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Si stropiccia un po’ gli occhi, tira su col naso e
voglio innamorarmi di un ragazzino, dice.
Giovane giovane, tipo, presente Morte a Venezia? Così.
Mi voglio innamorare, ché l’Archetipo che mi domina è Venere.
Riconoscere anche gli altri, dice, portarli alla luce, sarebbe opportuno.
Mai fatto quello che sarebbe opportuno fare, io. Dice.
Si stropiccia un po’ gli occhi, tira su col naso e
Venere comanda. Sempre Venere m’ha comandato. Mi voglio innamorare di un ragazzino.
Voglio entrare nella sacra geometria della sua Bellezza, Fresca.
Accogliere la ferita che mi darà, dice,
nutrirmi e perdermi del sangue che ne sgorgherà.
Sciogliermi dolcemente in un deliquio verso una fine morbida. Indolore.
Si stropiccia un po’ gli occhi, tira su col naso e
Giovane giovane, dice. L’età di mio figlio. Tipo.
Un amore impossibile. Dunque senza pretese. E ancora, ovvio, senza delusioni.
Non speri, non chiedi, non aspetti, non ti deludi. Ecco. (dice)
Un amore di piccoli trasalimenti davanti alla sua generosa Bellezza
Al suo passare elegante di cigno sull’acqua, ai miei occhi. Dice.
E farmi bastare che esiste.
Che a lungo vivrà, dice, oltre me.
…
…
…
(by poetella)