(foto di poetella)
…………………………….…. E anche se lei la questione non la vedeva più come da bambina
quando le ombre sulla spiaggia si facevano più lunghe, la sabbia umida e tiepida e il sole affondava prima, stanco, nel mare e la sera si metteva un giacchettino ché l’estate stava morendo e con lei le gioie, le corse, le risate e i teneri, giovani amori cominciavano a tirare fuori le lacrime degli addii
………………………………………………. anche se lei la questione non la vedeva più come da bambina
quando sapeva che in fondo l’estate sarebbe tornata e sarebbe bastato aspettare quegli undici mesi contando i giorni, i sospiri e le speranze e intanto crescendo e vedendo allungarsi i capelli ed i giorni
……………………………………………….anche, anche se lei la questione non la vedeva più come da ragazza
quando le feste ed i balli scivolavano inesorabili verso l’ora del ritorno a casa e tanto lei sapeva che ci sarebbero state altre feste e altri balli e magari anche altri amori, nel frattempo
……………………………………………………anche se lei sapeva bene, adesso, che tutte le feste erano ormai nei cassetti del passato, le feste vere, quelle dell’esplosione della gioia come i fuochi di mezzanotte, quelle dei canti appassionati d’amore e d’addio
…………………………………………………..beh, lei ancora sorrideva selezionando ora l’uno ora l’altro ammonticchiato ricordo, sorrideva mestamente, certo, ma sorrideva perché ne aveva.
Dio, quanti ne aveva.
Malinconicamente sorrideva, ma sorrideva ancora.
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(by poetella)
Jonathan Jackson – Unchained Melody