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amore, bellezza, desiderio, dopo l'amore, entusiasmo, leggere, parlarsi, raccontarsi, tenerezza, uffa! basta co' 'sti tag!
(un video di poetella)
(ma chissà chi se lo vedrà tutto… che, alla fine… è più bello!)
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23 venerdì Set 2016
Posted poesia
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amore, bellezza, desiderio, dopo l'amore, entusiasmo, leggere, parlarsi, raccontarsi, tenerezza, uffa! basta co' 'sti tag!
(un video di poetella)
(ma chissà chi se lo vedrà tutto… che, alla fine… è più bello!)
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03 mercoledì Ago 2016
Posted poesia
in(un video di poetella)
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………………………………….…….. ah! Potessi, potessi
come quella farfalletta che svolazzava stamattina
potessi! Scegliere il fiore, la foglia, il filo d’erba
cogliere il delicato movimento dei pollini lasciarmi
cullare dal vento come una ninna nanna
come una musichetta leggera
………………………………………………………… potessi lasciarmi
accarezzare dai raggi, dall’azzurro vasto e libero come
vasto e libero se ne stava il cielo, stamattina
superbo e intangibile, alto, assoluto, intatto
senza nubi, senza dolori.
Potessi cogliere solo bellezza, raccogliere solo colori
aria, fiori. Favole.
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(by poetella)
20 venerdì Mag 2016
Posted poesia
in13 giovedì Ago 2015
Posted poesia
in28 sabato Giu 2014
Posted amore?, centellinare, consapevolezza, desiderio, foto di poetella
in(foto di poetella)
E sentitela, cavolo!cliccate qui!
Senza paragone
come dissolvere i desideri le pretese le attese
con un sicuro mestiere imparato
imparata l’arte di centellinare
come si centellina il libro che più ti prende e ancora una pagina
e ancora una. E poi no.
Lasciatele lì.
Che resti quel seme di desiderio che
senza paragone!
come le ultime gocce del tuo profumo preferito
oggi non lo metto. Domani? No.
E neanche dopodomani. Che
senza paragone
come tuffarsi nelle più ardite fantasie
così sarà quel giorno profumato ancora di
Senza paragone
avere sempre questo
spago d’oro che mi tira mi attira mi sazia mi strazia
di te.
E tu, maestro che sorridi e fai sì.
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(by poetella)
Fauré Berceuse for violin and piano
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15 lunedì Apr 2013
Posted amore?, assenza prersenza, attesa, desideri..., foto di poetella, nostalgia, poesia
in(foto di poetella)
Senti, siediti qui, accucciati qui, in quest’angoletto che tanto, tanto c’è da aspettare, desiderio. Stai buono.
C’è da aspettare, sai?
Fai il malato che spia l’alba e la goccia che cade in ogni suo minuto. Gira e rigira il cuscino dei sogni. E che passi la febbre, spera
[la mia febbre non mi lascia mai, però]
Stai buono buono, desiderio, come il bambino del primo banco, il primo giorno del primo anno di scuola, col fiocco del grembiule tutto bell’annodato.
Stai buono lì, desiderio. Buono buono. Zitto. Ferme le mani.
Ti guardo, sai?
Che ancora è lunga la giornata. E poi ne verrà un’altra. E un’altra. E un’altra, sicuro. E un’altra.
Nell’aspettare/dell’aspettare t’affamo e ti sfamo, ti cresco. Disseto
Nell’aspettare ti faccio – mi faccio vita viva.
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(by poetella)
05 martedì Feb 2013
(foto di poetella)
Che succede, tesoro? hai scritto,
…comincio a preoccuparmi
…seriamente.
Tu? Preoccuparti tu? E perché mai?
Ma non si diceva che tutto quel chiacchiericcio, sì, scrivi, scrivimi,
telefona, cercami, aspettami,
ma non si diceva che no! Noi no!
Valeva per tutti e due, vero? Si parlava di noi.
Anche se esistiamo solo in quella stanza rossa.
Col tempo fermo. E l’universo che danza.
Che bisogno c’è di stare sempre appiccicati, l’abbiamo detto, no? Ti ricordi.
Che bisogno c’è di farsi continuamente sentire
un sospiro, un fiato nell’aria, un piccolo segnale di fumo
un tintinnio di campanelli
che bisogno c’è di precisare, sottolineare, ribadire. No! Noi no.
Ti ricordi le piante, a settembre?
Come hanno cominciato a rifiorire, a esplodere con quella poca acqua,
dopo tutto quel caldo?
Ti ricordi che festa?
Solo una volta, ma ero ragazzetta, dai,
che ne sapevo io? solo una volta m’è successo d’affogare un’azalea.
L’ho lasciata nella fontana del lavatoio
con un po’ d’acqua nel fondo
così si disseta nella notte, pensavo.
E nella notte invece si sono riempite le vasche.
L’ho trovata, al mattino, sommersa, molle e triste.
L’ho tirata su.
Ma i fiori e anche le foglie
tutto nell’acqua.
Lontano come i giorni più belli della giovinezza.
Brutto ricordo. Si fa tesoro di certi ricordi.
E poi, senti, mentre pensavo a te, stamattina
ché io penso sempre a te
quasi sempre a te
probabilmente stai come strato solido, roccia, basalto
e lì ci tiro su tutti i miei giorni
insomma, stamattina, mentre pensavo a te, vedessi!
Mille e mille e mille uccelli hanno solcato il mio cielo
(e sicuramente anche il tuo) ed ho fatto
Oh! Bello! E sorridevo.
Non affogherò più piante, io. Né amori. Giuro.
…
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(by poetella)
(la musica stasera…ora non posso!)
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