Oggi ho trovato su Instagram questa foto.
M’ha commosso.
Sono stata molte, moltissime volte a Firenze. Ma mai a casa Buonarroti. E sì che il mio amore per Michelangelo è cosa risaputa.
Alle tombe medicee, ogni volta che entro, immancabilmente, piango.
Di fronte al tondo Doni sosto in genere dai 5 ai 10 minuti. In piedi. Immobile.
Il Bacchino ebbro del Bargello l’ho fotografato in tutte le sue visuali. E didietro è quasi più bello che davanti.
Ma a casa Buonarroti mai. Mai stata.
E oggi ti trovo questa foto di un foglietto lì conservato: una lista della spesa fatta da Lui, per il suo servitore sicuramente analfabeta. Coi disegnini per fargli ricordare quello che doveva comprare.
Aringhe, tortelli, alici, pane, due zuppe di finocchio, quattro acciughe e un piccolo quarto di vino grezzo.
Il Dio si fa umano!
Beh, a ottobre, passato (spero) il caldo si va a Firenze, a casa Buonarroti. Deciso.
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(by poetella)