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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi tag: crescere

Dice  che domani ci sarà…

13 lunedì Giu 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

bellezza, cambiare, consapevolezza, crescere, liberarsi, luna piena

(foto di chi so io, elaborata da me)

Dice  che domani ci sarà la super luna di fragola.

Già il nome.

Sicuramente cercherò di vederla. Tanto soffro d’insonnia.

Quanti staranno a naso in su?

Uno sicuramente. E so chi è.

Ma non devo pensarci più. L’oroscopo mi consiglia di non attaccarmi a una zattera alla deriva. Di non arroccarmi su una roccia sdrucciola. Di non puntare i piedi sul ghiaccio.

Sto continuando a farlo.

E so che devo smettere.

Dunque domani ci sarà la super luna di fragola.

E io penserò solo alla bellezza. La bellezza di tutte le cose. Di tante cose. Che ho attorno, vicine o lontane.

E sorriderò.

Forse libera. O forse quasi.

…

…

…

(by poetella)

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Ho trovato…

13 lunedì Giu 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 13 commenti

Tag

consapevolezza, consigli, crescere, lasciar andare, saggezza, vita

questa frase su instagram.

Beh, direi che dovrei ragionarci su.

E lo farò.

A più tardi amici di Wp…

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Sto qui ad accollarmi fagotti…

16 lunedì Mag 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

Tag

andare avanti, consapevolezza, crescere, fatica

(foto di poetella)

Sto qui ad accollarmi fagotti

qui a spalare a vangare

a cavare

Sto qui a dare pane

a mettermi la gerla in testa

a tirar su le maniche. Sudata

che c’è da fare e fare, oggi

sentiamo, sappiamo che c’è da fare

sempre a raddrizzare quest’asse terrestre

che non ciondoli troppo

non sbandi

non ceda.

C’è da fare e fare in questi labirinti in salita

cominciamenti e incastri.

Ma io non sono incatenata

non sono bendata

Io riavvolgo il filo

allungo il passo tranquilla

schivo paziento scelgo avanzo

ché indietro, no.

…

…

…

(by poetella)

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un lettera che non partirà…

03 martedì Mag 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

crescere, gratitudine, i frutti dell'amore, ricordi consapevolezza

Che poi, in fondo, amore mio
               (mi permetti di chiamarti ancora così, vero? Ché l’amore è amore. Sempre,

oltre ogni,

non ostante ogni,

oltre il tempo, oltre i no, oltre gli addii)

Dicevo, in fondo, amore mio, stamattina pensavo appunto agli incontri.

Sì, a tutti quelli che sono passati, che hanno sfiorato, hanno scontrato, hanno sconvolto o semplicemente spinto un po’ più in là la mia vita.

A quelli che non m’hanno lasciato niente se non briciole di ricordi.

A quelli che ho allontanato e a quelli che ho rimpianto.

A quelli che m’hanno regalato stimoli per crescere o m’hanno fatto regredire. (succede, no?)

Beh, sai che ti dico?

Nessuno, ma proprio nessuno ha lasciato più segni, più tracce, più ricchezza e consapevolezza, più crescita di creatività, più mondi di piacere

E non parlo solo della musica nel telefonino che, se non c’eri tu…

(che poi pure quella è importante, no?)

Non parlo solo del rimettermi a scrivere che, se non c’eri tu

Non parlo solo d’aver scoperto Antònio Lobo Antunes, che, se non c’eri tu

Non parlo solo dell’aver imparato a “mollare” e stare bene con me stessa che, se non c’eri tu

Parlo di quanto, quanto, davvero tanto c’è in più in me dopo di te o grazie a… te.

grazie, davvero grazie a te!

Chissà se anche io t’ho lasciato qualcosa. Mah! Problema tuo, dopo tutto, no?

…

…

…

(by poetella)

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Quel tepore, stamattina…

13 mercoledì Apr 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

cielo, crescere, fine della nostalgia, fiori bellezza, occhi azzurri, primavera, profumo, rinascita

(foto di poetella)

Quel tepore, stamattina

quel tepore d’aprile come un abbraccio morbido

accogliente

(non pensavo certo alle tue braccia)

quell’azzurro di cielo così largo, spazioso

quell’azzurro dilagante

(ma ricordo ancora il colore dei tuoi occhi?)

quella primavera matura, succosa, attesa

(non ti aspetto più)

quel canto dei fiori, nuovi, promettenti colore, profumo, gioia

mi basta, lo dico e lo ridico

me ne convinco.

…

…

…

(by poetella)

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buon compleanno a chi so io…

14 lunedì Feb 2022

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

Tag

compleanno, crescere, lettera, libertà, Ricordi, San Valentino

(foto dal web)

Oggi voglio scriverti una lettera che non spedirò.

È il tuo compleanno, no?

Dunque voglio scriverti una lettera che non spedirò

e non per ricordare il passato, no, dai
che poi è talmente prossimo
non certo per ricordare il passato oggi ti scrivo
caro mio

semplicemente perché io parlo spesso con te
 ti parlo con accorate parole o buttate là come per caso
con parole a volte accese
a volte pallide pallide come i petali di una peonia
sfiorita.

E dunque non è per ricordare il passato
ché per me nulla è mai passato
tutto se ne sta racchiuso nel mio scrigno di pensieri
e mi fa teneramente compagnia.


È che volevo dirti che sono andata avanti, sai?
Ah! Come sono andata avanti.

Ti ricordi?
Quella donnina che anni fa implorava
chiamava non resisteva un giorno
puntava i piedi
cercava e voleva convincere convincerti convincersi
e si ostinava a rotolarsi nel dolore
e piangeva e s’addossava colpe inesistenti
e non sapeva staccarsi
non sapeva sciogliere il palloncino
non sapeva prendere in mano il suo destino
accettando camminando sicura
senza mappa senza guida
senza paura
senza voglia di guardare nell’offuscata sfera di vetro
del futuro.

Te la ricordi?


Non c’è più. Morta.
Al suo posto ci sono io
salda e forte e libera.

Libera, soprattutto.

…
…
…

(by poetella)

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Ecco fatto!

31 venerdì Dic 2021

Posted by poetella in poesia

≈ 14 commenti

Tag

buon anno!, consapevolezza, crescere

(entra una nuova luce)

Ahhhhh…
Finalmente.  Sta finendo. Poche ore e se ne va.
Che fatica. Che cammino in salita.
Dice  È Saturno.
Tutta colpa di Saturno.
O merito.
Dice Devi capire. Approfondire.
Dare il giusto valore alle cose.
Scendere in fondo a te.
Ti devi rivoltare fino a scoprire il tuo rovescio nascosto.
Solo così.

E mi sono data da fare.
Ma che fatica titanica. Epica, direi.
Però ho capito.
E adesso è tutta discesa.
E luce.

Buon anno  a tutti gli amici di WordPress!
…
…
…


(by poetella)

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29 mercoledì Dic 2021

Posted by poetella in poesia

≈ 5 commenti

Tag

amore, crescere, luce, perle, rinascere

(foto di poetella)

Quante perle se ne staranno affondate
abbandonate
sui fondali marini di nero di blu
d’ininterrotto silenzio
Quante perle
 
e quanti straordinari esseri pulsanti
vivranno laggiù
ignari dello sfolgorante impero
del sole.
 
Poi i diamanti e l’oro
l’oro l’argento i rubini i crisopazi
che il sole ce l’hanno dentro
intrappolato padre
e non lo sanno. Non lo sapranno
Non lo potranno sapere. Forse mai.
 
Com’ero io prima di te?
Dove vibrava in attesa
quest’impellente propensione
alla gioia?
 
C’è un sospetto di luce anche
nelle viscere della terra
Tra i basalti i graniti le ossidiane
Un anelito che muove le molecole
Le dispone a migrare a miscelarsi a mutare.

Cercare la via. Splendere
 

…
…
…


(by poetella)

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Dice…

18 sabato Dic 2021

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

Tag

andare avanti, consapevolezza, crescere, ferita

Dice, se c’è la ferita, allora si può cercare di guarirla.

E la ferita c’è sempre, dice.

Dobbiamo riconoscerla, dice.

Io conosco le mie ferite. Quelle fonde.

Quelle chiuse alla meno peggio, ché allora non si potevano curare.

Ero troppo piccola e avevo paura. Le cure pizzicano.

Quindi tappavo tutto. E andavo avanti.

Quando si cresce, quando si cresce davvero, allora è un’altra questione.

Le scopri, ci fai prendere aria.

Raschi via tutto quello che ci si è incastrato sopra.

E cominci la cura.

Pizzica, certo. Ma la vedi guarire giorno per giorno.

Bella soddisfazione.

E ci vuole la voglia di guarire.

Quella soprattutto.

Il punto è dunque che vado avanti.

Serena e fiduciosa.

E la pelle si ricostruisce, come diceva quello? più bella e splendente che pria.

Ecco fatto.

…

…

…

(by poetella)

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Chi ero… chi sono…

06 sabato Nov 2021

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

bambini, consapevolezza, crescere, fiocco rosa, ricordi. infanzia, scuola

Poetella a sei anni…

E quindi ancora e sempre conserviamo
quell’immagine di noi, dentro, e attorno e avanti e il tempo non la consuma, i suoi piccoli dispettosi disegni articolati in lineette, in curve, in assenze, in aggiunte e sostituzioni. Ancora conserviamo gli stupori, i sobbalzi, le piccole astuzie di quando…


[quando non ti trucchi sembri da piccola, in quella foto, diceva suo figlio]



Sì, quella foto, quella col grembiulino nero e il fiocco rosa, che tutte bianco, e lei e sua sorella rosa, ché le suore avevano detto che sì, la mamma poteva, rosa. Si faceva un’eccezione, per lei, signora.
Quella foto con  lo sguardo così fiero e dietro lo sguardo fiero la paura, no, non la paura, mai paura lei [mai, poi, dai, esagerata!].  Dico meglio. Mai a far vedere d’avere paura, lei. Ecco.



[quando non ti trucchi sembri da piccola, in quella foto, diceva suo figlio]



Quella foto, seduta nella poltrona del salotto nuovo, di raso con quelle rose, quelle rose! Mica ci si poteva sedere senza il lenzuolo sopra! Ma per la foto, sì.


– Attenta, stai buona, eh? Ti sei lavata le manine?


Seduta composta, solo il vezzo della gamba flessa sull’altra,


– …Sempre fanatica, diceva suo figlio


solo il vezzo della mano a sorreggere il viso.

Cosa pesa sul cuore di una bambina così piccola,
al suo primo giorno di scuola, o quasi il primo, non ricordo, poi non ha importanza, no? Una bambina che vuole sembrare…vuole sembrare.

Ha imparato adesso

Non sembrare.  Essere.


…
…
…


(by poetella)

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Grazie!

23 lunedì Ago 2021

Posted by poetella in poesia

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Tag

conoscersi, consapevolezza, crescere, luna piena, psicologia, ragionare

(dal web)

Grazie, mi continuava a ripetere Grazie!
E io, io ero solo stata ad ascoltarla, empaticamente, lasciandola sfogare, lasciandola parlare a fiume
– Mi tremano le gambe
E io  – È l’ansia. Calmati.

E la placavo, cercavo di farla ragionare.
Ragionare. Mica tutto si sistema con la ragione. Ci si deve lavorare su, sulle nostre reazioni. Scavare. Cercare le vere motivazioni. Che non sono quasi mai quelle apparenti.

É un lavoro faticoso. Coraggioso. Da speleologo dell’anima.
Ma bisogna imparare a farlo.

Io ci sto provando.
Sono a buon punto.

Ah, a proposito, ieri poi sono riuscita a vedere la luna.
Enorme.  Splendente.
Un faro.


…
…
…


(by poetella)

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Sai che ti dico?

05 giovedì Ago 2021

Posted by poetella in poesia

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Tag

consapevolezza, crescere, fine di un amore, libertà, non pensarti più, serenità

(foto di poetella)

Non ti aspetterò mentre i continenti proseguiranno la loro inarrestabile deriva e le foglie e le gemme e i fiori lentamente molto lentamente cresceranno e moriranno e cadranno, molli.

Non ti aspetterò più mentre il sole sparirà dall’altra parte del palazzo e io lo saprò, perché il cielo si tingerà dolcemente di rosa e non ci sarà un volo a fluttuare nell’aria.

Né piccioni né cornacchie né tantomeno gabbiani. Niente e silenzio.

No, non ti aspetterò mentre impercettibilmente i miei capelli e le unghie cresceranno ed io saprò che tanto poi taglierò o ignorerò.

Sai, no, no, non ti aspetterò più perché so che io non sono le tue unghie né i tuoi capelli. Né la tua anima. Tanto meno la tua anima.

Figurati L’ho creduto, ma no. No. Ognuno ha la sua.

…

…

…

(by poetella)

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Dice: E’ Urano. Il transito di Urano…

26 venerdì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

astrologia, consapevolezza, crescere, dolore, malattia, pianeti, terrempoto, Urano

artwork-mystery-symbols-symbolism-mystic-gravity-falls-fresh-hd-wallpaper.jpg(foto dal web)

 

 

Dice: E’ Urano. Il transito di Urano. Ogni sette anni. Circa. Urano è cambiamento.

Dice: Dobbiamo cambiare. Dobbiamo capire in cosa non siamo aderenti al nostro progetto.

La sto a sentire. Davanti alla tazza di caffè, al tavolino in balcone. È fresco. Si sta bene. La città è silenziosa. Ancora semideserta. Semiaddormentata. Solo la sua voce al telefono.

Dice: I pianeti ci insegnano. Ci indicano. Se non vogliamo capire con le buone usano le cattive.

Dice: Che ti pare perché mi sono ammalata? Perché non volevo capire. Che devo fare per farti capire, dice Urano? Ti faccio ammalare. E vediamo se capisci. Ho capito.

 

La sto a sentire. La sto sempre a sentire. Intanto penso a me. O cambi o ci penso io a farti cambiare. Già. Lo so bene. I pianeti ci guidano. Sto cominciando a convircermene.

Dice: Dobbiamo lasciare andare quello che non è nel nostro progetto evolutivo. Dobbiamo riconoscerlo e lasciarlo andare. Se non sono casini.

E se noi lo lasciamo andare e chi ci sta vicino no? Dico io.

Dice: Sono casini uguale. Siamo tutti collegati. Gli errori degli uni li pagano tutti.

…………………………………………………………………… Quindi?

Dice: Chi capisce si salva. Chi no, no. Tipo diluvio. Hai presente?

 

Bah… ci manca solo il diluvio, adesso. Ci manca.

…

…

…

 

(by poetella)

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Ora dovremmo saperlo …

11 venerdì Dic 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 16 commenti

Tag

amore, consapevolezza, crescere

 

20150727_104222(foto e rielaborazione di poetella)

.

Ora dovremmo saperlo
almeno immaginarlo ora
dovremmo avere quello slargo d’orizzonte vedere
quella linea lievemente curva di confine
tra reale e sogno ora
dovremmo aver imparato la via più nascosta
nebbiosa in salita su, su, verso il libero cielo
ora dovremmo aver capito
che un conto è questo
un conto è quello

che se è così non vuol certo dire
che.
Ora dovremmo essere cresciuti
sopravvissuti alla grande marea alle onde alte
di questi amori
inesorabilmente spariti

dall’inquadratura dei giorni
…
…
…

(by poetella)

.

.

 

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La signora giocava a…

03 giovedì Set 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

Tag

amore, crescere, delusione, fine della speranza, fine di un amore

bimba(foto di poetella)

.

.
La signora giocava a chiedere voce alle ombre. Che non ne avevano.
La signora si rivolgeva allora ai fiori, ma dove? Ma quali? E le nuvole, le nuvole, poi. Così irrequiete. Sfuggenti. A chi, come mettersi in contatto con le risposte?
Gabbiani? Era un po’ che non ne vedeva.
Quei suoi dove sei restavano dondolanti in un vuoto d’aria. Come sangue rappreso.
Bolle di sapone, meglio. Qualcosa di inafferrabile, trasparente. Lieve. tuttavia incombente.
E tremendamente fragile.

Non era un gioco, diciamolo.
C’era poco da divertirsi. Non che la signora avesse mai insistito sull’aspetto ludico della cosa. Sbagliando, probabilmente. Chi sapeva più di lei, la signora immaginava di sì. Chi sapeva più di lei era da sempre in grado di giocarci su. Con disinvoltura. O di mettere via il giocattolo. A giochi finiti.

Era questo il punto.
Giochi finiti.
Vai a convincere un bambino che è ora di cena.
Specie se a cena c’è una minestra.

La signora era forse ancora una bambina?

Male. Molto male.
…
…
…

(by poetella)
Sonata for Oboe and Piano, Francis Poulenc. 1-Elégie

.
.
.

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Ma la luce intravista…

28 sabato Mar 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

Tag

amore eterno, crescere, pensavo fosse amore invece..., poesia, serenità, speranza, viaggi

Ma la luce intravista, qual balenio fiammante
la luce intravista potremmo mai prenderla
per un faro?Una guida sicura? Il segno
inequivocabile da seguire, fidando?

O piuttosto sarà lo sfolgorio fatuo di un fuoco
d’artificio, attraente, sì, emozionante
raro e prezioso
radioso frammento tremante di stella
tuttavia
destinato, l’effimero
a scomparire sminuzzandosi in un canto
di minuscole fiammelle cadenti?

In ogni caso, benvenuta
benedetta la sua luce.
Ristoro dopo tanto buio.
Quasi si fosse tornati da un’Ade ctonio
fino a quel momento disperando

invocando un benefico ritorno in superficie.

…

…

…

(by poetella)

(video di poetella)

.

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Aver camminato…

01 lunedì Dic 2014

Posted by poetella in poesia

≈ 13 commenti

Tag

crescere, fine di un amore, fotografia, nostalgia, poesia, tristezza

10371959_10204571831288028_3826880015669402731_n(foto di poetella)

Clicca qui per ascoltare
.

Aver camminato davvero tanto
vento non vento freddo sudore
davvero tanto
strade di dubbio e certezza in vortici
mulinelli
aver accumulato e disperso
accumulato e disperso a manciate
come foglie in autunno chicchi di grano
polvere di sogni sgretolati e riplasmati
passo dopo passo. Ancora.

A volte non sapere nemmeno
se si sia trattato di moto rettilineo uniforme
verso l’orizzonte o un andare
in circolo, alla cieca. Labirintico.

Ché, dico, mi sono spostata o sono
ancora al punto di partenza
valigia in mano?

Venissi tu a portarmi ancora in volo
sulla tua schiena alata.

Ma non verrai. Dovrò cavarmela da me. Al solito.

…

…

…

(by poetella)

.

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Lasciamoci convincere…

21 venerdì Nov 2014

Posted by poetella in poesia

≈ 15 commenti

Tag

attesa, crescere, dolore che si placa, fine di un amore, fotografia, il cielo, speranza

tutto fermo

(foto di poetella)

Clicca per ascoltare (e clicca!)

.

Lasciamoci convincere dal cielo
che succede?distendiamoci
slarghiamo le pieghe di questo cuore
spianiamo

guardiamolo questo cielo
lasciamo, lasciamolo a placarci
a togliere spine e sassi
a schiarirci
le strade in petto
lasciamo che gli occhi s’impregnino
d’azzurro
si dissetino, gli occhi
trovi pace, trovi ristoro, ristoriamolo
quest’affanno che ci chiude
la gola ci scuote la terra ci taglia le ali
e taglia fame e sonno
e mette catene ai sogni.

Sleghiamoci. Guardiamo in su. C’è festa.
…
…
…

(by poetella)

 

 

.

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Leggo. Ogni tanto guardo …

16 domenica Nov 2014

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

Tag

amore, crescere, fine di un amore, fotografia, il cielo, leggere, musica, tristezza

leggo...(foto di poetella)

Qui per ascoltare poetella

.

.

Leggo. Ogni tanto guardo il cielo, pagina larga. Stendo il cuore. Vastità che accoglie.
Inseguo il galoppo di quel fiotto di nubi. Poi quelle più lente. Poi un volo. Che sparisce nel vano della finestra. Dove andrà mai? Dove se ne andranno mai tutti questi esserini liberi?
La sonata per oboe e piano di Poulenc nell’aria, il tic toc della pendola, fuori tempo.
Un po’prima, un po’ dopo.

Io nell’adesso. Tu in mente.
Tutte le bellezza, tutte le seduzioni addormentate sotto la coperta azzurra del tempo. Tutte le bellezze da parlare piano o tacere. Ché ora non è tempo. Zitta.
Leggi. Aspetta. Scrivi.

Un po’ vai avanti. Un po’ no.
…
…
…

(by poetella)

 

 

 

.

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Ed io continuerò a parlare con…

07 venerdì Nov 2014

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore eterno, crescere, fotografia, il cielo, poesia, serenità

IMG_3758(foto di poetella)

Clicca per ascoltare poetella

.

Ed io continuerò a parlare con te
il mio più caro maestro il mio amico
il mio saggio della montagna
montagna lontana come gli astri in cielo
e lontano il cielo, ma chi non lo vede?
Guardo sempre il cielo. A volte inciampo pure
per guardarlo

ed io parlerò sempre con te
come parlo alla mia amica morta
– sono ormai otto mesi, pensa! –
camminando o cucinando o sfogliando vecchi album
di fotografie dove non ci sei
oppure ripulendo i cassetti del cuore da
tutte le brutture del mondo
ti parlerò, ti parlerò senza aspettare risposte
continuerò a parlarti
senza cercare la tua voce
nel canto della pioggia
(era così dolce quella voce)
o nel suono di un clacson
(come mi faceva trasalire!)
oppure nel tic tac della pendola uno dopo l’altro
uno dopo l’altro
(suono che sai che ritorna)

Continuerò a parlarti e, lo sai?
se guardando il cielo dovessi vedere
un gabbiano che lo solca limpido come il pensiero dei giusti
saprò che la tua
nobile anima libera mi viene a salutare
mi indica la via.

Sarai il mio eterno spirito guida
…
…
…

(by poetella)

 

.

.

.

 

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E non ti aspetterò mentre …

24 venerdì Ott 2014

Posted by poetella in poesia

≈ 18 commenti

Tag

bastarsi, crescere, distacco, serenità

e non ti aspetterò(foto di poetella)

.

.
E non ti aspetterò mentre i continenti proseguiranno
la loro inarrestabile
deriva
e le foglie e le gemme e i fiori lentamente
molto lentamente cresceranno
e moriranno e cadranno, molli.

Non ti aspetterò più mentre il sole sparirà
dall’altra parte del palazzo
e io lo saprò, perché il cielo si tingerà dolcemente di rosa
e non ci sarà un volo a fluttuare nell’aria.
Né piccioni né cornacchie né
tantomeno gabbiani. Niente e silenzio.

No, non ti aspetterò mentre impercettibilmente
i miei capelli e le unghie cresceranno
ed io saprò che tanto poi taglierò
o ignorerò.

Sai, no, no, non ti aspetterò più
perché so che io non sono le tue unghie
né i tuoi capelli. Né la tua anima.
L’ho creduto, ma no. No.
Ognuno ha la sua.

Fortunatamente. Unica. Indivisibile. Insostituibile. Sua.
…
…
…

(by poetella)

.

.

.

 

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Che poi non è questo. Non è questo amore mio…

20 lunedì Ott 2014

Posted by poetella in poesia

≈ 10 commenti

Tag

amore, autostima, consapevolezza, crescere, fine di un amore, fotografia

1939716_10204298954426277_7069653128657534494_n(foto di poetella)

.
Che poi non è questo. Non è questo amore mio.
Non è la perdita, la fine. Quella era già scritta. Da sempre. Tutto finisce. Niente è per sempre. Anzi, troppo era già… no, troppo no. Troppo, mai.
Non è la perdita. È l’intollerabile crepa nell’immagine. La mia immagine. Che prima splendeva di luce propria.
Dico, e ora? Sono ancora lucente? Ancora l’isola felice? Ancora la nuvola, il gabbiano libero, ai tuoi occhi?
Non lo so più.
Né me lo dici. Taci.
Certo, si tratta di perseverare, di tenere duro, di non farsi tentare dalla fuga nelle parole, ci so fare con le parole io, lo sai. Sarebbe facile. No, niente domande, niente richieste. Niente suppliche.
Le suppliche.
Bella conquista, cara mia, tu che prima, anni fa, prima di lui, andavi elemosinando, assediavi, bombardavi di dimmi, dammi, ascoltami, chiamami, cercami. Tu che prima di lui eri una piagnucolosa che cercava di intenerire, di commuovere, di convincere. Ma che vuoi convincere?
O è o non è.
Guarda come sei riuscita ad incapsularti in un rigore quasi altero, in un silenzio che sbandiera autonomia, o per lo meno accettazione. Niente piedi pestati, niente strepiti. Niente capricci. Con lui.
Bella forza.
No, dico, bella dimostrazione di forza. Brava!

E se l’immagine s’è inquinata ai tuoi occhi, ai miei occhi la mia immagine splende.
Anche questo, amore mio, grazie a te. Anche se fuori c’è la nebbia.

Ecco.
…
…
…

(by poetella)
Monteverdi – Toccata – Orfeo
.

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Sono le pause tra un dolore e…

16 giovedì Ott 2014

Posted by poetella in poesia

≈ 15 commenti

Tag

amore, claude debussy, crescere, fotografia, luce, serenità, speranza

IMG_4235(foto di poetella)

Qui per ascoltare poetella

.
Sono le pause tra un dolore e l’altro, sono quelle, la loro durata, la frequenza del loro intrufolarsi tra un respiro accelerato e quella fitta continua all’altezza del diaframma che, sarà cosa? Stomaco? Fegato? Cuore?
Cuore. Dove? Quanto? Fino a quando?

Sono le pause quiete tra un dolore e l’altro, al termine di un’intollerabile successione d’accartocciamenti dell’anima, foglio d’alluminio lucente un attimo prima di lanciarlo rabbiosamente nel contenitore, diligentemente, per la raccolta del metallo.

Sono quelle, sono le pause adesso piuttosto frequenti tra un dolore e l’altro
Pettine che sbroglia i capelli
Caramella che interrompe il digiuno
Finestra spalancata e fuori tutta l’aria viziata ammalata di marcio, di stantio, di fermo.
Di vecchio.

Sono le pause tra un dolore e l’altro e il loro ripetersi sempre più ravvicinato, benedette!
che cominciano a farmi sospettare di poter sperare che forse.

O forse no. Non so. Ma intanto.
…
…
…

(by poetella)

 

 

 

.

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Questo mio stare tuttavia come…

23 martedì Set 2014

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

Tag

amore, bellezza, crescere, fotografia, gioia, il cielo, musica, ti amo

SAM_1181(foto di poetella)

Questo mio stare tuttavia come di vedetta
a sorvegliarmi i pensieri spiare la luce
che mi viene da dentro
prendere spunto dagli schiaffi
del vento
e dunque assestare il passo
e Bach aiuta, eccome se aiuta! a bruciare cataste di foglie
cataste di vecchie storie di vecchie
foto. Che lo vedi? non mi somigliano più. Espressione troppo dubbiosa
o troppo fiduciosa. Guarda adesso i miei occhi.
Altra roba. Vero?

Osservami, controllo il pendio della strada
in salita senza più scivolare senza
indietreggiare.

Camminiamo affiancati su due scie di cometa
amico mio, alti, lontani
oltre le vette le valli e i traffici meschini dei giorni.

E m’affido al tempo
al chiaro del cielo e a te, il più amato maestro
e a questa me che da dentro mi chiama
per nome e sorride.

E intanto cresce. Ancora e ancora. E ancora.
…
…
…

(by poetella)

Tzvi Erez plays Bach_ Prelude 1 in C Major BWV 846 

 

 

.

.

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No, non scriverò…

10 giovedì Lug 2014

Posted by poetella in amore?, desiderio, farfalle, libertà, lontananza, scrivere a...

≈ 29 commenti

Tag

amore, attesa, crescere, fotografia, nostalgia, silenzio

cassetti(foto di poetella)

 

qui se volessi ascoltare  poetella

(che davvero è tutta ‘n’altra cosa!)

 

 

 

No, non scriverò, ti dicevo

per fare crescere il fuoco, soffiarci su e custodirlo.

Senza dispersione.

Ma lo sai, no?

Lo sai che sono sempre miniera di dubbi, soffio sulla cenere e si scompiglia tutto.

Lo sai come sono, no?

Bene o male, fatta bene o male, non so.

Tanto per cambiare.

Non so mai.

Ma no, non scriverò, ti dicevo

ché a stare troppo serrati, accostati, collegati, si perdono i confini.

Si frantuma l’essenza.

Poi, diciamolo, chi mai ha voglia di cercare qualcosa che già sta lì, nel cassetto grande,

quello che si apre bene, non s’incastra, scorre via come il tempo.

 A  che serve cercare. Apri, prendi. Richiudi.

 

E invece no. Io no.  Noi no.

Dunque no, non scriverò.

E non perché così tu. O forse sì, vallo a sapere.

Non lo voglio sapere.

Comunque no. Credo di no.

Magari per non, sì, lo sai? sai tutto tu, vero?

per non stare sempre lì, davanti ai tuoi pensieri, forzandoli. Per intrusione.

Un inserimento meccanico non richiesto.

Una mosca che entra dalla finestra e non riesce più a uscire.

Non mi piacciono le mosche. Mi piacciono le farfalle.

Quelle che non le prendi mai e magari ti si posano su un dito, così, perché va a loro.

E tu lo tieni fermo per non farle scappare via. Belle vero?

Come le tue farfalle, ti ricordi?

Io sì. Tanto tempo fa, eppure…

 

Comunque, tornando alla questione

no, non scriverò, ti dicevo. Cercami tu.

 

Anche se certe volte mi prende una gran paura d’evaporare,

sfumare via, dissolvermi del tutto  dal tuo mondo e, peggio,

vederti svanire dal mio.

Al calore di tutte le distrazioni del vivere.

 

Sì, sì, certo, lo so. Lo so. Non lo credi possibile.

Ma va’ a sapere. Hai visto mai?

…

…

…

(by poetella)

 

 

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beh…questo è l’ultimo. Credo.

28 sabato Giu 2014

Posted by poetella in amore?, centellinare, consapevolezza, desiderio, foto di poetella

≈ 4 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, crescere, desiderio, far durare la voglia, fotografia, poesia

IMG_4402

(foto di poetella)

E sentitela, cavolo!cliccate qui!

Senza paragone
come dissolvere i desideri le pretese le attese
con un sicuro mestiere imparato
imparata l’arte di centellinare
come si centellina il libro che più ti prende e ancora una pagina
e ancora una. E poi no.
Lasciatele lì.
Che resti quel seme di desiderio che

senza paragone!
come le ultime gocce del tuo profumo preferito
oggi non lo metto. Domani? No.
E neanche dopodomani. Che

senza paragone
come tuffarsi nelle più ardite fantasie
così sarà quel giorno profumato ancora di

Senza paragone
avere sempre questo
spago d’oro che mi tira mi attira mi sazia mi strazia
di te.

E tu, maestro che sorridi e fai sì.
…
…
…

(by poetella)

 

 

Fauré Berceuse for violin and piano

 

.

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Ho appreso l’arte …

15 domenica Giu 2014

Posted by poetella in amore?, astri, consapevolezza, crescere, maestri, poesia

≈ 8 commenti

Tag

amore, bellezza, crescere, fotografia, poesia, serenità, ti amo

img_4874

(foto di poetella)

qui puoi ascoltare poetella

 

 

Ho appreso l’arte del fermare

l’arte del trattenere e rilasciare

scavalcare il fosso

tenermi la freccia in petto

aprire la finestra cambiare aria

vedere nella notte.

 

E me ne sto a guardare adesso questa cosa mia

ribaltamento del mio dentro

di terra scura

Ci sono incontri d’astri

che snebbiano il cielo

altri te più alti

che portano su, in cordata

 

Ribaltamento del mio dentro

di terra umida. Bene. Guardiamo

questo germinare, seme e seme dentro seme

e radici e fusto e foglie

sui rami spalancati alla luce

 

E tu! Ah tu, fiato

del mio campo

mio sapiente cultore

mia stagione dell’aratura

e della semina, della cura e raccolta

e del morso

 

Tu che m’hai fatto pianeta fertile

moto perpetuo

rotazione e rivoluzione

attorno alla chiara gioia

guarda, specchiati in me. E brilla!

…

…

…

(by poetella)

 

(9.05.2012… quando avevo tempo per scrivere!)

 

 

 

 

.

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Si sono tutte aperte…

21 mercoledì Mag 2014

Posted by poetella in amore?, anima, aspettando la vecchiaia, Bellezza, consapevolezza, cosa sarà di noi?, crescere, fine di un amore, fiori, fiori di poetella, foto di poetella, fotografia, i miei fiori, la memoria, lasciamovolareilpalloncino, malinconia, mi manchi, nostalgia, paura di non amore, peonie, ricordi

≈ 17 commenti

Tag

amore, crescere, fine di un amore, fiori, fotografia, nostalgia, ti ricordi, vecchiaia

10262120_10203220025653732_8304946550249745405_n(foto di poetella).

.

 
Si sono tutte aperte. Tutte e tre.
A una stanno cominciando a cadere dei petali. Bianchi. Sottili. Sembrano riccioli di burro.
Mi ricordano, per lo meno, riccioli di burro. Come quelli che trovavo, e mi parevano magici, non da mangiare, non da distruggere spalmandoli sul panino caldo, quelli che trovavo nella vaschetta di cristallo rettangolare con gli angoli stondati e il cucchiaino a paletta d’argento accanto a quelle altre tonde, ciotoline con dentro marmellate di vari colori. Tre, mi pare. o due. Non ricordo bene. Ricordo solo che mi piaceva più di tutte quella rosso chiaro.
Mamma diceva, tutta bella, tutti i capelli rossi lunghi, tutta elegante nel suo prendisole di piquè rosa, al tavolo della prima colazione dell’albergo, al mare, mamma diceva che quella era di fragole. La mia preferita. Ancora adesso. Mangia e non ti sporcare.
E allora avevo quattro anni.
Pare che i gusti io non li cambi molto di frequente.

Anche le peonie mi sono sempre piaciute. Ne avevo una di organza applicata sulla camiciola verde menta, a quattro anni, all’albergo al mare.
E mi piaceva da matti.
La toccavo per essere sicura di non perderla. Sicura. Sempre.
Le peonie hanno una bellezza dolente. Ci senti dentro tutta la malinconia della fine.
Ci senti dentro una musica d’oboe. Fonda. Struggente.
Un profumo d’oblio.
Una sta perdendo i petali. Destino.
Quando saranno sfiorite ne comprerò altre.
Loro, posso ricomprarle.
Almeno per qualche altra settimana.

Poi, non più.
…
…
…

(by poetella)

 

Oblivion (Piazzolla)

 
.

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Bene. Dobbiamo prepararci…

21 mercoledì Mag 2014

Posted by poetella in aspettando la vecchiaia, oggi non gira, poesia

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Tag

amico ritrovato, anima, crescere, fine di un amore, fiori, fotografia, poesia, vecchiaia

10307382_10203212378062547_8657158712343624452_n(foto di poetella)

.

.
Bene. Dobbiamo prepararci
tenere a posto tutte le cose continuare
costantemente ad imparare la strada tenerla
bella pulita sgombrata da residui di tracciati già scritti
previsti prevedibili sbocchi di svolte
improvvise
improvvise cadute di tensione
sbarramenti alle nostre residue nuove emozioni
tenere gli occhi belli aperti e la bocca
pronta predisposta a fare oh! Oh!
col libricino dei ricordi a portata di mano
benedetti! Da aggiornare. Via via.

Dobbiamo immagazzinare la luce e l’aria
e il calore e il colore o magari il tepore
e l’allegria e la gioia, sì, la gioia di qua e di là
nei fiori? Si faccia esperto giardinaggio
si studi. Si scatenino passioni spassionate per quadri
e vite d’altri nelle pagine e pagine ammonticchiate
nella memoria e nelle librerie
o negli occhi neri d’oriente dell’amico ritrovato (caro!)
nel miagolio affettuoso del gatto adottato
dal condominio
nel profumo di gelsomino e di peperoni arrostiti
ché l’amore…

ché, stella stellina
la notte s’avvicina
la fiamma traballa
la mucca è nella stalla…

no. Questo non c’entra proprio niente, adesso.
Noi si guarda avanti. Noi.

Verso l’aurora.
…
…
…

(by poetella)

 Rachmaninov – Elegia in MI bemolle minore – Op.3 No. 1

 

 

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Dov’è finita quella…

06 martedì Mag 2014

Posted by poetella in 6 maggio, amore?, anniversario, foto di poetella, poesia

≈ 19 commenti

Tag

amore, anima, crescere, fotografia, gioia, poesia, sesto anniversario, ti amo

laluce-verso-il-sole

(foto di poetella)

A te
mio specchio magico
mio maestro
mia fiaccola sulla via
mia via
mio tutto

buon anniversario. E…

 

Dov’è finita quella me
quella me di allora
riposta in qualche vecchio album
messa via da non guardare
non più
talmente poca cosa
quella me di allora
talmente leggera in balia
talmente attaccata allacciata
abbarbicata bloccata

aveva paura
quella me di allora
prima di, prima, prima
prima di trovare il calco
del suo esistere
e aderire
ogni fibra ogni cellula
molecola atomo
puntolino infinitesimo di sé.

Aderire
guscio che trattiene protegge
fa crescere

melodiosamente. Indisturbata. Amando.
…
…
…
(by poetella)

 

 
Brian Eno – Deep Blue

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