Mi andava di riproporla…
Che è sempre valida per me… sento sempre così. .. anche se a volte vacillo
Come stare seduti fuori della porta
sulla strada,
indifferenti e quieti
questo andare delle ore senza intoppi
– e sarei sempre la solita bambina, in fondo –
Ci basta un passante o un nuovo fiore inatteso
e si cede alla meraviglia.
E facciamo tesoro di raggi e sguardi.
– il paradiso è una stanza piena di libri
che finisce in un’altra.
Piena di libri. Che finisce in un’altra. Pensavo da piccola –
Vedi, poi, c’è sempre qualcosa che vibra
nella successione incolonnata dei giorni
[non serve il mare o un nuovo orizzonte. Chiudi gli occhi]
No. Non saremo più gli stessi, forse,
che aspettavano un chissà che,
seduti sotto l’albero di Newton.
– Almeno abbiamo conosciuto l’amore e il lampo lontano –
Siamo calmi, adesso, come un vecchio orologio
a carica manuale. Affidabile.
Con le lancette d’oro.
E si continua a fare ordine
per consuetudine. Per sentire d’esistere.
Poi guarda…
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tramedipensieri ha detto:
“Siamo calmi, adesso, come un vecchio orologio
a carica manuale. Affidabile.”
Meraviglioso libro…che fortuna averlo letto….
grazie a te 🙂
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poetella ha detto:
Cara marta…
Bei tempi quelli!
Scrivevo anche meglio…
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tramedipensieri ha detto:
No, assolutamente…quello no!
Bei tempi, magari si…ma scrivere è un’evoluzione (nonostante…)
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poetella ha detto:
Sei cara, marta. Ma io resto della mia idea.
Prima avevo più tempo… ci lavoravo di più.
Ed ero anche più. .. felicemente ispirata e gratificata. Adesso. .. bah!
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gilda.m ha detto:
Il tempo della poesia è un tempo lento, fatto di attese e sospiri: credere di poter scrivere sempre allo stesso ritmo… di poter scrivere – sempre – è impensabile. C’è chi ha scritto una sola vera poesia. Ma anche solo per quella non ha scritto invano… non ha atteso invano. La poesia è soprattutto attesa, forse un’attesa lunga tutta la vita, per la quale chi attende sa che vale la pena farlo. Dai tempo alla tua poesia, dai tempo a te stessa, e vedrai ritornerà la piena. A presto 😉
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poetella ha detto:
confortanti parole, Gilda.
Oltre tutto avere qualcosa d aspettare ci rende vivi, no? Aspetterò, dunque. Aspetterò che torni la poesia. Anche perché quello che vorrei ancora poter aspettare non posso aspettarlo più.
Benvenuta nella mia casetta!
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gilda.m ha detto:
Assolutamente… vivi e pronti a cogliere la vita e quanto di meglio ha da offrire 😉
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poetella ha detto:
🙂
(anche se ormai…mi sa che a me ha poco d offrire…)
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gilda.m ha detto:
Impossibile…. anche se stai attraversando forse un momento terribile in cui ti è difficile crederlo… fidati… quando sarà il momento lo sentirai, spalancherai porte e finestre alla vita e lei si aprirà nuovamente a te.
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poetella ha detto:
Bah… a 63 anni e mezzo…
Bah!
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gilda.m ha detto:
L’età ci dice solo da quanto siamo su questa terra, non quanto abbiamo vissuto nè quanto potremo e potremmo ancora vivere. È un numero che come tale ha in se due qualità essenziali: la relatività e la possibilità. Possiamo essere ogni giorno ogni attimo ogni istante persone nuove vive eternamente alla ricerca, giovani…
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poetella ha detto:
ti posso mandare un bacio?
beh, io te lo mando…
(sto curiosando da te…)
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gilda.m ha detto:
Sì certo … grazie 🙂 rispondo solo ora perché non avevo visto la notifica…
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iraida2 ha detto:
Stessa emozione di quando l’ho letta la prima volta. Stupenda!!!
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poetella ha detto:
Che tesoro!
Grazie!
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