(foto di poetella)
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Cara, cara amica mia, eccomi.
Parliamone.
Ma no, è che io non ho la pretesa di lasciare un segno nel movimentato corso della letteratura. Non faccio ricerca. Non faccio innovazione. La lascio ai bravi, agli scrittori veri. Io scrivo ché se no mi annoio. E, come diceva quello? la noia è la mancanza di legame con quello che ci circonda. E come fai a legarti? Alla fermata dell’auto c’era un fetore nauseabondo. Legarsi?
Io scrivo per sopravvivere al fetore dell’esterno.
A volte per ricordare un profumo. Tipo quello che aveva lui la prima volta che ci siamo visti. Dieci anni fa. O quello del rametto d’acacia che ho colto stamattina. E me lo sono tenuto in mano fino a scuola. Poi l’ho lasciato sull’enorme tavolo in sala professori. Portandomi dietro il ricordo.
Come mi porto dietro il tuo di ricordo, piccola.
Tu che non ci sei più.
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(by poetella)