(foto di poetella)
Ascolta poetella
Vaporare delle prime ore del mattino.
E le cose uscivano dalla nebbia con prudenza.
Pare provenienti da un ignoto lontano. Procedevo in un’atmosfera di timidezza. Tenera.
Le chiome dei pini. L’acacia, la grande magnolia. O il suo ricordo.
Si lasciavano sospettare, caute. Poi sgusciavano sopra e accanto come bestiole impaurite.
Molto sospettose. In silenzio.
Come un volo appena captato, un frullio non completamente compreso.
A tratti, poi, qualcosa di luminoso avanzava lento, sbuffando.
L’aria come fumo danzante, veli di Isadora Duncan, nei coni di luce.
Grande sobbalzo emotivo. Come a teatro, nello scatenarsi del furore della danza.
Ricordo come la mia mano, allora, nello spostare una ciocca di capelli, si fosse bagnata.
Inumidita, diciamo piuttosto.
E un pensiero. Un pensiero quasi visibile, in quel vapore.
Ecco. Sono in una nuvola. Questo.
Sono in una nuvola e sto viaggiando verso le più alte cime dei monti. A Nord. O a Sud. Fa niente.
Da lì osserverò. Avrò visioni globali.
Coglierò la bellezza dell’infinito. Forse
aspettando esplosioni di luce.
…
…
…
(by poetella)
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