• Cookies
  • mi presento…

Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi tag: pesci

Ci s’era alzati tutti presto…

05 giovedì Mag 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

Tag

canna da pesca, da piccola, esca, gemelle, mare, morte, pesca, pesci, Ricordi, vcanze

da piccole

(poetella accovacciata, la mamma,  la sorellina  )

…………………………………………………….. Ci s’era alzati tutti presto. Che si vedeva la luna, dalla finestra, tremolare sull’acqua e dietro gli occhi un dolore, una voglia di sonno.

Le bambine si vestivano lente, molli come pupazze. Costumino. Maglietta. Asciugamani nei sacchi. Uno rosso, uno celeste. E prendete pure i cappelli, aveva detto mamma, mentre spalmava la Nivea sulla schiena, sulle spalle, sulle braccia, sul naso, sulla fronte, sulle cosce.

E pure sulle cosce no!

Zitta che poi ti scotti. E piangi. E spalmava. E a Tata niente. Che quella teneva una pelle scura scura che sembrava una negretta. E dopo sette giorni di mare, figurati. Non si scottava neanche a dormirci, al sole. Neanche dieci ore, al sole, si scottava.

Ma lei, la Lenticchiosa! Che tormento. E li conosceva i morsi sulla pelle, la notte, a girarsi e rigirarsi senza pace, a cercare il fresco del lenzuolo, senza sonno, coi diavoli che la mordevano voraci come piragna.

Pure mamma s’era alzata presto, anche se lei no, a pescare no.  Che avrebbe preparato il pranzo, dicendo il rosario pei suoi pescatori, poi sarebbe andata alla funzione e poi giù in spiaggia. Ad aspettare.

Ecco. Tutto pronto.

Fuori, nel buio, verso la spiaggia.

Papà portava la cassetta col verme e una busta con le lenze di profondità, tutto il filo ben arrotolato sul sughero. E gli ami di scorta.

Le bambine, ognuna col sacco con gli asciugamani e i panini morbidi e, fiere, in mano le canne da pesca. Nuove nuove. Col mulinello per avvolgere. Una col manico rosso. Una blu.

La barchetta rivoltata, a riva, l’avevano girata tutt’e tre. Fatto.

 Loro due sopra e papà a spingerla in acqua.

Uno scintillio di luna. Un’arietta fresca sulle braccia nude, sulle gambe.

Un canto d’aria.

Poi, remi in acqua, via! Al largo.

Lei guardava l’acqua e aveva paura. Sempre paura di cadere. Si sarebbe ficcata sotto la prua, per essere sicura di non cadere in acqua. Ma mica lo faceva vedere. A papà. No, no.

Datemi le canne che il verme lo metto io. Che se no vi fate male prima di cominciare, aveva detto papà. Meno male, che le faceva un po’ schifo.

Quei cosini molli che si agitavano. E poi, poveretti. Chissà che male con quegli ami. Poveri vermetti.

I pesci piccoli si ributtano in acqua, ok? diceva papà.

Ok.

Pluf, e s’aspetta.

Che speriamo che non abboccano. No. Speriamo che abboccano.

Devo fare vedere che sono una brava pescatrice, pensava lei. Papà è bravo. Anche io.

La barchetta dondolava, all’ancora e attorno era ancora notte d’agosto sul mare. Zitti zitti, che se no i pesci scappano. Che lei voleva parlare, per farli scappare. Voleva avvisarli. Poveri pesciolini.

Poi Papà! Aveva gridato Tata. Tira! Tira! Guardando la lenza tutta curva e tesa e il filo che affondava e risaliva un po’, agitato da qualche dispetto del mare.

Arrotola! Arrotola, aveva detto papà. Presto, arrotola e tira su!

Lei stava immobile a fissare quel filo. Come s’aspettasse la tragedia imminente. Col sudore gelato addosso. La barchetta un po’ dondolava.

La sua canna stava immobile. Nessun tiraggio.

Tata avvolgeva il mulinello velocissima. Un’esperta pescatrice.

Poi, ecco. Due pesciolini attaccati che tremavano, traballavano, si torcevano disperati.

Erano piccoli. Meno male.

Li ributtiamo, papà?

Sì.

Salvi!

E intanto ecco la sua canna che si flette. Uno strattoncino piccolo piccolo.

Poi un altro.

Come un compagnetto che ti tira i capelli. Per dispetto.

Arrotola! Dai! Aveva detto papà. Svelta! Arrotola!

Venuto su un pesciotto bello grasso, rosato. Brillante  luminoso di riflessi di luna.

Lei aveva guardato papà, un po’ fiera, un po’ supplice.

Beh? Aveva detto papà. Mettilo nella cesta, dai. No, ce lo metto io.

Ma lei lo guardava con un’espressione di malinconia. Di struggimento.

Di richiesta di perdono…

E papà, staccando il pesce e buttandolo in acqua Ok, aveva detto, l’anno prossimo si va in montagna. A funghi. E vediamo se…

 

E lei aveva pensato Bello, sì. A funghi.

Chissà, però, se i funghi, quando li cogli…chissà se…

…

…

…

(by poetella)

 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Sai? gran tempaccio. Comunque, tutto sistemato. Scarta, posiziona, scarta, posiziona…

24 domenica Feb 2013

Posted by poetella in antiquariato, biografia..., diario, le cose importanti, pensieri sparsi, pioggia, quasi racconti

≈ 8 commenti

Tag

antiquariato, mercatini, pesci, piove

antiquariato

(foto dal web)

 

 

 

Sai? gran tempaccio. Comunque, tutto sistemato. Scarta, posiziona, scarta, posiziona.

Un bel lavoretto. Forse una mezz’ora, forse un po’ di più, non so.

Ero gassata. Elettrizzata dalla novità.

Curioso stare dall’altra parte del banco. Veramente curioso.

Un punto d’osservazione nuovo. Lo scorrere di un’umanità variopinta e differenziata.

A gruppi, a coppie, isolati e guardinghi. Pure coi cani in braccio.

 

Pesci nell’acqua di fiume. Prede facili, apparentemente. Oppure no.

L’amo pronto.

Ma poi, che strani soggetti.

Quel tipo col cappelletto calcato sulla fronte. Passa una volta, guarda. Fa il giro dei banchi. Ripassa.  Sparisce. Poi, rieccolo, le mani in tasca.

Guarda, s’avvicina circospetto. Avesse paura? Mica mordo!

Non osa. Se ne va ancora. Torna. Tira fuori una lente. Prende una miniatura.

Mi guarda. Zitto.

La gira, vede il prezzo. Molto accattivante. La posa. Se ne va. Nobel per la decisionalità.

 

Che diavolo vengono a fare, che piove pure.

Se vuoi comprare, compra. Se no, stattene a casa a vedere la tv, no? Co’ ‘sto tempo!

E i pesci scorrono a flussi regolari.

 

Aspetto, sorrido e guardo.

E quella tipetta, tutta tremolante, quanto chiede per questo quadretto? dice.

Glielo dico. Lo tiene in mano. Lo scruta. Bello, dice. Lo posa. Sorride.

Prende una collanina di cristallo di rocca. Gusti eterogenei. E questa? fa.

Glielo dico.

La guarda, la gira, la rigira.

La posa. Sorride. Se ne va. Al banco vicino si mette a guardare delle federe. Neanche ricamate.

 

E il flusso continua.

E dire che io, se vedo una cosa che mi piace chiedo il prezzo, e c’era il prezzo tra i miei oggetti! Cavolo se c’era! Io, se vedo una cosa che mi piace,

io la prendo, la cosa che mi piace, se c’è il prezzo.

A volte, pure se non c’è.

 

È così raro trovare una cosa che piaccia.

Perché farsela sfuggire?

Valli a capire questi tipi.

È uno strano popoli di indecisi. Saranno così in tutte le questioni, mi sa. Brutt’affare.

 

Via, qualcuno c’è stato, deciso. Anche conoscitore. Ho venduto.

E sono stata contenta che si capissero gli oggetti. Gli oggetti hanno una vita propria.

Lanciano gridolini. Richiami cifrati.

C’è chi sa rispondere al richiamo e chi neanche sente.  Peggio per loro. dico io.

Parecchia gente si perde il bello proprio per sordità.

Sarà che io sto sempre con le orecchie dritte come un segugio. Una bestiola selvatica.

 

Siamo diversi.

Dice che è la crisi. No. È un modo di essere.

Se non vuoi comprare che vieni a fare in posti così? Vattene a spasso, dico io, no?

 

È che molti manco sanno cosa vogliono. Credo.

Manco sanno se vogliono qualcosa. Sperano di farsi venire un’idea per osmosi.

Ma le idee, o ce l’hai o non ce l’hai. Dico io.

 

Bah! Io ce l’ho. Il resto, affari loro, no?

…

…

…

(by poetella)

Il Volo del Calabrone- Nikolaj  Andreevič  Rimskij – Korsakov

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

quanti hanno letto...

  • 240.862 visite dall'inizio

Enter your email address to follow this blog and receive notifications of new posts by email.

Unisciti ad altri 1.742 follower

Meta

  • Registrati
  • Accedi
  • Flusso di pubblicazione
  • Feed dei commenti
  • WordPress.com

questo il mio primo libro…

pubblicato da  RUPE MUTEVOLE

e questo il mio secondo…

pubblicato da Progetto Cultura

il terzo. Vincitore del Premio Mangiaparole-Romanzi

vincitore del Premio Mangiaparole-Romanzi

il mio primo e.book

eccomi qui…

e chi volesse leggermi...
sarà gradito!

Commenti recenti

Jonathan Varani su Sto qui ad accollarmi fag…
poetella su Gualtieri – legge p…
sibillla5 NADIA ALBE… su Gualtieri – legge p…
poetella su Sto qui ad accollarmi fag…
saphilopes su Sto qui ad accollarmi fag…
poetella su Pensierino della sera…
almerighi su Pensierino della sera…
poetella su quando esco in balcone…
Jonathan Varani su quando esco in balcone…
poetella su Pensierino della sera…
almerighi su Pensierino della sera…
poetella su Pensierino della sera…
Claudio Capriolo su Pensierino della sera…
poetella su Certe volte lei sentiva in…
marcello comitini su Certe volte lei sentiva in…

Articoli recenti

  • Gualtieri – legge poetella
  • Sto qui ad accollarmi fagotti…
  • Pensierino della sera…
  • quando esco in balcone…
  • Certe volte lei sentiva in petto…
  • Non è che sempre riuscisse a…
  • Ecco…
  • Curioso come m’ostini a…
  • Ieri…
  • Chissà, forse qualcosa…
Maggio: 2022
L M M G V S D
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
3031  
« Apr    

Archivi

  • Maggio 2022
  • aprile 2022
  • marzo 2022
  • febbraio 2022
  • gennaio 2022
  • dicembre 2021
  • novembre 2021
  • ottobre 2021
  • settembre 2021
  • agosto 2021
  • luglio 2021
  • giugno 2021
  • Maggio 2021
  • aprile 2021
  • marzo 2021
  • febbraio 2021
  • gennaio 2021
  • dicembre 2020
  • novembre 2020
  • ottobre 2020
  • settembre 2020
  • agosto 2020
  • luglio 2020
  • giugno 2020
  • Maggio 2020
  • aprile 2020
  • marzo 2020
  • febbraio 2020
  • gennaio 2020
  • dicembre 2019
  • novembre 2019
  • ottobre 2019
  • settembre 2019
  • agosto 2019
  • luglio 2019
  • giugno 2019
  • Maggio 2019
  • aprile 2019
  • marzo 2019
  • febbraio 2019
  • gennaio 2019
  • dicembre 2018
  • novembre 2018
  • ottobre 2018
  • settembre 2018
  • agosto 2018
  • luglio 2018
  • giugno 2018
  • Maggio 2018
  • aprile 2018
  • marzo 2018
  • febbraio 2018
  • gennaio 2018
  • dicembre 2017
  • dicembre 2016
  • novembre 2016
  • ottobre 2016
  • settembre 2016
  • agosto 2016
  • luglio 2016
  • giugno 2016
  • Maggio 2016
  • aprile 2016
  • marzo 2016
  • febbraio 2016
  • gennaio 2016
  • dicembre 2015
  • novembre 2015
  • ottobre 2015
  • settembre 2015
  • agosto 2015
  • luglio 2015
  • giugno 2015
  • Maggio 2015
  • aprile 2015
  • marzo 2015
  • febbraio 2015
  • gennaio 2015
  • dicembre 2014
  • novembre 2014
  • ottobre 2014
  • settembre 2014
  • agosto 2014
  • luglio 2014
  • giugno 2014
  • Maggio 2014
  • aprile 2014
  • marzo 2014
  • febbraio 2014
  • gennaio 2014
  • dicembre 2013
  • novembre 2013
  • ottobre 2013
  • settembre 2013
  • agosto 2013
  • luglio 2013
  • giugno 2013
  • Maggio 2013
  • aprile 2013
  • marzo 2013
  • febbraio 2013
  • gennaio 2013
  • dicembre 2012
  • novembre 2012
  • ottobre 2012
  • settembre 2012
  • agosto 2012
  • luglio 2012
  • giugno 2012
  • Maggio 2012
  • aprile 2012
  • marzo 2012
  • febbraio 2012
  • gennaio 2012
  • dicembre 2011
  • agosto 2010

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • Poetella's Blog
    • Segui assieme ad altri 1.742 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • Poetella's Blog
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...
 

    loading Annulla
    L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
    Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
    Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.
    %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: