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(foto di poetella)
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Questa luna d’ovatta
quest’incertezza in cielo questo poco
distinguere precisare questo rimandare
questo rispolverare il ricordo
della luna o di altro. In mancanza.
Siamo sempre a caccia di stabilità
di contorni precisi di disegni a china
senza chiaroscuro
questo qui questo lì
sono sempre così guardinga
ci fosse mai un impercettibile motivo per
ma per cosa?
per chi? Perché?
…
…
…
(by poetella)
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Poetella's Blog 
tu sei al centro…la luna il tuo contorno
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ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!
che parole!
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quando si parla della luna vado in sollucchero…lo sai che la prima parola che ho detto è stata -luna- guardandola spuntare dall’Arno senza che nessuno me lo avesse insegnato? ( naturalmente mi è stato riportato, la mia elefantiaca memoria non giunge fino là!!!)
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Adorabile piccola ventis…
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Lieber Gruß und eine gute neue Woche lieber Gruß Gislinde
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grazie… un saluto anche a te.
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due o tre sere fa osservavo anch’io la luna, o meglio, osservavo anch’io questa luna ovattata, sfocata, svaporata dietro le nuvole, le classiche nuvole a pecorelle; e in effetti mi sono domandato anch’io del perché è più bella quando è nitida, sfera lucente sul cielo d’una sera tersa
eppure in certi casi la nebbia, lo sfocato, ci attrae, genera poesia, ma la spiegazione l’ho trovata di questa apparente contraddizione: lo sfocato, il velo ci piace nelle figure a terra, sul suolo del mondo, ci consola, mette delicatezza laddove c’è lo scabro della vita; ma questo velo non ci garba sulle cose del cielo, sulle stelle e soprattutto sulla bellezza pura della luna
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concordo in pieno. Al solito.
Ciao, Diego!
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