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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

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Archivi tag: bambina

La bambina sta seduta composta…

21 lunedì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

Tag

bambina, gatto, nonni, ricordi d'infanzia

.

…………………………………………………………… La bambina sta seduta composta.

Aspetta, guarda e ascolta.

I grandi attorno alla tovaglia di lino spesso. La bambina accarezza il tovagliolo liscio. Guarda e ascolta.

Aspetta, guarda e ascolta.

I grandi coi bicchieri di vino rosso. Il suo è rosa chiaro chiaro. Però è buono. Pizzica sulla lingua, la solletica, poi va giù veloce veloce.

Mica come il pane nel latte che s’impiglia in gola, la mattina.

La bambina sta aspettando che nonno Chi viene con me? alzandosi, il tovagliolo arruffato accanto al piatto, il gatto che salta giù dalle gambe, con l’aria seccata e scompare chi sa dove nel buio del corridoio, nel cavo di qualche stanza lontana, una dentro l’altra, una dopo l’altra profumate di lavanda e di cera, come un sogno del mattino, la greca del pavimento che diventa tonda, poi quadrata, poi ancora tonda, poi quadrata e ancora quadrata poi scompare in tanti pezzettini di luce marroni e viola e bianchi e rossi e blu. Coriandoli.

E lei non può più andarci in equilibrio come sulla greca, un piedino dopo l’altro, uno dopo l’altro, col libro di fiabe in testa,  a fare la signorina, mentre l’Angelo di Tobiolo coi capelli d’oro le indica una via, dalla cornice nera. E la pendola rintocca lenta i suoi giorni lieti di bimba.

La  bambina sta seduta composta,

 ché ha finito di mangiare tutto tutto  e neanche una macchia sulla tovaglia, sul vestitino celeste di organza della domenica, attenta attenta, neanche una macchia sul tovagliolo.

Neanche una macchia sui suoi sogni perfetti di attese e favole vere nella casa dei nonni.

La bambina sta seduta composta

poi Chi viene con me? dice nonno. E come guizzano le righette attorno agli occhi chiari. Come brillano d’argento i capelli.

Chi viene con me? ed è già in piedi, alto alto, magro magro. Un mago delle fiabe.

E lei Io! E sorride.

E comincia la festa.

…

…

…

(by poetella)

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Ci salvi la Bellezza!

14 martedì Mag 2013

Posted by poetella in basta!, Bellezza che salva, biografia..., consapevolezza, diario, foto di poetella, libertà, malinconia, nonni, nostalgia

≈ 19 commenti

Tag

bambina, tutta la vita

gerani e begonie 2

(foto di poetella)

Ci salvi la Bellezza!

 

 

 

Che c’entrava, adesso. Le era venuto in mente.

Mentre usciva vapore caldo dall’inalatore termale.

Non c’era nesso apparente. O sì? Una bambina che sonnecchiava in un letto grande, non suo.

E, dalla cucina, rumori sommessi in un brodo di silenzio.

Tramestio. Luce filtrata dalle persiane chiuse. Profumo di cera per mobili. Lenzuola di lino spesso. Ricamate.

Da sua nonna.

 

E non alzarsi. Che tanto era vacanza. E c’era tutta la vita, ancora, davanti. Allora c’era.

Una pagina tutta bianca. O no?

Forse che già le tracce di quello che si sarebbe scritto erano stabilite?

Non si scappa?

Forse che non si sarebbe potuto fare niente per deviare, guidare, tracciare  diversamente?

Si sarebbe fatto, se ci fosse stata la possibilità.

Non si fa che quello che è possibile. Pare. No? E, o è possibile, o non è possibile. Inutile startici a.

 

Ancora non poteva alzarsi. Neanche adesso. Doveva finire l’inalazione di vapori sulfo-balsamici.

Le liberavano il naso. Le schiarivano le idee. O gliele annebbiavano.

Affidiamo al vapore tutta la vita. Cancelliamo  tutti gli anni.

Via i passi falsi. Via le false risposte. E le domande retoriche.

Riscriviamo tutto. Cambiamo i personaggi. Sostituiamo i ruoli. 

Un nuovo progetto l’avrei.

Ridisegniamo le mappe.

Anche la pianta di casa. Anche i segni dei passi.

Anche la distribuzione dei mobili. La ridondanza dei mobili.

E degli oggetti che levavano l’aria. E non riempiono i vuoti.

T’accerchiano, t’assediano, ti stringono, t’intrappolano. E lui che compra e compra e compra e compra. Beata te! Figurati se.

 

La casa di nonna era semivuota.

Solo l’indispensabile.

Cos’è indispensabile?

 

Il silenzio, per esempio. Ché questo inalatore fa troppo rumore. Tortura le orecchie già abbastanza torturate. Dev’essere qualche strano transito in cielo.

 

Ma le scoppiava una rabbia, come un bubbone maturo.

 

E, Che c’è a cena?

E, Mi dai, mi fai, mi levi, mi lavi, mi stiri, mi metti, mi compri. Mi telefoni a. mi vedi se.

L’hai preso l’Armolipid in farmacia? E l’Arvenum?

E, Avrei tanta voglia di fare l’amore. Io no (non con te, comunque).

Ma, pagato il condominio? Mi prendi il giornale, già che esci?

Fan culo!

 

E non si può scappare. Oggi, per lo meno, no. Devo fare l’inalazione. Almeno quindici sedute.

Poi, poi, ci sarà qualcos’altro a tendere trappole.

Contaci, bella mia. Non sei di quelle che mollano le zavorre. E neanche bucano il pallone.

 

Ok, ok. però, qualche volta, pure tu, libera, voli. Sicuro. Sì, sicuro.

…

…

…

(by poetella)

 

 

Brahms’Lullaby

 

 

 

 

 

 

.

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da “Nora e il bambino che non aveva ombra”…

13 mercoledì Mar 2013

Posted by poetella in dolore che guarisce, foto di poetella, malinconia, mamma, Nora e il bambino che non aveva ombra

≈ 16 commenti

Tag

bambina, Nora e il bambino che non aveva ombra, romanzo

nora-e-il-bambino-che-non-aveva-ombra

(La copertina del libro…)

e qui… il libro…

 

 

 

[…]

 

Una bambina che toglieva da sola

cappotto, cappello, sciarpa e guanti

e li appendeva al gancetto sotto l’ombrellino

rosso e blu.

 

Una bambina che li rimetteva da sola,

abbastanza dritti.

Abbastanza in fretta.

 

All’asilo era molto. Questo è un fatto.

Avrebbe dovuto capire, allora, che ce l’avrebbe fatta.

Fidarsi.

Che avrebbe potuto toglier e mettere

tutti gli strati di dolore e festa,

tutte le pesanti, ingombranti adempienze dei giorni.

Togliere e mettere tutti i desideri. Piegarli.

Riporli nel luogo, nel tempo giusto.

 

Avrebbe potuto

la bambina

almeno avrebbe dovuto ricordare. In seguito.

Adesso che da sola

riesce solo a piangere.

E l’ombrellino non c’è più.

 

E la vita è pioggia forte, è scroscio,

è grandine. È neve.

 

 

Ci saranno forse mai nuovi germogli, per lei?

 

[…]

…

…

…

(by poetella)

 

 …un branetto minimo tratto dal mio romanzo…ve lo ricordate? quello che ha vinto il premio…

Ieri m’è capitato tra le mani e m’è venuta voglia di regalarne un po’ ai miei …lettori…

Ecco.

Il libro è in prosa, comunque…solo ogni tanto, qualche…accapo…

…sera!

Raindrop  Prelude  Chopin

.

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Un certo fascino a stare …

26 mercoledì Dic 2012

Posted by poetella in atmosfere magice, attesa, biografia..., Borodin, consapevolezza, da leggere, diario, foto di poetella, le cose importanti, Luigi Meneghello-Libera nos a malo, malattia, poesia, speranza, vecchiaia

≈ 22 commenti

Tag

bambina, borodin, Libera nos a malo, Luigi Meneghello, malattia, Ricordi

libera nos a malo

(foto di poetella)

 

 

Un certo fascino a stare malata.

Come non ricordare una io ragazzina, sotto le coperte,

col libro che si portava via la febbre.

e tutte le richieste del mondo

ovattato, operoso

di lato. Senza intrusioni.

 

Mamma e sorella che portavano coccole e tazze di te.

Un tepore alle guance e i piedi freddi.

E il libro. Sempre.

Cercare la posizione, la luce migliore

inclinandolo un po’.

Tirare su il cuscino

e intanto mica chiudere la finestra sui sogni.

 

Me ne sto come allora a divorare assaporare sgranocchiare parole

scacciando interrogativi inutili. Aspettando.

Buono questo “LIBERA NOS A MALO”.

Buon libro. Di ricordi.

I miei sono diversi. Ognuno ha i suoi.

 

Da ragazzina mi piaceva fare la malata.

Avevo la scusa per non essere scocciata interrogata valutata

Potevo starmene tranquilla coi miei libri.

 

Poi,  sapevo che sarei guarita.

Perché ero bambina. Buona. E forte.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Borodin-PetiteSuite-Nocturne

 

 

 

 

.

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Cerchiamo una porta…

16 venerdì Mar 2012

Posted by poetella in attesa, Bellezza che salva, Bellezza della natura, consapevolezza, crescere con l'amore, desideri..., emozione, foto di poetella, indipendenza, le cose importanti, poesia, primavera, saggezza

≈ 6 commenti

Tag

ali, bambina, ombre, porta

(foto di poetella) 

Cerchiamo una porta

stamattina

tra i rosa verdi imbrillantati

e l’azzurro

 

Quest’azzurro disteso

senza peccati, sì e senza ombre

d’antiche

rinunce

 

 

Cerchiamo una porta e buttiamole fuori

Scomposizioni di aspettative

stracci, brandelli di E poi?

E dopo?

E allora?

 

Attese da baco muto

Spunteranno mai le ali?

Ci si staccherà?

Staccherà

sorvolando la carne

Sorvolando carne – avido sangue

Solo respiro nel sole

 

come l’uccellino che prima era Ingrid

la bambina che camminò sul pane.

 

Senza risposta.

…

…

…

(by poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

.

 

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