Se ne stava incastrata tra quelle facce stanche
brutt’affare la metro di sera!
quelle mani abbandonate in grembo
e i piedi allineati
tutti in fila tutti smorti nelle scarpe di polvere
e fatica
tutti rincattucciati a lasciare spazio
spazio le serviva o forse no
che il pensiero, si sa
Mettiamo via dai, lasciamoli in tasca
quella interna al cappotto
calda segreta
tutti quei momenti
beata te che ti ricordi la voce
beata te che ti ricordi la luce
quel guizzo da monello negli occhi
e quel tremore
mentre dice Nessuna mai, nessuna mai come te!
E fuori, poi, nella notte
uno spicchio di luna che sembrava un sorriso
…
…
…
(by poetella)
Chopin – Nocturne n°1in B op32
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