Perché vedi, sì, sarà anche vero quello che dici.
Energia pura, dici.
Sei energia pura!
Ma lo vedi come sto appesa a queste nubi nere nere
mentre vanno a tuffarsi in quelle bianche, ingenue, sprovvedute
scolarette col grembiule nero e il fiocco rosa
e adesso mi sporco le scarpette bianche e speriamo di no.
Lo vedi come aspetto lo scontro? Spio i moti del vento?
Alzo le tende in balcone che potrebbero strapparsi?
Che sia per ricaricarmi, questa voglia di burrasca?
Per aderire a quel poster con la Vittoria che mi sono dipinta a tempera tra un pensiero e l’altro? Certe volte non lo vedo bene.
E per copiare devi avere il modello ben visibile. Alla giusta distanza, poi.
Non so lavorare a memoria, io. Uno sguardo al modello, uno al lavoro. Che procede.
E basterà questo temporale a schiarirmi la tavolozza?
A sciacquare i pennelli e lavare le vaschette?
L’energia, ammesso che sia energia la mia, poi va utilizzata. Ovvio. E bene.
Immobili, non ti serve.
L’energia, ammesso che sia energia e che io la possieda veramente, va ricaricata, inoltre,
ogni tanto.
Ma tu sei così lontano, amore mio.
Dall’altra parte del temporale. Che ora scroscia.
…
…
…
(by poetella)
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