brano rubato al blog di Claudio Capriolo
trovo sia una meraviglia! Vederlo suonare, poi… non ha prezzo!
buon ascolto da poetella!
25 domenica Set 2022
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inbrano rubato al blog di Claudio Capriolo
trovo sia una meraviglia! Vederlo suonare, poi… non ha prezzo!
buon ascolto da poetella!
04 domenica Set 2022
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inE sì, finalmente oggi riapriva il mercato di Ponte Milvio.
Non che ci si aspettasse granché.
Rarissimo trovare ormai qualcosa di interessante.
Poi… la pioggia.
Via, si va lo stesso.
Arrivati, il diluvio.
Aspettiamo che smetta, dai. Che musica vuoi sentire?
Sinfonia dal nuovo mondo? Ok.
In macchina, rumore della pioggia, fermi a guardare le gocce e sentire i fulmini. E Dvořák
Impagabile.
Finalmente, quasi un paio di minuti dopo la fine della sinfonia, niente più pioggia. Si va.
Il fiume gonfio e rumoroso.
Pochi banchi di temerari e, guarda! l’oggetto sognato: un piccolo dipinto su rame, copia dell’Estasi di santa Cecilia di Raffaello, probabilmente seicentesca.
È nostro!
E buona finale di domenica da poetella!
17 mercoledì Ago 2022
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in04 giovedì Ago 2022
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bellezza, Debussy, leggerezza, musica, nuvole, Samson François
Certe nuvole
a guardare in su, certe nuvole non fanno forse pensare a una pioggia d’oro?
Come una benedizione, una grazia dal cielo per fecondarci l’anima
troppo greve, troppo appesantita
troppo scalpitante, vogliosa di liberarsi di zavorre
e zavorre e zavorre e zavorre.
Certe nuvole non sono forse come una porta socchiusa
verso uno sconosciuto mondo leggero
impalpabile
lieto.
Come certa musica.
E intanto ascolto Debussy.
Sto bene.
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(by poetella)
19 martedì Lug 2022
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inporca miseria! Già fa caldo!
Meno male le mie rose!
E buongiorno a tutti!
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(by poetella)
17 domenica Lug 2022
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inSenza paragone
come poter ascoltare un quartetto per pianoforte e archi di Mahler nella casa in silenzio, senza una televisione che parli, una voce che parli, un vicino che parli, o la strada in basso, lontano, che parli, o qualche cornacchia appollaiata su un’antenna, guardinga e impettita, senza nemmeno un gabbiano che lanci i suoi gridi sgraziati, per quanto aggraziato sia lui in volo, non fermo, in volo
senza paragone
come poter ascoltare la voce sommessa di un cipresso che scricchiola al tramonto, quasi sera, assediato da migliaia di girasoli, con alle spalle l’abbazia di San Galgano, deserta, quasi sera e poi notte, e tutto silenzio, nessuna voce di turista ormai rifugiato a bere Martini o chissà cos’altro, a mangiare gelati, a leggere giornali o riviste o che ne so, libri no, chi legge più, ormai? ormai stanco della giornata in giro per bellezze, in attesa della cena, senza voci di bambini tutti a portare avanti i loro ultimi giochi della giornata, lontani quanto basta per non ascoltarli, solo la voce del cipresso che scricchiola e quasi sera, quasi notte
senza paragone
come ricordare il soffio del tuo respiro tra i miei capelli e nessun’altra voce, né sotto, né sopra, né di vicini, né di lontani, né del mondo indaffarato, assente, sconosciuto, dimenticato, e né sferragliare di tram o di autobus nella città esagitata, fremente, asfissiata, né clacson di auto ribollenti nel sole di luglio, dove diavolo se ne andranno mai! né abbaiare di cani o miagolare di gatti, solo il soffio del tuo respiro tra i miei capelli
e nient’altro
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(by poetella)
11 lunedì Lug 2022
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inGoddesses (John Playford, 1651)
Questa melodia proviene dalla raccolta di controdanze “The English Dancing Master” pubblicata nel 1651 dall’editore John Playford. Questa raccolta ha avuto un successo fenomenale e ha attraversato 18 edizioni fino al 1728, ben dopo la morte di Playford.
Il genio di Playford (e dei suoi successori) è quello di aver usato tutte le melodie alla moda del suo tempo, sia accademiche che tradizionali, per far ballare la buona società, avanti e indietro tra partitura e tradizione.
“Goddesses” è una versione riscritta in controdanza di un brano dal Fitzwilliam Virginal Book (libro di brani per virginale, una specie di clavicembalo), e attribuita al compositore Giles Farnaby: “Quodling’s Delight” (1609) Playford lo ribattezzò, probabilmente perché lo aveva reso popolare in un’opera teatrale dell’epoca: “La visione delle dodici dee”. Questa melodia è molto popolare e compare in tutte le edizioni del “Maestro di danza”, con variazioni occasionali, che il bravissimo Nicolas Fendt suona qui con chitarra (chitarra rinascimentale), liuto-chitarra, flauto dolce, tenore e basso, dolzaine (cornamusa basso), percussioni.
(informazioni dalla sua pagina di YouTube)
(meravigliosamente ispirata da un post di Claudio Capriolo)
04 lunedì Lug 2022
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22 mercoledì Giu 2022
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inAltri pensieri, altri accostamenti guardando le rose sconcertate per il vento
– pazienza, pazienza- ripetevano mentre dondolavano agitate da questo forsennato sconquasso
– pazienza, resistere. Non farsi strappare i petali carichi di bellezza, che poi, anche se, altri ne verranno, altro splendore, altra spumosa meraviglia. Basterà la cura.
E sì che ci sarà cura, come ci sarà cura per tutto il bello che mi levita in cuore, per tutto il profumo di speranze – quante e quante!
per la meditazione sulla molteplice, indescrivibile in fondo, creativa resistenza della gioia nel mondo, nonostante
il bieco e malevolo tentativo d’ucciderla
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(by poetella)
17 venerdì Giu 2022
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inHo passato almeno tre, quattro minuti a guardare la rosa.
Petalo a petalo
foglia a foglia.
Quanta delicatezza ci sarebbe nel mondo.
Ecco. Dico bene, ci sarebbe.
Quanta tenerezza.
Ho raccolto attorno alla rosa tutti i pensieri dolci
Tutte le trepidazioni. Le speranze.
Potrebbero essere buon concime, no?
Poi ho pulito tutto quello che era di troppo.
Anche per me.
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(by poetella)
13 lunedì Giu 2022
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inDice che domani ci sarà la super luna di fragola.
Già il nome.
Sicuramente cercherò di vederla. Tanto soffro d’insonnia.
Quanti staranno a naso in su?
Uno sicuramente. E so chi è.
Ma non devo pensarci più. L’oroscopo mi consiglia di non attaccarmi a una zattera alla deriva. Di non arroccarmi su una roccia sdrucciola. Di non puntare i piedi sul ghiaccio.
Sto continuando a farlo.
E so che devo smettere.
Dunque domani ci sarà la super luna di fragola.
E io penserò solo alla bellezza. La bellezza di tutte le cose. Di tante cose. Che ho attorno, vicine o lontane.
E sorriderò.
Forse libera. O forse quasi.
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(by poetella)
07 martedì Giu 2022
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inOggi voglio farvi vedere cosa m’appare davanti appena apro gli occhi al mattino. Certo, non c’è solo questa tavola, ma è la prima cosa che guardo.
Non che io sia credente, da un pezzo non lo sono più, (gli otto anni di scuole dalle suore sono lontani ere geologiche) ma sono comunque particolarmente grata a chi invece, con fede o no, ha reso possibile a tutte le meraviglie di nascere e riempirci anima e cuore
come questa Annunciazione settecentesca di scuola emiliana (notate la meraviglia dell’intaglio della tavola!) di cui non conosco l’autore
ma che fa?
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(by poetella)
02 giovedì Giu 2022
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visita al vivaio. E… cerca, cerca… il balcone s’è arricchito…
Buona festa a tutti!
31 martedì Mag 2022
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inho ritrovato questa bellissima foto di mamma… trentenne, credo…
poco più, poco meno.
Quando ero piccola mi dicevano Somigli tutta a mamma e tua sorella a papà.
E io mi arrabbiavo. Perché io volevo somigliare a papà. Che poi gli somigliavo parecchio, in realtà, però… la pelle chiara, le lentiggini, mamma era rossa! E tutti a dire che somigliavo a lei.
Mia sorella, invece, scuretta, come papà.
Ma io avevo i capelli neri come papà!
E i suoi occhi!
E il suo naso!
Uffa!
Comunque mamma era davvero bella!
Papà glielo diceva anche quando aveva quasi 90 anni!
Magari mi conveniva somigliare a lei, no?
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(by poetella)
26 giovedì Mag 2022
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do la buona notte a tutti.
(Quasi tutti… al solito)
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(by poetella)
23 lunedì Mag 2022
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inNella casa vuota
me ne sto buona buona ad ascoltare musica. Lascio correre i pensieri, ogni tanto una virata, un sorpasso, una deviazione forzate. Solo pensieri belli.
E la musica che mi dondola.
Riprendere aria, scrollarsi di dosso il grigio, l’impossibile, lo straniante.
Via i rimpianti. Il poteva essere e non è stato.
Il non doveva e invece poi sì.
Scrollarsi di dosso le mille e mille paure (chi non ne ha?) le pretese di capire sempre tutto. Ma che vuoi capire!
Basta la musica.
Mettiamo tutto a tacere e ascoltiamo.
Il respiro lento.
E la voce dentro che dice Riposa. È ora!
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(by poetella)
17 martedì Mag 2022
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inQuanto deve aver pianto Adriano, quando t’ha perduto
Divina Bellezza…
Ed io? Che sarà di me quando
ti perderò, mia meraviglia?
Deciso: costruirò un tempio
(così ho fatto)
nel più remoto fondo del mio fondo
Lì andrò
a cantare a straziarmi
a venerare ricordi
lasciando tutto il resto scorrere quieto, più in là
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(by poetella)
15 domenica Mag 2022
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in04 mercoledì Mag 2022
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in04 mercoledì Mag 2022
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in01 domenica Mag 2022
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inOggi nuovo acquisto dal “nostro agente all’Avana” al mercatino di ponte Milvio.
Venduto come Sicilia ‘700.
Ma la perizia non mi convince.
Anche perché ci sono degli effetti a lustro. E il lustro era tecnica umbra, ma anche spagnola.
Dunque non so.
Quello che so è che è bello.
Parecchio.
E la collezione cresce!
Buona domenica da poetella
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(by poetella)
17 domenica Apr 2022
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inbuon ascolto… da poetella
16 sabato Apr 2022
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inLa signora si perdeva in ghirigori di ricordi mentre scorreva lo sguardo sul luccichio della magnolia ancora senza fiori.
La signora pensava anche che quello fosse davvero un albero maestoso, rigoglioso, prepotente e vigoroso e le sue foglie lucide fossero più belle di qualsiasi altra foglia di qualsiasi altro albero da lei conosciuto. Figuriamoci di quelle opache e smunte del vicino oleandro.
Tuttavia, chiediamo mai al pane, noi, d’essere bello?
La signora forse avrebbe dovuto imparare. Forse.
Perché al pane no e agli uomini sì?
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(by poetella)
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13 mercoledì Apr 2022
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in08 venerdì Apr 2022
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inGabriel FAURE’: Pavane, Op. 50 – Dipinti di “CLAUDE MONET
e buon ascolto da poetella!
04 lunedì Apr 2022
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in01 venerdì Apr 2022
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inun vaso a boccia napoletano di metà ‘600 può essere portatore, distributore di Bellezza, no?
31 giovedì Mar 2022
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inE non mi domandare perché sorrido
sorrido se apro lo sportello del pensile di cucina
guardo e sorrido e faccio sì con la testa
non mi domandare se quell’ordine è l’ordine dei miei pensieri che lo sai, no?
lo sai il disordine, lo sai come svolazzano
come si depositino un po’ qui, un po’ lì
senza fissa dimora
lo sai come questa fame di bellezza mi prosciughi gli occhi
e non basta quel collirio buono che m’hanno consigliato
non basta a inumidire,
(per non parlare delle lacrime)
Dunque non mi domandare perché sorrido mentre guardo il pensile della cucina.
È che la bellezza è ovunque, no?
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(by poetella)
27 domenica Mar 2022
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inOggi, a un mercatino di schifezze, tra la paccottiglia varia, questo stupendo piatto di Cerreto Sannita, del ‘700.
Ovviamente non si sa mai, non si sa più dove metterli. Ormai sono più di 140… non so. Non oso contarli.
Ma in cucina c’era ancora un posticino, forse, dopo averne spostati alcuni e portato in soffitta quello meno bello.
Prima decisa una collocazione, poi trovata quella definitiva.
Piace?
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(by poetella)
17 giovedì Mar 2022
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inTag
arredamento, bellezza, ceramiche antiche, collezionismo, cucina, depuriamo il mondo dai cattivi, pulizie di quasi Pasqua, tisana depurativa
oggi m’è presa l’estasi pulitoria…
Sarà che ci sarebbero cose che vorrei ripulire dove non posso intervenire.
(mi sa che immaginate cosa…)
Dunque sono intervenuta dove potevo.
Pensili e basi della cucina. Dentro e fuori.
Un massacro.
La furia sterminatrice! Tutti gli spazi e quello che contenevano. Poi, a fine lavoro ho preparato qualcosa di buono che ho congelato in monoporzioni, ché a casa mia ognuno mangia quello che vuole, dunque è bene che ognuno abbia il suo, no?
E adesso, finalmente, prima di dedicarmi alla cena (so’ proprio una casalinga modello, eh?) una bella tisana depurativa, in compagnia dei miei bei “coccetti” antichi?
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh!