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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi Mensili: marzo 2016

Davvero strano…

30 mercoledì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

amore, amore eterno, assenza presenza, bellezza, cose che non si capiscono, fine di un amore, nostalgia

volte

(foto di poetella)

 

 

Davvero strano…

Lontana, in un’altra città. Stupenda.

Brulicante di gente e gente, a frotte, a gruppi. A branchi.

Gonfia di bellezza. Stupore ad ogni angolo. Occhi in su, a bearmi.

Poi, al ristorante,  tavolo accanto al mio, tu che non eri tu. Un tu che parlava inglese. Un tu più alto, forse, appena più giovane.

Ma tu.

I tuoi occhi.

Il tuo sorriso largo. La tua voce.

Non riuscire a non guardare quel tu che non eri tu.

E quel tu a guardare me.

Poi via. Perso.

 

Poi ritrovato che usciva dal museo dove entravo io.

Nel pomeriggio.

E la mattina dopo, ancora.

Occhi negli occhi. Come conoscersi, ma non conoscersi.

Sfiorarsi e poi, via.

Tu, che non eri tu, ma eri tu, per me, lì. Con me.

 

Molto, molto strano.

Come un sogno a occhi aperti.

 

Ne capitano di cose. A noi, che si fantastica.

…

…

…

(by poetella)

 

 

.

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Imparo a tenere le mani in grembo…

30 mercoledì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, delfini, elefanti, estate, fragole, grano, gru, ippopotami, lucciole, papaveri, ricordi felici

(un video di poetella)

che si scusa per la pessima registrazione, ma è una vecchia cosa, di quando era felice e un po’ pasticciona…

%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%

.

Imparo a tenere le mani in grembo

l’attesa immobile del moto del cielo

del cammino generoso degli astri

Ne misuro diligente lo spostamento minimo

ascolto il ronzio del proseguire

attutito dal sussurro dell’estate.

 

Magnolie e oleandri e tigli e passeri

in festa – preparativi d’un generoso fruttificare

dei giorni.

 

Ma è un’altra

è un’altra l’estate, lo sai, che m’è cara

è un’altra che sveglia la festa di questo mio cuore

di papavero e grano.

 

Se ne sta lì

e c’è luce, c’è gioia, rincorse coi piedi nell’acqua

C’è la vela e il gabbiano

E c’è il prato la fragola la felce

E scroscia il ruscello

E si tuffa il delfino

E si bagnano ippopotami ed elefanti

 

E danzano le gru quella loro strana danza d’amore

E pure le lucciole, anche loro. pensa!

 

Se ne sta lì, silenziosa segreta custodita

da serrande abbassate

la mia estate

in quella tua-nostra incantata camera

che s’allaga d’amore

…

…

…

(by poetella)

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niente parole…

28 lunedì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

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Tag

musica, Romance op 24 n°9, Sibelius

solo musica

e buon ascolto da

poetella

.

.

.

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questa è davvero…

27 domenica Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

Tag

Amapola, Carmen, lirica, meraviglia, Miguel Fleta

insuperabile, voce irripetibile

chi non lo conosce… non sa cosa s’è perso!

il più grande Don Josè di tutti i tempi!

e ancora…

buon ascolto da

poetella

…

…

…

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io non credo…

27 domenica Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 16 commenti

Tag

arte, Bach, bellezza, fede, pasqua, Piero della Francesca

PIERO-SI.jpgResurrezione – Piero della Francesca –  Borgo S. Sepolcro

 

Sì, dicevo, io non credo. Non ci riesco più.

Sono stata molto religiosa in tempi lontani…

Scuola dalle suore, fioretti e miracoli, rosari, penitenze e pentimenti, parecchi pentimenti ché ero parecchio monella…

Poi, ad un certo punto, siccome sono un’estrema, che o tutto o niente, ho detto no. No!

Ed ho chiuso il discorso.

Amen!

 

Ma di una cosa sono profondamente grata alla religione: se non fosse per chi credeva e chi desiderava che altri credessero, magari non sarebbero mai venute fuori robe così…

 Dunque, viva!

 

E buon tutto a tutti!

…

…

…

 

(by poetella)

 

 

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fantastico, scintillante, caleidoscopico artista!

26 sabato Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 15 commenti

Tag

Paolo Poli, recitare

 

grazie! da poetella

 

 

.

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no… questo è troppo bello!

25 venerdì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

mstislav rostropovich, musica, Schubert

devo necessariamente condividere

con chi ama la musica

buon ascolto

da  poetella

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musica! Alla grande…

25 venerdì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

Listz, musica, Rubistein, sogno d'amore

ché un po’ d’amore  non guasta de ‘sti tempi, no?

e buon ascolto

da poetella

.

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Guardiamole insieme…

24 giovedì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 23 commenti

Tag

margherite, poesia dedicata a..., primavera, Ricordi

(un video di poetella)

 

 

Guardiamole insieme. Le margherite
hanno coperto di bianco il prato
anche
il minuscolo giardino della casa
della bidella. E se guardassi bene
le troveresti anche un po’ più la.
Dai, guarda!

Guarda come tramano
con le loro testoline tutte pettinate
brave bambine giudiziose del coro
di questa
stagione fiorita di questa
promessa di vita che torna e ritorna e torna
e ritorna
promessa di sole
di abbracci di baci
brave bambine a bocca aperta
e occhi chiusi
tu chiudili gli occhi
occhioni di bambola, chiudili ché vuoi dormire.
Non per altro, è che è primavera.

Si sa, è dolce dormire

a primavera. Dormi cara. Oggi, poi, piove.
…
…
…

(by poetella)

 

 

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la casa in penombra…

23 mercoledì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 16 commenti

Tag

la modista, nonna, ricordi d'infanzia

(un video di poetella)

.

 

 

La casa in penombra

Perennemente in penombra.

Finestre piccole. Addirittura mancanti.

Si passa veloci senza guardarsi alle spalle, senza ascoltare scricchiolii.

Il chiarore timido solo dalle porte a vetri piombati, dalla lunetta in alto.

Dall’amore.

E ghirigori a terra, da scavalcare con cautela.

 

Si tardava. S’aspettava il languire della luce che si ritirava dagli angoli.

Una pozza che s’asciuga.

 

S’aspettava ad accendere il lume perso, lassù, in alto in alto, quel soffitto così lontano.

Così inesplorato.

La penombra stagnava dietro il cassettone altissimo, nella seta verde muschio del divanetto in fondo alla stanza.

Resisteva sulla greca del pavimento che spariva sotto il grande letto di ferro nero.

Le piccole tessere di madreperla in testata ne rubavano briciole.

Poi me le ributtavano, me ne regalavano un po’. Per giocarci.

Per cucire storie. Per ingannare i silenzi.

Per confortare.

 

………………………………………………………. Poi, ecco. Arrivava la modista.

Luce  da tutte le lampade. Imprevedibile vortice di scatole tonde, un ragazzotto dietro, carico carico. Che poi se ne andava in anticamera ad aspettare, guardandosi i piedi. E i quadri enormi.

Senza interesse. Sbadigliando.

Nonna, in camera, braccia levate, che prova l’inclinazione, pizzi e veli. Fiori d’organza. Si gira di fianco, sorride allo specchio, cala velette e l’enorme specchio macchiettato approva.

La gatta, accorsa da chissà dove, felpata, inclina la testa a destra. Poi a sinistra. Dubbiosa nella scelta.

 

Io non vengo interpellata.

Troppo piccola.

Posso solo guardare. In silenzio. Seduta composta.

 

 

Da lì ho imparato la compostezza.

Da lì è nata la disordinata, dissennata, prorompente, scomposta furia delle mie voglie.

 

Mi sa.

…

…

…

 

(by poetella)

.

 

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Queste mattine così terse…

22 martedì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

Tag

amore, fine di un amore, il cielo, nostalgia, primavera, tristezza, video poesia

.

Queste mattine così terse

Così promesse di covature e schiuse

così cominciamenti di cinguettii

crepitii nel tepore

stupori di gemme fessurate e tremanti

 

Queste mattine di poco vento rosato

queste mattine inginocchiate

a pregare non so

pregare il seme il coraggio il filo d’erba

flesso

il fiore la zolla svelata e smossa.

 

Queste mattine imbellettate del pensiero

dei fiori, ansante amante

e ronzii insistenti

e richiami e cicalecci di bimbi

in cortile

voci squillanti di fontana delle grazie.

 

Come faccio

come si fa

come si può ruminare tristezza 

starsene zitti e fermi e duri

 

come rami secchi d’inverno.

…

…

…

 

(by poetella)

 

.

 

 

(video di poetella)

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La bambina sta seduta composta…

21 lunedì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

Tag

bambina, gatto, nonni, ricordi d'infanzia

.

…………………………………………………………… La bambina sta seduta composta.

Aspetta, guarda e ascolta.

I grandi attorno alla tovaglia di lino spesso. La bambina accarezza il tovagliolo liscio. Guarda e ascolta.

Aspetta, guarda e ascolta.

I grandi coi bicchieri di vino rosso. Il suo è rosa chiaro chiaro. Però è buono. Pizzica sulla lingua, la solletica, poi va giù veloce veloce.

Mica come il pane nel latte che s’impiglia in gola, la mattina.

La bambina sta aspettando che nonno Chi viene con me? alzandosi, il tovagliolo arruffato accanto al piatto, il gatto che salta giù dalle gambe, con l’aria seccata e scompare chi sa dove nel buio del corridoio, nel cavo di qualche stanza lontana, una dentro l’altra, una dopo l’altra profumate di lavanda e di cera, come un sogno del mattino, la greca del pavimento che diventa tonda, poi quadrata, poi ancora tonda, poi quadrata e ancora quadrata poi scompare in tanti pezzettini di luce marroni e viola e bianchi e rossi e blu. Coriandoli.

E lei non può più andarci in equilibrio come sulla greca, un piedino dopo l’altro, uno dopo l’altro, col libro di fiabe in testa,  a fare la signorina, mentre l’Angelo di Tobiolo coi capelli d’oro le indica una via, dalla cornice nera. E la pendola rintocca lenta i suoi giorni lieti di bimba.

La  bambina sta seduta composta,

 ché ha finito di mangiare tutto tutto  e neanche una macchia sulla tovaglia, sul vestitino celeste di organza della domenica, attenta attenta, neanche una macchia sul tovagliolo.

Neanche una macchia sui suoi sogni perfetti di attese e favole vere nella casa dei nonni.

La bambina sta seduta composta

poi Chi viene con me? dice nonno. E come guizzano le righette attorno agli occhi chiari. Come brillano d’argento i capelli.

Chi viene con me? ed è già in piedi, alto alto, magro magro. Un mago delle fiabe.

E lei Io! E sorride.

E comincia la festa.

…

…

…

(by poetella)

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Sono tutta parole e parole…

20 domenica Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

quando poetella era felice… scriveva così.
Secoli fa…

Poetella's Blog

 

 

 

 

 

 

 

 

 

foto di poetella

 

Sono tutta parole e parole

filigrana d’accenti

cantilena lenta lenta di respiri

da tenere e rilasciare

 

Sono tutta una lingua antica

una lingua dolce appena nata

deciframi

studiami

traduci

comprendi

i passaggi più oscuri

comprendi i non detti

i segreti smaniosi

comprendi i sussurri i canti

 

Ritrova la chiave del tutto

È canto poetico è verso è rima

 

Leggimi. Scorri col dito su ogni parola

Scorri con gli occhi su ogni puntino

letterina

virgolina.

Tienimi sulle gambe dei sogni

Leggi e rileggi l’inizio e la fine

Fa da padrone

Il mio libro è tuo.

Leggi il durante il quando il quanto

leggi il come, il come vuoi tu

Ché sì, a te. Sempre sì. Stregati, adesso.

 

Assorbimi in ogni silenzio/buio/ fiato che manca

Fiato che torna sospiro

 

Sfogliami fino a notte e…

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S’è messo in movimento il circo delle nuvole…

19 sabato Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 12 commenti

Tag

amore, amore eterno, il cielo, musica, nostalgia, video poesia

.

S’è messo in movimento il circo
delle nuvole
stamattina.
Cavallucci coccodrilli a bocca aperta
elefantini e tigri e conigli e giraffe
e leoni c’era pure un unicorno
obbedienti al domatore
vestito d’azzurro e lustrini.
Guarda che luce sotto il tendone del cielo!

Doma anche me, signor domatore, doma anche
questo mio andare sconsolato
occhi bassi, signore del cielo, schiocca la frusta
dai il comando
insegna il balzo ardito
mettimi in marcia questo pezzo
di cuore
fallo passare nel cerchio di fuoco sparalo
tra le stelle

che me ne vado in giro mani in tasca
e lui fermo lì
bloccato
gelato
a guardarsi dentro
la solitudine
nella sua gabbia senza specchi
senza lucette.

Vuota.

…
…
…

(by poetella)

.

 

 

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Curioso come chi viva altri registri…

17 giovedì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

strano come, dopo quasi un anno, vada ancora così…

Poetella's Blog

11084264_10205479400176683_8416461196762115785_n(foto di poetella)

.
Curioso come chi viva altri registri
ci venga a chiedere
a dire
a dare o almeno
provare a dare se noi si volesse e no, decisamente
no.

Va notato come le margherite crescano sempre
in mezzo all’erba. Mai
mai in un vaso di orchidee, loro.
E continuano a offrirsi
questi destini d’altre stelle
allungando le mani socchiudendo gli occhi
mirando attenti. Caccia grossa?
Ma fatemi il piacere!

E si che abbiamo imparato a schiudere le mani
a lasciare nel loro Olimpo gli dei.
a passeggiare in solitudine con le Variazioni Goldberg
nelle orecchie. Conficcate in petto. E non stare in casa.

Che ce ne facciamo della tristezza del rumore?
Forse diventiamo vecchi.
Forse non c’è più posto per un amore terreno.

Ah! Ne trovassimo ancora un altro, ma che fosse divino.
Allora forse.

Ma no. No, no. Abbiamo comprato delle fresie, oggi.

E ci basterà Bach.

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E dalla nebbia colava…

16 mercoledì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

… ripost

Poetella's Blog

image

(foto di poetella)

E dalla nebbia  colava giù
come una voce  in sordina
come un pensiero  morente
una preghiera  scostava piano
l’aria  in gocciolette di malinconia
dalla nebbia si disegnava
un tremolio sul viso

come di pianto
…
…
…

(by poetella)

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cose oltremodo sgradevoli…

15 martedì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 16 commenti

Tag

amore, cose sgradevoli, fine di un amore, note del guanciale, Sei Shonagon

image_book.php

(foto dal web)

.
.
(Alla maniera di Sei Shōnagon)

.
…………….…… Sentirsi guardare da un uomo con la pancia e gli occhi piccoli e accorgersi che ti guarda come se non avesse la pancia e gli occhi piccoli e soprattutto capire che vorrebbe, come se non avesse la pancia e gli occhi piccoli, essere guardato e non solo.
……………………. Accorgersi, dopo aver rotto le uova nella ciotola dove si è precedentemente già dosato lo zucchero, di non avere il lievito per dolci e sperare di trovare la vicina e che lei lo abbia.
…………………… Sperare di trovare nella posta una tua mail o magari sul cellulare un tuo messaggio o scorgere in cielo un piccione con una tua missiva tra le zampe e verificare che invece niente di tutto questo accade, né accadrà
.
…………………..… Aver scelto d’abbinare alla gonna a tubino preferita il cappottino preferito, abbinamento cromatico perfetto e accorgersi che la gonna sbuca fuori di ben un centimetro abbondante dal cappottino e dover rinunciare all’abbinamento.
……………………… Dover rinunciare all’abbinamento tra il tuo nome ed il mio nome, tra le tue braccia, le tue mani e le mie spalle e la vita e il seno e i fianchi. Dover rinunciare all’abbinamento tra te e me.
……………………….Dover anche rinunciare alla speranza di trovare qualcosa da leggere che mi appassioni e mi soddisfi più di quanto mi appassiona e mi soddisfa il mio scrittore preferito di cui ho ormai letto tutto il tradotto in italiano e tutti sanno chi sia. Anche tu.
……………………………. Continuare a desiderare di trovare ancora qualcosa che mi appassioni e mi soddisfi di più di te. Inoltre sperare di essere ancora una volta guardata da te come mi guardavi allora, appassionato e soddisfatto, anche se ormai sono diciotto mesi che non mi guardi più.

E mai più, temo, mi guarderai.
…
…
…

(by poetella)

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E intanto lei pensa Ma se io…

14 lunedì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 27 commenti

Tag

amore, dimenticare, fine di un amore, poesia, quello che resta

 

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(foto di poetella)
.

………………………. …………………………………………. E intanto lei pensa Ma se io
distruggessi tutto, cancellassi tutto, tutti i fiumi di parole fitte fitte sui dieci (dieci? Undici? O forse dodici?) Moleskine che tengo nella scatolina rossa, dentro l’armadio in camera, ripiano alto, se io cancellassi le ombre di parole che continuano a fluire nel web, come fluiscono le acque piovane nelle feritoie ai lati delle strade
……………………………………..intanto lei pensa Se io facessi sparire le migliaia (più, molto più di duemila) di cose che, come le potremmo chiamare, versi? Poesie? Prose poetiche? Ma in fondo cosa conta il nome, niente! Come non conta niente che la rosa bianca che sta per fiorirmi in balcone si chiami rosa bianca o in un altro modo
………………………………………e lei, così, ancora pensa Se io eliminassi tutto, le foto, ed i centoquarantasette video ed i ricordi, soprattutto i ricordi potrei mai pensare che tutto quello che è stato

non fosse accaduto mai?
…
…
…

(by poetella)

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relax…

13 domenica Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

Tag

bellezza, consolazione, musica, Pachelbel - Canon In D Major.

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Amichetta mia, rosellina sfiorita,

12 sabato Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 10 commenti

Tag

addio amica mia, due anni, nostalgia

claudia2

(tu…)

………………………… Amichetta mia, rosellina sfiorita, palloncino volato via, per sempre via, guarda che faccia a guardarlo svanire, guarda che sospiri, ancora, e da quanto se l’è preso il cielo, (il cielo?) se l’è preso l’aria, (l’aria?) la notte, il buio, il nulla, il male, chi diavolo se l’è preso? E, comunque, non me lo ridà più.

…………………………. Amichetta mia, rosellina sfiorita, palloncino volato via, per sempre via, tra poco due anni, ancora ti scrivo, ancora ti parlo e come ti parlerei, come ti direi, lo sai? lo sai che ho combinato ieri? Ne ho fatta una delle mie. No, non lo dico, che tanto tu, tu mi sgrideresti, tu mi strapazzeresti dolce dolce, mi diresti che sono tremenda, inguaribile, ostinata e sconsiderata, no! Non lo dico che ho combinato e tu, tu tutto sorridendo, tutto sorridendo ché lo so che ti piaceva come ero, e ti piacerebbe ancora come sono e ti piacerebbe, (ma quante cose ti piacerebbero ancora se ancora fossi qui?) ti piacerebbe il latte e menta sul mio balcone, ché tra un po’ ci si potrà stare di nuovo, vedessi! È primavera, come allora! Le rose cominciano a mettere i boccioli, e le begonie… vedessi, tesorino mio! E anche la gardenia non sta male e ci sono ancora i ciclamini e tu, tu no.
Due anni. Due anni in cui non ho fatto che perdere, svuotare, veder finire, morire, andare via.

E continuiamo a viaggiare verso il Nodo Nord. Amen!
…
…
…

(by poetella)

 

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Vento forte. Pioggerellina…

11 venerdì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

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Tag

amore, amore eterno, fine di un amore, non se ne esce, nostalgia, poesia

20160111_153232

(foto di poetella)

.
…………………….Vento forte. Pioggerellina. Un’orda di piccoli punti mobili ha solcato il rettangolo di cielo fuori della finestra chiusa.
S’è scomposto per qualche secondo l’ordine delle nubi. E dei pensieri.
Ho sentito la tua voce, stanotte. In sogno. O era il vento?
Ho guardato nei tuoi occhi, stanotte, in sogno. Dopo tanto, troppo tempo.
Svegliarsi è stato orribile.

Invece, invece vorrei svegliarmi adesso, vorrei che adesso tutto,
proprio tutto fosse accaduto nel sogno e che mi mettessi piano una mano sulla spalla scuotendola un po’ e dicendo Sveglia, dai… va tutto bene, con quel tuo sorriso.
Tranquilla.

Era solo un brutto sogno. Va tutto, tutto bene. Dai.
…
…
…

(by poetella)

.

.

 

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Eppure lei pensa, certe volte pensa Ma…

10 giovedì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

amore, fine di un amore, nostalgia, video poesia

.

…………………………………. Eppure lei pensa, certe volte pensa Ma come si fa
come si fa a vivere con questo scavo fondo in petto che ci va tutto a finire dentro
tutte le domande, tutte le preghiere vane, tutti i Dove sarai adesso con chi come
starai guardando, come parlerai, se parlerai, come starai in silenzio, cosa starai
facendo, se starai facendo qualcosa o semplicemente niente, come starai senza fare niente, come sarai vestito, se sei vestito e se no, chi ti starà guardando, se qualcuno ti starà guardando, e tu? Tu cosa, chi starai guardando. Magari solo la tv. Magari.
…………………………………. Eppure lei pensa, certe volte pensa Ma come si fa
a cancellare tutto, dimenticare tutto, rimuovere tutto, anche se sono passati i giorni, i mesi, ormai gli anni, come si fa a stare con questa mancanza, questo buco, questa tessera introvabile, questa gamba zoppa come di vecchia sedia che non si regge più. Come si fa a far tornare i conti, a far tornare i giorni belli belli, a far contare le ore tornate importanti come le prime ore del mondo.
…………………………….. Come, chi me lo dice? Come si fa?eh?

Che poi, mica è detto che se la rondine ha bisogno di cielo, il cielo dovrebbe necessariamente, automaticamente aver bisogno della rondine.
Dunque, farsi cielo, si dovrebbe

ampio, che tutto avvolge, tutto accoglie e rischiara

…
…
…

(by poetella)

(video di poetella)

.

.

 

 

 

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poetella legge…Mariangela Gualtieri…

09 mercoledì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 10 commenti

Tag

bellezza, Il monologo del non so, mariangela gualtieri

 

Io non so se questa mia vita sta spianata su un
buco vuoto. Non so se il silenzio che indago
é intrecciato alla mia sostanza molle.
Io non so se quello che cerco e ho cercato e
cercherò, non so se quello che cerco
é un insulto a quel vuoto.
Non so se questo fatto di non avere
un paio d’ali sia premio o castigo,
io non so se la polveriera
della mia inquietudine sia un trono
su cui mi siedo minacciato, se la fuga che
a scatti regolari mi pungola, se quel
puerile sogno di fuga sia uno sgambetto
d’angelo, d’un buffone d’angelo che
mi vuole inciampare.
Io non so se l’amore sia una guerra o una
tregua, non so se l’abbandono d’amore
sia una legge che la vita cuce fino al
ricamo finale. Io non so
che farmene di questi nemici che premono,
non so che farmene oggi di questo oggi
e me lo ciondolo fra le dita perplesse,
non so parlare di quello che
è sentito nel profondo me, non so parlarlo
quell’essere che é qui presente fra le vite degli
altri.
Io non so spiegarmi l’imperturbabilità
di Dio, e non mi spiego di non udire il
suo grave lamento, il suo urlo di collera o
d’amore, e non so vederlo che sono in cecità
ma vorrei sentirlo almeno piangere come piango io
guardando le facce indolorate, guardando le
facce con grave malattia terrestre,
io non so invocarlo né bestemmiarlo che
è troppo nella sottrazione e troppo
astratto per i miei chili umani.
Io non so forse non voglio
consegnarmi negli uffici del mondo,
e stare buono nelle sale d’aspetto della
vita. Io non so nient’altro
che la vita e molte nuvole intorno che
me la confondono me la confondono e non
so cosa aspetto, cosa sto aspettando in questo
sporgermi al tempo che viene. Io non so
e vorrei, vorrei, non so stare
fuori misura, fuori misura umana,
fuori da questa taglia finita.
Io non so perché guardando l’acqua del mare
mi salta in petto una gioia di figlio con la
madre. Non so se questa uscita mia in un secolo
a caso, se questo essere qui a casaccio,
io non so spiegarmi questa malattia
all’attacco del mondo, non so guarire
questa malattia che indolora e vorrei
sistemare ogni cosa, in un sogno puerile di
tregua, in un’arcadia anche retorica,
in un dormire abbracciato dei
guerrieri che si innamorano.
Io non ho capito e dovrei,
non ho capito il mondo della
vita, io non ho capito la legge sottostante
e non ho da fare la consegna a
questi cuccioli che aspettano, che esigono
da me l’aver capito.
Io non so la canzone
che spensiera e non so soccorrervi
non so pur volendolo
con quella forza di cagna
che dà il latte, non so soccorrervi nel vostro
sbando, io non so farvi da balsamo
io non so mettervi nel coraggio essenziale,
nello slancio, nel palpito.
Il mio Graal l’ho ritrovato e perso cento
volte.
[…]
Io non so se la bellezza è questa accademia di
centimetri, se la bellezza, la bellezza è questa
carnevalesca decadenza di saltimbanchi,
io non mi spiego la crocifissione
della grazia, e non mi spiego perchè
mi trovo in questo covo rivoltato
in questa fossa con gli orchi attuali
in questo lato barbarico della specie,
e non so perchè stando a occidente non si
ode quell’alleluia delle cose.
Io non so se in questa schiena
senza ali ci son grandi pianure da cui fare
il decollo, se in questa spina dorsale
ci sono istruzioni
per la manovra di decollo, se sono io la freccia
di questo arco della schiena, se sono io
arco e freccia, non so in quale mano
non mano o zampa di Dio mi stanno
torchiando, e sottoponendo al duro
allenamento dei dolori terrestri.
Io non so se la solitudine, se quello
strazio chiamato solitudine, se quell’andare
via dei corpi cari, se quel restare soli
dei vivi, io non so se quel lamento della
solitudine, se quel portarci via le facce
se quel loro sparire
di facce che avevamo dentro il respiro, non so
se il dono sia questo portarci via le
carezze, questa slacciatura.
E’ poco il poco che so e di questo
poco io chiedo perdono. Io chiedo
perdono per quello che so, perdono io chiedo
per tutto quello che so.

(tratto da Parsifal, in Fuoco centrale e altre poesie per il teatro-Maringela Gualtieri)

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E lei pensa Le violette…

08 martedì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 13 commenti

Tag

bellezza, Felix Mendelssohn- Bartoldi, primavera, semplicità, violette

1934500_10207765172679567_1250879296599967613_n

(foto di poetella)
.

………………………………… E lei pensa Le violette! Le piccole cose semplici
la gioia del minuto, del sereno, del deliziosamente profumato, la gioia del familiare, del domestico, del quieto, la gioia della sorpresa, nello spelacchiato cortile di scuola, tra le foglie secche che quasi mai nessuno toglie, tra i mozziconi di sigaretta buttati a terra dalle bidelle nelle pause frequenti dal lavoro
……………………………………. lei pensa Le violette! Proprio lì, spontanee, come spontaneo è il sorriso davanti a un bel bambino incappucciato in questi giorni di freddo inverno, che meno male che c’è un po’ di freddo che scaccia via le zanzare che ancora se ne trovavano in giro nell’aria sporca di fumi, satura di rumori molesti, di visi corrucciati e passi frettolosi, di inquietudini per il futuro e anche per il passato e il presente, in quest’aria intossicata di rancori senza perdono, senza salvezza, in quest’aria gravata di ignoranza, di violenza, di mancanza di grazia, poi, improvvisamente,
………………………………… le violette! Un tremolio di viola tenerello scosso lievemente dal gran vento di oggi, e tuttavia sereno, gaio, in attesa del bacio del sole

come me, che di quel bacio ancora m’intenerisco.
…
…
…

(by poetella)

 

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E lei pensa Prima o poi si…

07 lunedì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 13 commenti

Tag

amore, bellezza che consola, fine di un amore, primavera, vecchiaia

Listener

(foto di poetella)
.

………………………………………. E lei pensa Prima o poi si diluirà quest’amaro in bocca
come si diluisce la notte sui tetti delle case al mattino, come si diluiscono le nubi alle sferzate delle raffiche di marzo o la nebbia che si sgretola alle tenere leccatine del sole sempre più alto, nel giorno.
……………………………………… E lei pensa Prima o poi s’allenterà questa nostalgia di giovinezza come s’allenta il nodo in gola al fluire delle prime lacrime che lavano il dolore del mondo. Come s’allenta la morsa di tutti i dolori con un’anestesia di pietosa bellezza

………………………………………. E lei pensa Prima o poi si tornerà a camminare a sorriso pieno, dimentichi, senza voltarsi indietro, con lo sguardo luminoso come luminosi sono i giorni d’inoltrata primavera che brillano tra le gemme e i piccoli fiori e slargano i cuori e spianano i crucci e spolverano di dolcezza le ferite del mondo, ché, si sa

la primavera consola anche i vecchi.
…
…
…

(by poetella)

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Pensa Quando vuoi un po’ …

06 domenica Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 24 commenti

Tag

antiquariato, Debussy, scrivere, silenzio, spazio mio

2

(foto di poetella)

…………………………………………….Pensa Quando vuoi un po’ di spazio per te non riesci mai a trovarlo, in questa casa piena di tutto quello che non serve.
Se ne sta a scrivere in cucina, lei, ché in soggiorno ci sono tre piccoli tavoli, uno quadrato, una cineseria del settecento inglese, pieno zeppo di avori, piccoli cloisonné in smalto su rame, bada bene, non su ottone, su rame, un altro tondo con tazze e ciotoline Ginori ‘700, un altro ancora con una caffettiera di Meissen, una ciotolina, un puttino. Tutto ‘700. Tutto bello. Inamovibile.
E poi un grande tavolo tondo. Affogato di porcellane settecentesche. Anche loro inamovibili. Tanto chi le muove che non si usa mai quel tavolo?
Non c’è davvero posto per il pc, comunque.
……………………………………………. E lei pensa Se volessi uno spazio mio non ci sarebbe, in questa casa piena di tutto quello che non serve. Piena di rumori e di oggetti morti.
Se ne sta a scrivere in cucina, ché nell’anticamera c’è una ribaltina soffocata di porcellanine e ceramiche e mortai di bronzo e libri antichi illeggibili e se per caso aprisse il pianetto, come potrebbe mai scrivere lì, senza una lampada, senza la presa di corrente, Ma scherzi, la presa di corrente? È brutta! senza una seggiolina ché non c’entrerebbe.
La cameretta, poi, è di suo figlio.
E in camera, comò, comodini, altro tavolinetto sommerso di porcellanine, e una poltrona che, ma che ti metti lì? Col pc sulle gambe, a scrivere?
……………………………………………. E lei pensa Se volessi uno spazio mio non ci sarebbe, in questa casa piena di tutto quello che non serve. Uno spazio chiuso come un mondo in una bolla di sapone, come il fondo di un pozzo silenzioso e solitario, come l’interno luminoso di un uovo di Piero della Francesca.
E allora se ne sta in cucina, approfittando del sonno degli altri, del sonno della televisione, meritato sonno della televisione pieno di incubi rumorosi, che in casa fa gli straordinari povera televisione, che un giorno se la sono anche dimenticata accesa, che, dice lui, mica me la sono dimenticata, l’ho fatto apposta, così quando torno a casa sembra ci sia qualcuno.

………………………………………….. e lei pensa Magari non ci fosse nessuno! Ma c’è sempre qualcuno. Qualcuno che uccide l’amato silenzio. Quello che, adesso, le consente di scrivere, ascoltando Debussy. Per quanto ancora? Pochi, troppo pochi minuti.

Ecco, si svegliano tutti. Amen!
…
…
…

(by poetella)

 

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Debussy – Children’s Corner – Michelangeli Lugano 1968

05 sabato Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

Tag

Arturo Benedetti Michelangeli, Debussy, musica

inimitabile…

purtroppo non sono riuscita  trovare la  suite Bergamasque

suonata da lui…

questa è meglio che niente, comunque… e lui è bellino, no?

buon ascolto

da poetella

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E pensa, mentre…

03 giovedì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 21 commenti

Tag

da piccoli era tutto più buono, nonna, pane e mortadella, Ricordi

 

pane Terni

(foto dal web)

.

…………………………………………… E pensa, mentre ripone nella scatola di vetro Frigoverre la mortadella che ha appena scartato tra bottiglie di succo di frutta, pacchi di riso, di pasta, di biscotti, ciuffi di verdura nelle buste di plastica, la scatolina di cartone delle uova biologiche,(biologiche?) l’incarto croccante e tiepido del pane, benedetto il forno vicino casa, il carrello della spesa ancora all’angolo del tavolo che continua a traboccare cose e cose come non avesse fondo, non avesse fine, non avesse confini, come fosse collegato a un deposito sotterraneo giù, fino al centro della terra,
…………………………………………… e lei pensa, mentre ripone nella
scatola di vetro Frigoverre la mortadella che ha appena scartato, fetta
sottilissima su fetta sottilissima, sentendo addosso il tepore della finestra
aperta che lascia entrare quest’inizio di primavera dopo uno strano,
quasi inesistente inverno, pensa, chi lo sa perché, forse il profumo della mortadella, pensa a nonna, a quella casa silenziosa, i soffitti altissimi, il pavimento con quella greca dove lei amava camminare un piedino avanti all’altro, senza uscire dal disegno, pensa a nonna che Psssssssssssssssssssssssssss! chiamava dalla cucina e lei sapeva il sorriso silenzioso e il gesto a porgere quelle due fette di pane sciapo da cui usciva qualcosa di rosato profumatissimo, quel pane con quella crosticina bianca bianca e la mollica compatta, che non faceva briciole e quel profumo, mica come questo, quel profumo

mai più sentito. Mai più.
…
…
…

(by poetella)

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visto che non riesco a scrivere…

02 mercoledì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 12 commenti

Tag

arte, bellezza, consoliamoci, fiori, ma l'amore dov'è?, primavera, vento

questa è di un bel po’ di tempo fa…

ci ho fatto un videino…

piace?

°°°°°

Fastidioso questo vento di marzo

e ancora non ci sono petali

in giro, è presto per la voglia di spogliarsi

o tardi

Non è tempo, insomma.

Chissà mai se…

 

e non ci resta che andarcene per

musei a fare Bellezza

[prenotiamo, dai]

 

quella che non mi trovi più addosso

quella che non cerco più

in te.

 

E si finge, si finge che basti

questo tepore incosciente o lo sbucare

sul ramo legnoso dell’azalea

nel nostro micro balcone

d’una minuscola gemma

custode di foglia

o di fiore

Piccola piccola verde verde di perdono

…

…

…

(by poetella)

(Marzo 2012)

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beatitudine…

01 martedì Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 10 commenti

Tag

adagio, Alessandro Marcello, Glenn Gould, J.S.Bach, musica

Concerto n° 3 in re minore BWV 974

  1. (senza indicazione di tempo), re minore, tempo c.
  2. Adagio, re minore, tempo 3/4.
  3. Presto, re minore, tempo 3/8.

Fonti:

  • Manoscritto bachiano: perduto.
  • Fonte principale: manoscritto realizzato da Johann Bernhard Bach, custodito all’interno della raccolta «XII Concerto di Vivaldi, elaborati di J.S.Bach» e conservato presso la Biblioteca di Stato di Berlino.
  • Altre fonti: manoscritto di copista sconosciuto, datato intorno al 1727 e conservato presso la Biblioteca di Stato di Berlino; manoscritto realizzato da Johann Samuel Endler nella prima metà del XVIII secolo, intitolato «Concerto de Mr. Marcello accommode au Clavessin de Monsieur J.S. Bach» e conservato presso la biblioteca universitaria di Darmstadt.

Il concerto BWV 974 è la trascrizione di un concerto per oboe, archi e basso continuo in re minore di Alessandro Marcello,pubblicato ad Amsterdam nel 1716 o nel 1717 da Jeanne Roger, figlia dell’editore Estienne Roger, all’interno di un’antologia di vari autori intitolata «Concerti a Cinque Con Violini, Oboè, Violetta, Violoncello e Basso Continuo del (sic) signori G. Valentini, A. Vivaldi, T. Albinoni, F.M. Veracini, G.St. Martin, A. Marcello, G. Rampin, A. Predieri». Anche in questo caso, con ogni probabilità Bach utilizzò una copia manoscritta del concerto di Marcello, antecedente l’edizione a stampa.

La trascrizione BWV 974 venne pubblicata per la prima volta a Lipsia nel 1850, dall’editore Peters, all’interno di una raccolta intitolata Sechzehn Konzerte nach verschiedenen Meistern (tedesco, “Sedici concerti di diversi maestri”).

(da Wiki)

 

(poi… suonato da Glenn Gould… che c’è di meglio?)

buon ascolto da

poetella

.

 

 

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