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(foto dal web)
Loro avevano visto nei giorni passati pezzettini di velluto, un bottone a terra, quella striscetta di pizzo sotto la gamba del tavolo, subito raccolta da mamma bella, capelli rossi sulla schiena che brillavano e ondeggiavano come chiome d’edera in autunno.
Loro avevano visto quel mettere via velocemente nella scatola dei lavoretti chissà che, furtivamente. Con fare misterioso e un po’ complice. No, niente, niente. Non c’è niente da vedere… solo pezze. diceva mamma bella e metteva via, nel ripiano alto dell’armadio. Inaccessibile. Neanche con la sedia ci si arrivava.
Loro avevano visto la striscia della luce accesa giorni e giorni filtrare come una compagnia sotto la porta della cameretta fino a quando si chiudevano gli occhi… ma…
Ma la mattina, la mattina prestissimo, quella mattina del 6 di gennaio erano entrate in cucina come due fantasmini, nelle vestagliette di lana rossa e…
Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!
Sul tappeto di ciniglia con le odalische che aveva portato zia Lisetta da Tripoli c’era un trionfo di meraviglie!
Un armadio in miniatura aperto, con le stampelline di legno e appeso tutto un corredo per le due bamboline dell’anno scorso, ché nuove non s’erano potute comprare e l’armadio era dono della befana delle Ferrovie…
Ma nell’armadio! Due cappottini di velluto marrone a coste col bottone d’oro a chiudere e il collettino di pelliccia, tutto preciso, tutto perfetto… e due vestitini di organza verdolina (ma non era lo stesso colore dei loro vestitini che aveva cucito la mamma l’estate?) con le maniche a palloncino bordate di pizzo… e due pigiamini rossi a pallini, proprio la misura delle bamboline… e poi sottanine, calzette e mutandine… due maglioncini blu e due gonnelline a pieghe scozzesi e anche le scarpette di pelle bianche. Che poi la mamma non aveva dei guanti proprio di quel colore?
C’erano anche i cappellini di lana e due sciarpette, che era freddo, un inverno freddissimo… aveva pure nevicato!
Ma i cuori erano bollenti, scaldati da quella festa di Befana, che mai una più bella,
da giocarci a leva e metti tutto l’anno!
…
…
…
(by poetella)
(le”bambine e mamma bella”)
nicotano ha detto:
Veramente toccante nel riproporre con garbo e maestria gesti ormai quasi dimenticati. Bella pagina per l’occasione odierna.
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poetella ha detto:
grazie per l’elegante commento…
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nerodavideazzurro ha detto:
È proprio vero: i più bei ricordi sono i frutti dell’impegno di chi vuol bene a farci star bene e della nostra capacità a recepire e mantenere in noi tutto questo. Grazie della lezione (così mirabilmente dipinta, poi). :*
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poetella ha detto:
Grazie a te caro Davide!
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diegod56 ha detto:
a me le ferrovie portavano sempre un trenino… (mio babbo era macchinista)
complimenti per il bel ricordo, per come è scritto e per quel che rappresenta
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poetella ha detto:
Diego!
anche il papà ferroviere!
Il mio era in ufficio pensioni… ma è uguale!
Grazie per i tuoi complimenti sempre graditi!
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diegod56 ha detto:
«tappeto di ciniglia con le odalische che aveva portato zia Lisetta da Tripoli»
splendido accenno Gozzaniano o, ancor meglio, alla Paolo Conte
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poetella ha detto:
😉
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tramedipensieri ha detto:
Che meraviglia tutt’e tre !
Splendida immagine non solo visiva…
…con la tua descrizione ci hai avvolti dell’atmosfera del momento…
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poetella ha detto:
grazie martolina!
Eccoci qui… l’epifania tutte le feste porta via!
Si ricomincia!
All’attaccooooooooooooooooooo!
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lilasmile ha detto:
Dolce che sei nei tuoi ricordi e la tua mamma era davvero bella!
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poetella ha detto:
Eh si!
Lo diceva sempre papà a me e sorellina: mamma era più bella di voi!
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lilasmile ha detto:
Beh…tu sei Poebella, ci sarà un motivo no? 😉
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poetella ha detto:
Che tesorina!
Notte lilina cara!
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lilasmile ha detto:
Notte Poebella cara!!! un bacio
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