• Cookies
  • mi presento…

Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi tag: collezionismo

e si continua a comprare…

28 domenica Ago 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 19 commenti

Tag

antiquariato, bronzi antichi, collezionismo, cose belle, Porta Portese

oggi siamo andati a Porta Portese.

Era tanto tempo che non ci andavamo. Forse un anno.

Ogni tanto una capatina ci si deve fare, no? E nella folla che tramestava tra pezze e varie, tra file di banchi pieni di schifezze spacciate per rare meraviglie, abbiamo trovato questo bel mortaio in bronzo da farmacia, con tanto di suo pestello, cosa oltre tutto piuttosto rara.

Ce l’hanno venduto per ‘700, ma io lo ritengo più antico. Che poi, antico o no, è molto bello. Oltre al leone coronato, (che poi sarà un leone, o è un leopardo? e la cosa mi fa pensare ad un oggetto inglese, anche per la forma )dicevo, oltre a quell’animaletto coronato ha decorazioni anche sui fianchi, sembrano fiori, rose e riccioli vari, non so, devo ancora pulirlo.

Insomma, bello bello.

E anche oggi possiamo ritenerci soddisfatti. No?

Ok, bon proseguimento di domenica da poetella

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

In fondo…

12 venerdì Ago 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

Tag

antiquariato, collezionismo, Ricordi, tappeti antichi, tappeti persiani, tappeto di Malayer

direi che per avere molto più di cento anni… ancora dai le piste a molti, no?

Sei il mio preferito, lo sai, vero?

(Tappeto di Malayer, Persia, metà 800)

P.s.

E che dire del copriletto in seta, anni 50, di Frette… con quella frangia pazzesca? Non le sanno fare più ‘ste cose belle! Conserviamole. E anche i bei ricordi. No, quelli meglio di no.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

oggi si parla di tappeti…

10 domenica Lug 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

antiquariato, collezionismo, tappeti antichi

(foto di poetella)

Oggi è entrato in casa il tredicesimo (o quattordicesimo?) tappeto.

Ok, quello che era al suo posto se ne starà un po’ arrotolato in soffitta.

Ogni tanto faremo un cambio. Così si conserveranno per altri cento anni. Loro. Noi no.

Dopo ampio studio credo si tratti, ma devo approfondire, di un antico Beluci.

I tappeti Baluchi (anche chiamati Baluci o Beluci ) sono annodati a mano e prodotti originariamente dai nomadi beluci sul confine tra l’Iran, il Pakistan e l’Afghanistan. Questi nomadi si trovano anche in numero minore nel Bahrein e nella provincia del Punjab in India. 

Probabilmente è tappeto di fine ‘800. Questo perché i Beluci moderni sono annodati su ordito di cotone. Questo invece è lana su lana. (per chi non sa, trama lana, ordito lana)

Per gli anni che ha è in ottimo stato.

Sono decisamente soddisfatta. Anche perché l’ho pagato pochissimo. Chi lo vendeva non sapeva cosa aveva, al solito!

Gli affari si fanno così. Ecco.

...

…

…

(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Oggi vi presento…

21 martedì Giu 2022

Posted by poetella in poesia

≈ Lascia un commento

Tag

antiquariato, Berlino, collezionismo, Hochst, Meissen, Meissen Marcolini, porcellana, porcellana antica, Vienna

Sì, oggi vi presento alcuni oggettini delle principali manifatture tedesche (e non )del ‘700.

Ovviamente di Meissen molti avranno sentito parlare. È la prima manifattura di porcellana europea, sviluppata dal 1708 da Ehrenfried Walther von Tschirnhaus e dal suo aiutante, l’alchimista Johann Friedrich Böttger, che ebbe il merito di introdurre i pezzi sul mercato. Nel 1710 fu fondata la fabbrica di Meissen che, per dieci anni, fu l’unica a produrre porcellana.

Prima d’allora l’unica porcellana sul mercato era la cinese, cinesi che gelosamente ne custodivano il segreto di fabbricazione.

Ma, e non sto a raccontare le vicissitudini, gli “alchimisti” di Meissen riuscirono a scoprirlo.

Poi il segreto, per quanto si cercasse, anche tenendo prigionieri gli stessi alchimisti, di tenerlo celato, trapelò.

E da lì seguirono le altre manifatture. Prima Vienna, poi Venezia, poi Sevres e poi tutti gli altri.

In foto potete vederne alcuni esempi:

  • la piccola compostiera di Meissen, del periodo Marcolini, (che dal 1774 al 1814 fu direttore della manifattura), periodo riconoscibile dall’asterisco tra le due spade incrociate
il marchio di Marcolini
  • la caffettiera, sempre Meissen metà ‘700,
  • il piccolo panettiere col vassoietto di dolci in mano della manifatturA di Hochst, fine ‘770, primi 800
  • la coppia di puttini contadinelli, Meissen, primo ‘800
  • la fanciulla coi grembiule pieno di fiori, della manifattura di Vienna, ‘700
  • e sul muro, uno splendido vassoio di Berlino, 1820, col decoro a volatili da cortile.

Beh, ecco qui. E buona serata a tutti!

 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

oggi si parla di tappeti antichi…

12 domenica Giu 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

Tag

antiquariato, collezionismo, tappeti antichi, tappeti persiani

Prima qualche notiziola su chi ha annodato il tappeto in foto, circa o forse più di 100 anni fa.

I nomadi Ghashghai vivono e si muovono nella provincia Fars nell’Iran sudoccidentale: Fars, Khuzestan e Isfahan del sud, ma in particolar modo attorno alla città di Shiraz. Si trasferiscono due volte all’anno dal pascolo invernale presso il Golfo Persico al pascolo estivo sul monte Zagros, dove il clima è molto più fresco. Durante il trasferimento, è possibile vedere gli uomini con i loro tipici cappelli rotondi correre con i loro cani per guidare vasti greggi di pecore e capre lungo le vie, lasciando dietro di sé una nuvola di polvere. Le donne, invece, con i loro abiti dai colori sgargianti, si spostano con l’aiuto di asini e cavalli verso i luoghi dove verrà stabilito il nuovo accampamento. Le tende in cui vivono sono spesso fabbricate con pelo di capra.

La produzione di tappeti, kilim, borse, nastri e altre decorazioni ha un ruolo importante della vita dei nomadi. I tappeti presentano un tipico colore di base rosso bruno e il motivo, composto spesso da un medaglione centrale a volte ripetuto nei quattro angoli, viene annodato a memoria. Figure di uomini, animali a quattro zampe, uccelli, alberi e fiori sono elementi popolari. Altri motivi sono stati tratti dagli affreschi e dalle colonne di Persepoli (Tacht-e-Jamshid , in persiano ), capitale cerimoniale sotto la dinastia degli Acmenidi (550-330 a.C.). Sono inoltre noti per le loro belle borse da sella, che annodano per motivi di praticità.

 I tappeti Ghashghai di buona fattura, soprattutto se antichi, dato che la produzione recente ha notevolmente ridotto la decorazione e la qualità delle lane, sono prodotti attraenti e resistenti che dicono molto delle condizioni di vita dei nomadi. I tappeti sono interamente prodotti con lana di pecora e capra, con elementi in crine. Sono anche noti come tappeti Qashqa’i, Gashghai, Gaschgai e Kashgai.

Il tappeto che ho acquistato oggi, a due soldi, come potete vedere dalla foto, ha un “problemino” che la mia bravissima restauratrice potrà sistemare sicuramente.

Piace?

Ah, dimenticavo, non l’ho misurato ancora ma dovrebbe essere un tre metri x due circa…

beh, buona serata da poetella collezionista

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

La bellezza consola…

07 martedì Giu 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

Annunciazione, antiquariato, arte, bellezza, collezionismo, fede, olio su tavola '700

(foto di poetella)

Oggi voglio farvi vedere cosa m’appare davanti appena apro gli occhi al mattino. Certo, non c’è solo questa tavola, ma è la prima cosa che guardo.

Non che io sia credente, da un pezzo non lo sono più, (gli otto anni di scuole dalle suore sono lontani ere geologiche) ma sono comunque particolarmente grata a chi invece, con fede o no, ha reso possibile a tutte le meraviglie di nascere e riempirci anima e cuore

come questa Annunciazione  settecentesca di scuola emiliana (notate la meraviglia dell’intaglio della tavola!) di cui non conosco l’autore

ma che fa?

…

…

…

(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

domandina…

30 lunedì Mag 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 12 commenti

Tag

antiquariato, araldica, ceramica Alto Lazio, ceramica antica, ciotola ceramica, collezionismo

C’è qualcuno che s’intende di araldica?

No, perché ho comprato questa ciotolina, è piccola, sarà meno di 10 cm, che credo servisse per assaggiare il vino, ma non sono sicura. E c’è uno stemma che, cerca cerca, mi sa appartenere alla famiglia Leonori.

La ciotolina è Alto Lazio, e in effetti nel sei/settecento la famiglia viveva principalmente a Volterra. Che non è Alto Lazio ma lo stile nelle zone  confinanti era quello…

Insomma, faceva parte di un corredo da farmacia con albarelli e brocche che però non ho comprato, ché ormai qua dentro non c’entra quasi più niente.

La ciotola però è piccina ed è finita, al solito, in bagno. Ci metterò gli orecchini quando li tolgo la sera. Ok?

Insomma, chi mi aiuta con l’araldica?

Comunque… buona serata da poetella!

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Ancora al mercatino di Ponte Milvio…

22 domenica Mag 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 5 commenti

Tag

antiquariatochepassione, collezionismo, icone, icone greche, icone russe

(foto di poetella)

oggi una bella icona. Sono i santi Cosma e Damiano. Le scritte mi pare siano in greco, dunque non credo sia russa ma greca. Comunque non so.

Non sono ancora molto esperta di icone. Anche perché non è che le ami granché.

Credo che i nostri fondi oro medioevali siano in realtà molto, molto più belli.

Comunque una collezionista accanita come me non può esimersi dal collezionare. No?

E dunque benvenuta a casa icona nuova.

Beh, nuova… Quasi nuova. Credo sia dell’Ottocento. ma potrebbe essere anche molto più antica. La tavola è piena di tarli…

Ok. Anche oggi la collezione s’è arricchita!

Buon proseguimento di domenica a tutti!

…

…

…

(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Ma come si fa!

21 sabato Mag 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 11 commenti

Tag

antiquariato, collezionismo, ognuno vola come può, tappeti antichi, tappeti cinesi antichi

Piace?

Ecco. Una, alle dieci di mattina, sta mettendo a posto la spesa prima di uscire di nuovo per andare a rilassarsi dalla parrucchiera coccolosa e ti torna a casa il rabdomante con un tappeto cinese antico in spalla.
Dice
– L’ho visto blu. Lo so che adori i tappeti blu.
Due soldi…
– …
– Non potevo non prenderlo!


– E il Tabriz? Che ci facciamo? Soffitta?
– No. Vendiamo!

È tremendissimo! Quest’uomo é tremendissimo!
Ma noi ci divertiamo così.

E, come dice Antunes, ognuno vola come può! O no?


Ah, dimenticavo. Ho fatto un po’ tardi dalla parrucchiera… ma lei mi perdona…

…
…
…


(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Scusate, ma…

04 mercoledì Mag 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

antiquariato, arredamento, casa dolce casa, ceramica antica, collezionismo

… volevo farvi vedere come sta bene il nuovo arrivato, in ottima compagnia!

E buongiorno a tutti dalla vostra poetella

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

E’ tornatooooooooooooo!

03 martedì Mag 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

Tag

alzatina Napoli, antiquariato, arredo bagno, ceramica antica, collezionismo, orciolo Venezia

Ebbene oggi è tornato a casa, dopo una ventina di giorni in.. “salagessi”.

Non trovate che questo orciolo Venezia di primo ‘700 sia una meraviglia?

A me, tra l’altro, piace quasi di più di fianco e tutt’attorno. È completamente decorato, con quelle due figure di sileni sia a destra che a sinistra de “la Bella”.

Chissà che simbologia c’era dietro.

I colori, poi!

Quei verdi… i gialli, i ricciolini bianchi che tappezzano il fondo blu… il segno fluido di tutto il decoro… uno spettacolo!

Sicuramente il pezzo più bello della collezione!

Che poi, anche il piatto col cavallino non è male, no?

È napoletano. Fine ‘600…

Beh, io mi diverto così!

Posso, no?

Ormai anche il bagno è pieno di maioliche. Zaffere, albarelli di Montelupo, orcioli sulle mensole sull’altra parete. E piatti, e ciotole…

Vabbè, so’ matta.

…

…

…

(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Ancora acquisti…

01 domenica Mag 2022

Posted by poetella in poesia

≈ Lascia un commento

Tag

albarelli antichi, antiquariato, bellezza, collezionismo, maiolica antica

Oggi nuovo acquisto dal “nostro agente all’Avana” al mercatino di ponte Milvio.
Venduto come Sicilia ‘700.

Ma la perizia non mi convince.
Anche perché ci sono degli effetti a lustro. E il lustro era tecnica umbra, ma anche spagnola.
Dunque non so.
Quello che so è che è bello.
Parecchio.
E la collezione cresce!

Buona domenica da poetella


…
…
…


(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

è tornato a casa…

13 mercoledì Apr 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

Tag

antiquariato, bellezza, collezionismo, restauro a regola d'arte

il piatto di Cerreto Sannita del ‘700 appena restaurato…

Uno spettacolo!

e adesso lo riappendo al suo posto, in cucina.

Bello, vero?

E al diavolo tutto il resto! ma proprio tutto!

…

…

…

(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Oggi fiume… e acquisti…

03 domenica Apr 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

antiquariato, ceramiche antiche, collezionismo, fiume Tevere, passeggiare e cercare, porcellana antica

… e, passeggiando  passeggiando…

Lei… credo sia Ludwigsburg… ma dovrò indagare meglio…

E questo un orciolo veneziano del XVI o XVII secolo…

Belle cose, vero?

E buona serata da poetella

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Anche…

01 venerdì Apr 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

antiquariato, bellezza, ceramica antica, collezionismo, vaso a boccia

un vaso a boccia napoletano di metà ‘600 può essere portatore, distributore di Bellezza, no?

eccolo…

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

ancora acquisti…

27 domenica Mar 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

Tag

antiquariato, bellezza, ceramica antica, ceramica di Cerreto Sannita, collezionismo

(prima collocazione, un po’… defilata)
(collocazione definitiva)

Oggi, a un mercatino di schifezze, tra la paccottiglia varia, questo stupendo piatto di Cerreto Sannita, del ‘700.

Ovviamente non si sa mai, non si sa più dove metterli. Ormai sono più di 140… non so. Non oso contarli.

Ma in cucina c’era ancora un posticino, forse, dopo averne spostati alcuni e portato in soffitta quello meno bello.

Prima decisa una collocazione, poi trovata quella definitiva.

Piace?

…

…

…

(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Sapete?

17 giovedì Mar 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 5 commenti

Tag

arredamento, bellezza, ceramiche antiche, collezionismo, cucina, depuriamo il mondo dai cattivi, pulizie di quasi Pasqua, tisana depurativa

oggi m’è presa l’estasi pulitoria…

Sarà che ci sarebbero cose che vorrei ripulire dove non posso intervenire.

(mi sa che immaginate cosa…)

Dunque sono intervenuta dove potevo.

Pensili e basi della cucina. Dentro e fuori.

Un massacro.

La furia sterminatrice! Tutti gli spazi e quello che contenevano. Poi, a fine lavoro ho preparato qualcosa di buono che ho congelato in monoporzioni, ché a casa mia ognuno mangia quello che vuole, dunque è bene che ognuno abbia il suo, no?

E adesso, finalmente, prima di dedicarmi alla cena (so’ proprio una casalinga modello, eh?) una bella tisana depurativa, in compagnia dei miei bei “coccetti” antichi?

Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh!

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Oggi…

16 mercoledì Mar 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

a spasso, antiquariato, collezionismo, compere, Roma

Passeggiata romana…
Con acquistino nuovo.
(così collocato…)

Beh, nuovo si fa per dire… dato che ha circa 400 anni.

Quale sarà?

🤔

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

vabbè… è distrutta…

20 domenica Feb 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 13 commenti

Tag

antiche icone. madonna col bambino tre due santi, antiquariato, collezionismo

ma pure io mica sto tanto bene!

Si sa che gli anni fanno danni… a chi più, a chi meno ( a me meno… 😉 ) ma potevo lasciarla su quel banchetto, in mezzo alle schifezze?

Penso sia greca, non russa. Le scritte sono in greco. E poi è meno rigida di quelle russe. I colori, poi…

Ah, dimenticavo: uno dei due santi, quello di sinistra, è San Nikolao, o Nicola, per noi. L’altro… non so. La scritta se la sono mangiata i tarli!

Sospetto abbia un sacco, ma proprio un sacco d’anni… A breve la porterò dal dottore.

Piace?

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

domenica mattina…

16 mercoledì Feb 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

Tag

antiquariato, Capodimonte, collezionismo, felicità, Giuseppe Gricci

Dice Guarda là!

Dove? Dico.

Là, a sinistra!

A sinistra un banco pieno di cianfrusaglie, piatti finti Faenza, statuine con la faccia di Barbie, vecchi centrini scoloriti, un ferro da stiro, una cornice di miniatura con dentro una stampa, poi…

Oddio! Prendile! dico.

Due figurette, stessa base, pose diverse. Stesso stile.

Dice Sarà Cozzi?

Intanto le tiene in mano e me ne passa una.

Ma quale Cozzi! dico Non vedi la base quadrata. E le manone. Forse Ginori.

Ma no! dice lui. Ginori ha l’espressione più dura.  E intanto scambia la sua con la mia e guarda.

Poi Quanto le fai ‘ste du’ pupazzette? dice, guardando una specie di energumeno con un cappellaccio calcato quasi fino agli occhi.

E quello Trenta euro, una. Si le prendi tutt’e due te faccio 40 euro.

Ci guardiamo. Lo sguardo dice Sono nostre.

Incarta, paghiamo e via. Col bottino. Cozzi, Ginori o… non oso dirlo, ma io me lo sento sui polpastrelli chi è. Ma non lo dico.

A casa si pranza poi mi metto a cercare su Google. Tre ore di ricerche. E cerca Figure di Cozzi. Ma no, per carità, lo vedi che è tutto un altro mondo. E cerca figure di Ginori Doccia.

Niente. E cerca Napoli… (ci stiamo avvicinando…)

Poi, verso le sei e mezza decido. Tiro fuori la parolina magica Giuseppe Gricci.

Scrivo.

Clicco.

Immagini.

Basta scorrere poco e esce fuori. Stessa plastica di una delle due. Identica. Solo con altri colori. È normale! Mica tutte uguali! Dipinte a mano…

Un’asta. Stima 2000, 4000 euro. Venduta.

Madooooooooooooonna!

Beh, devo confessare, io a Gricci ci avevo pensato subito ma… non osavo sperare!

E invece…

eccole qua. notare i particolari. i capelli… le sopracciglia…i fiori sull’abito… 1750…

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

piccolo quesito… rompicapo di poetella!

11 venerdì Feb 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

Tag

antiquariato, araldica, collezionismo, stemma famiglia Colonna

Insomma… tutto oggi a cercare di capire la provenienza di questo piatto del ‘700.
Innanzi tutto lo stemma, sicuramente di un ramo della famiglia Colonna. Ma quale? Romano? Napoletano? Siculo?
Il piatto mi era stato venduto anni fa da un antiquario che me l’aveva dichiarato napoletano.
Ok. Ramo napoletano della famiglia Colonna. C’è la colonna nello stemma, no? e c’è anche la sirena, simbolo della forza navale dei colonna all’epoca della battaglia di Lepanto contro gli infedeli…
E ci sono gli stendardi… e la catena che lega l’ala dell’aquila , quella che rappresenta l’Oriente… insomma, c’è tutto.
Quello che non so è se la manifattura della ceramica è romana o napoletana.
Uffa. E non ne vengo a capo.
Qualcuno s’interessa di araldica e sa dirmi di preciso a chi appartiene quello stemma e di che periodo è?
Il piatto dovrebbe essere settecentesco… ma fine? Inizio?
Boh!
Non sono riuscita a leggere neanche un post dei mei amici blogger!
Mi sono stupidita appresso a questa ricerca.
Sono stremata.
Buona notte!


…
…
…


(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

beh, sapete che c’è?

07 lunedì Feb 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 5 commenti

Tag

antiquariato, arte, bellezza, collezionismo, divertirsi insieme

(foto di poetella)

Ceramica, terraglia, porcellana, e la Cina e l’Italia e la Germania e le ceramiche rinascimentali e i tappeti e i legni dorati e laccati e gli avori e i dipinti e gli argenti…

Trovare qualcosa per divertirsi insieme

 dopo più di cinquant’anni

non ha prezzo!

…

…

…

(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

ari post didascalico…

02 mercoledì Feb 2022

Posted by poetella in poesia

≈ Lascia un commento

Tag

Casali e Callegari, ceramica antica, collezionismo, manifatture pesaresi, Pesaro

“L’arte della ceramica o più propriamente della terracotta, a Pesaro sembra avere origini antichissime, già in età romana, come scriveva nel settecento Giovanbattista Passeri nel suo libro sulla storia dei fossili dell’agro pesarese. Una produzione probabilmente favorita dall’abbondanza di ottima creta che si estraeva dalle rive del fiume Foglia che scorreva sotto le mura della città.

Nel Medioevo continuò la produzione incessantemente. I colori usati, però, erano pochi, verde ramina e bruno di manganese, ma già nel ‘400 si aggiunge il blu cobalto. Si cominciano a produrre, come a Firenze e in tutta la Toscana, le famose zaffere a rilievo, dove il blu rimaneva appunto rilevato rispetto al corpo della ceramica.

Visualizza immagine di origine

Miglioramenti tecnologici, nuovi colori, mecenatismo degli Sforza, nascita di ceramisti che sono, anche, pittori e architetti, tra il 1460 e il 1490 fanno di Pesaro il centro ceramico più importante d’Italia

Poi, nel giro di pochi anni la maiolica pesarese conosce una profonda crisi da cui si riprenderà solo dopo il 1540 grazie, soprattutto, a Girolamo e Giacomo Lanfranco, Bernardino Gagliardino, Ranaldo Rifelli e alla immigrazione di pittori-ceramisti di Urbino e Casteldurante che giungono a Pesaro al seguito della corte ducale di Guidubaldo II°.

Nel seicento  di nuovo crisi e una dopo l’altra chiudono le fornaci che erano rimaste attive per quasi tre secoli, ma quel misterioso gene che lega Pesaro alla ceramica provocherà, dopo la metà del settecento, la nascita di un’altra splendida stagione

Il 13 agosto 1763 a rogito notaio Ludovichetti di Pesaro18 viene costituita la società Casali e Callegari con la partecipazione dell’abate Marini che interviene per persona da nominare.

La rosa diventa l’emblema della fabbrica e l’elemento decorativo principale.

La produzione della Casali & Callegari continuerà fino al 1816 quando gli eredi dei soci fondatori si dividono dando vita a due fabbriche distinte

(da Breve storia della ceramica pesarese, di Alessandro Bettini)

E questa è la mia “Barbiera” di Pesaro… probabilmente manifattura Casali e Callegari.

(barbiera di Ceramica, manifattura Casali e Callegari, Pesaro, ‘700)

Piace?

…

…

…

(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

fino alla bara sempre s’impara!

01 martedì Feb 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

antiquariato, ceramica antica, ceramica spagnola, collezionismo, Talavera de la Reina

(foto di poetella)

Insomma, ieri, grande scoperta.

Possiedo questo piccolo vassoio da circa trent’anni.

M’è sempre piaciuto immensamente. L’antiquario che me l’aveva venduto l’aveva dichiarato di manifattura marsigliese.

Non è che m’avesse convinto tanto, comunque, considerato che lo stile calligrafico veniva utilizzato da moltissime manifatture, avevo dato per buona l’attribuzione.

Cosa? Che è lo stile calligrafico?

CALLIGRAFICO NATURALISTICO Introdotto nella prima metà del XVII secolo nelle fabbriche di Albisola e Savona, il decoro riprende i motivi delle porcellane cinesi in uso durante il Regno Wan-li della Dinastia Ming (1571-1619). Presumibilmente i ceramisti ebbero a disposizione modelli originali cinesi o prodotti persiani di imitazione. La sua denominazione è dovuta alla tecnica di pittura, cioè al segno quasi calligrafico che delinea il disegno e ai soggetti prevalentemente naturalistici In particolare si nota che ai soggetti orientali – lepri, cerbiatti, cani, uccelli tra erbe e foglie lanceolate, fiori e palmette – furono sovrapposti anche motivi occidentali quali castelli, campanili, chiese, figure umane con contorni di cipressi. La realizzazione è su maiolica bianca o azzurrina in monocromia blu nella fase iniziale e poi in policromia con i colori verde, arancione, blu e giallo nel corso della produzione.

Chiaro?

Ma torniamo al vassoietto.

Ieri, grande scoperta!

Non è affatto di Marsiglia. No!

È spagnolo! Di Talavera de la Reina*), città famosa per le ceramiche  da secoli. Ed è ovviamente del ‘700. Cosa che già sapevo.

Beh, come diceva quello…

fino alla bara sempre s’impara!

*)Talavera de la Reina è una città e un comune della Spagna, parte della comunità autonoma di Castiglia-La Mancia. La sua popolazione di 83.303 lo rende il secondo comune più popolato della provincia di Toledo e il quarto più grande della regione.

La città è ben nota per la sua arte della ceramica. La ceramica Talavera de la Reina è stata dichiarata patrimonio culturale immateriale dall’UNESCO nel 2019.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

poetella un po’ assente, ma…

14 venerdì Gen 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 11 commenti

Tag

antiquariato, bellezza, ceramica antica, ceramica di bassano, collezionismo, conoscere la ceramica antica, manifattura veneta

Sì, un po’ assente perché mi sto divertendo da matti! Spiego.

Io non sono una frequentatrice abituale di Facebook ma, da un po’ di giorni ho individuato un gruppo che si chiama “Passione per l’Antica Ceramica” e… come potevo non iscrivermi?

Beh, ho scoperto un mondo di esperti ai quali sto sottoponendo le mie perplessità e sto chiedendo chiarimenti che, puntualmente, arrivano!

Esempio:

ho questo piccolo albarello di primo ‘700 del quale non riuscivo a essere certa della manifattura. Cerca qua, cerca là, niente. Troppi dubbi.

Bassano?

Torino? Addirittura qualcosa di tedesco? Avevo visto poi quella lettera ipsilon che mi aveva un po’ distratto.

E invece …

Primo: non è una ipsilon ma sono due i.

Secondo: i caratteri gotici sono tipici della manifattura di Bassano, (visto che meraviglia?) come ho potuto appurare restringendo la ricerca a seguito dei suggerimenti. E come si può osservare da questi oggetti trovati on line.

i due oggetti di Bassano

Terzo: mi hanno addirittura detto cosa c’è scritto! “estratto d’oppio”!

Ovviamente abbreviato in ext opii…

Insomma, poetella studia… studia e si diverte. Faccio bene, no?

…

…

…

(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

ovviamente non si potrebbe non parlare di…

10 lunedì Gen 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

antiquariato, collezionismo, marchio spade incrociate, Meissen Marcolini, porcellana di Meissen, storia della porcellana

Certo, non potrei non parlare di Meissen.

La prima manifattura di porcellane europee. Prima d’allora in Europa si faceva solo terraglia, ceramica più o meno pregiata, più o meno preziosa, ma ceramica. C’erano stati vari tentativi di imitare le porcellane orientali, senza successo. Anche presso i Medici, a Firenze.

Erano arrivate varie, fantasiose ricette, (polvere di conchiglie sotterrate per anni e poi lavorate assieme a intrugli vari… ) che non avevano però rivelato l’effettivo ingrediente primario. Il caolino.

L’etimo del materiale risale all’appellativo di una conchiglia dei mari orientali (Concha venerea) detta appunto “porcellana“, la quale, avendo il colore e lo splendore di questa ceramica, in lingua portoghese le avrebbe dato il nome. Comunque già nel sec. XIII Marco Polo, che fu ai servizî di Qūbilāy khān dal 1271 al 1295, aveva impiegato chiaramente la voce “porcellana” in ambedue le accezioni di conchiglia e di ceramica.

Ma finalmente in Europa, e precisamente a Meissen, località situata vicino a Dresda, nel 1708, grazie agli alchimisti Tschirnhaus e Böttger si produsse il primo manufatto in porcellana. Il primo laboratorio e la Real Fabbrica di Porcellane furono istituiti nel 1710, dentro il castello di Albrechtsburg di proprietà del regnante di Meissen, per realizzare porcellana dura

Il famoso marchio delle spade incrociate fu introdotto nel 1720. (prima non ce n’era bisogno!)

Dal 1774 al 1814 direttore artistico fu Camillo Marcolini-Ferretti, che nel marchio della manifattura aggiunse una stella alle due spade incrociate dando inizio al “marchio di Marcolini”; il periodo della sua direzione fu anche un’epoca di grande qualità artistica delle porcellane di Meissen. 

E a questo periodo appartiene la mia bella figuretta qui sotto.

Ovviamente Meissen produsse anche splendidi servizi da tavola riservati alla nobiltà del tempo, e un piccolo esempio lo trovate qua sotto.(sempre dal mio soggiorno…)(preciso che il vassoio a parete è della manifattura di Berlino, e le due figurette sono lei, Vienna e il piccolo, manifattura di Hocst)

(foto di poetella)

Nel 1861 la manifattura venne spostata a  Triebisch, nella valle di Meissen, dove la sede ufficiale della fabbrica di porcellane di Meissen si trova tutt’oggi. E ancora produce bei pezzi, che non hanno comunque niente da essere paragonato agli splendori del ‘700!

E la storia continua…

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

un angolino del bagno…

08 sabato Gen 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 10 commenti

Tag

antiquariato, arredamente, ceramiche antiche, collezionismo, stanza da bagno

ormai somiglia più a una sala di museo (Poldi Pezzoli? Bargello? MET?) che a un bagno…

ma tant’è.

Da qualche parte devo pur metterli tutti ‘sti cocci, no? Ok, ok… è ‘na mania. ma che ce posso fa’?

tra un po’ dovrò utilizzare il pianerottolo…

P.s.

la sacca blu che vedete appesa è un antico tappeto di Pachino adattato a sacca dei panni da lavare… piace l’idea?

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

oggi vi presento…

08 sabato Gen 2022

Posted by poetella in poesia

≈ Lascia un commento

Tag

antiquariato, biscuit, collezionismo, leon gambetta, Manifattura di Sevres, porcellana

(foto di poetella)

Sì, oggi vi presento un personaggio illustre. L’uomo che sorvolò Parigi su una mongolfiera!

Il signor Leon Gambetta, raffigurato appunto in questo bustino in biscuit di Sevres  che si pavoneggia da anni sul mio pianoforte, che ormai è diventato una consolle.

Oltre a essere conservato, in una delle sue repliche, nei Musees Occitanie in Francia, come potete ammirare nell’immagine che accludo.

Il busto risale alla fine dell’Ottocento da un modello dello scultore Alexandre Falguière (1831Tolosa- 1900 Parigi)

Ovviamente ne sono state eseguite repliche fino al 1933 utilizzando il modello originale.

Piace?

…

…

…

(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

stavolta parliamo di…

05 mercoledì Gen 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

antiquariato, ceramica francese, ceramica Marsiglia, collezionismo

(vassoio francese, manifattura Leroy di Marsiglia, 1730-40)

Sì, stavolta parliamo di ceramica francese.

Tra le arti decorative la ceramica è forse quella che conobbe una maggiore espansione nel ‘700.

Fu fortemente influenzata dallo stile delle altre arti e riflettè, nella sua evoluzione stilistica, il passaggio dal barocco al rococò.

Il Settecento è secolo di grandi innovazioni tecniche, di grandi scoperte. Non per niente è il  secolo in cui si scopre in Europa, finalmente, il modo di “fare porcellana”, materiale fino allora conosciuto solo in Oriente.

E anche all’Oriente si rifanno, in modo più o meno fantasioso, le decorazioni di questo inizio di secolo.

Alla base di questa produzione ceramica  c’è un’incontestabile ricerca del lusso, dell’eleganza, della grazia.

La produzione francese si espresse all’inizio del secolo in perfetto stile Luigi XIV. Ricordiamo le manifatture di Rouen, Moustiers e Marsiglia. Attorno agli anni trenta del Settecento fiorì la manifattura Leroy, dove appunto fu eseguito il vassoio che vi presento.

Piace? (è anche pubblicato in un testo del ’85… non so se mi spiego!)

…

…

…

(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

ancora Ludwigsburg…

04 martedì Gen 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

Tag

antiquariato, collezionismo, porcellana '700, porcellana antica, porcellana di Ludwigsburg

(piatto in porcellana di Ludwigsburg dipinto a mano)

In un precedente post vi ho parlato della porcellana di Ludwigsburg…

Vi ho anche fatto vedere un piccolo gruppo in porcellana rappresentante Amore e Psiche.

Adesso parliamo di piatti.

Le corti, le nobili famiglie ricche, i ricchi borghesi altolocati si potevano permettere sulle tavole servizi principeschi,

composti di una moltitudine di pezzi. Piatti fondi, piani, vassoi di portata, salsiere, zuppiere, insalatiere e raviere. Legumiere e salierine  varie… nonché suntuosi centro tavola da capogiro.

Qualcosa s’è salvato.

Io per esempio ho quattro piatti di quella prestigiosa manifattura, che trovo di un’eleganza squisita. Come d’altronde ogni prodotto di Luswigsburg!

Piacciono? E vi piace la collocazione?

(sulla consolle pezzi di Meissen e Vienna)

Beh, a me sì!

…

…

…

(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...
← Vecchi Post

23 febbraio 2021

20 marzo 2021

4 luglio 2021- fine

quanti hanno letto...

  • 256.693 visite dall'inizio

Meta

  • Registrati
  • Accedi
  • Flusso di pubblicazione
  • Feed dei commenti
  • WordPress.com

Enter your email address to follow this blog and receive notifications of new posts by email.

Unisciti a 1.777 altri iscritti

questo il mio primo libro…

pubblicato da  RUPE MUTEVOLE

e questo il mio secondo…

pubblicato da Progetto Cultura

il terzo. Vincitore del Premio Mangiaparole-Romanzi

vincitore del Premio Mangiaparole-Romanzi

il mio primo e.book

eccomi qui…

e chi volesse leggermi...
sarà gradito!

Commenti recenti

Claudio Capriolo su Ho da dire che…
poetella su Ho da dire che…
sibillla5 NADIA ALBE… su Ho da dire che…
poetella su Ho da dire che…
sibillla5 NADIA ALBE… su Ho da dire che…
Elena Delle Selve su Ho da dire che…
poetella su Ho da dire che…
Elena Delle Selve su Ho da dire che…
poetella su Ho da dire che…
LUCI E OMBRE DI UN'A… su Ho da dire che…
poetella su Ho da dire che…
vengodalmare su Ho da dire che…
almerighi su Ho da dire che…
poetella su Ho da dire che…
almerighi su Ho da dire che…

Articoli recenti

  • Ho da dire che…
  • Beh, posso dirlo…
  • come ci sta…
  • …
  • Pensavo…
  • E… dopo la pioggia…
  • Buongiorno bagnato…
  • alla nebbia…
  • Oh!
  • Ma questo cielo grigio…
febbraio: 2023
L M M G V S D
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728  
« Nov    

Archivi

  • novembre 2022
  • ottobre 2022
  • settembre 2022
  • agosto 2022
  • luglio 2022
  • giugno 2022
  • Maggio 2022
  • aprile 2022
  • marzo 2022
  • febbraio 2022
  • gennaio 2022
  • dicembre 2021
  • novembre 2021
  • ottobre 2021
  • settembre 2021
  • agosto 2021
  • luglio 2021
  • giugno 2021
  • Maggio 2021
  • aprile 2021
  • marzo 2021
  • febbraio 2021
  • gennaio 2021
  • dicembre 2020
  • novembre 2020
  • ottobre 2020
  • settembre 2020
  • agosto 2020
  • luglio 2020
  • giugno 2020
  • Maggio 2020
  • aprile 2020
  • marzo 2020
  • febbraio 2020
  • gennaio 2020
  • dicembre 2019
  • novembre 2019
  • ottobre 2019
  • settembre 2019
  • agosto 2019
  • luglio 2019
  • giugno 2019
  • Maggio 2019
  • aprile 2019
  • marzo 2019
  • febbraio 2019
  • gennaio 2019
  • dicembre 2018
  • novembre 2018
  • ottobre 2018
  • settembre 2018
  • agosto 2018
  • luglio 2018
  • giugno 2018
  • Maggio 2018
  • aprile 2018
  • marzo 2018
  • febbraio 2018
  • gennaio 2018
  • dicembre 2017
  • dicembre 2016
  • novembre 2016
  • ottobre 2016
  • settembre 2016
  • agosto 2016
  • luglio 2016
  • giugno 2016
  • Maggio 2016
  • aprile 2016
  • marzo 2016
  • febbraio 2016
  • gennaio 2016
  • dicembre 2015
  • novembre 2015
  • ottobre 2015
  • settembre 2015
  • agosto 2015
  • luglio 2015
  • giugno 2015
  • Maggio 2015
  • aprile 2015
  • marzo 2015
  • febbraio 2015
  • gennaio 2015
  • dicembre 2014
  • novembre 2014
  • ottobre 2014
  • settembre 2014
  • agosto 2014
  • luglio 2014
  • giugno 2014
  • Maggio 2014
  • aprile 2014
  • marzo 2014
  • febbraio 2014
  • gennaio 2014
  • dicembre 2013
  • novembre 2013
  • ottobre 2013
  • settembre 2013
  • agosto 2013
  • luglio 2013
  • giugno 2013
  • Maggio 2013
  • aprile 2013
  • marzo 2013
  • febbraio 2013
  • gennaio 2013
  • dicembre 2012
  • novembre 2012
  • ottobre 2012
  • settembre 2012
  • agosto 2012
  • luglio 2012
  • giugno 2012
  • Maggio 2012
  • aprile 2012
  • marzo 2012
  • febbraio 2012
  • gennaio 2012
  • dicembre 2011
  • agosto 2010

Blog su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • Poetella's Blog
    • Segui assieme ad altri 1.597 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • Poetella's Blog
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...
 

    %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: