una nuova blogger da seguire…
fresca fresca…
benvenuta, piccola!
Guardavamo, io e l’amica, tanto tempo fa, stese sulla sabbia d’autunno – quando l’aria è di metallo, le cose intagliate stagliate sull’azzurro – guardavamo le nuvole, roteanti e bolere, nel vento alto dei giorni tersi, quando hanno il baluginìo del riflesso del mare.
Dopo un poco, così ci capitava, guardando e socchiudendo gli occhi e come sognando, sembrava d’essere attaccate per la schiena a un alto, superno terreno e il cielo si trovasse in basso: si aveva quasi paura di cadervi, tra le nuvole che lasciavano intravedere un volo senza fine; ma sapevamo che era un’impressione, uno scherzo dei sensi, e venne fuori allora che i corpi giacevano dall’alto di un’Idea. (Nel tempo l’ho ritrovata, un giorno, quell’amica, e lei aveva ancora quella mia vecchia poesia, in cui finivo più o meno con quella frase; e ricordava benissimo quei pomeriggi immensi, perché per lei, e per me, erano forse stati…
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