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Insomma
Ci siamo tornati.
Ormai, il primo sabato del mese, o la prima domenica, dipende, si va ad Arezzo.
Dice, e come mai?
Ma perché c’è la fiera antiquaria!
Siccome casa è priva di oggetti, no? Siccome c’è tanto spazio…no?
Siccome c’è chi spolvera…(o magari ce soffia, no?)
Siccome l’horror vacui… no?
si deve andare ad Arezzo.
E ok. andiamo.
Treno, e di questo ho già parlato, arrivo in città e già l’accoglienza!
C’è Icastica, una manifestazione veramente fantastica. Insomma, nella piazza della stazione delle figure che paiono in movimento, nel vento, tutte accigliate con la valigina 24 ore e il passo di carica da gente in carriera (peccato non averle fotografate, ma avevo il sole contrario!) poi, altra piazza, altre opere…
Volti, personaggi che si arrampicano sugli alberi… Umanoidi che si riposano, un cavaliere… bello bello!
Si passeggia, dunque, e prima tappa: prenotazione del tavolo da Luchino.
Ristorantino d’eccellenza. Consiglio vivamente.
Si prenota il tavolo nel giardinetto, sotto il muro di S. Francesco, ombreggiato e ventilato…
e si parte alla conquista delle bancarelle.
Ovviamente, si compra!
E come fai a non comprare?
Prezzi vantaggiosissimi e pezzi…giudicate voi!
Grande piatto da parata, metà ‘700, Bassano, Nove, bottega di Antonibon! Pezzo da museo!
Poi, minuscola caffettiera di Strasburgo, notare il mazzolino tipico, sempre metà ‘700…
Delicatissima…una chicca!
Insomma, col bottino sotto braccio…a mangiare!
Beh…
Risotto con funghi porcini (freschi…sublimi!) che non ho fotografato ché avevo troppa fame!
Poi, petto di anatra all’arancia…guarnita con due more succose e barocche, e una salsina da oscar!
Verdurine grigliate…
Caffè…
Niente dolce, anche se li fanno stupendi…ma poi divento cicciona!
Grappa stratosferica…
Sigarettina che ero all’esterno e potevo fuma’…
Poi, via, ancora per botteghe e banchetti…
E dunque, finalmente (finalmente?)…al treno…
Ecco.
…
…
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(by poetella)