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(foto di poetella)
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E dai, vieni, benedetta vieni
ammorbidisci questa lastra di basalto e tutti i cuori di pietra scura, vieni!
Traccia disegni sui vetri, fa niente se appena puliti
vieni a cantare a martellare a scombussolare. Vieni, benedetta!
Lo vedi? La terra è una grande bocca screpolata, lo vedi
come t’invocano le begonie, la vedi la rosa?
lo vedi come s’ammassa la cattiveria del mondo?
Vieni a sciogliere, vieni a lavare. Rinfresca questo cuore
la sua ferita che non si chiude
chiudi tu gli occhi del sole troppo troppo ha spadroneggiato
Vieni, benedetta!
Strappa le vesti alle nubi scroscia gorgoglia porta via
trasporta questo mio dolore scellerato
Scioglilo come colore nell’acqua. Si farà tutta rossa
Ci tingerò una veste.
Che non metterò. Per chi, tanto? Perché?
…
…
…
(by poetella)
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ivano f ha detto:
Brava, la danza non funziona, forse una poesia… chissà !?
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poetella ha detto:
io ce provo…
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pabloramon ha detto:
”ammorbidisci questa lastra di basalto e tutti i cuori di pietra scura”… frase fantastica e dolce, un saluto Lucia..
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poetella ha detto:
ciao carissimo…
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pabloramon ha detto:
non sono carissimo, ma modesto sono in ferie nel Gran Sasso, pioggia e fresco ho accesso anche il fuoco, il fresco mi tempra, non sei carissima nemmeno tu, -:) sei umana dolce e sensibile. Ciao Poetella la tue poesie mi risollevano il morale.
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poetella ha detto:
Me ne rallegro…
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diegod56 ha detto:
le due strofe sono contrapposte, la prima è l’invocazione di una pioggia che lavi il mondo e attenui l’eccesso del sole, la seconda riporta al proprio desiderio di freschezza, di sollievo alle proprie ferite, e la veste rossa, tinta di dolore, mi richiama il crudele drappo di Deianira; la pioggia è invocata, ma non c’è certezza che davvero guarisca
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poetella ha detto:
Infatti…
Il diluvio di ieri. .. non è servito…
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