(foto di poetella)
Ti sto a parlare con accenti morbidi
Lo so che ascolti anche se non guardi anche se non vedi.
Lontano
col sole negli occhi che piano la collina inghiotte
Ti sto a parlare in questa scatola chiusa di mondo
d’oggetti muti – antiche prede da vite straniere –
ti sto a parlare col fiato leggero del vento di marzo
e si che è quasi finito
strano marzo prigioniero
imprigionata primavera
che non si slega non strilla non canta
non balla non ride non sveglia
che, dove sarà finita mai, dico io.
Tu lo sai?
Dimmi quello che sai. Raccontami.
Smuovi questo torpore di culla
Solleva le piume spargile svuotami il cuscino
del sonno.
Lo senti che ormai voglio entrare nei canti?
Apriamo le porte. Disubbidiamo. Vieni.
È ora.
…
…
…
(by poetella)
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