ascolta qui la voce di poetella
M’è tornato in mente, al chiuso artificiale, uniformemente opaco
il sole di dicembre, mattina,
basso negli occhi. E non vedi più niente.
Solo un riverbero slargato, una vibrazione di contrasti
un passare d’ombre, accanto. Potrebbero essere mostri
dinosauri, discontinuità, disarmonie, cattivi pensieri, camion con rimorchio
Potrebbero essere asini in bicicletta, magari anche a piedi
streghe invidiose pronte a farci un dispetto
o tutte le colpe o i rimorsi o i rimpianti.
Niente. Non vedi niente
se non quella vampa (m’è tornato in mente
in queste luci scialbe di lampadine a basso consumo)
non vedi che cose orlate di luce e dentro
niente.
E non è forse così, in fondo, sì, in fondo mi pare sia così anche per un amore, no?
Che tutto il resto s’oscura, si svuota
.
E ce ne stiamo così, abbacinati
senza guardare, senza più vedere, senza cercare
e intanto sentiamo che tutt’attorno il mondo si scalda e brilla
…
…
…
(by poetella)
.
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