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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

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Archivi tag: consolazione

Il mio buon pomeriggio…

04 lunedì Lug 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

Tag

bellezza, consolazione, fiori, rose, rose rosa

con la mia piccola, dolcissima rosa…

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voglio condividere con voi…

12 giovedì Mag 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

Tag

bellezza, consolazione, fotografia, rose

le mie rose…

questa meraviglia!

rose

(foto, ovviamente, di poetella)

.

.

.

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relax…

13 domenica Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

Tag

bellezza, consolazione, musica, Pachelbel - Canon In D Major.

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leggendo Strand…

14 lunedì Set 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 12 commenti

Tag

amore, arrovellarsi, consolazione, musica, sempre fine di un amore

stormi2

(foto di poetella)

“…ma i pensieri gli vorticavano in minuscoli mulinelli,
posandosi prima qui, poi là,
spostandosi come fa il vento di città deserta
in città deserta.”
(Da Mark Strand – Quasi invisibile.)

.

È proprio questo mulinare che mi spossa. Dev’essere questo, suppongo.
Mai che un pensiero si depositasse quieto, come resti di zucchero in eccesso sul fondo della tazza di caffè. Come una conchiglietta lucida lucida e bianca portata dall’ultima onda. O le mani in grembo di una vecchia seduta sola sola sulla sedia fuori della porta di una vecchia casa, in un vecchio paese sperduto.

O una foglia.Ultima foglia.
Che ultima non è mai. Comunque.
Sempre un vorticare, uno spumeggiare, uno schiamazzare inafferrabile di ma… di e se… di e se poi? Sempre quella mano che sposta veloce l’aria, uno schiaffo a dire E piantala! Che non serve a niente.
Chiudi, smetti, canta, balla, ma non pensare. È inutile. Dannoso. Un dispendio d’energia che potresti usare per metterti, che ne so, a restaurare l’orlo di quella tenda che è un po’ che pende, come ti pende sulla testa questa insofferenza, questa forzatura d’esistere nel niente, nel piccolo, nel meschino. Nel vuoto.
Vuoto.

Smetti, comunque. Ferma il vento in testa. Fermalo un attimo. Chiudi porte e finestre. Oppure spalancale. Respira. E’ finito il caldo. Si spera.
Tu ce l’hai un condizionatore nel cuore, comunque.  Ecco. Accendilo.
Sparati la sonata n° 6 per violoncello di Rachmaninoff nelle orecchie, con le cuffie, ovvio, chiuditi al fuori, al nullo, al noioso, allo schifo. All’inutile attesa scellerata.
Lascia che i cronisti di calcio se la vedano da soli. Senza di te.

Ubriacati di musica. E smetti, smetti di arrotolarti a pensare. Smaniando.

Da’ retta. Non serve.
…
…
…

(by poetella)

Rachmaninoff-YoYoMa- Cello Sonatas- 06—Sonata for C.

.

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finalmente ce l’ho…

12 sabato Set 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 17 commenti

Tag

bellezza, consolazione, fiori, giardinaggio, plumbago

.

e sì… era tanto che la cercavo, ma proprio di questo colore, ché ce ne sono di varie tonalità. Il piccolo fioraio sotto casa deve avermi letto nel pensiero, visto che stamattina… la mia tesorina era lì ad aspettarmi.

20150912_121555

(foto di poetella)

due parole dal web, per descriverla:

“Plumbago o Piombaggine o  pianta del piombo

( che poi… come mi chiamo io di cognome? potevo non averla?)

Arbusto rampicante caduco originario dell’Africa, alcune specie di plumbago sono originarie dell’Europa meridionale. Ha fusti sottili, semilegnosi, che possono raggiungere lunghezze prossime ai 1,5-2 metri, ma che solitamente vengono mantenuti più compatti con potature autunnali; le foglie sono ovali, abbastanza piccole, appuntite, di colore verde chiaro, sottili. Da giugno fino ai primi freddi produce numerose infiorescenze a ombrello costituite da fiorellini a trombetta, a cinque petali, di un caratteristico colore azzurro cielo. Si consiglia di potare la pianta alla fine della fioritura per ottenere una maggiore quantità di fiori l’estate successiva. La varietà alba ha fiori candidi, la cultivar Royal Cape ha fiori blu cobalto.”
.

.
si sa quanto piace a poetella quel colore, vero? Ormai lo sanno pure i sassi…
e adesso coccole a  profusione… diventerà grande e bellissima!
e poetella si consolerà…
.
.
.

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Buffo! Una donna …

23 martedì Ott 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, autunno, Bellezza che salva, Bellezza della natura, camminare guardando, consapevolezza, crescere con l'amore, diario, emozione, foto di poetella, le cose importanti, poesia

≈ 24 commenti

Tag

alberi, bellezza, consolazione, stupore, ulivi

(foto di poetella)

 

 

Ascolta poetella

 

 

 

Buffo! Una donna raccoglieva olive degli alberi

sul ciglio del parco.

Saranno buone da mangiare?

Chi sarà stato

il primo uomo ad assaggiarle?

Proprio il primo, dico.

Mi meraviglio sempre quando penso questo. Gli  assaggiatori…

Quelli che hanno detto, per primi, ok, buono. Si può…

 

Ci sarà ancora qualcuno che trova qualcosa di nuovo, di buono?

In questo sconfinato deserto di polveri sottili e  diffidenza?

 

La donna aveva un secchiello.

Come quello che usano i bambini al mare. Per la sabbia e le conchiglie. Vuote.

La donna aveva un’aria, direi, a mio parere, forzatamente disinvolta.

Come stesse facendo qualcosa che non…

 

Buffo. Proprio buffo, sì.

E ce n’erano, di olive. E d’alberi,

Mica me n’ero mai accorta che fossero ulivi.

E sì che guardo. Guardo sempre gli alberi.

Ma non sono molto pratica.

L’ho detto, sono una cittadina.

Ho perso la confidenza.

Non ci si chiama più per nome, io e gli alberi.

Solo a gesti.

Loro muovono le braccia e io li guardo. E sorrido. Basta.

 

Quante, quante olive che c’erano! Verdi. No, non  tutte verdi. Qualcuna nera.

Nera nera lucida lucida.

In città.

Buffo.

 

E poi, il cielo!

C’era come una sorgente, in cielo, stamattina.

Strano come da lì partissero tutte le nubi

 A ventaglio.

Il cielo era un pavone azzurro con la coda aperta. Per me.

 

M’è venuto di  pensare allora come in fondo già consoli

già plachi, già basti questa quiete. Questo stupore

Come tutto induca a guardare di lato e avanti e sopra

Come disegni sul viso un sorriso lieve lieve

A indirizzare, dipanare, illuminare il giorno.Un sorriso

 

il sorriso immoto degli angeli di Giotto.

…

…

…

(by poetella)

 

 

.

 

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