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beh, lo so. La porcellana non piace a tutti.
Io stessa preferisco il sapore della ceramica. Antica, ovviamente.
Ma questo “pupino” che non so bene se parli tedesco o francese, e non avendo marca, non saprò mai… questo pupino, dicevo…
non potevo lasciarlo lì, sul quel banchetto di Ponte Milvio.
ha in mano due tortorelle e sta proteso come appena in corsa, guardandole teneramente
impressionante lo studio dei particolari. le palpebre
in rilievo, i riccioli disegnati uno a uno, così come le sopracciglie, pelino a pelino… e i dentini bianchi che si intravedono…
delicatissimo il profilo
e le tortore ancora, pur se di una materia così effimera, col loro becco…
dopo più di duecento anni…
credo infatti sia di primo ‘800
(notare le manine… ci sono le unghie!)
Dietro di lui, un cesto eseguito mirabilmente, con dell’uva.
acino per acino…
i ricciolini… delizia!
Con quale cura si eseguivano tutte le cose, un tempo. Quanto tempo c’era per farlo.
Quanto era importante la qualità. E non la quantità.
e il suo tenirissimo sguardo…
altezza totale, circa 20 cm.
Stupendo!
Non vi pare?
Ecco qua.
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