Certe volte lei sentiva in petto
in testa un tale tramestio, un tale vorticare [voli? Ma che voli! Figuriamoci!] un tale strattonare, spingere [flussi di sangue troppo impetuoso? Chi può dirlo] un sovrapporsi, sollevarsi, un tale espandersi, aggrupparsi, premere di parole e parole legate in pensieri che poteva quasi percepire come si cercassero un varco [all’angolo degli occhi?] per uscire da lei [dai pori della pelle, lì da dove spuntano i capelli?]
per uscire da lei e levarsi in volo
coralmente, simultaneamente, dilagando, riempiendo tutto il cielo come fenicotteri eleganti allargandosi a ventaglio per poi richiudersi e allargarsi di nuovo e poi allinearsi in cerca
dell’altro cielo, quell’altro cielo
lontano
a colorarlo di rosa rosso fremente
che solo lui, laggiù, alzando lo sguardo, avrebbe visto rosseggiare d’amore.
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(by poetella)
Franz Liszt – Etude De Concert No3 – Un Sospiro
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