata come le fiabe che mi racconto
ancora e ci credo ché le fiabe sono belle
sono mani d’amante che schiudono
le porte della bellezza.

Dormi, fai la nanna
ché l’amore intanto ti cresce in petto
come la pasta madre sposata alla farina
nella ciotola di coccio
sotto la salvietta di lino
bianco
bianco è il mio sogno
stanotte, bianco e rosso.

Ti vede e ti sente

anche se non ci sei
…
…
…

(by poetella)

.

Ninna nanna di Brahms

 

 

 

 

.

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E tu mi traduci in una…

01 martedì Apr 2014

Posted by poetella in amore che salva, anima, atmosfere magice, Bellezza che salva, Bellezza della natura, consapevolezza, cose consolanti, crescere con l'amore, dolore che guarisce, emozione, empatia, Foscolo, innamorata pazza, la forza dell'amore, la giusta importanza, maestro, poesia, primavera, serenità

≈ 16 commenti

Tag

amore, amore vero, bellezza, crescere, fotografia, gioia, poesia, serenità, ti amo

20140401_110159(foto di poetella)

Qui la voce di poetella

E tu mi traduci in una lingua
nuova quello che era il mio dolore
tu lo distendi piano
piano sul banco
di scolaretta attenta
indichi e guidi
ti guardo e imparo l’uguale e il disuguale
che tirano su il mondo.

Tu che decifri e dai senso
tu che m’insegni come c’insegnano i colori
e i canti e le luci tremolanti
sulla corteccia del pino
lei che sale
sale su verso l’azzurro
e mormora: vedi?

È ancora primavera, dai! Adesso.
…
…
…

(by poetella)

 
.

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Certamente doveva esserci parecchio …

18 martedì Feb 2014

Posted by poetella in amore clandestino, amore?, aspettiamo la primavera, assenza prersenza, Bellezza, Bellezza che salva, cose consolanti, crescere con l'amore, dolore che guarisce, emozione, fedeltà, felicità, foto di poetella, innamorata pazza, la forza dell'amore, mail, messaggi, ti perdono

≈ 22 commenti

Tag

amore, amore vero, e ti perdono, fotografia, poesia, ti amo

1779797_10202545133741856_1292054611_n

(foto di poetella)

 

 

Certamente doveva esserci parecchio paradiso

parecchia primavera

parecchie richieste accorate di perdono

in quelle paroline  sul display del telefonino, la mattina

se adesso lei, mentre stirava camicie ascoltando Bach

sola soletta, a casa, con gli occhi sorrideva

oscillando piano

come stesse danzando una giga.

 

Sebbene tra  tutte le camicie non ce ne fosse

neanche una celeste.

 

Perché tu, amore mio,  forse, pensi di non saper dire, ma…

ed io, io stessa che parlo parlo

come potrei mai racchiudere in quei cerchiolini, quelle curvette

quelle asticine

tutto quello che m’impasta il cuore

e me lo fa molle

foglia a terra

dopo il temporale?

 

C’è solo un modo, allora, ecco. Vieni qui, quando puoi. Abbracciami

E sentimi tutta addosso.

Ché sentirai. Capirai. Te lo dico io.

…

…

…

(by poetella)

 pc riparato a tempo di record! Viva!

.

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Le cose stanno così…

28 martedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza, Bellezza che salva, cosa sarà di noi?, fedeltà, felicità, foto di poetella, indipendenza, innamorata pazza, la forza dell'amore, libertà, morire d'amore, poesia

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amore, amore vero, bellezza, crescere, passione, sto bene, ti amo

isola

(foto di poetella)

.

Lo so bene. Ormai conosco tutti i percorsi. L’andata e il ritorno.

Il crescere e il calare. E quel galleggiare come di foglia sull’acqua. Come di ramo spezzato.

Di barchetta di carta. Via. Per la corrente.

Conosco l’evoluzione del percorso. I picchi. Le cadute.

 

Lo so come vanno le cose.

Quel senso di ubriachezza sazia.  Di luce. Di abbaglio. Di spossatezza infinita.

Il passo lento. Che tanto, dove devo mai correre, dopo? Quell’andare tra mille gambe su per le scale della metro. Salire, scendere. Con le labbra che bruciano per i troppi baci.

Camminare da sonnambula.

 

So come mi lascio scivolare addosso il suono dei battiti cardiaci dell’orologio, il vento delle cose da fare. La pioggia della noia.

So come, per un po’, la prima settimana, diciamo? sarà tutto un ricordare, un intrecciare scene e scenette, fino a consumarle come foto troppo stropicciate, prese e rimesse via, riprese e rimesse via, fino a vederle quasi evaporare, scolorare, sbriciolare.

E i miei pallidi richiami d’amore, magari. Ogni tanto.

Messaggini. Qualche mail. Qualche foto.

Cinguettii di colibrì, ogni tanto.

Ché non mi piace fare troppo fracasso. Preferisco sparire come una nebbia. Te l’ho detto, no? La tua isola si vela di nebbia, adesso. E sparisce. Per un po’.

 

Le isole che si rispettino non devono essere troppo grandi. Troppo affollate. Troppo note.

Meglio se non se ne conosce l’esatta collocazione sulla mappa. Meglio trovarsele davanti all’improvviso, all’alzarsi della nebbia.

Ti piace questo gioco. Anche a me.

 

Poi, in fondo, la mappa ce l’hai.

 

La prima settimana scorrerà via così. Poi comincerà la discesa. Giù, giù, giù, un pozzo nero.

Rocce sedimentarie, basalti, rocce metamorfiche, giù, giù, giù, graniti, ossidiane, verso il centro della nostalgia.

Un buco nero fondo come il più fondo dei pozzi petroliferi.  E anche di più. Oltre 6.000 kilometri.

Fino al centro della terra, infocato d’amore.

La seconda settimana sarà così.

E niente cinguettii, niente richiami di colibrì. Silenzio.

 

Infine, magari, ci sarà ancora un’altra settimana. (ma sì, che ne sai? hai detto, non si può mai dire!)

E sarà quieta. Lo so. Di una calma distratta. Noncurante. Volutamente scordarella.

E libri, e musica e faccende. E viaggi e incontri. E magari pure scontri. No! Non con te. Mai con te. Mai più con te.

Nebbia fitta attorno all’isola.

 

Niente vento. Niente pesca di perle.

Silenzio.

 

Fino a che si vedrà all’orizzonte la vela della tua nave.

Senza  fil di fumo, che quello non è mai stato di buon auspicio.

 

E l’isola uscirà dalla nebbia. Ci sarà vento forte. Gran turbinio di rami. Gran movimento d’onde.

Profumo di terra.

 

Ti accoglierà nella sua baia, l’isola,  tiepida di sole.

…

…

…

(by poetella)

.

.

.Bach – Cello Suite No.1 -Prelude

.

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E mi parlavi di emozioni…

08 mercoledì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, Bellezza che salva, diario, emozione, empatia, felicità, foto di poetella

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Tag

amore, amore vero, bellezza, fotografia, gioia, il cielo, passione, poesia, sto bene

isola(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

E mi parlavi di emozioni

dopo che il rosso e l’oro e il nero e il rosa

 

dopo che  l’azzurro cielo vasto dei tuoi occhi s’era posato

quieto

brezza marina  sulle mie dune

scompigliate

dalla selvagge raffiche

dei tuoi sogni di carne

 

Mi parlavi di emozioni.

Quella volta, dicevi, che bello guardarti le labbra mentre parli!
quella volta, sì,  dicevi, che ho sentito frullare le ali degli uccelli

a un passo dal mio viso

sdraiato com’ero sull’erba dell’altopiano

conquistato come un castello assediato

In faccia

il  cielo.

 

Mi parlavi di emozioni.

E intanto m’accarezzavi, la tua gatta impregnata

d’amore.

Si giocava a rincorrerle, noi, e t’ho detto la mia.

Ieri. Momento stupendo, sai?

No. Non come oggi, dai! Ma bello.

Un presagio.

Un’epifania.

 

 

Quel gabbiano, mentre camminavo per via del Casale di S. Basilio

che ci fa un gabbiano a via del Casale di S. Basilio?mah!

quel gabbiano che ha fatto tre, quattro, cinque giri

in aria, proprio sopra la mia testa

accompagnandomi. Lanciando richiami.

prima di volarsene via non so dove.

non so mai dove.

Non so mai quando né dove.

Ma che importa?

 

Ed ho pensato, ieri.

Sei tu, amore mio.

Tu che mi chiami.

Tu, che… e infatti

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

.

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e poi…

07 martedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, cose consolanti, cose piacevoli, diario, dolore che guarisce, emozione, felicità, foto di poetella, il cielo, innamorata pazza, la forza dell'amore, le cose importanti, poesia, Scriabin

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Tag

amore, amore vero, attesa, bellezza, musica antiqua, poesia, sogni, ti amo

arriva quello che aspettavi…

e il cielo si fa chiaro, anche se è

notte.

luce

(foto di poetella…felice)

Scriabin Etudeop.8 no.12

.

.

.

.

.

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Chiedi se potrai, quando… se potrai?

30 sabato Mar 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, desideri..., foto di poetella, musica, passione, poesia, Scriabin

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Tag

amore, amore vero, musica, passione, per sempre, poesia, scriabin, ti amo

riverbero

(foto di poetella)

 

 

 

Chiedi se potrai, quando… se potrai?

Chiedi se? Tu?

 

Che io, stammi a sentire, ti dico.

Stammi bene a sentire.

Mettiti seduto e senti.

Tu che mi sei gioia di risveglio

e mi sei attesa e scompiglio.

Tu che sei profumo di legna al mattino presto

 

di castagne, di rosmarino

profumo di vino in un grottino d’estate.

Tu che sei assalto alla noia

nessun drago grigio ti resiste, lo sai, no?

tu mi chiedi se puoi?

 

Puoi, puoi spalancare tutte le porte chiuse da sempre

Puoi entrare in tutte le grotte

Puoi macchiare di rosso la seta bianca dei bachi

 

Puoi spandere aghi di pino sull’acqua della memoria

farci un letto per stenderci i sogni

per stenderci il piacere e il mistero

e il rosso e l’oro

 

tu puoi, puoi, puoi, non starmi a chiedere permessi

per regalarmi la sete.

che già m’assilla senza pace e mi piace. Mi piace.

Dalla sete altra sete, come sorgente.

 

E sì. Sempre sì. Tutto sì. A te. Sì.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

Scriabin – Etude op.8 no.12.

 

 

 

 

 

 

 

.

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Stammi a sentire, tu…

02 sabato Mar 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, consapevolezza, crescere con l'amore, empatia, felicità, foto di poetella, J.S:Bach, le cose importanti, musica, poesia

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Tag

amore, amore vero, bach prelude, bellezza, energia vitale, il cielo, poesia, ti amo

SAM_0219

(foto di poetella)

 

 

Stammi  a sentire, tu.

Tu, da laggiù, laggiù dove muovi l’aria nel tuo fare e fare.

Da laggiù da dove m’arriva qualcosa nel cielo,

nel cielo che si muove lento come un bambino addormentato. Si gira piano e respira.

Senti il respiro del cielo?

Senti il mio, confuso al suo?

Siamo sotto lo stesso cielo, sai?

Lui ci vede.

Vede i nostri movimenti di pesci nel mare di faccende umide di fatica, fredde di doveri.

Vede le labbra che si muovono silenziose. Si legge sulle mie il tuo nome?

Sulle tue il mio?

 

S’intrecciano nell’aria i nostri nomi, collegati dal destino.

 

E sapessi, sapessi mio caro, quanto la dolcezza del tuo nome sollevi per un po’ quel grande peso, quella scimmia seduta sulla testa del mondo.

 

Sapessi come sia ristoro, come riscriva  coraggio,  speranza. Inimmaginabile forza.

Come ridisegni il sorriso, anche se la pioggia vorrebbe, potrebbe portarselo via, cancellarlo.

Forse per sempre.

 

Non ci riuscirà.

 

Il tuo nome è scritto sul fondo del mare.

Non teme pioggia. Né siccità. Né tempeste di superficie.

 

Il tuo nome riposa nel fondo del mio cuore e da lì produce eterno movimento dell’essere, onde di gioia.

 

E straordinaria, sfolgorante, inesauribile energia vitale.

 

Quella che tu leggi e canti in me.

…

…

…

(by poetella)

J.S.Bach-Prelude

 

 

 

 

.

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Ma no, mio caro, no…

04 lunedì Feb 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, consapevolezza, crescere con l'amore, foto di poetella, le cose importanti, musica, poesia

≈ 19 commenti

Tag

amore, amore vero, anima, crescere, poesia, ti amo, tuoi occhi

l'isolaridotta

(foto di poetella)

 

 

Ma no, mio caro, no.
Non penso che. Oppure sì, forse sì, lasciamelo confessare.

Vedi, che tu sia stato per me spinta, traino alla crescita,

sofferta, faticosa eppure fortemente voluta, determinata aspirazione

allo scendere a picco dentro il mio dentro e metterci luce,

riconoscere, selezionare, scegliere consapevolmente


che tu sia stato specchio che ingrandisce l’immagine fino al più piccolo poro

intriso d’amore per te, tra l’altro, saturo, impreziosito d’amore per te è un fatto.
È indiscusso. È plateale. Di dominio pubblico.
Credo.

Ma io, per te?
Pare che si dovesse essere, noi due, cammino karmico uno per l’altro.
Strada di luce, sentiero nella notte guidato dalle lucciole.
Mano che indica la via. Uno per l’altro.

Era scritto.
Lontano, sì, in alto in alto.

Lontano, inaccessibile dalla coscienza addormentata, ma…

Lontano, dove i miei occhi, i miei poveri occhi miopi non sarebbero riusciti a vedere
E forse neanche i tuoi, i tuoi splendidi occhi, larghi, luminosi occhi freschi di frescura d’acqua pulita, occhi di golfo riparato ai venti, a volte. E a volte no.

Occhi di musica, di canto. Occhi di danza. Occhi da guardarci dentro tutte le sorprese, gli incanti.

Tutti i desideri di tutte le vite. Sette, otto. mille
i tuoi occhi che vedono e vedono benissimo da lontano


(ok, da vicino cominciano ad avere qualche problema, ma solo da un po’)

Era scritto oltre le nubi, oltre l’atmosfera che respiriamo a fatica,
oltre l’accecante luce del sole e lo sconfinato buio dello sconfinato universo.
Oltre tutto quello che si muove o che sta fermo nel nulla , se un nulla c’è mai.

Lo so che era scritto. Qualche briciola è arrivata fino a me. Spruzzi di luce.
Ho percepito chiaramente l’essenza, il sapore del messaggio.
Io e te c’eravamo utili.
Ci dovevamo essere utili. Ci saremmo stati utili.
Per crescere.
Ed io sono cresciuta, infatti.


Ma tu? Tu? Dimmi che anche tu, dai.


…
…
…

(by poetella)

 

ChetBaker-Over The Rainbow

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Ancora è netta la scena …

02 sabato Feb 2013

Posted by poetella in amore clandestino, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, consapevolezza, fine di un amore, foto di poetella, malinconia, nostalgia, passione, poesia, vecchiaia

≈ 22 commenti

Tag

amore, amore vero, baci, fine di un amore, gheorghe zamfir, musica, poesia, ti amo

neo

(foto di poetella)

 

 

 

Ancora è netta la scena a sipario abbassato:

porta socchiusa, la tua testa reclinata a invito

[è un fiore che sbuca dal cemento dei giorni]

sorriso, ciao! Ciao, ciao, ciao

sempre più flebile, Intervalli musicali.

Il mio scivolare come un’ombra

sulle tue labbra alla vaniglia

la nube densa di quel racchiudermi nel cuore della festa

 

e la vertigine, la vertigine!

Danze tribali implorando le piogge.

 

 

Avevo un neo sulle labbra

tempo fa. Non lo vedo più. Strano.

 

Destino pari al ricordo dei tuoi baci. Temo.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

Gheorghe Zamfir: Plaisir DAmour

 

 

 

 

 

 

.

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Stamattina, sì? Ancora si pensava…

25 venerdì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, diario, empatia, foto di poetella, musica, notturno, pensieri sparsi, poesia, quasi racconti

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alba, amore, amore vero, il cielo, musica, poesia

IMG_4912

(foto di poetella)

 

 

 

 

Stamattina, sì? Ancora si pensava… i lampioni!

Quando li vedo, esco presto la mattina, quando li vedo sono ancora tutti accesi.

Una ventina, nella piazza, li ho contati, poi quelli sulla strada.  Tutti accesi.

Aspettavo guardandoli appostata, camminando, aspettavo si spegnessero.

 

E poi, la gente. Frettolosa, distratta, certi a coppie, certi a gruppi, altri soli. Veloci.

Luce giallina dall’alto. Niente nebbia.

Belli, i colori.

Fondale grigio compatto leggermente bluastro, in lontananza, e quel giallo dall’alto.

Chissà come saranno state le città secoli fa. Prima dell’elettricità.

Chissà come saranno stati i colori della notte. Con le torce.

Tutti riflessi mobili, rossastri. Ombre tremolanti nere nere. Lunghe.

Bagliori improvvisi.

 

Chissà se ci pensa mai nessuno.

Ecco. Questo pensiero.

Chissà se ci pensa mai nessuno,

m’è venuto in testa come un folletto, uno scherzo. Un gioco.

Chissà se, in questo sconfinato pianeta accade mai che, contemporaneamente,

due o magari tre, via, quattro?persone, abbiano lo stesso pensiero.

Ma proprio lo stesso.

Formulato con le stesse frasi. Con gli stessi interrogativi.

Tutto sommato credo sia proprio impossibile.

 

Tuttavia, ci sono momenti in cui sento che tu stai pensandomi.

Una percezione quasi fisica. Tattile.

Ed esattamente come io sto pensando a te.

Con le stesse frasi.

Formulate nello stesso modo.

Sbaglierò?

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Oblivion – Piazzolla

.

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E adesso c’è la notte…

23 mercoledì Gen 2013

Posted by poetella in alchimia, amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, felicità, foto di poetella, passione, poesia

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Tag

amore, amore vero, bella da morire, gioia, passione, poesia, scriabin, ti amo

fragole

(foto di poetella)

 

 

E adesso c’è la notte.

Adesso. Dopo i fuochi

Fuoco d’incastrate anime

Fuoco di  pietre roventi di ritrovamenti

quante volte m’hai detto sei bella?

Di scontro d’incontro d’incastro

fuoco di fucina di Vulcano

 

C’è stato un evento in cielo, vero?

rivoluzione del mondo.

Eravamo lì, io e te. Gemelli.

E tutto  sbriciolava s’allontanava

s’avvicinava s’inorgogliva  s’incatenava

Era lontano era vicino

Era dentro il dentro di noi

il fuoco

nucleo pulsante di stella

ganglio stupito stupendo raggiante scorreva

scioglieva le ore

 

andavano le ore passando

scomposte in battiti forgiate

ricomposte in minuti in secondi in frazioni di secondi con dentro

l’eterno perenne

in eterno per sempre. Amandoci.

……

…

(by poetella)

Scriabin Etude op.8 no.12

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Si volesse davvero sviscerare…

22 martedì Gen 2013

Posted by poetella in alchimia, amore clandestino, amore?, atmosfere magice, Bellezza della natura, consapevolezza, crescere con l'amore, emozione, felicità, le cose importanti, passione, poesia

≈ 10 commenti

Tag

amore, amore vero, anima, consapevolezza, gioia, poesia, ti amo

fumo

(foto dal web)

ascolta poetella

Si volesse davvero sviscerare

chiedo aiuto certe volte

si volesse davvero stabilire

ma dovremmo, poi? Sarà bene o no?

 

Si volesse matematicamente attribuire dunque

il vanto di questa festa che continua

queste nozze celesti

questa leggerezza che spoglia di panni consumati

che riveste di luce di attese di risa di bambini

di viaggi in Oriente o Occidente

che colora di zucchero filato e cioccolata e gelato al limone

alla fragola  alle mandorle amare

chiedo aiuto certe volte

 

si dovesse, sì, si volesse si potesse davvero

una volta per tutte  riconoscere

chi è il telamone del tempio

il custode del fuoco

che  ravviva e ci soffia ci si spacca i polmoni

fino a creparsi le labbra

scottarsi le mani e portare negli occhi la fiamma

di questo nostro misterioso amore

disconosciuto amore rinnegato amore

[nonostante me, hai detto]

no. Non è mai nonostante.

 

Anche un niente

vedi il castello di cristallo come scintilla?

anche un niente,  sai,  anche tutto questo niente

che dici di dare, credo basti.

 

Qualcosa sarà pure

se pure leggero

inconsapevole

rubato al destino

 

qualcosa sarà che trasforma le nuvole in grazia

…

…

…

(by poetella)

.

 

 

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Per tutta quella pioggia…

21 lunedì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, crescere con l'amore, emozione, felicità, foto di poetella, inverno, le cose importanti, Mahler, passione, poesia, speranza

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Tag

amore, amore vero, attesa, bella da morire, gioia, mahler, poesia, sto bene

Foto di poetella

(foto di poetella)

 Ascolta poetella

Per tutta quella pioggia

la sarabanda di nubi e nubi e nubi

sul grigio

per la pesantezza degli occhi

un certo ritegno d’affacciarci e sperare

su fondali abitati da cornacchie

e rami spogli stecchiti ritorti soli

 

per il canto del freddo

imperatore con lo strascico che sfila

e si vanta

dietro i doppi vetri

chiusi – chiuse le porte – chiuse le serrande

chiuse le attese

apparentemente

 

Persino per il bianco dei fiocchi, quest’anno

 

Per quelle giornate io

per quelle giornate esaurite

già a primo pomeriggio nella misericordia

d’una lampadina a basso consumo

 

per questo gravame d’inverno

per questo penare d’inverno [io]

che sembra evaporare come antica

nostalgia al tempo degli incontri

 

per tutto questo io, adesso benedico

io benedico e benedico e canto

l’ingresso

segreto, anticipato

[zitta zitta in punta di piedi

Una bimba con le scarpe della mamma]

io canto e benedico l’ingresso

di questa tenera

giovane

trepida

profumata

scapigliata

 

dolce primavera dei miei giorni

…

…

…

(by poetella)

–

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– Vieni qui, mettiamoci un po’ in balcone…

06 sabato Ott 2012

Posted by poetella in amiche, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, biografia..., Borodin, consapevolezza, le cose importanti, musica, vecchiaia

≈ 17 commenti

Tag

amiche, amore, amore vero, borodin, Pensieri, sto bene

– Vieni qui, mettiamoci un po’ in balcone

 

                          Sapessi come sono contenta che. Sì. Era tanto sai che volevo vederti. Queste vite sempre di corsa. Anche questa città, così grande. Certo, certo, bella. Bellissima. Poi, lo sai come la vedo io, no? Meglio grande. E nessuno ti conosce. E nessuno ti controlla. Frega niente che nessuno che ti controlli? Niente da nascondere, tu?

 Tutti abbiamo qualcosa da nascondere. Ok. Tu no. Beh, dai,

vieni qui, mettiamoci un po’ in balcone

 

                        Vedessi che fiori che sono scoppiati. È una festa. Certo che ho tempo. Lo trovo, il tempo. Si trova, se si vuole, il tempo. Voglio cose belle, attorno. Cose che esaltino. Che riempiano. Musica. Ti piace questo brano? Non ci capisci niente di musica.

Ma che campi a fare? Dai, scherzo. È questione di abitudine. Io non potrei stare senza la mia musica. È una compagnia continua.

Che non chiede niente. Da, soltanto. Cos’è questo? Borodin, un pezzo di Borodin. Sì, russo. Non ti fa pensare alle pianure dalla Russia,  sconfinate, col cielo grigio e freddo, freddo e neve, no? Ok, no. Scema.

Guarda le petunie. Vero che così, mai viste?

Vero?

                                   E la rosa. Guarda la rosa. Anche i gerani, per adesso tutto bene. Insetticida giusto. Nessun attacco. Io? Anche io devo aver trovato l’insetticida giusto? Ridi, ridi. Dici che non si chiama così?

Dai, ridi.

Oggi mi sentivo un po’ malinconica. M’ha fatto bene l’amichetta mia. Lo sai che erano due mesi che non mi venivi a trovare? Vuoi bere qualcosa? Ok, dopo.

E non vedevo l’ora di dirti

 

– Vieni qui, mettiamoci un po’ in balcone

 

                               vieni a parlare un po’ con me. I Tarocchi? Ma lascia perdere i Tarocchi. Lo so che te li sei portati, ti pare che non te li portavi. E mi tenti. Ma io non lo chiedo ai tarocchi. Io non lo voglio sapere. Certo che ho paura. Vorrei vedere te. Bella mia.

Vorrei proprio vedere te se avresti paura o no.

Sto vivendo una magia.  E non fare quella faccia. Me l’hai detto un sacco di volte. La saggia. L’amica saggia. Ma sei proprio sicura d’essere saggia?

                               

                                Senti che profumo. Gelsomino. No, viene da sotto. Io non ce l’ho, vedi? Va bene, va bene, sei saggia. Dio, il gelsomino. Si sente lo stesso, vero? Ci arrivano le cose degli altri, siamo circondati dagli altri, assediati dagli altri, e meno male che è un profumo. Ci arrivano anche le puzze, qui in città. Puzza di solitudine. Puzza di indifferenza. Puzza di intolleranza. Tu te ne stai in campagna. Io? No, io mai in campagna. Non potrei.

 

                Questa città. Questa città piena di traffico,

di file alle poste, ma io l’adoro, di file al supermercato, dal dottore, in Banca, questa città senza parcheggi, e io l’adoro, piena di buche per strada, sì, sì, le buche. Ma che mi frega delle buche. Io vado a piedi o prendo l’autobus. O la metro. Al diavolo le buche. Poi, per adesso, c’è. Sì, c’è lui. Per adesso. Fino a che non se ne andrà.

 

E no, a lui non posso dire

 

– Vieni qui, mettiamoci un po’ in balcone

 

                             No. A lui no. Come va? Va bene, accidenti. Va benissimo. È un precipizio. Un continuo cadere e cadere in un abisso di meraviglia, uno stordimento, uno straniamento da tutto. Da tutti. Un annullamento di ogni bruttura, ogni dolore. Un’esaltazione. Un trionfo. Quando sono con lui.

                  Quasi mai, dici. E che vuol dire quasi mai? Lui è sempre con me. certo. Anche adesso. Mi basta parlare di lui. E vedo i suoi occhi. E sento la sua voce.

E lo so che è troppo tardi. Lo so. Non dire sempre le stesse cose. Che le so.  Benissimo. Che è arrivato, che sono arrivata, boh, io, lui, non lo so, che siamo arrivati, che la nostra storia è arrivata troppo tardi. Che poi no. Non è tardi. Va bene così. Prima non era pronta, evidentemente. E neanche lui. Queste storie sono troppo. Come troppo che?

Sono troppo e basta.

Eccola là. Troppo senza speranza. Ti pareva che non sputava sentenze. Ma speranza di che?

 

E dai con questi Tarocchi. Non voglio sapere il futuro. Ho paura del futuro. Certo. Ma che coraggiosa! Non sono coraggiosa. Ma che c’entra. Per certe cose sì. Va bene. Sono coraggiosissima. O magari incosciente. Ma.

 

No. Non voglio sapere quello che già so. Finirà.

E tu dirai Te l’avevo detto. Ma non finirà per quello che dici tu. Cara mia. No. Qui ti sbagli.

Io resterò sempre la donna della sua vita. L’unica con cui è stato se stesso. L’unica con cui non ha dovuto trasformarsi, cambiare, mediare, cedere, tollerare. E lui per me. Uguale.

Finirà perché se ne andrà. Deve. Ha promesso. Deve. E io lo lascerò andare. Solo così resterò in lui. E lui in me.

Anche se non potrò mai dirgli

 

– Vieni qui, mettiamoci un po’in balcone

 

                     Ad invecchiare vicini. A contarci le rughe e i ricordi. A rimpiangere la giovinezza. Questo non l’avremo. Ce ne siamo liberati. Sarà sempre il mio ragazzaccio. E io la sua Belladonna. In eterno.

 

Il tempo non vincerà, sulla nostra storia. Così, cara mia,

così, vedi? Sarà eterna.

…

…

…

(by poetella)

 

Borodin – nelle steppe dell’Asia centrale

 

 

 

.

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Ormai nove lunghi giorni…

21 venerdì Set 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, autunno, Bellezza che salva, Borodin, consapevolezza, crescere con l'amore, foto di poetella, le cose importanti, libertà, musica, notturno, poesia

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Tag

amore vero, borodin, gioia, impara, l universo, luce

(foto di poetella)

 

 

Ormai nove lunghi giorni, mio caro. Una bella prova. Superata.

I passi più o meno disinvolti. La strada, fortunatamente, conosciuta. Si prosegue.

Riuscendo persino a superare imprevisti.

Beh, nove giorni. Silenziosi. Operosi.

S’è imparato che non è certo il cinguettio forsennato a farsi canto.

Basta una melodia lontana, scritta nello spartito dei ricordi. Chiuso. Sul pianoforte.

La certezza di un possibile preludio.

Il tendone del palco chiuso. Con dietro ombre.

Basta, questo.

 

Tutto senza troppa fatica, direi.

Sorpreso? L’allieva impara.

L’immensa, mutevole, straordinaria varietà dell’accadere, il fiore, l’ocra e il rosso e il bruno, le nubi, il vibrare della luce.

E gli incontri, gli scontri, gli scambi e il dire, il dare, il fare

L’immensa, la davvero immensa e mutevole varietà dell’accadere ha riempito ogni fessura, ogni crepa, ogni varco, ogni bocca che avrebbe altrimenti cantato, o gridato o piagnucolato il tuo dolcissimo nome.

Che sia questo il vero segreto?

 

Lo sai? c’è una stanza vasta, in me, dove posso sostare ormai senza angosce,

senza pretese, senza spropositate attese,

senza sconsiderati desideri, semplicemente colma di luce.

 

E s’è imparato a cantare in polifonia. In accordi in tonalità minore.

Una corale accorata con la voce di tutte le cose. Armonica. L’universo intero danzante. L’universo di cui noi, noi due, io e te, mio caro,  

non siamo che minuscoli punti di luce accoccolati tra le stelle.

 

Ci sarà l’incontro. So che ci sarà. Ma il coro festante mi distrae.

M’invita alla partecipazione gaia.

Si caricherà la nostra energia quando… Certo. Si caricherà, si farà più potente, vicini.

Ma, sai? sospetto che non sia indispensabile.

Non dico che, quando avverrà il contatto non sarà ovviamente meraviglioso.

Ma, e questa è la grande conquista che ti devo, mio caro,

tutto è già meraviglioso anche così.

Grazie a te sono sole. Carico di potenza luminosa.

E brillerò, fino a che avrò energia bastante.

 

Poi verrà il silenzio dell’universo quieto.

…

…

…

(by poetella)

 

 

Borodin. String quartet n° 2 in D major- Notturno

 

 

 

.

 

.

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Non saprei. Non saprei proprio…

17 lunedì Set 2012

Posted by poetella in amiche, amore?, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, fedeltà, foto di poetella, le cose importanti, libertà, pensieri sparsi, poesia, quasi racconti

≈ 8 commenti

Tag

amore vero, cattivi pensieri, Riflessioni, tutta la storia

 

(foto di poetella)

 

 

Non saprei. Non saprei proprio.

Tu, cara, dove diavolo trovi tutte le tue sicurezze? Le tue certezze?Hai un libro, che ne so, una mappa precisa dei luoghi e della giustizia, uno specchio magico, una sfera di cristallo di rocca?

Magari un saggio vecchio vestito di seta, con le unghie lunghissime ed i capelli sulla schiena che sussurra nell’armadio? E sorride?

Ah! Le tavole della legge.

Non si sono frantumate da un po’? no. Dici di no.

Ma io

non saprei. Non saprei proprio.

 

A volte, mia cara, ti trovo un po’ dura. Sì, categorica. Qualcosa di stratificato, di verniciato sopra, di sovrapposto neanche tanto bene, quel tuo sindacare, pontificare.

Suggellare con i tuoi E’ così. La morale dice che è così.

Via, cara! Rilassati.

C’è talmente tanto, tanto da considerare, da osservare, da assimilare, assimilare a fondo, poi rielaborare, ah! questo mondo sfaccettato, polimorfo, colorato, particelle d’universo, coriandoli!

e poi ancora osservare e magari interpretare e poi rivedere e confrontare e valutare con clemenza e sperimentare e comprendere, ammesso si riesca a comprendere, davvero a comprendere. Senza fingere di

 

No, non saprei. Non saprei proprio.

 

Guarda. Io no. Per me è tutto così inspiegabile. Anche solo il guardare l’azalea fiorita, guardarla commossi. Pensare che mai, mai, mai più una fioritura così incantevole, così straordinaria, così gaia di luce, di colore, d’armonia. Guardarla e pensare, pensarlo davvero, che credi? Pensare che è la cosa più straordinaria che si sia vista. Lei negli occhi, lei nel cuore giorni e giorni.

Pensarlo convinti. Innamorati. Ma poi, non dico quando, un’ora, un mese, un anno dopo, non so quando, poi, nel vivaio appena aperto, trovare quella strana piantina, quella carica di fiori rossi, sanguigni, caldi e appassionati, tremanti e splendenti, tutti girati verso di te, come fossi il loro sole e…

Scordarsi l’azalea. In un attimo. Ecco.

…

…

…

(by poetella)

 

Liszt- La Campanella

 

 

 

 

 

–

 

 

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Lasciatemi andare …

21 mercoledì Mar 2012

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, canti gregoriani, crescere con l'amore, desideri..., emozione, foto di poetella, le cose importanti, musica

≈ 14 commenti

Tag

amore vero

 

 

(foto di poetella)

(dedicata ad A, un amico caro)

Lasciatemi andare all’indietro

all’interno

Note invoco

l’aspiro le ingoio

l’aspetto

Zattera che traversa queste ore faticate

di strapiombi bui e rapide

 

Aspetto nei tuoi spigoli duri

mondo – conficcata sghimbescia –

buona buona tra rumoracci e rintocchi

di selvatico urbano

 

Aspetto silenzio intriso di canto

 

Toccherò, toccherò sponda, tanto.

Terra! Terra! urlerò Griderò finito mare

tempestato

d’affanni inutili. E farò marameo

Marameo innalzata su quelle tue note (grazie!)

crome e biscrome alte alte

Palafitta su nero di palude.

 

Nessuna bestia, nessuna mai

per un po’

azzannerà il mio sereno

 

Ce ne staremo soli

quelle note con me

Quelle che m’hai mandato, amico

Gentile amico. Gentile gentile

 

Pali di castagno. Inattaccati dai tarli

 

Come l’amore vero è dal tempo

…

…

…

(by poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

 

.

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