(foto dal web)
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Te ne stai
come un lenzuolo bianco
una molletta rossa una blu
profumato
a sventolare pulito nel sole
appeso alle corde del mio cuore
…
…
…
(by poetella)
05 sabato Mag 2018
Posted poesia
in
(foto dal web)
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Te ne stai
come un lenzuolo bianco
una molletta rossa una blu
profumato
a sventolare pulito nel sole
appeso alle corde del mio cuore
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…
(by poetella)
05 sabato Mag 2018
Posted poesia
in(rielaborazione fotografica di poetella)
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C’è un uomo che se ne sta avvinghiato al passato come un naufrago a un pezzo di legno
ai Ti ricordi? agli Eravamo, agli Allora, agli Ormai, e guarda vecchi album di fotografie, parla a quei volti ingialliti immobili, come santi in un altarino
(quant’eri bella mamma!)
sorridenti
al futuro ignoto.
C’è un uomo che non ha fatto pace col futuro, spaventato, inadeguato, impreparato, lo scalza via a forza di ricordi filtrati – imbellettati dal suo desiderio mal riposto / Ma quando mai!/
(eravamo allegri, vedi?)
di felicità.
C’è un uomo che mangia e mangia e mangia, mastica, mastica e mastica, ingrassa, ingrassa e ingrassa, ma non si riempie il suo vuoto di felicità
faccia sempre gonfia e scura come una sera di pioggia, pancia piena di rancore
chi gliela rida’ la dea ritrosa che
l’avrebbe dovuto amare?
C’è un uomo che beve e beve a torrenti a fiumi a oceani, ma non annega altro che il suo perdono. Non perdonerà.
Non amerà.
Non gliel’hanno insegnato.
O l’ha dimenticato.
Poveretto
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(by poetella)
05 sabato Mag 2018
Posted poesia
in(Un video di poetella)
L’era bella
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ERA BELLA LA CAMPAGNA ORIZZONTALE CALPESTATA DAL SOLE
sullo stradone che andava al mare Era bella la sua voce
sopra le borse della spesa che prometteva se fate i buoni
stasera faccio le patatine Era bello il sabato dopocena
Era bello contare le auto dal balcone io le rosse io le bianche io le blu
e alla fine la sua Era bella la stracciatella calda e l’erba cipollina
i denti di leone raccolti a mazzi sul selciato che scendeva al lago
finché morivano in mano Era bello il Don Camillo
della buonanotte E poi era bella la domenica
che non pioveva mai e il giornalino
comprato sulla porta della chiesa
e andare in pace
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Questo è il bello che hanno messo non sapendolo
come un grano sul mio palmo
perché lo avessi tu
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da “Meno universo” di Guido Cupani
ed Dott.com Press- Milano 2018