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(foto di poetella)
La bambina sta seduta composta.
Aspetta, guarda e ascolta.
I grandi attorno alla tovaglia di lino spesso. La bambina accarezza il tovagliolo liscio. Guarda e ascolta.
Aspetta, guarda e ascolta.
I grandi coi bicchieri di vino rosso. Il suo è rosa chiaro chiaro. Però è buono. Pizzica sulla lingua, la solletica, poi va giù veloce veloce.
Mica come il pane nel latte che s’impiglia in gola, la mattina.
La bambina sta aspettando che nonno Chi viene con me? alzandosi, il tovagliolo arruffato accanto al piatto, il gatto che salta giù dalle gambe, con l’aria seccata e scompare chi sa dove nel buio del corridoio, nel cavo di qualche stanza lontana, una dentro l’altra, una dopo l’altra profumate di lavanda e di cera, come un sogno del mattino, la greca del pavimento che diventa tonda, poi quadrata, poi ancora tonda, poi quadrata e ancora quadrata poi scompare in tanti pezzettini di luce marroni e viola e bianchi e rossi e blu. Coriandoli.
E lei non può più andarci in equilibrio come sulla greca, un piedino dopo l’altro, uno dopo l’altro, col libro di fiabe in testa
a fare la signorina
mentre l’Angelo di Tobiolo coi capelli d’oro le indica una via, dalla cornice nera. E la pendola rintocca lenta i suoi giorni lieti di bimba.
La bambina sta seduta composta,
ché ha finito di mangiare tutto tutto e neanche una macchia sulla tovaglia, sul vestitino celeste di organza della domenica, attenta attenta, neanche una macchia sul tovagliolo.
Neanche una macchia sui suoi sogni perfetti di attese e favole vere nella casa dei nonni.
La bambina sta seduta composta
poi Chi viene con me? dice nonno. E come guizzano le righette attorno agli occhi chiari. Come brillano d’argento i capelli.
Chi viene con me? ed è già in piedi, alto alto, magro magro. Un mago delle fiabe.
E lei Io! E sorride.
E comincia la festa.
…
…
…
(by poetella)
Marco ha detto:
Pensando ai bambini, ti regalo questa bella iniziativa di una Onlus che porta le uova di Pasqua ai bambini in ospedale.
http://icalabria.com/2012/03/22/fare-del-bene-a-pasqua-aiuta-agdm-a-regalare-un-uovo-ai-bambini-in-ospedale/
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poetella ha detto:
bello…
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massimobotturi ha detto:
pare prenda la rincorsa
🙂
ciao cara
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poetella ha detto:
tu…capisci sempre tra le righe, poeta!
😉
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mauri53 ha detto:
bella
altri tempi ..nessun bambino adesso sta seduto composto hanno tutti l’argento vivo
un sorriso
Mauri
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poetella ha detto:
anche lei…aveva l’argento vivo!
ma…sapeva tenerlo buono buono, quando voleva.
E anche adesso!
Un sorriso a te!
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Domenica Luise ha detto:
Ho riletto questo post, è impressionante come tu, qui, abbia fatto il mio ritratto di quand’ero piccina, ho conosciuto soltanto nonno Ninai, che non era neanche nonno vero, ma il papà del marito di zia Concettina, sorella di mamma.
Con nonno Ninai (ero piccolissima, qualche due anni) avevamo “il colloquio”, ne ricordo ancora il sapore. Ero felice quando parlavo con lui.
Sto cercando una piccola foto antica dove lui mi tiene in braccio, l’unica che c’è. Mi ricordo quando chiese alla mamma il “permesso” di fare la foto con me. Com’era bello e buono, lo ricordo sempre.
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poetella ha detto:
sono contenta d’aver risvegliato il tuo ricordo…
buona giornata a te
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filosofiazzero ha detto:
Splendida-terribile infanzia!!!
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poetella ha detto:
terribile- splendida!
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