sempre con la mia gratitudine per Gherardo Bortolotti,
che , col suo “Senza paragone”
ha ispirato e continua a ispirare i miei scritti.
Senza paragone
come la noia di certe compagnie forzate
silenziose (meglio!) ché se parlano
non fanno che acidificare la noia
incrudelirla gonfiarla
come una bolla una balla una bella (bella?)vecchia commedia
che non finisce mai.
Senza paragone
come l’ascolto ossessivo della ricerca del perché
che divora che cresce che sfinisce
che non si conosce bene ( e perché?) e si vorrebbe, invece, per tagliarlo via
come una propaggine marcia dell’albero della vita
che non si merita (no?)
che chi può mai togliercelo di dosso?
Senza paragone
come la fuga nelle note in cuffia che ci portano via
ci scollano
ci svellono dal tracciato di questi dubbi
che non siamo riusciti a dissolvere
e ci abbiamo provato (o no?)
beh, non abbastanza. Forse.
…
…
…
(by poetella)