…………………..………cammino, sento il sole sul viso e addosso (solicello di maggio di prima mattina, lieve lieve, intiepidisce, solletica, carezza) e non importa se a due metri traffico lento del mattino, non importa se la strada tutta una buca, se le facce attorno imbronciate, insonnolite, non importa
………………………….…………………………no, io mi sento giovane.
………………………………………… E cammino, sento il sole sul viso e addosso (solicello di maggio di prima mattina lieve lieve, intiepidisce, solletica, carezza) e ascoltoVivaldi, (il passo a tempo, il respiro a tempo) e non importa se rumori sgraziati di scavatrice a due metri da me, lavori infiniti, cantiere infinito, sirene di ambulanze che trivellano le orecchie, no, non importa
………………………….…………………………ché io mi sento giovane.
………………….….……infatti cammino, sento il sole sul viso e addosso (solicello di maggio di prima mattina lieve lieve, intiepidisce, solletica, carezza) e ascolto Vivaldi, (il passo a tempo, il respiro a tempo) e mi giro di qua e di là e guardo ciuffi di non so che, rossi, gialli, viola, lilla, i rossi, ok, i rossi lo so, papaveri!) e non importa se le bottiglie di plastica vuote,le lattine schiacciate di coca-cola, le cicche di sigarette, le cartacce unte e bisunte, i cartelloni che promettono un città nuova, una fioritura nuova, un mondo nuovo, mentendo, non importa
………………..…….…………………………tanto io mi sento giovane.
Cammino, cammino, cammino e respiro fondo
stordita a tratti da un intenso profumo di gelsomino.
. Fortunatamente sappiamo che ci sarà un tempo per la pioggia e uno per il sole mani in tasca vento in faccia.
Fortunatamente non ci si farà più sorprendere senza ombrello né progetto avviato accantonato il precedente se troppo ardito o magari troppo poco illuminato poche finestre, vedi, porta troppo piccola e il tetto, poi! neanche a parlarne