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fine di un amore, fotografia, il cielo, musica, niente mi renderà mai più felice, tristezza, voli
(foto di poetella)
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Mentre a passo veloce, va sempre a passo veloce, anche quando sta semplicemente rispettando la puntualità dal dentista, mentre camminava a passo veloce e l’ansa del fiume conteneva un nastro di velluto gonfio e opaco sotto un cielo incolore carico di pioggia
lacrimoso e malinconico, scosso da singhiozzi di vento
mentre camminava a passo veloce, improvvisamente dieci, quindici, venti? minuscoli uccelli, vicinissimi, le avevano tagliato la strada diretti frettolosamente chissà dove, chissà perché.
Un coro d’ali, un terremoto d’aria, un grido di gioia. Una canzone d’amore.
In altri tempi, a dirla tutta non troppo lontani, lo spettacolo l’avrebbe esaltata.
Avrebbe sicuramente sorriso. L’avrebbe seguiti con gli occhi. Gaia.
Oggi no. E chissà per quanto ancora, no.
Lei che camminava veloce, grigia e cupa
come una nube temporalesca prossima allo scroscio.
…
…
…
(by poetella)
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vagoneidiota ha detto:
Sei sempre delicata e riesci, chissà perché, a colorare tutto di bellissimo blu.
Sure Thing – St. Germain
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poetella ha detto:
Meno me.
Che me ne sto grigia grigia… e cammino e piango.
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Simon James Terzo ha detto:
Camminare veloci è davvero una di quelle cose a cui si pensa poco, al motivo per cui senza pensarci nemmeno ci si trova a camminare veloci. Ma noi lo sappiamo, lo sappiamo.
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poetella ha detto:
Certo che lo sappiamo…
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tramedipensieri ha detto:
Camminare veloci e musica nelle orecchie.
Un forte abbraccio
🙂
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poetella ha detto:
baciobuongiorno, marta!
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tramedipensieri ha detto:
Abbracciogiorno! 🙂
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