Non c’è scatto nel cielo.
Solo il fulmine ha spigoli e fuoco.
Solo il fulmine viaggia nervoso.
Ma guarda ora che pace.
A me pare di averlo percorso tutto a volo,
questo azzurro che si dispiega pacato.
Mi pare un luogo che conosco.
Che è stato di me.
E lo è ancora.
Se guardo entra
nella radice
dà da bere al mio
alimenta il mio fuoco.
S’è messo in movimento il circo delle nuvole stamattina. Cavallucci coccodrilli a bocca aperta elefantini e tigri e conigli e giraffe e leoni c’era pure un unicorno obbedienti al domatore vestito d’azzurro e lustrini. Guarda che luce sotto il tendone del cielo!
Doma anche me, signor domatore, doma anche questo mio andare sconsolato occhi bassi, signore del cielo, schiocca la frusta dai il comando insegna il balzo ardito mettimi in marcia questo pezzo di cuore fallo passare nel cerchio di fuoco sparalo tra le stelle
che me ne vado in giro mani in tasca e lui fermo lì bloccato gelato a guardarsi dentro la solitudine nella sua gabbia senza specchi senza lucette.
…………………………………. Eppure lei pensa, certe volte pensa Ma come si fa come si fa a vivere con questo scavo fondo in petto che ci va tutto a finire dentro tutte le domande, tutte le preghiere vane, tutti i Dove sarai adesso con chi come starai guardando, come parlerai, se parlerai, come starai in silenzio, cosa starai facendo, se starai facendo qualcosa o semplicemente niente, come starai senza fare niente, come sarai vestito, se sei vestito e se no, chi ti starà guardando, se qualcuno ti starà guardando, e tu? Tu cosa, chi starai guardando. Magari solo la tv. Magari. …………………………………. Eppure lei pensa, certe volte pensa Ma come si fa a cancellare tutto, dimenticare tutto, rimuovere tutto, anche se sono passati i giorni, i mesi, ormai gli anni, come si fa a stare con questa mancanza, questo buco, questa tessera introvabile, questa gamba zoppa come di vecchia sedia che non si regge più. Come si fa a far tornare i conti, a far tornare i giorni belli belli, a far contare le ore tornate importanti come le prime ore del mondo. …………………………….. Come, chi me lo dice? Come si fa?eh?
Che poi, mica è detto che se la rondine ha bisogno di cielo, il cielo dovrebbe necessariamente, automaticamente aver bisogno della rondine. Dunque, farsi cielo, si dovrebbe
ampio, che tutto avvolge, tutto accoglie e rischiara
Non ti ho scritto più per aiutarti a dimenticare la porta lasciata socchiusa, il beneficio salutare dei venti secondi di abbraccio e la straordinaria quantità di rilascio d’ossitocina – dicono faccia proprio bene, sai?- non ti ho scritto più per aiutarti a dimenticare il calore che sgorga dall’attivazione del nervo vago vagamente ricorderai, immagino. Ma io non ti ho scritto più per sorreggerti nella vana fatica di dimenticare quel meraviglioso fluire delle ore così veloci così voluttuosamente veloci
come una corsa sull’otto volante ché adesso come camminerai più con gli occhi attenti ai passi attenti alle salite alle discese alle curve? ma tant’è.