Tag
(foto di poetella)
Da FERNIROSSO webBLOCK
Ascolta poetella
Noi siamo tutti superstiti
dalle ossa della morte
di milioni di altri
veniamo
dai corpi senza lamento di ogni passato strazio
dalla fine senza testamento di foreste e oceani
di bestie che non hanno ancora avuto un nome
ma sono allacciati alla clessidra del nostro tempo
in questo spazio che non è immenso ma un grumo
di sangue rappresosi per forme
e in quelle c’è la stella di domani già vecchia e consumata dal verme di ieri
e l’uccello azzurro del futuro lo mangia
e si sciolgono le fontane e i secchi per abbeverare le storie
cantano le gemme dell’acqua sui sassi delle vecchie memorie
rompono il dolore della pietra ne fanno sabbia lungo tutti i mari
e schiuma la porta delle ore e il cane della morte ha di nuovo la bava alla bocca
e corre e non si siede
a trovare respiro lungo la notte.
Eppure lontano appena visibile
in una sagoma d’arca nell’arco del tempo che ancora ci sorregge tutti
c’è qualcosa come una polvere
che per un respiro di nuovo si addensa e
tutto
ancora nella stessa storia
ricomincia